Valle di Comino - La raccolta straordinaria degli PFU nella Valle di Comino è stato un atto d’amore per tanti cittadini e uomini delle Istituzioni Comunali che hanno partecipato insieme ai volontari di Fare Verde. Una vera e propria “Missione Compiuta” per Fare Verde e dal Consorzio Ecotyre che con altre fortunate iniziative il 15.5.2022 hanno superato i 100.000 Kg di pneumatici fuori uso avviati al riciclo .
domenica 15 maggio 2022
Valle di Comino - Un enorme successo la raccolta straordinaria degli PFU organizzata da Fare Verde Valle di Comino.
giovedì 12 maggio 2022
Valle di Comino - 15 Maggio 2022 Raccolta straordinaria degli pneumatici fuori uso. Fare Verde chiede un rigoroso regolamento Europeo per la tracciabilità degli pneumatici.
Fare Verde organizza la raccolta degli pneumatici fuori uso (PFU) nella Valle di Comino. L'iniziativa organizzata con il consorzio Ecotyre che si occuperà del trasporto e del riciclo degli PFU è la punta dell'iceberg nell’annosa questione di questa criticità Ambientale. Il fenomeno dell'abbandono degli pneumatici ha origine principalmente dai flussi di pneumatici cosiddetti "fantasma" ,che entrano illegalmente nel mercato del ricambio nazionale, stimati in almeno 30/40.000 tonnellate l’anno.
Fare Verde Provincia di Frosinone ormai veterana nella raccolta degli PFU fino a questo momento ha raccolto 80.000 kg di pneumatici abbandonati sul territorio provinciale prontamente portati al riciclo dal consorzio Ecotyre. Il 15 Maggio 2022 è Fare Verde Valle di Comino guidata dalla Dott. Manola Boccarossa , Dirigente Nazionale di Fare Verde , ad organizzare la giornata ecologica che vede coinvolti Enti pubblici, privati cittadini e associazioni. Tutti insieme perchè "Pulire la Valle di Comino è un atto d'amore" e di rispetto per uno dei territori più salubri della nostra provincia.
La dirigente nazionale Manola Bocarossa: La popolazione è invitata a partecipare! L'appuntamento è fissato alle ore 9.00 del 15 Maggio 2022 presso il Centro Revisioni in località San Marciano ad ATINA.
Il Presidente provinciale di Fare Verde: La nostra Associazione si deve fare promotrice presso le istituzioni per un regolamento europeo sulla tracciabilità degli pneumatici. La tecnologia ci viene in aiuto con i microchip di identificazione che dovrebbero essere applicati durante la produzione degli pneumatici (anche per quelli importati dai paesi terzi) e poi intestati al proprietario del veicolo con un semplice aggiornamento del microchip collegato alla fattura di vendita . Solo con la rigorosa "tracciabilità di certezza" imposta con multe salate a tutte le aziende europee , all'import degli pneumatici dai paesi terzi e all'utilizzatore finale si potranno evitare le oltre 30.000 tonnellate di pneumatici fantasma che vengono abbandonati ogni anno nell'Ambiente e che contribuiscono senza alcun dubbio al degrado Ambientale.
E' IL MOMENTO DI FARE COSE MAI FATTE.
martedì 3 maggio 2022
Il fantasma dell'URRS ( Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) mette in discussione la Transizione Ecologica.
La guerra in Ucraina oltre ad aver già causato un tragico costo umano affianca anche enormi danni e rischi, diretti e indiretti, per l'ambiente. Oltre alla mancata fornitura del metano che sta mettendo in ginocchio la popolazione di mezza Europa sussiste il problema delle materie prime indispensabili alla transizione ecologica in quanto alcune di esse provengono dalla Federazione Russa e appunto dall’Ucraina.
Il Neon gas indispensabile all’Europa è uno dei prodotti di scarto delle grandi acciaierie ucraine che ne producono circa la metà per l'industria elettronica dei Paesi industrializzati. Oltre al Neon sono a rischio le forniture a dei metalli Rutenio, Rodio, Palladio, Osmio, Iridio e Platino. L’industria automobilistica li usa nelle marmitte catalitiche e per la produzione di Idrogeno verde. La situazione più critica è rappresentata dalla mancanza del Nichel, di cui la Russia è il terzo produttore mondiale, che serve per le batterie ricaricabili ed è quindi cruciale per la mobilità elettrica.
Il conflitto inoltre avrà sicuramente un impatto sul settore zootecnico che però non è di una gravità assoluta in quanto il nostro Paese importa dall'Ucraina poco più del 3% del grano e il 15% del mais destinati all’allevamento degli animali. Un problema di Italica fattura che ha previsto l’allevamento di animali in capannoni dissociati dalle produzioni agricole.
Fare Verde avvisa del pericolo delle sostanze radioattive che possono essere sollevate dal suolo durante i bombardamenti nelle aree contaminate dalle radiazioni nel secolo scorso ed è seriamente preoccupata per gli obsoleti reattori nucleari Ucraini che necessitano di manutenzione costante e di vigilanza assoluta per evitare una nuova catastrofe come quella di Cernobyl del 26 Aprile 1986. Da verificare infine se in questo moderno conflitto tra repubbliche dell'ex Unione Sovietica (CCCP) vengono usate munizioni prodotte con l’Uranio impoverito per distruggere i blindati. Sostanze radioattive che se disperse nell'ambiente potrebbero rendere inutili le future produzioni agricole dell’Ucraina e le loro esportazioni.