lunedì 29 ottobre 2018

In Provincia di Frosinone il decreto Genova è oramai superato.

Certo è che la provincia di Frosinone dimostra senza mezzi termini che il decreto Genova con il suo Art.41 sullo spandimento dei fanghi con tanti inquinati non serve a nulla. Nello specifico la Provincia di Frosinone con la nota del servizio Bonifiche e rifiuti  ha risposto alla nostra Associazione dicendo che il gestore del servizio idrico dell'Ato5 (ACEA S.p.A.) non usa spargere i fanghi sui terreni agricoli. A questo punto la domanda viene spontanea: A chi serve il decreto Genova con l'allargamento dei limiti per gli idrocarburi e per le altre schifezze? Al momento la risposta è unica: La Provincia di Frosinone non ha rilasciato nessuna autorizzazione allo scarico dei fanghi sui terreni agricoli e almeno in provincia di Frosinone non c'è mai stata quella preoccupante emergenza per i fanghi dalla depurazione delle acque reflue. A questo punto ci è permesso di dubitare sulla bontà politica di quel decreto che forse poteva essere circoscritto ad una regione e non a tutta l'Italia. Di certo il decreto Genova con il suo Art.41 non serve assolutamente a nulla in provincia di Frosinone e ai suoi oltre 500.000 abitanti.


Nella foto il sorridente Ministro Toninelli con il Giornalista Vespa mentre spiega la tragedia del ponte Morandi


sabato 27 ottobre 2018

Romolo e Remo cercano casa.

Due splendidi cuccioloni di quattro anni di nome Romolo e Remo cercano casa.
I due fratellini, nati da un incrocio tra jack russel e yorkshire, hanno bisogno di una nuova sistemazione; purtroppo il loro padrone non può più prendersene cura e preferisce per i piccolini una famiglia che li ospiti entrambi per non separarli. Sono dolcissimi e tranquilli. Attualmente sono a Valmontone.  Dotati di microchip e vaccinati. Aiutiamoli!
Contattare il Signor Giulio Marino al numero 339 800 0204

La Responsabile Provinciale
per la tutela degli animali
Fare Verde
Frosinone
Maria Lucia Belli







giovedì 11 ottobre 2018

MSGC - IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIVI DELL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI CON DELEGA ALLA POLIZIA LOCALE SU PRESSIONI DI FARE VERDE.

Fare Verde resta basita per quanto è in accadimento a Monte San Giovanni Campano dove l’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia Locale ha venduto tre appartamenti abusivi per i quali è i corso l'Ordinanza di demolizione   per abuso edilizio accertato dai Carabinieri di Monte San Giovanni Campano.
Ancora più sconcertante il silenzio degli Amministratori Comunali che con una sorta di silenzio assenso sembrano sostenere  le azioni antigiuridiche dell’Assessore e imperdonabile infine la presa di posizione di un Consigliere di minoranza che diceva di rappresentare la parte onesta della popolazione in un partito che urlava nelle piazze e sul web la difesa dell’Ambiente .
Fare Verde praticamente sola ma sostenuta dalla forza delle leggi dello Stato ha esercitato pressioni indicibili ed ha ottenuto l’acquisizione al patrimonio del Comune degli appartamenti abusivi. Infatti l’ufficio Tecnico Urbanistica ha notificato agli interessati una decisione che sembra essere unica per il momento: Acquisizione dei beni immobili al patrimonio del Comune e sgombero dei locali. Eh già! Gli appartamenti abusivi risultano quindi essere occupati da terzi che ci abitano. A questo punto la situazione si ingarbuglia ancor di più ed infatti  Fare Vede non si fa capace come quegli appartamenti abusivi possano aver avuto l’allaccio delle utenze quando la legge lo proibisce . Se la pseudo politica a Monte San Giovanni Campano ha potuto fare tutto ciò impunemente è arrivata l’ora di un intervento superiore per ristabilire la legalità. Per l’ultima volta la nostra Associazione chiede l’intervento del Sig. Prefetto di Frosinone su questa incresciosa vicenda che a prescindere dal carattere giuridico rappresenta un imponente declino etico e morale.
Voglia il Sig. Prefetto di Frosinone prendere una decisione consona visto che il caso dell’Assessore ai Lavori Pubblici non rappresenta di certo un caso unico tra gli amministratori Comunali. Troppi di loro sono coinvolti in altre pratiche di abusivismo edilizio con i loro famigliari conviventi come ha giustamente segnalato Fare Verde alla Procura della Repubblica di Frosinone.
Monte San Giovanni Campano non può continuare ad essere un Comune dove ognuno fa quello che gli pare considerando le leggi dello Stato come fogli di carta straccia. Fare Verde chiede che venga ristabilita la legalità.
In allegato il provvedimento di acquisizione degli appartamenti abusivi emesso dall'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte San Giovanni Campano dove è stato oscurato il nome e cognome di un interessato nella compravendita degli appartamenti abusivi perchè non è un personaggio pubblico.


