Diciassette Comuni della Provincia di Frosinone in balia di ACEA per un guasto alla conduttura idrica.
Fare Verde constata con enorme dispiacere che non è stato attuato un piano sostitutivo per inviare l'acqua potabile alla popolazione e quindi vuol significare che non esiste nessuna alternativa all'acquedotto che attinge l'acqua da Posta Fibreno.
Sono da biasimare i Comuni che senza lungimiranza non hanno previsto un "piano B" per l'acqua potabile nonostante la crisi idrica che li attanaglia , nonostante le proteste della popolazione e nonostante il comportamento recidivo di ACEA. Caso emblematico è quello di Monte San Giovanni Campano che nonostante i 129 e passa interventi delle autobotti del mese scorso non si è preoccupato minimamente della mancanza di acqua potabile nelle giornate del 18 e 19 Marzo forse sperando in un auspicato intervento Divino, con l'intercessione di S. Giuseppe, per le riparazioni.
E' incontrovertibile il fatto che i Comuni non hanno mai pensato di realizzare delle riserve idriche o avere dei pozzi di riserva in caso di bisogno e ciò lascia perplessa Fare Verde perché nel caso in cui per qualsiasi motivo venisse a mancare l'acqua di Posta Fibreno (frana sotterranea, evento sismico, perdita della portata della sorgente, attentato ecc ecc) i rubinetti rimarrebbero asciutti in molti Comuni come è puntualmente accaduto nella gestione ACEA che è stata molto allegra solo per i suoi soci azionisti.
A questo punto c'è l'indecisione per il biasimo: Biasimare ACEA per aver diviso i guadagni tra i soci sulle spalle della popolazione senza fare investimenti strategici o biasimare i Comuni che vivono sempre nell'emergenza idrica e che non fanno nulla per correre ai ripari.
In mezzo all'indecisione per il biasimo come sempre si trova la popolazione costretta a pagare bollette esose per l'acqua potabile che per un motivo o per l'altro non arriva quasi mai e quando arriva costa a metro cubo più del gas che arriva dalla Russia.
Nonostante le interruzioni del servizio idrico presenti e pregresse non c'è un solo Comune che abbia chiesto un ristoro economico per le sofferenze subite dalla popolazione e ciò senza ombra di ragionevole dubbio porta il bilancio del biasimo a pendere nei confronti dei Comuni che non hanno un comportamento "carino" con la popolazione.
Fare Verde Provincia di Frosinone
Fare Verde constata con enorme dispiacere che non è stato attuato un piano sostitutivo per inviare l'acqua potabile alla popolazione e quindi vuol significare che non esiste nessuna alternativa all'acquedotto che attinge l'acqua da Posta Fibreno.
Sono da biasimare i Comuni che senza lungimiranza non hanno previsto un "piano B" per l'acqua potabile nonostante la crisi idrica che li attanaglia , nonostante le proteste della popolazione e nonostante il comportamento recidivo di ACEA. Caso emblematico è quello di Monte San Giovanni Campano che nonostante i 129 e passa interventi delle autobotti del mese scorso non si è preoccupato minimamente della mancanza di acqua potabile nelle giornate del 18 e 19 Marzo forse sperando in un auspicato intervento Divino, con l'intercessione di S. Giuseppe, per le riparazioni.
E' incontrovertibile il fatto che i Comuni non hanno mai pensato di realizzare delle riserve idriche o avere dei pozzi di riserva in caso di bisogno e ciò lascia perplessa Fare Verde perché nel caso in cui per qualsiasi motivo venisse a mancare l'acqua di Posta Fibreno (frana sotterranea, evento sismico, perdita della portata della sorgente, attentato ecc ecc) i rubinetti rimarrebbero asciutti in molti Comuni come è puntualmente accaduto nella gestione ACEA che è stata molto allegra solo per i suoi soci azionisti.
A questo punto c'è l'indecisione per il biasimo: Biasimare ACEA per aver diviso i guadagni tra i soci sulle spalle della popolazione senza fare investimenti strategici o biasimare i Comuni che vivono sempre nell'emergenza idrica e che non fanno nulla per correre ai ripari.
In mezzo all'indecisione per il biasimo come sempre si trova la popolazione costretta a pagare bollette esose per l'acqua potabile che per un motivo o per l'altro non arriva quasi mai e quando arriva costa a metro cubo più del gas che arriva dalla Russia.
Nonostante le interruzioni del servizio idrico presenti e pregresse non c'è un solo Comune che abbia chiesto un ristoro economico per le sofferenze subite dalla popolazione e ciò senza ombra di ragionevole dubbio porta il bilancio del biasimo a pendere nei confronti dei Comuni che non hanno un comportamento "carino" con la popolazione.
Fare Verde Provincia di Frosinone
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