mercoledì 13 novembre 2019

Sora : Fare Verde e Ambiente Sora nelle scuole con Riduci - Ricicla - Riusa - Stampa in 3D

"Riduci , Ricicla  Riusa  stampa in 3D" è il progetto  di sensibilizzazione Ambientale che è in pieno svolgimento a Sora ed il  più grande che sia  mai stato  realizzato in provincia di Frosinone. Alla soddisfazione del Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone , del Presidente di Ambiente Sora Dott. Ennio Mancini si aggiungono gli auguri del Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco. Il Comune di Sora, Ambiente Sora con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e della Provincia di Frosinone sostengono l'iniziativa  rivolta a tutte le scuole e ai Cittadini del Comune di Sora. Il progetto ideato  in  stretta collaborazione tra Fare Verde e Ambiente Sora    illustra i principi dell'economia circolare con l'obiettivo  di creare la consapevolezza nei giovani per un nuovo tipo di approccio con l'Ambiente in  una  visione realistica dove  i rifiuti sono una risorsa. Sul campo oltre al  Presidente di Ambiente  Sora con il suo Direttore Dott. Orlando Pizzuti,il .Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone, il Commissario di Fare Verde Valle di Comino Dott. Manola Boccarossa, Sabrina Fragnoli e i volontari dell'Ambiente  che sono entrati in azione  presso il secondo Istituto Comprensivo  nel rione San Rocco. Fare Verde  ringrazia  l'agenzia Generale della Reale Mutua Assicurazioni di Sora  per il sostegno all'iniziativa realizzato  con l'acquisto del materiale didattico che sarà assegnato alla scuola che vincerà il concorso con il tema " Come è realizzata la Raccolta differenziata nei Paesi dell'Unione" . Previsti  anche  incontri con i comitati di quartiere e l'affissione di manifesti enormi che oltre a ricordare di rispettare l'Ambiente  augureranno le buone feste a tutti i Cittadini di Sora. Il progetto terminerà il 20 di Dicembre 2'019 con un convegno dedicato alla tematica Ambientale e saranno le Autorità presenti a premiare   la scuola vincitrice del concorso.  Fare Verde pur essendo impegnata in questa opera colossale di sensibilizzazione Ambientale,  che dovrà raggiungere gran  parte dei 26000 abitanti di Sora,   non sospenderà nessuna azione per la tutela dell'Ambiente, della Natura e della Biodiversità.

sabato 9 novembre 2019

ATINA - Convocazione dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Valle di Comino del 30 Novembre 2019

Convocazione dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Valle di Comino.
Il Dott. Marco Belli  Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone, convoca l'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Valle di Comino per il giorno 30 Novembre 2019 in prima convocazione alle ore 18.30 e in seconda convocazione alle ore 20.30 presso la sede di Fare Verde Valle di Comino in vio Munazio Planco 175 sita nel Comune di Atina.
L'ordine del giorno è il seguente:
1) Comunicazioni del Presidente provinciale sule iniziative in corso in provincia di Frosinone;
2) Elezioni del Presidente di Fare Verde Valle di Comino;
3) Programma di vigilanza sulla depurazione delle acque reflue urbane "Ambiente Pulito 2019";
4) Programma sulla vigilanza per il consumo insostenibile del suolo.
Presiede l'Assemblea il  Dott. Marco Belli Presidente Provinciale di Fare Verde e un Consigliere del Coordinamento Provinciale sarà il Segretario verbalizzante. Il Commissario di Fare Verde Valle di Comino Dott. Manola Boccarossa è incaricata di notificare il presente avviso agli iscritti di Fare Verde Valle di Comino tramite messaggio. Il presente avviso sarà pubblicato sui network e sul blog https://fareverdefrosinone.blogspot.com/ a titolo di pubblicità legale.
Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e Consigliere Nazionale di Fare Verde Onlus
Dott. Marco Belli




venerdì 11 ottobre 2019

Villa Latina - Il 13 Ottobre 2019 raccolta straordinaria degli Pneumatici "DOVE PASSANO I NUOVI BARBARI"

Fare Verde Villa Latina coordinata dalla referente Sig.ra Sonia Annunzio ha organizzato la raccolta straordinaria degli pneumatici "DOVE PASSANO I NUOVI BARBARI" per il giorno 13 Ottobre 2019. L'azione sul territorio che gode del patrocinio del Comune di Villa Latina , del sostegno di Fare Verde Valle di Comino e di Fare Verde Provincia di Frosinone è diventata una realtà grazie all'intervento del Consorzio Ecotyre che si occupa del riciclo degli pneumatici sul territorio Nazionale . A Villa Latina l'organizzazione della giornata ecologica a costo zero per la Comunità è sostenuta pubblicamente anche dall'Associazione Mons Albus 1167 della frazione Vallegrande e da privati cittadini che si ringraziano per il loro impegno civico.
L'appuntamento con i volontari dell'Ambiente e con la popolazione che vorrà conferire gli pneumatici usati è presso il campo sportivo in località "BIANCHI" dalle ore 9.00 del mattino del 13 ottobre 2019 fino alle 17.00 del pomeriggio per liberare, si spera per sempre, il territorio dagli pneumatici abbandonati.
Fare Verde e l'Amministrazione Comunale di Villa Latina invitano tutti i cittadini di buona volontà a partecipare attivamente a questo atto d'amore per il territorio in difesa della Natura , dell'Ambiente, della Biodiversità e del pubblico decoro.
Si ringraziano i Carabinieri Forestale del Comando di Atina per la fattiva collaborazione.

Il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco augura buon volontariato per l'Ambiente a tutti ricordando che la Natura, la Biodiveristà e l'Ambiente sono nell'interesse di tutti e soprattutto di chi non ha voce e di chi deve ancora nascere.


