Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

venerdì 30 aprile 2021

Fiuggi - Torna a fiorire nuova vita nella Riserva Naturale Lago di Canterno

 

Nella zona umida denominata “Pantanelle”, all'interno del perimetro di massimo invaso del Lago di Canterno, a quota + 546,50 s.l.m. si trova la Garzaia più alta in quota del Lazio. Come accade ogni anno, grazie anche alle numerose piogge, l'acqua del Lago inonda per diversi mesi la Zona Umida dello stesso Lago. Di solito questo si verifica nell'arco temporale tra Novembre e Giugno, e grazie anche alla sensibilità ambientale di Enel Green Power, che sospende l'emungimento dell'acqua per favorire la riproduzione dell'avifauna e ittiofauna, il Lago di Canterno, raggiungendo la quota di circa + 546,50 s.l.m. , oltre ad essere il luogo ideale per la riproduzione, assume un look particolarmente affascinante. Insomma, un piccolo angolo di Paradiso, che seppur lasciato in balia dell'antropizzazione umana e di tutte quelle azioni poco rispettose dell'ambiente, tra le quali: abbandono di rifiuti, deforestazioni, immissioni di acque non conformi e chi ne ha più ne metta ...... riesce comunque a sopravvivere e stupire.

 

 





Fare Verde Gruppo Fiuggi sperava  tanto nel Piano di Assetto della Riserva Naturale ma  ormai è passato più di  un anno dalla sua presentazione e sembra essersi arenato. La documentazione progettuale presente in rete è ferma al 29 settembre 2020 in attesa di essere discussa, integrata ed approvata; come anche, sono ferme le nostre osservazioni inviate sia all'Ente Parco che alla Società incaricata alla redazione dello stesso piano, come previsto da regolamento che sono  rimaste senza alcuna risposta.

Fare Verde  non si stancherà mai di chiedere azioni dedicate  alla tutela della Biodiversità.

Fare Verde Gruppo Fiuggi

martedì 27 aprile 2021

ALATRI - Nasce Fare Verde Gruppo Alatri

 

Fare Verde Provincia di Frosinone si espande al Nord del territorio provinciale con Fare Verde Gruppo Alatri. Durante l’Assemblea degli iscritti che si è tenuta il 26 Aprile 2021 presso i locali di via Circonvallazione esterna è stato indicato come referente il Dott. Giulio Rossi in attesa della nomina di Commissario da parte di Fare Verde Lazio.
Il periodo di transizione durerà 6 mesi che sono necessari per ricevere le iscrizioni di altri attivisti finalizzate all’elezione del Presidente. Oltre alla soddisfazione del Dott. Marco Belli Presidente provinciale di Fare Verde e Consigliere Nazionale della Onlus è arrivato il messaggio del Presidente Regionale di Fare Verde Dott. Silvano Olmi che si è complimentato con gli iscritti.
Fare Verde diventa sempre più grande e sempre più autorevole sul territorio anche grazie alla partecipazione come parte civile in importanti procedimenti penali come Smokin Field’s ed anche come parte offesa in processi che trattano della difesa del suolo e che interessano i Tribunali di Frosinone, Cassino e Roma.
Fare Verde Gruppo Alatri (con i suoi iscritti quando erano ancora simpatizzanti di Fare Verde) si è già distinto nella raccolta straordinaria degli pneumatici fuori uso nel Campo di Concentramento Le Fraschette cogliendo quei risultati che fanno la differenza e che trovano spiegazione solo nella passione per la tutela dell’Ambiente .
Nel divenire degli eventi i contatti tra i dirigenti Provinciali e Regionali di Fare Verde e il referente di Fare Verde Gruppo Alatri Dott. Giulio Rossi sono diventati frequenti per capire di cosa si occuperà principalmente il Gruppo e quale sarà la sua “vocazione” nell’ambito dello schieramento di Fare Verde Provincia di Frosinone che si muove oramai come un meccanismo ben lubrificato, efficiente ed efficace per la tutela dell’Ambiente.
 
 

 

 

giovedì 22 aprile 2021

Smokin Fields (terreni fumanti) Fare Verde ammessa come parte civile.

