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venerdì 17 marzo 2017

Valle di Comino: Le centrali a biogas rubano lo sviluppo sostenibile


Fare Verde Provincia di Frosinone si rivolge alla popolazione e alle Autorità della Valle di Comino e chiede che venga applicato il principio di precauzione per gli impianti a biogas che sono in fase di progettazione . Realizzare più impianti che scientemente vengono indicati “ a biogas” per utilizzare il cippato (materia prima seconda che non c’è) senza capire quale possa essere la ricaduta sanitaria sulla popolazione non ha alcun senso e ci conduce in un’avventura senza ritorno. Fare Verde chiede quindi l’applicazione del principio di precauzione per capire quali possano essere le ricadute sulla salute della popolazione e le problematiche ambientali che sicuramente ci saranno perché non è stato ancora inventato un impianto di produzione con caratteristiche senza emissioni e quindi ad impatto ZERO. Si evidenzia che se da una parte i progettisti dell’impianto a biogas sostengono la bontà di questi impianti, asserendo che la nuova tipologia di macchinari permette di controllare quasi totalmente le emissioni e di considerare pari a zero il bilancio di CO2 emessa, rispetto a quella incamerata dal legno che si dovrebbe bruciare. Dall’altra parte c’è Fare Verde che asserisce: ogni processo di combustione implica l’emissione di Cov (composti organici volatili), compresi metalli pesanti e altre sostanze classificate dall’OMS come cancerogene che sono comunque frutto dei processi di combustione e di particolato ultrasottile nanopolveri, che sono la fonte di maggiori pericoli per gli esseri viventi, in quanto talmente piccoli da legarsi alle molecole, generando forme tumorali.
Per quanto riguarda il bilancio di CO2 c’è lo scetticismo più completo da parte della nostra Associazione che ancora non ha saputo dove verrà presa la gran quantità di cippato e siccome appare evidente che nella Valle di Comino non ce ne è per mandare avanti gli impianti che intendono costruire si ipotizzano un paio di scenari che risultano verosimili ed entrambi sfavorevoli per il bilancio di CO2: 1° Scenario: Acquisto di cippato proveniente da altre Nazioni dove costa di meno; 2) Utilizzo come combustibile dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata permesso dalla legge
In buona sostanza non ci sarà nessuna ricaduta benevola per la popolazione e in tutti e due gli scenari  verrà rubato lo  sviluppo sostenibile al territorio in quanto gli impianti saranno solo un mero affare che di fatto RUBA la possibilità alle generazioni future di interagire in modo corretto con la natura. Evenienza quest’ultima che non è assolutamente da sottovalutare perchè la Valle di Comino è famosa per le sue produzioni BIO e per le eccellenze di produzione riconosciute in ambito Nazionale e Internazionale per la loro sostenibilità. Di fatto è incontrovertibile  che più soggetti economici in associazione tra loro hanno fiutato l’affare per il mero guadagno e vogliono realizzare in un progetto ECONOMICO UNICO più centrali a biogas come è lampante il fatto che nessuno di loro si è preso la responsabilità di informare la popolazione sulla ricaduta sanitaria degli impianti che non vanno più considerati ognuno per ciascuno ma il frutto di un unico progetto per la loro realizzazione sincrona e simultanea.
Aumento del traffico locale, emissioni di sostanze volatili che possono procurare seri danni alla salute, smaltimento delle ceneri, insostenibilità del processo produttivo, e bilancio della C02 da quantificare perché alla trasformazione del legno si aggiunge il trasporto del cippato e ulteriore inquinamento dell’aria ad opera dei camion che procureranno l’aggravamento della già disastrosa situazione dell’inquinamento dell’aria presente in provincia di Frosinone.
Per tutto quanto appena brevemente considerato Fare Verde Valle di Comino sostenuta da  Fare Verde  Provincia di Frosinone  partecipa attivamente alle iniziative del Comitato per la salvaguardia e la tutela del territorio di Villa Latina e invita i Cittadini della Provincia di Frosinone e tutte le forze politiche  a partecipare al BioDay del 19 Marzo 2017 che si terrà a Villa Latina  per capire quali potrebbero essere le ricadute negative causate  dagli impianti a biogas sulla popolazione e sulle produzioni pregiate della Valle. Una giornata che sarà caratterizzata dal Mercatino Bio, da incontri confronto con tecnici del settore energia per la migliore informazione su tutta la questione centrali a biomassa. Una vera mobilitazione intelligente per promuovere lo sviluppo della creatività, dell'immaginazione, della previsione, dell'anticipazione che favoriscono in tal modo la risoluzione dei problemi prima di trovarceli tra i piedi soprattutto perché le nostre azioni hanno il potere di distruggere in poco tempo tutto quello che ci proviene dal passato, compromettendo irrimediabilmente quello che potrebbe esistere nel futuro dei nostro territori.



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