 

venerdì 4 ottobre 2019

Sora: Ambiente S.u.r.l compartecipata del Comune di Sora e Fare Verde Provincia di Frosinone annunciano la campagna di sensibilizzazione Ambientale

Fare Verde Provincia di Frosinone/Ambiente S.u.r.l. (Azienda compartecipata del Comune di Sora). Durante l'incontro del 4.10.2019 tra il Presidente della Società Ambiente S.u.r.l. di Sora Dott. Ennio Mancini , il Direttore dell'Azienda Orlando Pizzuti e Fare Verde Provincia di Frosinone rappresentata dal Dott. Marco Belli e dalla Dott. Manola Boccarossa è stata programmata la vasta campagna di sensibilizzazione Ambientale rivolta alle scuole e all'intera popolazione del Comune di Sora. Il Presidente di Ambiente S.u.r.l. dopo aver ricordato la figura di San Francesco d'Assisi protettore degli Ecologisti ha illustrato il programma da realizzare dalla metà del mese di Novembre 2019 fino alle vacanze Natalizie. Una campagna imponente dispiegata sull'intero territorio Comunale che si concluderà con un Convegno dove verranno illustrati i risultati ottenuti dalla società compartecipata dal Comune di Sora che lancerà un messaggio preciso alle vecchie e nuove generazioni su "SORA CITTA' PULITA". Obiettivo già raggiunto che deve essere solo perfezionato per arrivare al TOP per la migliore qualità della vita della Cittadinanza. Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone ha dapprima portato i saluti del Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco ed ha esternato chiaro apprezzamento per l'attenzione di Ambiente S.u.r.l per Fare Verde che per la seconda volta in tre anni è stata chiamata alla collaborazione chiarendo che la campagna di sensibilizzazione sarà svolta con impegno costante usando esclusivamente carta riciclata quando non se ne potrà fare a meno . Ha continuato : Fare Verde ci metterà tutto il suo impegno per comunicare alla popolazione un concetto basilare: "Ad un Ambiente pulito corrisponde una migliore qualità della vita". La campagna di sensibilizzazione sul territorio del Comune di Sora sarà illustrata ai vari Consorzi Nazionali per il riciclo durante Ecomondo Rimini 2019 da Fare Verde e dal Direttore di Ambiente S.u.r.l.

 

 


sabato 7 settembre 2019

Fontana Liri - 13 Settembre 2019 ore 18.30 Convegno su "APEA ed ECONOMIA CIRCOLARE"

L'economia circolare risponde al concetto di crescita sostenibile, nel quadro della pressione crescente a cui produzione e consumi sottopongono le risorse  e l’ambiente. Finora l’economia ha funzionato con un modello lineare “produzione-consumo-smaltimento”, dove ogni prodotto è inesorabilmente destinato ad arrivare a “fine vita” e diventare quindi un rifiuto. Per produrre il cibo, costruire le case, le infrastrutture, fabbricare beni di consumo o fornire l’energia si usano materiali pregiati e  quando sono stati sfruttati del tutto o non sono più necessari, questi prodotti sono smaltiti come rifiuti. L’aumento della popolazione e il consumismo, tuttavia, spingono più che mai verso l’alto la domanda di risorse che non sono infinite e portano al degrado ambientale. Sono saliti i prezzi dei metalli e dei minerali, dei combustibili fossili, degli alimenti per uomo e animali, così come dell’acqua potabile e dei terreni fertili. Nell’Unione europea ogni anno si usano quasi 15 tonnellate di materiali a persona, mentre ogni cittadino UE genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche e in parte incenerita. L’economia lineare, che si affida esclusivamente allo sfruttamento delle risorse, non è più un’opzione praticabile1. La transizione verso un’economia circolare sposta l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quel che normalmente si considerava come “rifiuto” può essere trasformato in una risorsa. Si comprende al meglio l’economia circolare osservando i sistemi viventi (biosistemi) naturali, che funzionano in modo ottimale perché ognuno dei loro elementi si inserisce bene in un ciclo dove non viene sprecato nulla. Nell'economia circolare  i prodotti sono progettati appositamente per inserirsi nei cicli dei materiali: di conseguenza, questi formano un flusso che mantiene il valore aggiunto il più a lungo possibile con l'assenza dell'obsolescenza programmata. I rifiuti residui sono prossimi allo zero. La transizione verso un’economia circolare richiede la partecipazione e l’impegno di diversi gruppi di persone. Il ruolo dei decisori politici è offrire alle imprese condizioni strutturali, prevedibilità e fiducia, valorizzare il ruolo dei consumatori e definire come i cittadini possono beneficiare dei vantaggi dei cambiamenti in corso. Il mondo delle imprese può riprogettare completamente le catene di fornitura, mirando all’efficienza nell’impiego delle risorse e alla circolarità attraverso meccanismi ora sconosciuti (eco design, simbiosi industriale, condivisione ecc ecc . L’economia circolare può quindi aprire nuovi mercati, che rispondano ai cambiamenti dei modelli di consumo: dalla convenzionale proprietà all’utilizzo, riutilizzo e condivisione dei prodotti. Inoltre, può concorrere a creare maggiore e migliore occupazione. Al timone del passaggio a un’economia circolare si trova il mondo delle imprese meglio inquadrate in quei gruppi di produzione integrata che la Regione Lazio cerca di raggruppare nelle APEA - Area di Produzione Ecologicamente Attrezzate. I prodotti a vita breve sono stati, in passato, un’impostazione chiave per molte aziende, che promuovevano aggiornamenti frequenti e tecnologie all’avanguardia “assolutamente imperdibili”. Adesso il mondo industriale può cogliere l’opportunità di prolungare la vita dei prodotti e di creare prodotti concorrenziali a lunga durata. Un progetto di tipo circolare è il punto di partenza per l’elaborazione di qualsiasi nuovo prodotto o servizio dell’economia circolare. Con l’idea della durata, del riutilizzo, della riparazione, della ricostruzione e del riciclaggio si possono progettare auto, computer, elettrodomestici, imballaggi e molti altri prodotti. Una maggiore cooperazione all’interno delle catene di fornitura e fra le stesse può diminuire costi, rifiuti e danni all’ambiente. I progressi dell’ecoinnovazione offrono nuovi prodotti, processi, tecnologie e strutture organizzative. Alcune aziende scopriranno nuovi mercati passando dalla vendita di prodotti a quella di servizi e svilupperanno modelli imprenditoriali fondati su noleggio, condivisione, riparazione, potenziamento o riciclaggio dei singoli componenti. Da questa nuova impostazione scaturiranno molte opportunità d’affari per le imprese e conseguente nuovo tipo di occupazione.


domenica 4 agosto 2019

Piglio - ZERO rifiuti indifferenziati per l'evento pubblico di Fare Verde Gruppo del Piglio. Un esempio da seguire.

