mercoledì 13 novembre 2019
Sora : Fare Verde e Ambiente Sora nelle scuole con Riduci - Ricicla - Riusa - Stampa in 3D
sabato 9 novembre 2019
ATINA - Convocazione dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Valle di Comino del 30 Novembre 2019
Il Dott. Marco Belli Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone, convoca l'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Valle di Comino per il giorno 30 Novembre 2019 in prima convocazione alle ore 18.30 e in seconda convocazione alle ore 20.30 presso la sede di Fare Verde Valle di Comino in vio Munazio Planco 175 sita nel Comune di Atina.
L'ordine del giorno è il seguente:
1) Comunicazioni del Presidente provinciale sule iniziative in corso in provincia di Frosinone;
2) Elezioni del Presidente di Fare Verde Valle di Comino;
3) Programma di vigilanza sulla depurazione delle acque reflue urbane "Ambiente Pulito 2019";
4) Programma sulla vigilanza per il consumo insostenibile del suolo.
Presiede l'Assemblea il Dott. Marco Belli Presidente Provinciale di Fare Verde e un Consigliere del Coordinamento Provinciale sarà il Segretario verbalizzante. Il Commissario di Fare Verde Valle di Comino Dott. Manola Boccarossa è incaricata di notificare il presente avviso agli iscritti di Fare Verde Valle di Comino tramite messaggio. Il presente avviso sarà pubblicato sui network e sul blog https://fareverdefrosinone.blogspot.com/ a titolo di pubblicità legale.
Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e Consigliere Nazionale di Fare Verde Onlus
Dott. Marco Belli
venerdì 11 ottobre 2019
Villa Latina - Il 13 Ottobre 2019 raccolta straordinaria degli Pneumatici "DOVE PASSANO I NUOVI BARBARI"
L'appuntamento con i volontari dell'Ambiente e con la popolazione che vorrà conferire gli pneumatici usati è presso il campo sportivo in località "BIANCHI" dalle ore 9.00 del mattino del 13 ottobre 2019 fino alle 17.00 del pomeriggio per liberare, si spera per sempre, il territorio dagli pneumatici abbandonati.
Fare Verde e l'Amministrazione Comunale di Villa Latina invitano tutti i cittadini di buona volontà a partecipare attivamente a questo atto d'amore per il territorio in difesa della Natura , dell'Ambiente, della Biodiversità e del pubblico decoro.
Si ringraziano i Carabinieri Forestale del Comando di Atina per la fattiva collaborazione.
Il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco augura buon volontariato per l'Ambiente a tutti ricordando che la Natura, la Biodiveristà e l'Ambiente sono nell'interesse di tutti e soprattutto di chi non ha voce e di chi deve ancora nascere.
venerdì 4 ottobre 2019
Sora: Ambiente S.u.r.l compartecipata del Comune di Sora e Fare Verde Provincia di Frosinone annunciano la campagna di sensibilizzazione Ambientale
Fare Verde Provincia di Frosinone/Ambiente S.u.r.l. (Azienda compartecipata del Comune di Sora). Durante l'incontro del 4.10.2019 tra il Presidente della Società Ambiente S.u.r.l. di Sora Dott. Ennio Mancini , il Direttore dell'Azienda Orlando Pizzuti e Fare Verde Provincia di Frosinone rappresentata dal Dott. Marco Belli e dalla Dott. Manola Boccarossa è stata programmata la vasta campagna di sensibilizzazione Ambientale rivolta alle scuole e all'intera popolazione del Comune di Sora. Il Presidente di Ambiente S.u.r.l. dopo aver ricordato la figura di San Francesco d'Assisi protettore degli Ecologisti ha illustrato il programma da realizzare dalla metà del mese di Novembre 2019 fino alle vacanze Natalizie. Una campagna imponente dispiegata sull'intero territorio Comunale che si concluderà con un Convegno dove verranno illustrati i risultati ottenuti dalla società compartecipata dal Comune di Sora che lancerà un messaggio preciso alle vecchie e nuove generazioni su "SORA CITTA' PULITA". Obiettivo già raggiunto che deve essere solo perfezionato per arrivare al TOP per la migliore qualità della vita della Cittadinanza. Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone ha dapprima portato i saluti del Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco ed ha esternato chiaro apprezzamento per l'attenzione di Ambiente S.u.r.l per Fare Verde che per la seconda volta in tre anni è stata chiamata alla collaborazione chiarendo che la campagna di sensibilizzazione sarà svolta con impegno costante usando esclusivamente carta riciclata quando non se ne potrà fare a meno . Ha continuato : Fare Verde ci metterà tutto il suo impegno per comunicare alla popolazione un concetto basilare: "Ad un Ambiente pulito corrisponde una migliore qualità della vita". La campagna di sensibilizzazione sul territorio del Comune di Sora sarà illustrata ai vari Consorzi Nazionali per il riciclo durante Ecomondo Rimini 2019 da Fare Verde e dal Direttore di Ambiente S.u.r.l.