 

OPERAZIONE SMOKIN FIELDS (Terreni fumanti).

Ad occuparsi dell'operazione “Smokin Fields” è ora il GUP del Tribunale di Roma, Dott.ssa Angela Gerardi chiamata a decidere sul rinvio a giudizio di Ugolini Vittorio, Ugolini Alessio, Luca Fegatelli, Mastroianni Sergio ed altri 18 indagati.

All'udienza preliminare del 21 aprile 2021 si è costituita parte civile  l’Associazione di Protezione Ambientale FARE VERDE ETS ONLUS, con l’Avv. Dott. Maria Luisa Ambroselli di Monte San Giovanni Campano (FR). L'ammissione di Fare Verde come parte civile assume rilievo alla luce dei danni ambientali che sono stati riscontrati nei comuni di Ardea e Pontinia oltre che nel Comune di Roma.

Il PM Dott. Galanti e di seguito anche l’associazione Fare Verde hanno chiesto il rinvio a giudizio di tutti i prevenuti chiamati a rispondere del traffico illecito di rifiuti.

Gli esiti investigativi condotti dalla DDA nelle persone dei sostituti procuratori Dott.ssa Rosaria Affinito e Dott. Alberto Galanti, hanno messo in luce invero che lo stabilimento SEP S.r.l., formalmente adibito ed autorizzato al recupero dei rifiuti mediante produzione di “compost di qualità” ha prodotto stabilmente, in violazione delle autorizzazioni AIA, ingenti quantitativi di rifiuto, come attestato dalle numerose analisi condotte da ARPA Lazio, Sezione Latina negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018.

Il materiale prodotto, per uno o più parametri non è risultato, secondo sempre gli esiti investigativi, conforme a quanto previsto dalla normativa di settore, dunque, non poteva in alcun modo essere utilizzato quale ammendante in fondi agricoli ed andava classificato come rifiuto e senza dubbio smaltito in discariche autorizzate. Invece, è stato – nel periodo di osservazione e contestazione - sistematicamente ceduto a titolo gratuito e/o previo versamento di denaro, a proprietari compiacenti su terreni ove veniva interrato oppure condotto nella discarica di Via Canestrini in Roma che lo riceveva nonostante non ne fosse autorizzata.

In particolare, dagli accertamenti svolti dalla NIPAF e da Arpa Lazio è emerso che all’interno dello stabilimento della SEP non sono stati rispettati i processi di lavorazione del rifiuto (in particolare il processo di compostaggio e quello di maturazione) e che il materiale proveniente dai centri di raccolta presso i comuni dell’agro pontino, composto anche da rifiuti non biodegradabili, veniva lavorato e indistintamente miscelato alla composizione che avrebbe dovuto dar luogo al compost. In questo caso, la SEP anziché procedere ad operazioni di selezione del materiale utile per il compostaggio di qualità, triturava e miscelava anche il materiale non biodegradabile piuttosto che inviarlo a centri autorizzati. Gli Agenti della NIPAF rinvenivano, altresì, nello stabilimento la presenza di percolato non raccolto.

In capo alla SEP srl si configurerebbe un’attività illecita di smaltimento di rifiuti a cui hanno contribuito anche altre società.  Gli esiti degli accertamenti hanno comprovato, comunque sia nei Comuni di Ardea, Pontinia e Roma (discarica di Via Canestrini) l'esistenza di uno smisurato danno ambientale determinato dal sotterramento, in zona agricola, del rifiuto fuori specifica e dallo sversamento di percolato. I procuratori hanno chiesto il rinvio a giudizio anche del responsabile di un laboratorio analisi di Isola del Liri (FR) a cui si sarebbero  rivolti i vertici dello stabilimento SEP, per dare una parvenza di regolarità alla produzione del compost. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 5 maggio 2021 alle ore 15.30.

Fare Verde Provincia di Frosinone

 


 

sabato 17 aprile 2021

La pandemia da Covid 19 fa aumentare il consumo di plastica monouso.