L'evento di valorizzazione enogastronomica del territorio organizzato da Fare Verde Gruppo Piglio il 3 Agosto 2019, oltre ad aver avuto un grande successo di pubblico, è stato l'occasione per fare il punto sullo Stato dell'Ambiente 2019 nella provincia di Frosinone. Fare Verde infatti chiama la giornata per la promozione "evento" e non festa perchè non c'è nulla da festeggiare. La popolazione ha risposto in massa ed ha domandato, si è informata e alla fine è andataa via consapevole che l'Ambiente va protetto come ha sottolineato anche il Sindaco di Piglio. Il Presidente di Fare Verde Piglio Nicola Ciervo e i volontari di Fare Verde Piglio hanno dimostrato che si può organizzare un evento pubblico senza produrre rifiuti indifferenziati e senza plastica proponendo prodotti tipici della Ciociaria in presentazioni totalmente compostabili che poi saranno trasformate in compost per fertilizzare il terreno. Non si è assistito a quel triste fenomeno di rifiuti prodotti da inviare in discarica. Questo evento però oltre ai giovani ha visto protagoniste le DONNE del Piglio che si ringraziano per la determinante partecipazione ed infatti hanno preparato dolci, pane fatto in casa e prodotti della cucina casereccia. Re dell'evento è stato l'ottimo vino del Piglio che gode del riconoscimento internazionale certificato come la D.O.C e G. Commercianti , Artigiani, Aziende Agricole, Amministrazione Comunale e privati Cittadini hanno concorso in tutti i modi possibili e immaginabili per realizzare il successo dell'iniziativa. Il Presidente provinciale di Fare Verde in contatto costante con il Presidente Nazionale Francesco Greco durante tutta la giornata alla fine dell'evento ha dichiarato: I successi di questi giorni che Fare Verde sta ottenendo sono il segno tangibile che almeno in provincia di Frosinone la popolazione è consapevole che per vivere bene ci deve essere un Ambiente sano. "Forse sarò un inguaribile ottimista ma tanti ragazzi e bambini che si informano e vogliono partecipare è un ottimo segno positivo e fa ben sperare per il futuro. Ha bacchettato la politica Ciociara definendola (tranne alcune eccezioni) distante dai problemi che assillano la popolazione come l'uso insostenibile delle risorse idriche , i rifiuti che vengono da Roma , il ritardo dell'economia circolare, l'assenza di simbiosi industriale, le discariche dei rifiuti, gli inceneritori sulla qualità dell'aria e infine si è dilungato sull'agricoltura che è economicamente poco produttiva per carenza di programmazione, per il gap sull'e commerce e per la sua mancata specializzazione nella produzione di prodotti di nicchia da ottenere con produzioni biologiche" .. Il Presidente di Fare Verde Piglio ringrazia la popolazione e l'Amministrazione Comunale  per la grande collaborazione ricevuta e fissa un nuovo appuntamento durante l'estate 2020.

















lunedì 29 luglio 2019

Ambiente: Il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv.Francesco Greco schiera i Gruppi di Fare Verde della provincia di Frosinone in difesa della legalità.

