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In buona sostanza la nostra Associazione portatrice di interesse collettivo si vuole confrontare con i responsabili all'Ambiente per la soluzione che di seguito viene illustrata brevemente:
L'obiettivo del progetto è quello di diminuire, attraverso la fornitura e installazione di appositi filtri elettrostatici a famiglie campione , l’emissione delle polveri fini in atmosfera (PM10, PM2,5 E PM1) contenute nei fumi prodotti dai generatori di calore a biomassa, contribuendo attivamente a migliorare la qualità dell’aria. Il filtro antiparticolato è un apparecchio elettronico a bassissimo consumo energetico che viene installato sulla sommità delle canne fumarie a servizio di caldaie funzionanti a biomasse legnose (legno, cippato legnoso, pellets), cucine economiche ,termo-cucine, stufe di maiolica , caminetti.
Viene inserita all’interno della canna fumaria una sonda in acciaio inox della lunghezza di circa 160 cm, controllata dall’apparecchio elettronico; quando, per effetto della combustione generata dall’accensione della caldaia, la temperatura dei fumi sale, l’apparecchiatura elettronica crea un principio elettrostatico che cattura le particelle delle polveri sottili e le unisce a forma di fiocco.
Queste possono cadere all’interno del camino oppure attaccarsi alle sue pareti, evitando di liberarsi nell’atmosfera e potendo così essere raccolte durante la periodica pulizia della canna fumaria. L’efficacia già testata dall'Università di Trento di questa apparecchiatura è molto elevata: nell’ordine del 75%–95%, a seconda del materiale con cui è costruita la canna fumaria (ceramica, cemento, mattoni, acciaio inox).
Una volta provata l’efficienza e l’efficacia potranno essere emesse ordinanze per obbligare i proprietari delle canne fumarie inquinanti ad installare il filtro per salvaguardare la salute pubblica e l’Ambiente.
In buona sostanza la nostra Associazione portatrice di interesse collettivo si vuole confrontare con i responsabili all'Ambiente per la soluzione che di seguito viene illustrata brevemente:
L'obiettivo del progetto è quello di diminuire, attraverso la fornitura e installazione di appositi filtri elettrostatici a famiglie campione , l’emissione delle polveri fini in atmosfera (PM10, PM2,5 E PM1) contenute nei fumi prodotti dai generatori di calore a biomassa, contribuendo attivamente a migliorare la qualità dell’aria. Il filtro antiparticolato è un apparecchio elettronico a bassissimo consumo energetico che viene installato sulla sommità delle canne fumarie a servizio di caldaie funzionanti a biomasse legnose (legno, cippato legnoso, pellets), cucine economiche ,termo-cucine, stufe di maiolica , caminetti.
Viene inserita all’interno della canna fumaria una sonda in acciaio inox della lunghezza di circa 160 cm, controllata dall’apparecchio elettronico; quando, per effetto della combustione generata dall’accensione della caldaia, la temperatura dei fumi sale, l’apparecchiatura elettronica crea un principio elettrostatico che cattura le particelle delle polveri sottili e le unisce a forma di fiocco.
Queste possono cadere all’interno del camino oppure attaccarsi alle sue pareti, evitando di liberarsi nell’atmosfera e potendo così essere raccolte durante la periodica pulizia della canna fumaria. L’efficacia già testata dall'Università di Trento di questa apparecchiatura è molto elevata: nell’ordine del 75%–95%, a seconda del materiale con cui è costruita la canna fumaria (ceramica, cemento, mattoni, acciaio inox).
Una volta provata l’efficienza e l’efficacia potranno essere emesse ordinanze per obbligare i proprietari delle canne fumarie inquinanti ad installare il filtro per salvaguardare la salute pubblica e l’Ambiente.
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