sabato 7 settembre 2019
Fontana Liri - 13 Settembre 2019 ore 18.30 Convegno su "APEA ed ECONOMIA CIRCOLARE"
domenica 4 agosto 2019
Piglio - ZERO rifiuti indifferenziati per l'evento pubblico di Fare Verde Gruppo del Piglio. Un esempio da seguire.
lunedì 29 luglio 2019
Ambiente: Il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv.Francesco Greco schiera i Gruppi di Fare Verde della provincia di Frosinone in difesa della legalità.
martedì 23 luglio 2019
Ambiente - Il presidente Nazionale di Fare Verde visita i luoghi inquinati della Ciociaria
mercoledì 10 luglio 2019
Inquinamento della terra - Fare Verde invita la popolazione a seguire la vicenda Smoking Fields .
Sono 7 gli indagati dell’operazione Smoking Fields che per lavoro o residenza sono riferibili alla provincia pontina ma sembrano coinvolti anche professionisti Ciociari.
Invece sono tutti i romani Ugolini, Vittorio e Alessio, padre e figlio, di fatto i
veri responsabili di Sep (e Sogerit, l’impianto situato di fronte a
quello della Sep), la società più colpita e su cui ruota buona parte
dell’operazione coordinata dalla DDA di Roma.
Come proprietari dei terreni dove venivano sversati i rifiuti ritenuti dagli inquirenti non conformi alla trasformazione in compost di alta qualità ci sono Gaetano Coronella e il figlio Gianfilippo ai quali è stato recapitato questa mattina il decreto di sequestro dei terreni siti in Via Mezzaluna, Pontinia.
Luca Fegatelli, il dirigente della Regione Lazio già coinvolto nello scandalo collegabile a Manlio Cerroni (assolto), è definito come “socio occulto e gestore della Sep”.
Da ultimo, alcuni sversamenti di compost “fumante” sono stati rilevati anche a Cori, Colle Piuccio (Sabaudia) e Maenz . Gli altri indagati sono Sergio Mastroianni, Mauro Uniformi, Mario
Reale. Giovanni Bonaiuto, Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Stefano Volpi,
Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Fabrizio Carletti, Francesca Neri e
Mario Sanna.
lunedì 8 luglio 2019
Vallerotonda - il Sindaco e la popolazione puliscono le rive del lago.
Logicamente a Fare Verde che gode di legami storici con la popolazione di Vallerotonda non poteva sfuggire quell'azione meravigliosa ed è stata presente come si conviene alle vere Associazioni di Protezione Ambientale.
Una soddisfazione vedere quell'Ambientalismo di vero amore della popolazione per il territorio; tutti impegnati a pulire e a preparare il pranzo per tutti.
Ambientalismo felicissimo, fatto di sorrisi e applausi anche per Fare Verde che toccano il cuore e fanno ben sperare per il futuro ed infatti erano tanti i giovani e i giovanissimi che hanno partecipato a pulire le rive del lago e a restituirlo allo splendore. Visitate Vallerotonda!
andate sulle rive del lago e vi ritroverete in un paesaggio unico e in più siccome non guasta non ci sono parcheggi da pagare, non ci sono rumori molesti e di certo si può prendere la tintarella estiva senza avere la preoccupazione di affrontare un lungo viaggio per il rientro a casa.