La  visita del Presidente Nazionale di Fare Verde in  Ciociaria  durata dal 25 luglio  al 29 luglio è servita a ribadire lo schieramento dei volontari dell’ambiente in difesa della legalità  e  l’assoluto bisogno di una tutela dell’Ambiente che deve necessariamente partire dai Cittadini quali custodi del Creato.
Fare Verde è cresciuta in modo esponenziale in provincia di Frosinone tanto è vero che in  occasione della visita del Presidente Nazionale sono stati aperti tre nuovi gruppi locali (Piglio, Serrone e Villa Latina) ed altri gruppi locali sono stati annunciati in via di costituzione. Contemporaneamente  alla presenza dei nuovi gruppi sono aumentate le iniziative di tutela dell’Ambiente, la sensibilizzazione e soprattutto le denunce per la repressione  dei reati ambientali. Il Presidente Francesco Greco seguito come un’ombra dal suo Consigliere Nazionale Dott. Marco Belli ha avuto incontri istituzionali con i sindaci dei Comuni di Vallerotonda, Atina, Villa Latina e Fontana Liri e con alcuni Consiglieri Comunali tra i quali il Vicesindaco di Atina, il Presidente del Consiglio Comunale di Atina , il Consigliere con delega al decoro urbano del Comune di Piglio, con il Vicesindaco di Villa Latina ed ha partecipato con un intervento mirato alla presentazione del progetto dell’ANCI  Origine Comune.
Durante la visita si sono svolte le assemblee del Gruppo Fare Verde Valle di Comino con la ratifica del Consiglio di Valle, l’assemblea di Fare Verde Villa Latina, l’assemblea di Fare Verde Piglio,  l’assemblea di Fare Verde Serrone ed è stato approvato il Consiglio Direttivo Provinciale di Fare Verde Provincia di Frosinone.
Le tematiche affrontate in difesa dell’Ambiente hanno riguardato la situazione scandalosa dei rifiuti provenienti da Roma, l’infrazione Europea per la qualità dell’aria, il parere motivato della Commissione Europea quale preliminare per  il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia per la depurazione delle acque reflue urbane relativa ai Comuni con più di 2000 abitanti, l’inquinamento della Valle del Sacco, del Nocione e dei corsi d’acqua di superficie come Rio Pioppeto. Non solo cose brutte ed infatti il Presidente  ha esposto   anche  cose bellissime come ad esempio la soluzione attuata dal Generale dei Carabinieri Forestale Giuseppe Vadalà Commissario del Governo Italiano per la bonifica delle discariche abusive relativa alla discarica  Camponi in Villa Latina che è in procinto di essere cancellata da quella brutta lista europea di inciviltà  in quanto i rifiuti sono stati messi in sicurezza e non possono più nuocere all’Ambiente. Ha sottolineato l’impegno di Fare Verde nella giornata ecologica indimenticabile ad Atina dove sono stati raccolti 22.000 chilogrammi di pneumatici, il riconoscimento di Origine Comune concesso alla Ciambella di Fontana Liri De.C.O nel progetto dell’ANCI, Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, la giornata ecologica a Villa Latina per il recupero degli ingombranti, la partecipazione serrata di Fare Verde Provincia di Frosinone alla pulizia delle spiagge nell’iniziativa Nazionale il Mare d’Inverno, il progetto sociale realizzato a Fontana Liri con la Regione Lazio, il recupero dello stupendo Belvedere fatto dai ragazzi del Piglio. Infine si è soffermato sulla bellezza incomparabile del versante Laziale del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise invitando  tutti gli iscritti a frequentare il  Parco per goderne le meraviglie che la Natura ci ha voluto donare e a difenderlo per evitare brutture come i forni crematori o le centrali a bio masse.
Il Presidente si è dilungato  molto sul fenomeno dell’abusivismo edilizio che ha deturpato ogni territorio in provincia di Frosinone puntando il dito contro il Comune di Monte San Giovanni Campano che ancora oggi è amministrato da Consiglieri e Amministratori Comunali implicati direttamente o per il tramite dei loro famigliari conviventi in pratiche di abusi edilizi anche in aree protette dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
La difesa del patrimonio archeologico e architettonico, con la visita del Presidente ,  diventa un obiettivo prioritario per tutti gruppi locali di Fare Verde in virtù del fatto che le testimonianze storiche di ogni Comunità non possono essere cancellate dall'abusivismo edilizio o da quel metodo scellerato chiamato della demolizione e ricostruzione. 
La visita di Greco è servita soprattutto a ribadire che Fare Verde è l’espressione popolare della difesa dell’Ambiente tanto è vero che è stata stretta l'intesa con il Comitato Acqua pubblica Frosinone per contrastare il triste fenomeno dell'uso insostenibile delle risorse idriche che si evidenzia con il razionamento idrico dovuto principalmente dalle perdite assurde dagli acquedotti Comunali  e dall'inquinamento che deriva dall'assoluta mancanza di depuratori, dai depuratori mal funzionanti e da quelli insufficienti per il numero degli abitanti equivalenti. 
E’ l’Associazione che si affida alla popolazione e si fa strumento di ogni denuncia utile che possa fermare il degrado e l'illegalità sul territorio della Ciociaria.




martedì 23 luglio 2019

Ambiente - Il presidente Nazionale di Fare Verde visita i luoghi inquinati della Ciociaria

Fare Verde Provincia di Frosinone. Dal 25 al 28 Luglio 2019 ci sarà la visita del Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco in Ciociaria. Obiettivo della visita è quello di denunciare l'illegalità diffusa che è presente per le questioni legate all'Ambiente. Saranno all'attenzione del sodalizio Ambientalista le grandi criticità come la depurazione delle acque reflue urbane e industriali, le indagini della Magistratura sul traffico illecito dei rifiuti, i rifiuti sotterrati dai sodalizi criminali, l'abusivismo edilizio, la qualità dell'aria sotto infrazione della Comunità Europea, l'inquinamento della Valle del Sacco e del Nocione, la bonifica delle discariche già sanzionate dall'Unione Europea e il grande ruolo di vigilanza svolto da Fare Verde per alcune di esse. Il tema della legalità in primo piano in tutti gli incontri che sono in programma nella ricca agenda proposta dal suo Consigliere Nazionale Dott. Marco Belli che ricopre l'incarico di Presidente provinciale di Fare Verde. . A ciò si aggiunge la costituzione di tre nuovi gruppi locali e l'adeguamento del Direttivo Provinciale di Fare Verde Provincia di Frosinone. Non mancherà l'evento di Fare Verde Piglio per la promozione dei prodotti locali del giorno 28.7.2019 che avrà appunto come ospite d'onore proprio il Presidente Nazionale di Fare Verde. L'attenzione sarà rivolta in modo speciale alla tutela del patrimonio architettonico e Archeologico che da troppo tempo subisce attacchi, in nome di quello sviluppo insostenibile e improponibile, dall'edilizia privata  che   distrugge le testimonianze storiche  come conseguenza  del mancato rispetto  delle regole imposte dalle leggi dello Stato.
Fare Verde diventa sempre più capillare sul territorio della Ciociaria e si propone come forza popolare di contrasto all'illegalità.

mercoledì 10 luglio 2019

Inquinamento della terra - Fare Verde invita la popolazione a seguire la vicenda Smoking Fields .

Sono 7 gli indagati dell’operazione Smoking Fields che per lavoro o residenza sono riferibili alla provincia pontina ma sembrano coinvolti anche professionisti Ciociari.
Invece sono  tutti i romani Ugolini, Vittorio e Alessio, padre e figlio, di fatto i veri responsabili di Sep (e Sogerit, l’impianto situato di fronte a quello della Sep), la società più colpita e su cui ruota buona parte dell’operazione  coordinata dalla DDA di Roma.

Come proprietari dei terreni dove venivano sversati i rifiuti   ritenuti dagli inquirenti non conformi alla trasformazione in compost di alta qualità ci sono Gaetano Coronella e il figlio Gianfilippo ai quali è stato recapitato questa mattina il decreto di sequestro dei terreni siti in Via Mezzaluna, Pontinia.

