La riduzione dei rifiuti nell’economia circolare non è un concetto astratto ed infatti è valutabile in modo preciso attraverso specifici calcoli
analitici. L’economia circolare supera
il modello di economia lineare di produzione-consumo e smaltimento e lo sostituisce con un modello circolare, dove il prodotto di scarto viene re immesso nel circolo virtuoso della
produzione come materia prima seconda .
Il problema è di carattere progettuale per l’uso delle materie prime seconde ed infatti dopo il consumo e prima dell’eventuale
smaltimento di un materiale diventa
indispensabile attivare dei processi
virtuosi come la simbiosi industriale , la riparazione, il riutilizzo e il riciclo.
La Commissione Europea da la definizione esatta di economia
circolare per i rifiuti: «Un’economia circolare mira a mantenere per un tempo
ottimale il valore dei materiali e dell’energia utilizzati nei prodotti nella
catena del valore, riducendo così al minimo i rifiuti e l’uso
delle risorse. Impedendo che si verifichino perdite di valore nei flussi delle
materie, questo tipo di economia crea opportunità economiche e vantaggi competitivi
su base sostenibile».
Fatto è ed è inconfutabile che l’Economia circolare nella sua applicazione reale crea la RIDUZIONE DEI RIFIUTI; Evita gli sprechi; Utilizza le risorse in maniera efficiente; Preserva il capitale naturale; favorisce la protezione, la valorizzazione e il ripristino della biodiversità; abbassa le emissioni di CO2; presuppone una crescita economica sganciata dal consumo di risorse ; contribuisce a creare una società sicura all'insegna della sostenibilità.
Ed ecco perché le Nazioni dell’Unione Europea e prime fra tutte l'Italia stanno
passando dall’economia lineare a quella circolare combattendo giorno per giorno il pregiudizio e la becera ignoranza . Le ragioni del passaggio al nuovo tipo di economia sono almeno TRE:
- - Produciamo troppi rifiuti da trattare, gestire e
smaltire;
- - Le risorse naturali sono limitate e si stanno
rapidamente esaurendo perché le consumiamo troppo velocemente;
-
- Sfruttiamo ogni tipo di risorsa in maniera inefficiente, sprecandone una
grande quantità.
E’ chiaro che si deve superare la concezione retriva del prodotto a vita breve, così come quelli usa e getta, e integrare nelle produzioni il concetto della durata, del riutilizzo, della riparazione, della ricostruzione e del riciclaggio. Tutto questo porta ad una concreta riduzione dei rifiuti attraverso questo nuovo approccio con le produzioni e con il consumo.
Fatto è ed è inconfutabile il beneficio economico e ambientale del riciclo delle bottiglie in plastica PET. Solo il riciclo delle bottiglie di plastica per l'acqua minerale ha creato un giro di affari per Circa 1,2 miliardi di Euro ed ha realizzato una precisa riduzione dei rifiuti che altrimenti avrebbero alimentato ben 42 discariche ed ha fatto risparmiare circa 3 tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Sono questi gli effetti per la riduzione dei rifiuti attuata dall'economia circolare Italiana con le bottiglie di acqua minerale nel decennio compreso tra il 2000 e il 2010. (I dati sono di uno studio realizzato da Althesys, che sottolineano i benefici economici, sociali e ambientali dell’economia circolare).
Quindi è facile dire non fare questo o non fare quello ma prima di gridare al vento bisogna capire se i processi industriali di produzione sono virtuosi per la riduzione dei rifiuti che comunque sono presenti e saranno presenti nell'ambiente anche oltre i confini geografici (ad esempio plastiche nel mare) .
L’alternativa , quindi, è il consumo informato in modo da preferire prodotti costruiti con materie prime seconde provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani o dalla simbiosi industriale per promuovere l'economia circolare . E’ questo il modo più semplice , efficiente e ed efficace per ridurre i rifiuti e per preservare l'ambiente.