Insomma a Vallerotonda c'è un piccolo angolo di Paradiso Terrestre della Ciociaria che vale la pena di essere visitato e se ci andrete dite pure che vi ha invitato Fare Verde.
A destra del Presidente provinciale di Fare Verde il Sindaco di Vallerotonda Ing. Di meo Giovanni |
Tutti i protagonisti della giornata di pulizia sulle rive del lago |
domenica 7 luglio 2019
Villa Latina - Raccolta ingombranti "Dove passano i nuovi barbari" oltre ogni rosea aspettativa.
Tra i più soddisfatti è stato il Presidente provinciale di Fare Verde che dopo una ricognizione sul territorio si è intrattenuto a parlare con il Sindaco di Villa Latina, con il Vicesindaco Avv. Silvia Tusei e con gli altri Consiglieri Comunali presenti per pianificare le soluzioni da porre in essere per le altre criticità presenti sul territorio ma anche per cercare il modo di creare lo sviluppo del turismo sostenibile.
Un incontro estremamente positivo che subito dopo l'estate darà i primi frutti e primo fra tutti la soluzione finale per la discarica Camponi che finalmente è in uscita dall'elenco delle discariche soggette all'infrazione dell'Unione Europea.
Certo è ed è incontrovertibile che i problemi si affrontano uno alla volta e a tal proposito Fare Verde ribadisce che ogni criticità Ambientale verrà affrontata a Villa Latina e su questo non c'è discussione che tenga perché c'è la volontà dell'Amministrazione Comunale per risolverle.
Nel frattempo verranno organizzate altre due giornate ecologiche che interesseranno i rifiuti RAEE e la raccolta degli pneumatici usati (PFU) in modo da liberare il territorio dai rifiuti. Fare Verde Provincia di Frosinone è stata in continuo contatto con l'Avv. Francesco Greco Presidente Nazionale di Fare Verde che oltre ad aver inviato i suoi saluti a tutti i partecipanti ha annunciato la sua visita a Villa Latina per la fine del mese di Luglio 2019. Fare Verde Provincia di Frosinone ringrazia per la grande abnegazione e per l'impegno le signore e i signori Sonia Annunzio, Maria Pia Valente, Silvia Tusei, Domenico Fusco, Francesco De Vecchis, Luigi D'Agostino, Renato Giony, Fernando Ficara, Franco Ambrosanio, Giacomo Rossi, Rachid Ezzarovali, Giancarlo Cocozza, Ivan Rossi , il piccolo Loris Cocozza, i cittadini che si sono impegnati e gli iscritti di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano sempre presenti ad ogni appuntamento per le azioni di Fare Verde "Dove passano i nuovi barbari".
giovedì 4 luglio 2019
Smoking Fields - 18 SEQUESTRI PREVENTIVI, 5 PERQUISIZIONI DOMICILIARI E 6 PERQUISIZIONI LOCALI – BLOCCO DI CONTI CORRENTI PER PIÙ DI 1 MILIONE DI EURO
In esecuzione i provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – ufficio GIP, a seguito di richiesta dei PP.MM. della Procura di Roma- Direzione Distrettuale Antimafia, inerente ad una vasta operazione condotta dal Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia (LT) e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF .
n. 3 aziende operanti nel campo della gestione di rifiuti, due in Provincia di Latina ed una in Provincia di Roma;
n. 1 discarica di proprietà di una società di Roma;
n. 4 appezzamenti di terreno (due siti in comune di Pontinia e due in comune di Roma);
n. 10 mezzi (tra autocarri, trattori, semirimorchi, escavatori);
nonché
il sequestro preventivo, anche per equivalente, del profitto del reato
di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452
quaterdecies C.P.) quantificato in più di 1 milione di euro (1.013.489,21) nei confronti di tutti gli indagati coinvolti;
contestualmente
sono state eseguite 7 perquisizioni, sia domiciliari che presso
laboratori di analisi nelle province di Roma, Frosinone e Napoli.
