lunedì 19 marzo 2018

ATTENTI AL LUPO!

In Italia ogni anno c'è il tormentone estivo e di pari passo arriva il tormentone animale. C'è stato l'anno del Capriolo e pareva che ci fosse stata l'invasione di questi animali timidi perfino nelle cantine e nei palazzi Comunali. Arrivo' l'anno dei Cinghiali e pareva che l'agricoltura Italiana fosse la vittima dell'orda cinghialesca. Il 2018 sara' l'anno del Lupo e a sentir i telegiornali pare che i lupi si possono incontrare al supermercato. Giornalisti al servizio delle lobby che producono e commercializzano le armi hanno lanciato la crociata contro i Lupi e non ci sara' verso per far capire che il problema e' sbagliato. L'ultimo studio condotto all’ISPRA e precisamente da Marco Galaverni, Ettore Randi e altri ricercatori dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale ci ha svelato finalmente quanti lupi ci sono in Italia: tra 1.269 e 1.800 nel periodo 2009-2013. Per la precisione, si stimano 57-89 lupi sulle Alpi, 1.037-1381 sull’Appennino centro-settentrionale e 175-330 sull’Appennino meridionale. La regione con più lupi è la Toscana (282-328 individui), mentre l’unica regione in Italia continentale dove non se ne è sinora registrata ufficialmente la presenza stabile è il Trentino Alto Adige, ad eccezione del branco condiviso con la Lessinia, attribuito al Veneto. Nessun lupo in Sicilia e in Sardegna. L'Italia ha una superficie di 331338 km quadrati e cio' vuol significare che nell'ipotesi piu' favorevole per quelli che gridano attenti al lupo ogni 1840 km quadrati c'e' un lupo. Di fatto se i lupi non si vanno a cercare o a stanare non si ha alcuna possibilità di trovarli. La gente compreso i giornalisti, i giornalai , i fruttivendoli, le badanti e i seguaci di Cetto Laqualunque scambiano per lupi tutto quello che somiglia ad un lupo seppur lontanamente purche' provvisto di pelo grigio e quattro zampe. In bona sostanza cosa e' accaduto negli anni? il fenomeno del randagismo e dell'abbandono dei cani compresi quelli da caccia e' stato sottovalutato e non e' mai stato affrontato in modo scientifico. La barbarie dell'abbandono degli animali e del randagismo ha procurato l'inselvatichimento dei cani che una volta erano domestici. Questi cani inselvatichiti che conoscono l'uomo e le sue abitudini non lo temono e diventano temerari quando si riuniscono in branco procurando danni alle produzioni zootecniche. La stampa che ha fatto? Invece di studiare l fenomeno ne ha fatto di tutta un'erba un fascio e ha iniziato una campagna mediatica contro i lupi senza conoscere minimamente l'argomento basandosi semplicemente sulla favola di Cappuccetto rosso ...sull'eterna lotta del bene contro il male. I Lupi in tutto questo? Sono e restano animali in via di estinzione uniche vittime della demagogia che cerca sempre il nemico comune rappresentandolo come causa di ogni male. I demagoghi pur di vendere armi e cartucce fiancheggiati e sostenuti dai cacciatori, oramai anche loro in via di estinzione, hanno iniziato dapprima ad additare i lupi come nemici del popolo, poi li hanno dipinti rei di ogni nefandezza e infine li hanno condannati a morte senza possibilità di difesa in un processo sommario dove unico giudice e' l'ignoranza padrona e signora della terra. Il Lupo nasce libero in Natura ed e' un importante anello della biodiversità ma forse l'uomo moderno e' troppo geloso della libertà di cui godono gli animali e li vorrebbe tutti morti per dimostrare che non esiste libertà in una società umana che e' prigioniera e volontariamente schiava di se stessa e dei suoi pregiudizi.

