martedì 22 marzo 2016

FROSINONE MAGAZINE: Quotidiano indipendente del Lazio – WEB/TV on demand » FARE VERDE è tra le prime firmatarie del COMITATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI “VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE”.

FROSINONE MAGAZINE: Quotidiano indipendente del Lazio – WEB/TV on demand » FARE VERDE è tra le prime firmatarie del COMITATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI “VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE”.

17 APRILE 2016 – REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLE APPELLO DEL COMITATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI “VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE”


FARE VERDE è tra le prime firmatarie   del COMITATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI “VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE”
Le trivelle sono il simbolo tecnologico del PETROLIO: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata. Non dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile, ma affermare la volontà dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese. Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalla COP21 nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C.
COSA chiede il referendum?
Nel quesito referendario si chiede: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Il quesito riguarda solo la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa (tra l’altro divenuto divieto dal 2013), e non riguarda le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia dalla costa.
QUALI effetti del SI’ al referendum?
Se vincerà il sì, sarà abrogato l’articolo 6 comma 17 del codice dell’ambiente, dove si prevede che le trivellazioni continuino fino a quando il giacimento lo consente. La vittoria del sì bloccherà tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla costa italiana, quando scadranno i contratti. Raggiungere il quorum è necessario perché solo così il risultato del referendum sarà valido, come previsto dall’articolo 75 della Costituzione italiana. Per essere valido devono andare a votare il 50% degli aventi diritto
Sono molteplici i motivi per dire “SI’ al mare pulito” e no alle trivelle e di tutti i politici pseudo-amanti del mare che del mare italiano non amano, non conoscono e non meritano niente. Trivelliamo dagli anni ’50 senza chiedere niente a nessuno. Resta però un voto importante : occorre votare, e votare SI per mandare un segnale al Governo che siamo noi i governanti. E serve per mandare un segnale ai petrolieri che qui siamo informati, che siamo agguerriti. Stanno facendo di tutto per farlo fallire questo referendum: nonostante la poca pubblicità mediatica, sta a noi NON farlo fallire. Occorre andare a votare, dirlo a tutti, volerlo. Occorre che ciascuno ne parli con i propri amici, e parenti, e conoscenti, e fare lo sforzo di diventare piccoli attivisti.

Dobbiamo fare ogni giorno quel che possiamo, e il 17 Aprile 2016 dobbiamo VOTARE SI’!