Le persone indagate sono 23 oltre alle aziende.
Per le aziende inoltre viene contestato l’illecito amministrativo da reato, in quanto il reato di traffico illecito di rifiuti è stato commesso nell’interesse e a vantaggio delle società coinvolte (D.Lgs. n. 231/2001).
Le indagini sono state condotte per mesi, in maniera coordinata, da
Polizia Stradale di Aprilia e Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale
Forestale – NIPAAF, del Gruppo CC di Latina con sopralluoghi e servizi
sul territorio corredati da rilievi fotografici e con ricorso anche a
penetranti strumenti tecnologici quali videoriprese da elicottero con
telecamere di rilevazione geotermica, intercettazioni telefoniche ed
ambientali, localizzazione di autoveicoli e telefoni cellulari con
sistemi di rilevamento satellitare.
Gli accertamenti iniziali
del NIPAAF di Latina e delle Stazioni carabinieri forestali hanno
permesso di appurare che il materiale prodotto dall’azienda non poteva
qualificarsi come compost, ovvero come un materiale che serve da ammendante per i terreni e quindi per migliorare la qualità degli stessi, bensì come rifiuto;
da continui e numerosi campionamenti effettuati, grazie al supporto
tecnico di analisi effettuate da strutture pubbliche quale l’Arpa Lazio,
sezione di Latina, (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) si sono
potuti riscontrare il superamento di diversi parametri previsti dalla
normativa di settore, inerente al corretto utilizzo di fertilizzanti e
prodotti affini.
Le attività sono poi proseguite, in continua e
costante sinergia tra i due Reparti investigativi, (Polizia Stradale di
Aprilia e NIPAAF di Latina) anche mediante riprese video dagli
elicotteri del Reparto Volo della Polizia di Stato, nonché con
intercettazioni telefoniche ed ambientali a carico dei presunti
responsabili delle gestioni illecite di rifiuti.
Si è potuto così constatare che il
materiale prodotto dalla società di Pontinia veniva spanso in terreni
non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche presso terreni siti a
in provincia di Roma. Oltre ad appurare che il sedicente compost, anche solo visivamente, non poteva classificarsi tale, si è accertato che gran parte di esso veniva interrato presso una discarica, sempre della provincia di Roma,
proprio al fine di nascondere la cattiva qualità del bene prodotto.
Tutti gli indagati, nelle diverse qualifiche di amministratori,
dipendenti delle società nonché di autisti di mezzi, proprietari dei
terreni dove veniva spanso il compost, al fine di conseguire un ingiusto profitto (consistente nel mancato costo di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto di Pontinia, derivanti dalla raccolta differenziata dei Comuni della Provincia di Latina,
indicato come “compost di qualità”, usato come materia prima e
segnatamente come ammendante in agricoltura, rispetto al conferimento in
discariche autorizzate per rifiuti non pericolosi, operazione che
sarebbe stata invece corretta in relazione alla composizione chimica del
rifiuto) con più operazioni e attraverso l´allestimento di mezzi ed
attività continuative organizzate (capannoni industriali dove veniva
eseguito il trattamento inidoneo dei rifiuti, camion utilizzati per
effettuare i trasporti, escavatori per realizzare gli sbancamenti in cui
interrare i rifiuti, discarica autorizzata per rifiuti aventi CER
differenti da quello realmente prodotto – 190503 o “compost fuori
specifica”, soggetti incaricati stabilmente per le attività di trasporto
e interramento, contatti telefonici continui e occultamento dei mezzi
utilizzati a tal fine) nel periodo 01.01.2014 al 05.10.2018 gestivano
abusivamente ingenti quantitativi (in quantità non inferiore a
57.577.500 tonnellate) di rifiuti speciali non pericolosi e segnatamente “compost fuori specifica” e percolato, trasportando, cedendo e abbancando detti rifiuti in più terreni trasformati in discariche abusive
nonché presso una discarica non autorizzata per tali rifiuti,
conseguendo un risparmio di spesa valutabile in euro 1.013.489,21
limitatamente sulla quota parte pari a 7.980,23 tonnellate di compost
prodotto e campionato da ARPA.