mercoledì 14 marzo 2018

Ambiente: Lettera aperta al Presidente della Societa' Ambiente Frosinone

Egregio Presidente Migliorelli,
trasformare la SAF in Fabbrica dei Materiali deve essere una priorita'  , nel rispetto degli indirizzi europei sui rifiuti, dei principi di sostenibilità , di rispetto per una migliore qualita' dell'aria e di tutela del territorio. Traformare la SAF in Fabbrica dei Materiali permettera' di eliminare il coincenerimento dei rifiuti e di non ampliare la discarica Cerreto e quindi e' necessario puntare su questa tipologia di impianto che dovra' essere accompagnata da un programma di massimizzazione progressiva delle Raccolte Differenziate sull'intero territorio della Provincia di Frosinone. E' questo quanto  propone  Fare Verde per curare il territorio dall'inquinamento in quanto si potrebbe minimizzare fin da subito il ricorso alla discarica e si eviterebbe la necessità di ricorrere al coincenerimento effettuato a San Vittore del Lazio.
  Fare Verde le ricorda sommariamente com'è fatta una Fabbrica dei materiali. E' un impianto di recupero di materia dal rifiuto residuo (RUR) ed è costituito da due sezioni parallele di trattamento: in una viene lavorata la frazione residua che contiene ancora componenti fermentescibili che vengono resi inerti. Nell’altra sezione viene fatto invece il recupero dei materiali, attraverso una combinazione di varie separazioni sequenziali (ad esempio separatori balistici, magnetici, lettori ottici) analogamente a quanto avviene nelle piattaforme di selezione dei materiali da raccolta differenziata. Ci si rende immediatamente conto che un impianto di questo tipo, è perfettamente adattabile all'aumentare della raccolta differenziata: si aumenterà la lavorazione del rifiuto differenziato e si diminuirà parallelamente il trattamento del residuo.
Fare Verde le propone  di attivarsi per trasformare l'impianto SAF di Colfelice in Fabbrica dei Materiali cercando gli obiettivi utili che soddisfano le aspettative della popolazione che vuole l'eliminazione del conferimento in discarica dei rifiuti e una buona qualità dell'aria. In questo modo ci sarà indubbio vantaggio economico dalla vendita delle materie prime seconde , l'eliminazione totale del coincenerimento e la trasformazione industriale della SAF sarà perfettamente in linea con i principi di sostenibilità dell'Unione Europea.




mercoledì 7 marzo 2018

MSGC - Efficientamento energetico del Palazzo Comunale: Un progetto OBSOLETO E DISPENDIOSO.

Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha ricevuto l'approvazione per il progetto di efficientamento energetico del Palazzo Comunale in piazza Guglielmo Marconi. La Regione Lazio ha stanziato poco più di 200.000 euro per far passare il palazzo Comunale dalla categoria energetica G a quella F. Il Comune da parte sua dopo un audit sui consumi ha scritto che a lavori ultimati risparmera' circa il 18% della spesa totale rispetto ai consumi attuali. In buona sostanza il Comune risparmieràa' circa 2000 (duemila) euro l'anno. Fare Verde Monte San Giovanni Campano ritiene l'intervento poco consono ed economicamente svantaggioso in quanto ci vorranno circa 100 (CENTO) anni solo per ripartire nel tempo il capitale necessario per l'intervento a cui bisogna aggiungere tutti gli interessi sempre per 100 anni che quel capitale di 200.000 euro potrebbe fruttare se venisse vincolato. Senza contare il progresso tecnologico e gli eventuali aggiornamenti della normativa vigente e l'omesso guadagno  paesaggistico. Fare Verde Monte San Giovanni Campano non e' capace solo di dire che sono troppi 100 anni per un investimento ed infatti propone di sostituire le "Tegole Veronesi" ,  attualmente presenti sul palazzo Comunale con i COPPI FOTOVOLTAICI dello stesso tipo di quelli presenti nella maggior parte delle coperture del Capoluogo con guadagno sulle bollette dell'energia elettrica e guadagno  certo per il paesaggio. I coppi fotovoltaici sono capaci di produrre 1KW per ogni 15 metri quadrati di tetto. Con i coppi fotovoltaici oltre ad ottenere l'assoluta indipendenza energetica si otterrebbe anche l'armonia paesaggistica tra l'altro richiesta dal Club I Borghi più belli d'Italia e il piano per rientrare nell'investimento non supererebbe i 10 anni. Inoltre attuando lo scambio sul posto il Comune potrebbe risparmiare sulle bollette anche per altri edifici. Quindi e senza ombra di ragionevole dubbio la nostra Associazione ritiene il progetto di efficientamento energetico del Palazzo Comunale OBSOLETO, DISPENDIOSO e NON PRODUTTIVO e alla Regione Lazio farebbero bene a rivederlo.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano.