17 Settembre 2017 Apertura ufficiale della stagione venatoria.
La data temuta è arrivata e i poveri animali sopravvissuti agli incendi di questa estate torrida e infuocata, si troveranno nuovamente di fronte alla morte. Non è bastato il mio appello il 25 agosto in cui invitavo il buon senso dei cacciatori a sospendere di propria volontà la caccia. Non è bastato l'appello delle altre associazioni che hanno seguito la mia voce in questa battaglia. Non sono bastate le parole di Michela Vittoria Brambilla con il suo #stopcaccia nella giornata della prima direzione nazionale del Movimento Animalista e della prima assemblea pubblica. Purtroppo la voce dei più deboli data da noi animalisti non è ascoltata dal Governo e neanche da questi "rispettosi della natura e dei suoi abitanti " o almeno così si spacciano i cacciatori! Fino a febbraio (giorni di posticipo) la caccia sarà aperta a più specie, ecco il calendario:
Caccia nella Regione Lazio: il calendario venatorio dal 17 settembre 2017 al 31 gennaio 2018
Le specie potranno esser cacciate secondo il seguente calendario: dal 17 settembre al 30 ottobre la quaglia; dal 17 settembre al 10 dicembre la lepre europea; dal 17 settembre al 31 dicembre il coniglio selvatico e fagiano; dal 17 settembre al 31 gennaio 2018: alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, germano reale, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, volpe; dal 20 settembre al 31 dicembre il merlo; dal 1 ottobre al 30 novembre la starna; dal 1 ottobre al 31 dicembre l’allodola; dal 1 ottobre al 20 gennaio 2018: beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello; dal 1 ottobre al 31 gennaio 2018: colombaccio, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia; dal 1 ottobre al 31 gennaio il cinghiale (unica caccia, sia in modalità singola che collettiva, per cui è consentito l’ausilio del cane).
Nessuno controllerà i capi cacciati e la quantità, nessuno fermerà la mano dei "bracconieri" sul grilletto del fucile. Udiremo dalla campagna le detonazioni dei colpi ognuno dei quali porrà fine alla vita di un povero animaletto, sarà il suo ultimo grido di dolore.
Responsabile Provinciale
della tutela degli animali
Maria Lucia Belli
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