Cari genitori,
Fare Verde Provincia di Frosinone vi informa sulle malattie cagionate dall'inquinamento atmosferico e vi invita ad evitare i rischi per la salute dei vostri bambini. Serve un approccio consapevole per l’inquinamento da polvere sottili che subiamo e che viene ignorato da molte istituzioni locali. <<L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria (di cui il particolato atmosferico è un indicatore) nel Gruppo 1, ovvero le sostanze cancerogene per l’uomo.Gli effetti sulla salute umana variano a seconda di quantità e composizione delle polveri sottili .Effetti gravi con problemi a livello di funzione respiratoria (bronchiti, asma anche di gravità tale da dover richiedere un ricovero ospedaliero) sono stati osservati dopo un’esposizione (anche limitata ad uno o due giorni) ad alti livelli di PM10 E PM2,5. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collegato il diffondersi di questi effetti ad un aumento (di 10 mg/m3) della concentrazione media di PM10 e PM2,5 calcolata nell’arco delle 24 ore giornaliere. A fronte di un contenuto di metalli, esso può anche causare infiammazioni acute delle vie respiratorie, crisi di asma e alterazioni del funzionamento del sistema cardiocircolatorio. L’esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all’aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. Nelle persone sensibili come asmatici, bambini, individui con malattie polmonari, malattie cardiache e negli anziani è ragionevole aspettarsi un peggioramento delle loro condizioni e dei loro disturbi.
Come difendere i bambini?
La difesa numero 1 nel caso delle polveri PM10 è senz’altro la prevenzione: limitarne la produzione e starne il più possibile lontani, per cui: E' sconsigliato portare i bambini a Frosinone , a Ceccano , a Cassino ed negli altri comuni che hanno l'aria inquinata durante le ore di maggiore traffico cittadino e durante le giornate estremamente fredde. Limitate l’utilizzo di biomassa per il riscaldamento, domestico;Arieggiate spesso le abitazioni aprendo le finestre più distanti dalle strade o nelle ore in cui il traffico è meno intenso; Usate di meno le autovetture e il trasporto pesante per le merci; Nel caso si abbiano sistemi di ventilazione o condizionatori eseguire controlli periodici dei filtri;Evitate di far soggiornare i bambini a lungo in ambienti dove sono accesi o utilizzati camini, stufe, bastoncini d’incenso, deodoranti, diffusori di profumi e sigarette elettroniche; Fate eseguire una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento.Per quanto riguarda le mascherine, è utile dire che quelle di carta non servono, in quanto per poter avere una minima speranza di protezione contro il PM10 è necessario che non vi siano fessure o spazi tra la pelle e la mascherina. Nel caso si decida di percorrere questa strada, il consiglio è quello di acquistare maschere di tipo FFP3, sagomate in maniera da aderire meglio alla faccia e sostituite interamente o solo per quanto riguarda il filtro secondo le indicazioni del produttore. E’ consigliabile inoltre verificare la presenza su di esse del marchio “EN 149”, che indica che il prodotto è conforme alle direttive europee in materia.Resta inteso che per quanto le maschere siano di qualità, il consiglio numero uno è quello di evitare luoghi e situazioni che ci mettano a contatto con queste polveri, per quanto possibile>>.
E’ utile ricordare a tutti i Cittadini della provincia di Frosinone che la contaminazione dell’aria da PM 10 rilevate e quelle sudiate con i modelli matematici sono notevolmente al di sopra al numero degli sforamenti ammessi dalla normativa vigente nazionale. Rispetto a quanto previsto dall’OMS i dati dell’inquinamento sono addirittura nefasti.
Fare Verde Provincia di Frosinone
cita il Ministero della Salute che ci ricorda: <<L’inquinamento atmosferico è
responsabile ogni anno in Italia di circa 30mila decessi solo per il particolato
fine , pari al 7% di tutte le morti (esclusi gli incidenti). In termini di mesi
di vita persi, questo significa che l’inquinamento accorcia mediamente la vita
di ciascun italiano di 10 mesi; 14 per
chi vive al Nord, 6,6 per gli abitanti del Centro e 5,7 al Sud e isole>>.
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