Gruppo d'intelligence per la tutela dell'Ambiente

giovedì 4 ottobre 2018

Oggi, 4 ottobre, si festeggia il Patrono di Italia, San Francesco d’Assisi, protettore di poeti, commercianti, ecologisti e animali. Per la sua fame d’amore per il prossimo era accanto ai lebbrosi e ai meno fortunati.
Si celebra però, non a caso, anche la Giornata degli Animali proprio nella ricorrenza del nome del Santo, lui che amava la natura. Basta ricordare il Cantico delle creature da lui scritto “Laudati sii mio Signore cum tucte le tue creature”, in cui celebra la grandezza delle cose create, della loro importanza e del rispetto che noi dobbiamo portare; come il sole, la luna, il vento, il fuoco..Sono tanti gli episodi che narrano di un Santo a contatto con gli animali: agnelli, corvi, uccellini, leprotti, anatre, fagiani, conigli e il celebre Lupo da Gubbio. Proprio lui il Lupo è uno dei temi che ultimamente interessa il nostro Paese. Lupi che si avvicinano alle abitazioni e sbranano il bestiame: siamo così sicuri si tratti di essi? Infatti nella maggior parte di casi sono ibridi, incroci tra lupo e cane, ben diverso dal lupo poiché si avvicina ai centri abitati, preda in maniera differente e tutti gli elementi del gruppo si riproducono. In molti per risolvere il “problema lupo” che poi lupo non è, vogliono organizzare squadre di caccia, in stile di vero bracconaggio, per arginare il fenomeno. San Francesco non sarebbe per niente fiero di voi! Non dico di parlare con i lupi perché la vedo difficile, ma di pensare prima di agire sarebbe il caso, in quanto è una specie protetta.
Un po’ come il problema cinghiali che a causa di ibridazione con suini e con cinghiale romeno, disboscamento, surriscaldamento globale e ripopolamento hanno portato il fenomeno ad evolversi. Proprio lui il cinghiale e la sua caccia provoca davvero molti incidenti di percorso, tra i diversi cacciatori dediti alla loro attività venatoria, alcuni sparano a tutto ciò che si muove colpendo esseri umani scambiati per selvaggina (cinghiale), spegnendo la vita a giovani con un futuro davanti che non vedranno più i loro sogni realizzarsi. San Francesco in questo caso avrebbe speso una parolina, diversamente da chi pur portando il suo nome non esprime bei pensieri verso gli animali. Cosa avrebbe detto? Di abbandonare i fucili anche solo per un giorno, perché si sa l’attività venatoria esiste e non è stata abolita, ad esempio la domenica invitando I Cacciatori ad ascoltare la parola del Signore. Avrebbe invitato tutti a trascorrere la giornata nei boschi ma ad ascoltare il canto della stessa natura, dal cinguettio degli uccelli al sibilare di un serpente, da un ululato lontano di un lupo solitario al fruscio tra le foglie di uno scoiattolo timido. 
San Francesco sarebbe inorridito davanti a maltrattamenti verso ambiente inquinato ogni giorno di più (dalla plastica in mare a cieli sempre più neri) e verso animali indifesi, verso trasporti clandestini di cuccioli strappati troppo presto alle loro madri, verso animali che sognano la libertà e non una vita in gabbia, verso specie che si stanno estinguendo e verso randagi, per lo più abbandonati, bastonati o peggio avvelenati.
Sarebbe stato felice invece nell’osservare l’eroicità di molti di loro, piccoli eroi a quattro zampe dal cuore grande che salvano le vite in acqua, scavano tra le macerie, tra la neve, divenendo un tutt’uno con il loro padrone creando un solo essere a sei zampe. Quella commovente eroicità che viene apprezzata da tutti forse anche da coloro che poi li ringraziano facendogli del male.
Almeno oggi impariamo ad ascoltare il silenzioso grido di aiuto che la natura urla, diveniamo tutti come San Francesco, siamo più degni di avere lui come Patrono di Italia difendendo la nostra Terra dalle brutture provocate da noi stessi. Anche i piccoli gesti quotidiani di ognuno di noi possono essere un passo gigante per un futuro dai prati più Verdi, da un cielo più Azzurro e da un mare più Blu.

Auguri a tutti gli animali e a tutti coloro che portano il nome Francesco!
La Responsabile Provinciale 
per la tutela degli animali 
Fare Verde 
Frosinone 
Maria Lucia Belli