L'essere
umano è riuscito ad innescare il meccanismo dell'auto distruzione
sottovalutando qualsiasi avviso dato dalla Natura. Non è stato capace di
riconoscere i segni di sciagura e non ha preso provvedimenti seri pur
non avendo un pianeta di scorta.
Ci abbiamo messo un pò di tempo,
ma alla fine ce l'abbiamo fatta: abbiamo superato il punto di non
ritorno per quanto riguarda il livello di anidride carbonica
nell'atmosfera. Il dato, come è stato spiegato dallo Scripps Institute
for Oceanography, ha infatti superato la soglia di 400 ppm (parti per
milione) nel mese di settembre e probabilmente la soglia sarà superata a
Novembre con una proiezione a oltre 410 ppm. Ma non è tutto. La soglia
superata, oltre ad essere sopra quella considerata sicura, che è di 350
ppm, difficilmente potrà scendere entro i prossimi anni.
Cosa sono le parti per milione? E perché ci debbono preoccupare?
Le parti per milione rappresentano un'unita di misura utilizzata per
individuare bassi livelli di concentrazione di un elemento chimico, in
questo caso si riferiscono all'anidride carbonica, la CO2. Alti livelli
di CO2 nell'atmosfera implicano un incremento delle temperature e quindi
del riscaldamento globale, con conseguenti problemi per la nostra
sopravvivenza e per quella di animali e piante, visti i cambiamenti
climatici che comporta.
In bona sostanza, la quantità di anidride
carbonica immessa nell'aria, sia naturalmente, sia dalle emissioni
provocate dall'uomo (fabbriche, auto, condizionatori, riscaldamenti,
inceneritori ecc ecc), di solito viene bilanciata da altri processi di
assorbimento che ne riducono la concentrazione. Quando però le emissioni
sono troppe, quindi quando c'è troppa CO2, questo equilibrio viene a
mancare, l'anidride carbonica si accumula e le temperature si alzano.
Le 400 ppm nell'atmosfera rappresentano il simbolo dell'inquinamento e
l'ennesima prova dei pericoli del riscaldamento globale. Se l'uomo si
pentirà e inizierà ad inquinare meno ci vorranno decenni per riportare i
valori della CO2 a livelli accettabili sotto la soglia di sicurezza
rappresentata dalle 350 ppm.
Fare Verde ammonisce tutti quelli
che tagliano gli alberi: Pensateci bene a quello che fate perchè gli
alberi rappresentano un baluardo importante contro i cambiamenti
climatici con le loro funzioni che vengono brevemente ricordate.
1) funzione ecologico–ambientale: gli alberi e le aree verdi accrescono
il valore ecologico e la biodiversità dell’ambiente ;
2)
funzione climatica: gli alberi contribuiscono mitigare gli effetti
negativi sul clima causati dall’uomo, controbilanciando l’effetto serra
tramite la produzione di ossigeno e l’assorbimento di CO2;
3)
funzione igienico–sanitaria, legata alla depurazione chimica
dell’atmosfera, alla fissazione dei gas tossici, alla depurazione
batteriologica e al filtraggio delle polveri sottili e di altri agenti
inquinanti;
4) funzione termoregolatrice,grazie all’effetto
dell’aumento dell’evapotraspirazione, gli alberi sono capaci di
contenere l’aumento delle temperature nelle stagioni estive;
5) funzione di riduzione dell’inquinamento acustico, dato dalla naturale capacità fonoassorbente delle piante;
6) funzione protettiva e di tutela dei suoli, specialmente nelle aree
a rischio o sensibili (argini di fiumi, scarpate, zone con pericolo di
frana, ecc.), che gli alberi e le piante proteggono grazie alle loro
radici da fenomeni altrimenti incontrastabili di degrado e dissesto
idrogeologico;
7) funzione ricreativa, grazie a giardini e parchi urbani che migliorano notevolmente la qualità della vita in città;
8) funzione estetica e paesaggistica, migliorando la qualità degli
spazi urbani sotto il profilo della percezione visiva, generando effetti
benefici anche sotto il profilo psicologico per i cittadini.