lunedì 26 maggio 2025

SUPINO - No agli impianti fotovoltaici a terra sui terreni NON inquinati del sito SIN Valle del Sacco .



Nel cuore del Sito SIN Bacino Idrico Valle del Sacco, l’associazione Fare Verde Provincia di Frosinone APS continua a vigilare sulla tutela del suolo, opponendosi alla costruzione indiscriminata di impianti fotovoltaici a terra in aree potenzialmente inquinate. La recente richiesta di accesso agli atti all’ARPA Lazio - Sezione di Frosinone ha portato a una rivelazione sorprendente: il suolo destinato a ospitare un imponente impianto nel comune di Supino è risultato non inquinato, secondo i risultati delle analisi chimiche eseguite.

Durante l’incontro del 21 maggio 2025, che ha visto anche la partecipazione del Comitato Civico L’Avamposto Valle del Sacco, è stata confermata la conformità di tutti i campioni analizzati alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) di riferimento, aprendo la strada a una possibile riflessione sull’utilizzo futuro del terreno. La domanda che ora si pone è se il Comune debba restituire quest’area all’agricoltura, evitando la costruzione di un impianto fotovoltaico a terra..

L’associazione Fare Verde sottolinea di non essere contraria alla produzione di energia solare, ma di promuovere soluzioni sostenibili, come gli impianti agrivoltaici, che consentono la coesistenza tra agricoltura ed energia rinnovabile. Questi sistemi sono progettati per integrarsi con le attività agricole, grazie a strutture elevate e moduli fotovoltaici orientabili, senza compromettere la coltivazione dei terreni o l’allevamento. Inoltre, l’associazione invita a considerare l’utilizzo delle coperture di edifici e capannoni, un’opzione ancora ampiamente disponibile nel territorio di Supino.

La questione ora passa nelle mani delle amministrazioni locali, chiamate a decidere il futuro di un’area strategica per l’ambiente e la comunità.



domenica 18 maggio 2025

Volontari di Fare Verde Pignataro Interamna in azione per la tutela del territorio.



L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente continua grazie ai volontari di Fare Verde Pignataro Interamna , che per il secondo giorno consecutivo hanno ospitato il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS per una ricognizione sul territorio. Guidati da Stefania Carlomusto, i volontari si sono concentrati il 17 maggio 2025 sulla ex discarica Facciano, un sito che mostra segni evidenti di abbandono e degrado.
L'area, già compromessa dal punto di vista ambientale, presenta numerosi rifiuti abbandonati, tra cui sacchi di scarti edili, un lavandino, un serbatoio per liquidi e un altro ingombrante. La vegetazione incolta ha ormai invaso l'intero sito, aumentando il rischio di incendi, soprattutto con l'arrivo della stagione estiva. Il pericolo è accentuato dalla presenza di gas metano prodotto dai rifiuti, un fattore che potrebbe trasformare la discarica in una potenziale bomba ecologica.
Fare Verde Pignataro ha annunciato che si rivolgerà alla Regione Lazio per ottenere chiarimenti sulla frequenza delle ispezioni dei pozzetti di raccolta del percolato, oltre a segnalare la necessità di un intervento urgente per prevenire il rischio incendi dovuto alla mancata manutenzione del verde. L'associazione chiederà inoltre conferma sulla validità dell'ordinanza sindacale n.22/2018, che vieta la coltivazione fino a 100 metri oltre il perimetro della discarica.
L'azione di Fare Verde dimostra ancora una volta l'importanza del volontariato ambientale e della collaborazione tra cittadini e istituzioni per garantire la tutela del territorio.


Di seguito alcune foto del sito Facciano e la mappa dei divieti alle coltivazioni che vennero imposti dall'ordinanza sindacale



Rifiuti abbandonati e invasione della vegetazione nel sito Ex discarica Facciano

 
Nel sito sono cresciuti alberi che ormai superano i 7 metri

Il sito Facciano trasformato in macchia mediterranea


Divieto di coltivazione imposto con ordinanza sindacale 






sabato 17 maggio 2025

Pignataro Interamna – Via Sogne trasformata in un’unica barriera architettonica.

Via Sogne, a Pignataro Interamna, rappresenta un esempio negativo di cattiva manutenzione stradale. Fare Verde Provincia di Frosinone APS invita tutti i Comuni della provincia a non seguire l’esempio di Pignataro Interamna.