Il Governo Italiano  si è battuto per limitare l'uso delle plastiche monouso ma  in pratica , però, è accaduto che gli esercenti osservando i vari DPCM e le ordinanze della Regione Lazio , che cercano di limitare i contagi da Covid 19, hanno contribuito all’aumento dei rifiuti di plastica perché stanno usando la plastica monouso per le attività che sono aperte esclusivamente per l'asporto. Fare Verde Provincia di Frosinone si rivolge così alla Regione Lazio chiedendo un'attenzione privilegiata nel redigere le ordinanze e i bandi per la concessione dei sostegni economici collegandoli direttamente al consumo di contenitori per l'asporto che dovrebbero essere in materiale compostabile per evitare l'aumento dei rifiuti.
 

 

 

Fare Verde Provincia di Frosinone non a caso ha usato il termine compostabile per distinguere le plastiche biodegradabili da quelle compostabili che vengono usate nell'asporto.   

Il  materiale organico compostabile è tale quando necessita di essere trattato con il processo di compostaggio, per essere riciclato correttamente.

Il compostaggio è un procedimento di riciclaggio dei rifiuti organici che consente di facilitare la scomposizione degli elementi naturali di un materiale trasformandolo in compost imitando quello che avviene in Natura . Questo processo di biotrasformazione aerobica produce un materiale simile al terriccio scuro che, opportunamente sanificato e stabilizzato, è ricco di sostanze nutritive, utili alla coltivazione. Dunque, un materiale compostabile, se riciclato nel modo corretto, si trasforma in un fertilizzante naturale e biologico utilizzabile nel giardinaggio, nel verde pubblico, come ammendante ecc.ecc. 

Tuttavia, in particolare nel settore del packaging, i prodotti possono essere etichettati come “compostabili” solo se il processo è garantito nell’arco di 3 mesi e in un impianto di compostaggio industriale

Cosa vuol dire? Significa che i prodotti che riportano la dicitura “compostabile”  si riciclano sempre in modo naturale in un un ambiente controllato perchè  alcuni materiali compostabili possono impiegare tempi diversi e comunque più lunghi prima di disperdersi in forme naturali nell’ambiente.

Le plastiche biodegradabili invece  secondo  la normativa europea UNI EN 13432:2002  possono essere etichettate come biodegradabili solo se il 90% della decomposizione avviene entro 6 mesi.

La differenza tra un prodotto compostabile e biodegradabile è sottile, ma sostanziale. Il packaging compostabile può essere trattato insieme ai rifiuti organici, mentre i prodotti, come le plastiche biodegradabili vanno gestite a parte.


 

giovedì 15 aprile 2021

FIUGGI - Modifiche al paesaggio urbano. La protesta di Fare Verde.

 

Fare Verde Gruppo Fiuggi non può tollerare oltre lo scempio che è in corso nell'Ambiente Urbano della cittadina termale  e dichiara apertamente che la capitozzatura pagata dal Comune è un'operazione sbagliata dal punto di vista tecnico, è dannosa per gli alberi e crea pericoli differiti nel tempo perché i nuovi rami che cresceranno sugli alberi capitozzati saranno assolutamente poco resistenti. La drastica riduzione della chioma ottenuta  con la capitozzatura, altera l'omeostasi di ogni albero senza eccezioni. Altera il  continuo scambio tra la parte aerea e le radici, la chioma permette infatti la fotosintesi, grazie alla quale gli elementi nutrizionali giungono all'apparato radicale (e viceversa). Le operazioni di potatura dovrebbero preservare quindi gli alberi , mantenendo un'adeguata proporzione tra la parte aerea e la parte sottostante. Il valore ornamentale di un’alberatura è dato dall'armonia, da una forma il più possibile vicina a quella che l'albero ha in natura. La capitozzatura attuata a Fiuggi rompe quest’armonia, danneggiando in maniera irreparabile il naturale portamento dell'albero. Gli alberi capitozzati appaiono mozzati e mutilati. Alla ripresa vegetativa si riempiranno  di foglie nei punti di taglio, perdendo facilmente la loro funzione di ombreggiatura, e ritrovandosi senza più armonia causano  un grande danno d'immagine al paesaggio urbano. Il verde pubblico dovrebbe essere attraente, la capitozzatura da questo punto di vista è un errore madornale. Poi, quando agli alberi capitozzati di Fiuggi   si aggiunge l'asportazione di parte dei tessuti dal tronco che   causa danni al “colletto” il tutto si trasforma in un intervento estremamente pericoloso. Risulta chiaro anche a chi ne sa pochissimo di alberi che il procedimento posto in essere a Fiuggi non ha nessun fondamento scientifico, che è del tutto inusuale soprattutto per chi dovrebbe capirne di come devono essere trattati gli alberi. Fare Verde Gruppo Fiuggi chiede pubblicamente di fermare la capitozzatura e gli altri interventi empirici sugli alberi che stanno devastando  del paesaggio urbano  di Fiuggi.  La città non può cancellare il suo paesaggio urbano conosciuto soprattutto  per  per la bellezza dei suoi freschi viali alberati. 