L’impianto
della società di Pontinia, Sep di Mazzocchio, formalmente adibito e
autorizzato al recupero di rifiuti mediante produzione di “compost di
qualità” (materia prima derivante dal trattamento dei rifiuti) produceva
stabilmente, in violazione dell’autorizzazione AIA ingenti quantitativi
di rifiuto, come attestato dalle numerose analisi condotte da
ARPA Lazio, sezione di Latina, anche in epoche diverse (negli anni 2014,
2015, 2016, 2017) essendo il materiale prodotto, per uno o più
parametri, non conforme a quanto previsto dalla normativa di settore
(D.Lgs. n. 75/2010); pertanto esso non poteva essere sversato quale ammendante in fondi agricoli ma doveva essere classificato quale rifiuto e come tale smaltito presso discarica autorizzata.
Inoltre in
almeno 55 occasioni venivano scaricati rifiuti costituiti da compost
fuori specifica e percolato di processo provenienti dalla Sep di
Pontinia all’interno della discarica.
Le altre società
sequestrate sono le aziende che svolgono rispettivamente la gestione di
alcune fasi della lavorazione del materiale in ingresso proveniente
dalla raccolta differenziata dei comuni e la ditta che gestisce i
trasporti, dunque i mezzi che effettuano i movimenti dall’impianto di
Pontinia alla discarica romana.
L’operazione, denominata “smokin fields”, deriva dal fatto che i terreni sui quali veniva effettuato lo spandimento del compost, letteralmente “fumavano”,
segno evidente di una mancata maturazione del materiale, che invece
continuava a fermentare in corso d´opera, contravvenendo in tal modo ai
più elementari principi di rispetto dell’ambiente, a cui si sarebbero
dovuti attenere i responsabili degli impianti sequestrati.
sabato 22 giugno 2019
San Vittore del Lazio - Latermusto, la fabbrica del CANCRO attiva 24 ore sui 24
L'Arpa Lazio più volte ha evidenziato la sua pericolosità per la messa in sicurezza non ottimale, il Comune è perfettamente al corrente che le 5000 Tonnellate di Cromo Esavalente sono capaci di sterminare l'intera popolazione della nostra provincia perchè provoca il cancro. La Regione Lazio lo sa, la Provincia anche e la discarica lì giace come se nulla fosse. L'Autorità Giudiziaria ne è a perfetta conoscenza e allora Viva Dio ma nessuno può far finta di cadere dalle nuvole se poi le persone si ammalano di CANCRO.
Ora tocca a Fare Verde ricordare alle Autorità Nazionali che la discarica Later Musto va bonificata senza se e senza ma. Visto che tutte le autorità civili sono al corrente della situazione e che anche l'Autorità Giudiziaria conosce il problema sono rimaste solo due opportunità:
1) Rivolgerci a Sua Santità per informarlo della questione ;
2) Ricorrere al Tribunale Europeo per i diritti dell'uomo e piantare una grana internazionale che non finisce più,
Quindi è il momento dell'ultimatum:
Se entro la settimana prossima non si avranno notizie di azioni concrete i responsabili che hanno permesso a quella fabbrica di CANCRO di restare attiva sul territorio del Comune di San Vittore del Lazio saranno deferiti al CEDU per la lentezza dei procedimenti.
Intanto Fare Verde pubblica il link di un video amatoriale che ben rappresenta la situazione attuale anche se è vecchio di anni:
Discarica di rifiuti pericolosi Latermusto a San Vittore del Lazio (FR)
Siccome in provincia di Frosinone non ci facciamo mancare nulla è chiaro che la copertura dello stabile è in eternit. |
martedì 18 giugno 2019
Inceneritore Marangoni - Fare Verde chiede buonsenso al Ministro Costa.