Non mancano gli intestatari di società che di fatto gravitano nel mondo di Vittorio e Alessio Ugolini. Adrastea srl basata in Via Canestrini a Roma già nota a Fare Verde Provincia di Frosinone per aver ricevuto parte dei rifiuti del capping che copriva la  discarica Monte Castellone in Monte San Giovanni Campano  già sanzionata dalla Corte di Giustizia UE  e la Demetra srl un’azienda specializzata nelle attività di Trasporto, Trattamento e Smaltimento di rifiuti.
Indagati Enrico Corsetti, proprietario di un terreno tra Aprilia e Ardea, Donatella Venditti intestataria di un terreno tra la Migliara 51 e Strada del Quartaccio a Pontinia e Alfonso Gaito sempre di Pontinia

Luca Fegatelli, il dirigente della Regione Lazio già coinvolto nello scandalo collegabile a Manlio Cerroni (assolto), è definito come “socio occulto e gestore della Sep”.

Effettuate anche le perquisizioni in tre laboratori d’analisi del compost a Isola Liri, Caserta e Salerno, quest’ultimo con sede legale a Pomezia.

Da ultimo, alcuni sversamenti di compost “fumante” sono stati rilevati anche a Cori, Colle Piuccio (Sabaudia) e Maenz .  Gli altri indagati sono Sergio Mastroianni, Mauro Uniformi, Mario Reale. Giovanni Bonaiuto, Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Stefano Volpi, Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Fabrizio Carletti, Francesca Neri e Mario Sanna.


Smoking Fields, i terreni fumanti del Sud Pontino - 2duerighe

lunedì 8 luglio 2019

Vallerotonda - il Sindaco e la popolazione puliscono le rive del lago.

A Vallerotonda  il giorno 7.7.2019 è accaduto quanto è auspicabile che accada sull'intero territorio della Provincia di Frosinone: La popolazione, insieme al Sindaco Ing Di Meo Giovanni e agli amministratori Comunali, ha ripulito le rive del lago in quel meraviglioso angolo della nostra provincia.
Logicamente a Fare Verde che gode di legami storici con la popolazione di Vallerotonda non poteva sfuggire quell'azione meravigliosa ed è stata presente come si conviene alle vere Associazioni di Protezione Ambientale.
Una soddisfazione vedere quell'Ambientalismo di vero amore  della popolazione per il territorio; tutti impegnati a pulire e a preparare il pranzo per tutti.
Ambientalismo felicissimo, fatto di sorrisi e applausi anche per Fare Verde che toccano il cuore e fanno ben sperare per il futuro ed infatti erano  tanti i giovani e i giovanissimi che hanno partecipato a pulire le rive del lago e a restituirlo allo splendore. Visitate Vallerotonda!
 andate sulle rive del lago e vi ritroverete in un paesaggio unico  e in più siccome non guasta non ci sono parcheggi da pagare, non ci sono rumori molesti e di certo si può prendere la tintarella estiva senza avere la preoccupazione di affrontare un lungo viaggio per il rientro a casa.
Insomma a Vallerotonda c'è un piccolo angolo di Paradiso Terrestre della Ciociaria che vale la pena di essere visitato e se ci andrete dite pure che vi ha invitato Fare Verde.


A destra del Presidente provinciale di Fare Verde il Sindaco di Vallerotonda Ing. Di meo Giovanni


Tutti i protagonisti della giornata di pulizia sulle rive del lago

domenica 7 luglio 2019

Villa Latina - Raccolta ingombranti "Dove passano i nuovi barbari" oltre ogni rosea aspettativa.

L'ambientalismo è di nuovo un punto di riferimento per la vita di tutti i giorni e oramai questo è un fatto acclarato per gli abitanti della provincia di Frosinone che risentono quotidianamente e da troppo tempo delle conseguenze di ogni tipo di inquinamento. A Villa Latina la popolazione e gli amministratori Comunali coordinati da Fare Verde Provincia di Frosinone si sono uniti nella giornata del 7.7.2019 ed hanno raccolto tanti ingombranti fino a quando lo "scarrabile" è stato riempito. La partecipazione della popolazione è stata talmente massiccia che già prima delle 12.00 è stato raccolto quanto era possibile per il primo viaggio di conferimento al riciclo degli ingombranti alla Società Astra Ecologica Srl  di via Spinelle ad Alvito.
Tra i più soddisfatti è stato il Presidente provinciale di Fare Verde che dopo una ricognizione sul territorio si è intrattenuto a parlare con il Sindaco di Villa Latina, con il Vicesindaco Avv. Silvia Tusei e con gli altri Consiglieri Comunali presenti per pianificare le soluzioni da porre in essere per le altre criticità presenti sul territorio ma anche per cercare il modo di creare lo sviluppo del turismo sostenibile.
Un incontro estremamente positivo che subito dopo l'estate darà i primi frutti e primo fra tutti la soluzione finale per la discarica Camponi che finalmente è in uscita dall'elenco delle discariche soggette all'infrazione dell'Unione Europea.
Certo è ed è incontrovertibile che i problemi si affrontano uno alla volta e a tal proposito Fare Verde ribadisce che ogni criticità Ambientale verrà affrontata a Villa Latina e su questo non c'è discussione che tenga perché c'è la volontà dell'Amministrazione Comunale per risolverle.
Nel frattempo verranno organizzate altre due giornate ecologiche che interesseranno i rifiuti RAEE e la raccolta degli pneumatici usati (PFU) in modo da liberare il territorio dai rifiuti. Fare Verde Provincia di Frosinone è stata in continuo contatto con l'Avv. Francesco Greco Presidente Nazionale di Fare Verde che oltre ad aver  inviato  i suoi saluti a tutti i partecipanti ha annunciato la sua visita a Villa Latina per la fine del mese di Luglio 2019. Fare Verde Provincia di Frosinone ringrazia per la grande abnegazione e per l'impegno le signore e i signori  Sonia Annunzio, Maria Pia Valente, Silvia Tusei, Domenico Fusco, Francesco De Vecchis, Luigi D'Agostino, Renato Giony, Fernando Ficara, Franco Ambrosanio, Giacomo Rossi, Rachid Ezzarovali, Giancarlo Cocozza, Ivan Rossi , il piccolo Loris Cocozza, i cittadini che si sono impegnati  e gli iscritti di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano sempre presenti ad ogni appuntamento per le azioni di Fare Verde "Dove passano i nuovi barbari".








giovedì 4 luglio 2019

Smoking Fields - 18 SEQUESTRI PREVENTIVI, 5 PERQUISIZIONI DOMICILIARI E 6 PERQUISIZIONI LOCALI – BLOCCO DI CONTI CORRENTI PER PIÙ DI 1 MILIONE DI EURO

Villa Latina (FR) in occasione della raccolta degli ingombranti organizzata dal Gruppo Locale Fare Verde Villa Latina  il Dott. Marco Belli in qualità di Consigliere Nazionale di Fare Verde durante i lavori del seminario di sensibilizzazione Ambientale ha voluto ricordare la grande piaga delle Ecomafie e dopo aver parlato della discarica Camponi in Villa Latina già sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea  si è soffermato sulla  grande operazione in difesa dell'Ambiente Smoking Fields condotta dalla Procura di Roma DDA. Belli ha voluto sottolineare che quando ci sono operazioni contro la criminalità dei rifiuti in un modo o nell'altro , per combinazione o per responsabilità precise emergono sempre strani personaggi della provincia di Frosinone. 

In esecuzione  i provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – ufficio GIP, a seguito di richiesta dei PP.MM. della Procura di Roma- Direzione Distrettuale Antimafia, inerente ad una vasta operazione condotta dal Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia (LT) e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF .

Con l´apporto tecnico del Reparto Volo della Polizia di Stato di Roma e del Raggruppamento Aeromobili carabinieri di Pratica di Mare e l´ausilio dei carabinieri forestale di Roma, Frosinone e Napoli si sta procedendo al sequestro dei seguenti beni:

n. 3 aziende operanti nel campo della gestione di rifiuti, due in Provincia di Latina ed una in Provincia di Roma;
n. 1 discarica di proprietà di una società di Roma;
n. 4 appezzamenti di terreno (due siti in comune di Pontinia e due in comune di Roma);
n. 10 mezzi (tra autocarri, trattori, semirimorchi, escavatori);
nonché il sequestro preventivo, anche per equivalente, del profitto del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies C.P.) quantificato in più di 1 milione di euro (1.013.489,21) nei confronti di tutti gli indagati coinvolti;
contestualmente sono state eseguite 7 perquisizioni, sia domiciliari che presso laboratori di analisi nelle province di Roma, Frosinone e Napoli.
Le persone indagate sono 23 oltre alle aziende.

I reati contestati sono per tutti gli indagati concorso in traffico illecito di rifiuti, nonché, per alcuni di essi, anche il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale.

Per le aziende inoltre viene contestato l’illecito amministrativo da reato, in quanto il reato di traffico illecito di rifiuti è stato commesso nell’interesse e a vantaggio delle società coinvolte (D.Lgs. n. 231/2001).

Le indagini sono state condotte per mesi, in maniera coordinata, da Polizia Stradale di Aprilia e Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale – NIPAAF, del Gruppo CC di Latina con sopralluoghi e servizi sul territorio corredati da rilievi fotografici e con ricorso anche a penetranti strumenti tecnologici quali videoriprese da elicottero con telecamere di rilevazione geotermica, intercettazioni telefoniche ed ambientali, localizzazione di autoveicoli e telefoni cellulari con sistemi di rilevamento satellitare.
Gli accertamenti iniziali del NIPAAF di Latina e delle Stazioni carabinieri forestali hanno permesso di appurare che il materiale prodotto dall’azienda non poteva qualificarsi come compost, ovvero come un materiale che serve da ammendante per i terreni e quindi per migliorare la qualità degli stessi, bensì come rifiuto; da continui e numerosi campionamenti effettuati, grazie al supporto tecnico di analisi effettuate da strutture pubbliche quale l’Arpa Lazio, sezione di Latina, (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) si sono potuti riscontrare il superamento di diversi parametri previsti dalla normativa di settore, inerente al corretto utilizzo di fertilizzanti e prodotti affini.
Le attività sono poi proseguite, in continua e costante sinergia tra i due Reparti investigativi, (Polizia Stradale di Aprilia e NIPAAF di Latina) anche mediante riprese video dagli elicotteri del Reparto Volo della Polizia di Stato, nonché con intercettazioni telefoniche ed ambientali a carico dei presunti responsabili delle gestioni illecite di rifiuti.
Si è potuto così constatare che il materiale prodotto dalla società di Pontinia veniva spanso in terreni non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche presso terreni siti a in provincia di Roma. Oltre ad appurare che il sedicente compost, anche solo visivamente, non poteva classificarsi tale, si è accertato che gran parte di esso veniva interrato presso una discarica, sempre della provincia di Roma, proprio al fine di nascondere la cattiva qualità del bene prodotto.

