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giovedì 18 aprile 2024

Frosinone e Ceccano: Dal 2008 violato il diritto dell'Unione per la qualità dell'aria ambiente.

 

E’ la Direzione Generale Ambiente Conformità, Governance  e Sostegno Agli Stati Membri , direttamente da Bruxelles, che ha risposto al  Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone convalidando le osservazioni poste nelle denunce per inquinamento dell’aria da Pm10 nei Comuni di Ceccano e Frosinone.

Come da Lei correttamente richiamato , il diritto dell’Unione europea , e in particolare la direttiva sulla qualità dell’aria ambiente, stabilisce valori limite per le concentrazioni di inquinanti, inclusi il Pm10, nell’aria. I comuni di Frosinone e Ceccano sono compresi  nella zona IT 1217 (precedentemente , IT 1212) – Valle del Sacco”. 

L’Italia è stata condannata per non aver rispettato il valore limite giornaliero e annuale fissato, per il Pm10 anche nella valle del Sacco,   dalla direttiva della qualità dell’aria ambiente 2008/50/CE zona IT 1217.

Come se non bastasse il 30 marzo 2024 la Cmmissione Europea ha inviato una lettera di messa in mora all’Italia “ai sensi dell’art260 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) contestando che l’Italia  non ha dato esecuzione alla precedente sentenza della Corte nel 2020. La zona Valle del Sacco  è oggetto di questa lettera” e di fatto anche i comuni di  Frosinone e Ceccano ne sono interessati direttamente.

La Direzione Ambiente della Commissione Europea continua con : “Ove l’Italia continui a non conformarsi  alla sentenza , la Commissione  valuterà  se far nuovamente ricorso alla Corte di Giustizia”.

Fare Verde Provincia di Frosinone è stata aggiornata  anche sulla seconda condanna per l’Italia  del 2022  per non aver rispettato il valore limite  annuale fissato per l’NO2 in diverse zone e dell’avvio di una nuova procedura di infrazione con la lettera di messa in  mora per l’inadempimento degli obblighi incombenti per i superamenti dei valori limite annuali  di PM2,5. Sono in valutazione le risposte inviate  dalle autorità italiane.

Infine la “Commissione si attende che le autorità italiane adottino tutte le misure  necessarie per porre fine alle infrazioni accertate dalla Corte, nonché a quelle sollevate nella lettera di costituzione in mora già menzionata.”

A questo punto non vi è chi non veda che certe dichiarazioni rese sui giornali da un amministratore comunale  interessato sono inappropriate e  lontane anni luce dalla giusta interpretazione data da Fare Verde Provincia di Frosinone che più volte ha sottolineato le censure mosse dalla Corte e la  mancata esecuzione  da parte dei comuni di  Ceccano e Frosinone  della sentenza emessa dalla Corte nel 2020.

Nel frattempo il Cielo ci aiuti e aiuti  soprattutto le persone malate e le più fragili visto che  dopo quattro anni  le Istituzioni Nazionali, Regionali e Comunali non sono riuscite ad adottare provvedimenti idonei per dare esecuzione della sentenza emessa nel 2020 tanto è vero che a  sostegno della nostra affermazione ci sono i dati di rilevamento delle centraline Pm10   dell’ Arpa Lazio. 

 Inquinamento dell'aria da Pm10  che si  è protratto nel tempo con  data certificata del 2008 (nella sentenza della causa C-644/18 Commissione Europea/Repubblica Italiana)   e pertanto Fare Verde Provincia di Frosinone vuole essere profetica: “Oltre al danno irreparabile e incalcolabile   alla salute dei cittadini   arriverà anche la beffa perché la Commissione europea può proporre un altro ricorso alla Corte  chiedendo sanzioni pecuniarie. Siccome la violazione del diritto dell’Unione  è continuata  nel tempo, anche dopo la sentenza,  di certo non ci salveranno le chiacchiere, in politichese astratto,   da una multa  milionaria.”

Il presidente di Fare Verde Provinca di Frosinone: Si  Inizia a dubitare del “Dono di Cassandra” per Fare Verde Provincia di Frosinone! Ormai  c'è il convincimento  che  ci sia tanta approssimazione, menefreghismo   e nessun  rispetto per la popolazione .  Alla salute e ad una buona qualità della vita  dei cittadini vengono preferiti gli interessi economici  di pochi.