Superfici drenanti per campi di erba sintetica, condotte idriche e asfalti; Superfici anti trauma per aree gioco e pavimentazioni sportivi; Pavimentazioni anti sdrucciolo; Isolanti; Accessori per arredo urbano e stradale (dossi di rallentamento, cordoli, paletti); Componenti per infrastrutture viarie, tranviarie e portuali (anti vibranti per rotaie; paracolpi per banchine); Materassi per allevamenti; Manufatti vari (componenti e accessori per auto; fasce e ruote piene per macchine industriali, per pattini, per carriole; rivestimenti; suole per calzature e articoli di cancelleria). Tutto in linea con le direttive Europee.
sabato 15 giugno 2019
San Biagio Saracinisco - Un forno crematorio senza informazioni ambientali alla popolazione
Il decreto legge prevede appunto la pubblicazione di qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente:
- lo stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi;
- fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le missioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente, individuati al numero 1);
- le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi;
- le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale;
- le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attività di cui al numero 3);
Fare Verde non può e non deve lasciare la presa su un territorio che è compreso nel Parco Nazionale d'Abruzzo e Molise che ha caratteristiche paesaggistiche, Ambientali e di Biodiversità uniche come non può ascoltare le voci dissonanti di alcuni cittadini che per rivalse personali odiano la Natura, il Parco e il luogo in cui vivono tanto da volerlo distruggere con considerazioni fasulle e mercenarie. Non si può tollerare chi cerca di favorire anche a parole un forno crematorio che di certo non servirà alla popolazione locale che è oramai da considerare numericamente esigua. La nostra Associazione deve dare voce a chi non ha voce e chiedere il rispetto dell'Ambiente a qualsiasi costo anche se ci sarà battaglia legale e la battaglia dovesse durare per decenni. San Biagio Saracinisco ha una vocazione Ambientale che non può essere sconvolta da affaristi della Campania che di tanto in tanto provano con i Comuni della Valle di Comino ad installare attività insalubri per il proprio tornaconto economico promettendo incassi per le casse comunali senza fornire la benché minima informazione alla popolazione su quelle che saranno poi le conseguenze per la salute e per il territorio. La popolazione di San Biagio Sracinisco deve essere consapevole che nel loro Comune di poche anime i decessi sono in media 6 (SEI) l'anno e che il numero delle persone che decidono di farsi cremare quindi è quasi nullo o nullo. Il Comune non si può comportare in modo strano e perfettamente disallineato alle esigenze della popolazione o ancora meglio non si può comportare in modo dissociato dalla realtà . Di fatto e inconfutabilmente il sindaco di San Biagio Saracinisco solo nell'esaminare quella proposta scellerata si sta comportando come se volesse acquistare una Ferrari non avendo nessuna strada dove farla camminare.
Risulta chiaro quindi che di fronte ad una NON necessità della popolazione, di fronte alla mancanza di informazioni ambientali e di fronte all'inutilità per la popolazione il forno crematorio servirà solo come attività lucrativa per l'azienda che lo vuole installare. La popolazione di San Biagio Saracinisco si dovrebbe chiedere perché un'azienda della Campania ha scelto il Comune di San Biagio Saracinisco per installare un forno crematorio e non si è rivolta in modo meno complicato ad uno dei 550 (cinquecentocinquanta) Comuni della Campania. La risposta è semplice: L'azienda sa benissimo che non riceverà mai le autorizzazioni ad installare un forno crematorio perché troverebbe la resistenza della popolazione ad un'attività inquinante. Se in altri Comuni non danno le autorizzazioni ci sono ragioni chiare che il Comune di San Biagio Saracinisco dovrebbe fornire alla popolazione in modo altrettanto chiaro. Il Comune non informa la popolazione in modo adeguato e Fare Verde si mette di traverso e quando accade una cosa del genere ci sono poche speranze per chiunque e questo deve essere ben chiaro soprattutto per l'azienda Campana che può benissimo andare dove deve andare. San Biagio Saracinisco non è terra di conquista e Fare Verde farà anche l'impossibile per evitare qualsiasi nuova forma di inquinamento su un territorio meraviglioso.