Tutti gli indagati, nelle diverse qualifiche di amministratori, dipendenti delle società nonché di autisti di mezzi, proprietari dei terreni dove veniva spanso il compost, al fine di conseguire un ingiusto profitto (consistente nel mancato costo di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto di Pontinia, derivanti dalla raccolta differenziata dei Comuni della Provincia di Latina, indicato come “compost di qualità”, usato come materia prima e segnatamente come ammendante in agricoltura, rispetto al conferimento in discariche autorizzate per rifiuti non pericolosi, operazione che sarebbe stata invece corretta in relazione alla composizione chimica del rifiuto) con più operazioni e attraverso l´allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate (capannoni industriali dove veniva eseguito il trattamento inidoneo dei rifiuti, camion utilizzati per effettuare i trasporti, escavatori per realizzare gli sbancamenti in cui interrare i rifiuti, discarica autorizzata per rifiuti aventi CER differenti da quello realmente prodotto – 190503 o “compost fuori specifica”, soggetti incaricati stabilmente per le attività di trasporto e interramento, contatti telefonici continui e occultamento dei mezzi utilizzati a tal fine) nel periodo 01.01.2014 al 05.10.2018 gestivano abusivamente ingenti quantitativi (in quantità non inferiore a 57.577.500 tonnellate) di rifiuti speciali non pericolosi e segnatamente “compost fuori specifica” e percolato, trasportando, cedendo e abbancando detti rifiuti in più terreni trasformati in discariche abusive nonché presso una discarica non autorizzata per tali rifiuti, conseguendo un risparmio di spesa valutabile in euro 1.013.489,21 limitatamente sulla quota parte pari a 7.980,23 tonnellate di compost prodotto e campionato da ARPA.
Sep-1L’impianto della società di Pontinia, Sep di Mazzocchio, formalmente adibito e autorizzato al recupero di rifiuti mediante produzione di “compost di qualità” (materia prima derivante dal trattamento dei rifiuti) produceva stabilmente, in violazione dell’autorizzazione AIA ingenti quantitativi di rifiuto, come attestato dalle numerose analisi condotte da ARPA Lazio, sezione di Latina, anche in epoche diverse (negli anni 2014, 2015, 2016, 2017) essendo il materiale prodotto, per uno o più parametri, non conforme a quanto previsto dalla normativa di settore (D.Lgs. n. 75/2010); pertanto esso non poteva essere sversato quale ammendante in fondi agricoli ma doveva essere classificato quale rifiuto e come tale smaltito presso discarica autorizzata.
Inoltre in almeno 55 occasioni venivano scaricati rifiuti costituiti da compost fuori specifica e percolato di processo provenienti dalla Sep di Pontinia all’interno della discarica.
Le altre società sequestrate sono le aziende che svolgono rispettivamente la gestione di alcune fasi della lavorazione del materiale in ingresso proveniente dalla raccolta differenziata dei comuni e la ditta che gestisce i trasporti, dunque i mezzi che effettuano i movimenti dall’impianto di Pontinia alla discarica romana.
L’operazione, denominata “smokin fields”, deriva dal fatto che i terreni sui quali veniva effettuato lo spandimento del compost, letteralmente “fumavano”, segno evidente di una mancata maturazione del materiale, che invece continuava a fermentare in corso d´opera, contravvenendo in tal modo ai più elementari principi di rispetto dell’ambiente, a cui si sarebbero dovuti attenere i responsabili degli impianti sequestrati.

sabato 22 giugno 2019

San Vittore del Lazio - Latermusto, la fabbrica del CANCRO attiva 24 ore sui 24

La discarica abusiva Latermusto a San Vittore del Lazio è entrata in quel limbo spazio temporale che siamo capaci di realizzare solo in Italia. Dal 2002 sotto sequestro dell'Autorità Giudiziaria è considerata come discarica  pericolosa per la salute degli esseri umani e per l'Ambiente.  Nonostante ciò e siccome al peggio non c'è mai fine  sembra dimenticata come se quei cumuli di Cromo Esavalente fossero composti da materiale innocuo.
L'Arpa Lazio più volte ha evidenziato la sua pericolosità per la messa in sicurezza non ottimale, il Comune è perfettamente al corrente che le 5000 Tonnellate di Cromo Esavalente sono capaci di sterminare l'intera popolazione della nostra provincia perchè provoca  il cancro. La Regione Lazio lo sa, la Provincia anche e la discarica lì giace come se nulla fosse. L'Autorità Giudiziaria ne è a perfetta conoscenza e allora Viva Dio ma nessuno può far finta di cadere dalle nuvole se poi le persone si ammalano di CANCRO.
Ora tocca a Fare Verde ricordare alle Autorità Nazionali che la discarica Later Musto va bonificata senza se e senza ma. Visto che tutte le autorità civili sono al corrente della situazione e che anche l'Autorità Giudiziaria conosce il problema sono rimaste solo due opportunità:

1) Rivolgerci a Sua Santità per informarlo della questione ;

2) Ricorrere al Tribunale Europeo per i diritti dell'uomo e piantare una grana internazionale che non finisce più,

Quindi è il momento dell'ultimatum:
 Se entro la settimana prossima  non si avranno notizie di azioni concrete i responsabili che hanno permesso a quella fabbrica di CANCRO di restare attiva sul territorio del Comune di San Vittore del Lazio saranno deferiti al CEDU   per la lentezza dei procedimenti.

Intanto Fare Verde pubblica  il link di un video amatoriale che ben rappresenta la situazione attuale  anche se è vecchio di  anni:
 Discarica di rifiuti pericolosi Latermusto a San Vittore del Lazio (FR)



Siccome in provincia di Frosinone non ci facciamo mancare nulla è chiaro che la copertura dello stabile è in eternit.

martedì 18 giugno 2019

Inceneritore Marangoni - Fare Verde chiede buonsenso al Ministro Costa.

