Quis custodiet ipsos custodes? Letteralmente significa: «Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?» Ed infatti la domanda posta da Giovenale dopo circa 2000 anni non trova risposte in Ciociaria. La Presidenza del
Consiglio dei Ministri ha deliberato la revoca della sua stessa
decisione presa il 7 marzo 2019 nella quale accoglieva parzialmente i
vincoli e le opposizioni del Mibact e del Comune di Roccasecca
vincolando temporalmente la sopraelevazione della Discarica di Cerreto a
12 mesi. La motivazione piena di tanta demagogia è sempre la stessa ed infatti il problema viene posto in nome dell'emergenza: O il sito di discarica MAD oppure emergenza rifiuti. Motivazione tra l’altro fatta di verità diversamente vere in quanto
sono disponibili volumetrie in altre discariche presenti nella
Regione Lazio.Il governo Italiano con la "g" minuscola ha deciso che la discarica potrà essere sopraelevata di 16 metri in
altezza senza pensare che questi lavori creeranno una vera collina di rifiuti che modificherà irrimediabilmente
il paesaggio ed il territorio. Ancora una volta la volontà politica si è dovuta genoflettere al potere del più forte e al potere economico dimostrando senza ombra di ragionevole dubbio che in Italia comandano gli "MONNEZZARI". Nello specifico è stata semplicemente ignorata dagli scienziati del governo la relazione dell’Ispra che evidenzia ripetuti
superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione per manganese,
ferro, arsenico, benzene, cloroformio, dicloropropano,1,2
dicloroetilene trans e 1,2 dicloroetilene cis. Conta ancora meno la
delibera della Provincia di Frosinone; Il
parere negativo del Ministero dei Beni Culturali forse è servito solo per la raccolta differenziata della carta. E poi il Ministro Costa , sempre presente su facebook, non ha risposto alle interrogazioni parlamentari. Contano invece i rischi per la salute connessi a
queste decisioni ma contano solo per quella parte della società civile che ha fatto notare e cerca ancora oggi di far notare che non esiste alcun principio di precauzione per quei
cittadini che abitano vicino alla discarica. Tutto quello che è in accadimento alla MAD prende il sapore amaro della beffa visto che da due mesi siamo rintanati in casa per tutelare la salute nostra e delle persone che
abbiamo accanto.
Del resto il territorio dei Comuni di Roccasecca e Colfelice nelle relazioni della ditta proponente viene definito territorio poco nobile dove è meglio continuare con la discarica invece di compromettere altri territori. Insomma i Ciociari cittadini di serie B per volontà del MONNEZZARO. In
tutto questo risulta particolarmente strano, come la proprietà della
discarica di Roccasecca sia la medesima della discarica di Civitavecchia
e che la società New Green Roma, detentrice del sito di Monte
Carnevale, sede individuata dal Comune di Roma per una nuova discarica,
appartiene alla stessa proprietà.Ovviamente, nulla è stato fatto da chi poteva e doveva decidere la situazione come la Regione Lazio che bivacca insiema al comune di Roma in perfetta alleanza politica ed infatti la Regione Lazio con una nota indecente ha commentato: “Bene, adesso avanti con la costruzione del V Bacino”. L’iter per la costruzione del V Bacino va avanti dall’autunno 2015. Prima bloccato grazie alla ferma opposizione di FARE VERDE , dei comitati ambientalisti e della mancata emanazione del Piano Paesaggistico. Riparte nell’ottobre 2019, senza che questo sia stato reso pubblico. Viene autorizzato la Fase di VIA (valutazione di impatto ambientale) con una forma giuridica, alquanto insolita: giudizio positivo aspettando il parere del Ministero dei Beni Culturali. Il parere del Mibact è negativo, ovviamente, ma il procedimento è ancora lì. Nel frattempo il governo ha impugnato il piano paesaggistico della Regione Lazio perché non contiene una serie di vincoli presenti praticamente in tutto il resto d’Italia. L’Arpa in sede di conferenza ha elencato criticità tali sul sito da far tremare i polsi, ma la risposta ormai già la sapete: Tutti questi pareri però non contano nulla contro il MONNEZZARO.
Tradotto praticamente la costruzione del V bacino di discarica significherebbe conferire ulteriori 450.000 metri cubi di rifiuti ma la beffa arriva quando si legge che questo progetto sarà funzionale alla bonifica della Valle del Sacco. Un nuovo concetto di economia circolare generato dagli scienziati della Regione Lazio: bonificare il Nord della provincia di Frosinone e aprire il V bacino di discarica 50 km più a Sud. Nel frattempo, la popolazione è stremata e avvilita da questa storia che va avanti ormai quasi venti anni.