sabato 10 aprile 2021

Aree Contigue versante Laziale del PNALM – La soddisfazione di Fare Verde Provincia di Frosinone.

Finalmente è arrivata la bella notizia tanto attesa che ha vanificato gli inutili sforzi della  pseudo politica della Provincia di Frosinone. L’assessore alla transizione ecologica della Regione Lazio ha firmato il protocollo d'intesa con il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise  per l'istituzione delle aree contigue.  Resta , come ultimo passaggio, da portare in Giunta Regionale il protocollo per l'approvazione definitiva.

Fare Verde Provincia di Frosinone  è stata testimone del tentativo attuato  dalla pseudo politica  provinciale  di contrastare l’istituzione delle aree contigue  al Parco ma    si è resa immediatamente conto   dell'impreparazione  dei politici che cercavano visibilità con comunicati stampa di  fervida fantasia . L'azione politica  provinciale si è  trasformata esclusivamente in   inutile chiasso mediatico e  nel cercare “ la caciara”  su una questione  delicata che riguarda la biodiversità che nulla ha a che fare con la politica di schieramento. Praticamente gli pseudo  politici hanno dato  fiato alle trombe , evidentemente, senza conoscere l’argomento e precisamente   il percorso di concertazione fatto tra Regione Lazio/ Parco Nazionale  e Comuni che ha portato  alla definizione delle aree contigue. La pseudo politica della “caciara provinciale” è arrivata addirittura a chiedere  una riperimetrazione delle aree contigue  senza sapere   che il perimetro è stato individuato di concerto con i Comuni interessati della Valle di Comino  che hanno raggiunto i propri obiettivi, facendo uscire dall'area contigua i territori ritenuti  non indispensabili.  Il Consiglio provinciale pur avendo coscienza che la questione non era di pertinenza provinciale  è arrivato  ad approvare una mozione  che chiedeva  alla Regione Lazio e al Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise di essere coinvolto  nella decisione delle aree contigue proponendo quanto meno una riduzione delle superfici individuate dalla delibera regionale. A tutto ciò, per puro caso,  nello scenario provinciale si è diffusa   perfino  la storiella dei vincoli Paesaggistici come spauracchio per  la popolazione. Leggenda provinciale di sfrenata  fantasia    che   ha fatto  sorridere la nostra Associazione in quanto la   politica “molto provinciale”  è sicuramente ignara che  l'unico vincolo  introdotto  con l'istituzione dell'area è il vincolo paesaggistico già presente  in tutti  i comuni del versante Laziale del PNALM  che affacciano sulla provincia di Frosinone. Personaggi    capaci di prendersela perfino  con l'orso marsicano (privo del dono della parola)  che hanno  confuso  le aree contigue con  il PATOM  che è ben altra cosa. Insomma una continua brutta figura  che poteva essere evitata  semplicemente  cacciando dal palazzo provinciale  i cattivi consiglieri  arrivati anche dal Nord Italia a distribuire fake news.

Per l'associazionismo vero  che protegge la Natura nel rispetto delle leggi imposte dallo Stato e dalla Regione Lazio  è arrivato il momento di dimenticare le paturnie della politica provinciale e di godersi la Natura lasciando le chiacchiere ai politicanti.

Deve essere chiaro che Fare Verde è dalla parte degli animali e della Natura .