La  Valle del Sacco sembra colpita da una maledizione e non riesce a stare tranquilla nonostante  i problemi  per la qualità dell’aria,  per l’inquinamento incancrenito, per la schiuma nel fiume Sacco, per l’insufficiente depurazione delle acque reflue civili e industriali e per quanto altro lo scibile umano riesca ad immaginare. Insomma in questo marasma che si traduce in vero attentato alla salute degli esseri umani come se nulla fosse si cerca di riavviare l’inceneritore della Marangoni per bruciare pneumatici  fuori uso.
Come dire al peggio non c’è mai fine nella classica rappresentazione che c’è tra il dire e il fare di un Governo del cambiamento che in provincia di Frosinone non sta cambiando nulla.  La situazione drammatica della Valle del Sacco avrebbe dovuto spingere il Governo ad  avocare a se stesso ogni decisione sul sito SIN Valle del Sacco e invece è lo stesso Governo che lascia decidere ad altri come se il fatto non fosse il suo. Fare Verde non  può rimanere in silenzio di fronte all’ennesima catastrofe annunciata per la qualità dell’aria e si appella al Ministro Costa chiedendogli di usare quel buonsenso che  fino a questo momento è mancato.
" Caro Ministro, la riteniamo persona di buonsenso e allora le chiediamo di negare con tutte le sue forze la riaccensione dell'inceneritore Marangoni nel rispetto della vita. Fare Verde resta  a Sua disposizione   ma non vuole contare  i decessi per la pessima qualità dell'aria."
Invece di bruciare gli pneumatici bisogna riciclarli attraverso i consorzi obbligatori per farne materia prima seconda.
 Attraverso la triturazione e  con processi criogenici  si ottiene materia prima seconda con cui realizzare
   Superfici drenanti per campi di erba sintetica, condotte idriche e asfalti;  Superfici anti trauma per aree gioco e pavimentazioni sportivi;   Pavimentazioni anti sdrucciolo;   Isolanti;   Accessori per arredo urbano e stradale (dossi di rallentamento, cordoli, paletti);  Componenti per infrastrutture viarie, tranviarie e portuali (anti vibranti per rotaie; paracolpi per banchine);   Materassi per allevamenti;  Manufatti vari (componenti e accessori per auto; fasce e ruote piene per macchine industriali, per  pattini, per carriole; rivestimenti; suole per calzature e  articoli di cancelleria). Tutto in linea con le direttive Europee.
Abbandonare l’incenerimento in tutta la provincia di Frosinone per migliorare la qualità dell’aria ed evitare il tristissimo fenomeno delle morte precoci oltre ad essere un obbligo civile  e religioso è comunque un obbligo dettato dal codice penale perché l’omicidio resta pur sempre un crimine punito dalla legge ed è solo questione di tempo perché  ogni assassino  pagherà il suo crimine.


sabato 15 giugno 2019

San Biagio Saracinisco - Un forno crematorio senza informazioni ambientali alla popolazione

Risulta chiaro che l'amministrazione comunale  del Comune di San Biagio Saracinisco non ha compreso bene il   DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n. 195 Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale che contempla le informazioni ambientali ed infatti sul sito del Comune non c'è nulla di scritto sulle decisioni che il comune vorrebbe prendere per la costruzione di un forno crematorio. La popolazione ha il diritto di sapere le condizioni Ambientali che hanno portato in consiglio comunale il punto all'ordine del giorno che prevede le decisioni da prendere per la realizzazione di un forno crematorio.  
Il  decreto  legge  prevede appunto la pubblicazione di qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente:
  • lo stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi;
  • fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le missioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente, individuati al numero 1);
  • le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi;
  • le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale;
  • le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attività di cui al numero 3);
lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente di cui al punto 1) o, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore di cui ai punti 2) e 3)
Fare Verde non può e non deve lasciare la presa su un territorio che è compreso nel Parco Nazionale d'Abruzzo e Molise che ha caratteristiche paesaggistiche, Ambientali e di Biodiversità uniche come non può ascoltare le voci dissonanti di alcuni cittadini che per rivalse personali odiano la Natura,  il Parco e il luogo in cui vivono tanto da volerlo distruggere con considerazioni fasulle  e mercenarie. Non si può tollerare chi  cerca di favorire anche a parole  un forno crematorio che di certo non servirà alla popolazione locale che è oramai da considerare numericamente esigua. La nostra Associazione deve dare voce a chi non ha voce e chiedere il rispetto dell'Ambiente a qualsiasi costo anche se ci sarà battaglia legale e la battaglia dovesse durare per decenni. San Biagio Saracinisco ha una vocazione Ambientale che non può essere sconvolta da affaristi della Campania che di tanto in tanto provano con i Comuni della Valle di Comino ad installare attività insalubri per il proprio tornaconto economico promettendo incassi per le casse comunali  senza fornire la  benché minima informazione alla popolazione su quelle che saranno poi le conseguenze per la salute e per il territorio. La popolazione di San Biagio Sracinisco deve essere consapevole che nel loro Comune di poche anime i decessi sono in media 6 (SEI) l'anno e che il numero delle persone che decidono di farsi cremare quindi è quasi nullo o nullo. Il Comune non si può comportare in modo strano e perfettamente disallineato alle esigenze della popolazione o ancora meglio non si può comportare in modo dissociato dalla realtà . Di fatto e inconfutabilmente il sindaco di San Biagio Saracinisco solo nell'esaminare quella proposta scellerata  si sta comportando come se volesse acquistare una Ferrari non avendo nessuna strada dove farla camminare.
Risulta chiaro quindi che di fronte ad una NON necessità della popolazione, di fronte alla mancanza di informazioni ambientali e di fronte all'inutilità  per la popolazione il forno crematorio servirà solo come attività lucrativa per l'azienda che lo vuole installare. La popolazione di San Biagio Saracinisco si dovrebbe chiedere perché un'azienda della Campania ha scelto il Comune di San Biagio Saracinisco per installare un forno crematorio e non si è rivolta in modo meno complicato ad uno dei 550 (cinquecentocinquanta) Comuni della Campania. La risposta è semplice: L'azienda sa benissimo che non riceverà mai le autorizzazioni ad installare un forno crematorio perché troverebbe la resistenza della popolazione ad un'attività inquinante.  Se in altri Comuni non danno le autorizzazioni ci sono ragioni chiare che il Comune di San Biagio Saracinisco dovrebbe fornire alla popolazione in modo altrettanto chiaro. Il Comune non informa la popolazione in modo adeguato e Fare Verde si mette di traverso e quando accade una cosa del genere ci sono poche speranze per chiunque e questo deve essere ben chiaro soprattutto per l'azienda Campana che può benissimo andare dove deve andare. San Biagio Saracinisco non è terra di conquista e Fare Verde farà anche l'impossibile per evitare qualsiasi nuova forma di inquinamento su un territorio meraviglioso.



3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);
3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);
3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);