Via Sogne si è trasformata in una pericolosa e insidiosa barriera architettonica: l’asfalto divelto, le buche profonde e i solchi rendono impossibile il transito a persone con disabilità, ciclisti e persino alle automobili, che rischiano  seri danni meccanici.

Tra le vittime di questa situazione c’è Stefania Carlomusto, presidente del gruppo locale Fare Verde Pignataro Interamna, che ha subito una rovinosa caduta a causa della strada insidiosa ed è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere per le gravi lesioni riportate.

Degna di nota la raccolta firme realizzata dai residenti che hanno segnalato al Comune la pericolosità del manto stradale e richiesto quindi l'attenzione dell'Ente che appariva e continua a d apparire distratto per quella strada. 

Il Comune solo dopo la raccolta firme  ha emanato l’ordinanza (prot. 244) di divieto di transito per i mezzi con peso superiore ai 35 quintali e imposto il limite di velocità di 30 km  orari consapevole che il passaggio dei camion aggraverebbe ulteriormente la già pericolosa situazione di Via Sogne. Tuttavia, in un tipico esempio di italiana disattenzione, ha dimenticato di installare il relativo cartello di divieto per i mezzi pesanti . Di conseguenza, i camion continuano a transitare, danneggiando sempre di più il manto stradale che ormai somiglia sempre di più ad un campo di battaglia, senza che il Comune sembri interessarsene minimamente, come se la strada non fosse di sua proprietà.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS chiede al Comune di Pignataro Interamna proprietario della strada pubblica via Sogne  la rimozione delle barriere architettoniche create dal dissesto stradale e il ripristino del manto stradale affinché diventi sicuro e accessibile per tutti.
















venerdì 16 maggio 2025

Va davvero tutto bene per l’agricoltura?

L’Italia sta affrontando una crisi agricola senza precedenti: per la prima volta in oltre trent’anni, il valore delle importazioni di ortofrutta fresca ha superato quello delle esportazioni. Secondo l’Osservatorio Coldiretti, nel 2024 le esportazioni hanno toccato un record di 6,1 miliardi di euro (+9%), ma le importazioni sono salite a 6,4 miliardi (+12%), con un incremento del 14% in volume. Il dato più sconcertante? L’Italia importa uva dall’India, pomodori dall’Olanda, cipolle dal Sudafrica, nonostante la produzione interna di questi stessi prodotti. Tra i beni maggiormente importati spiccano patate (+39%), piselli (+20%), fagioli (+9%), lattuga (+5%), pere (+15%), pesche nettarine (+74%) e kiwi (+23%). Ma il problema va oltre i numeri: la concorrenza sleale di Paesi con standard meno rigorosi influisce sulla qualità del cibo sulle nostre tavole. Fare Verde Provincia di Frosinone APS ricorda come esempi inconfutabili  l'uso di pesticidi vietati in Europa e lo sfruttamento della manodopera a basso costo, generando dumping sociale e ambientale. Nel 2024, gli allarmi su frutta e verdura importata sono aumentati del 30%, con 165 segnalazioni per pesticidi proibiti, aflatossine, metalli pesanti e batteri.


Uva in India


Il paradosso dei consumi e dello spreco

A complicare il quadro, il consumo di ortofrutta in Italia è in calo. Secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, ogni italiano consuma meno di 300 grammi di frutta e verdura al giorno, al di sotto dei 400 grammi raccomandati dall’OMS. Un fenomeno ancor più paradossale se si considera l’aumento dello spreco alimentare, con oltre 680 grammi di cibo buttato a settimana per persona, principalmente frutta e verdura.

Un mercato globale che soffoca l’economia locale

La crisi del settore evidenzia l’urgenza di ripensare le politiche agricole e commerciali, superando la logica dell’iper-globalizzazione, dove il prezzo al ribasso prevale su qualità, sostenibilità ed etica. Il sistema attuale favorisce l’importazione di prodotti da migliaia di chilometri, sostenuto da politiche fiscali e incentivi ai carburanti, penalizzando i produttori locali, aumentando l’inquinamento e allontanando il consumatore dalla stagionalità e territorialità del cibo.


Agricoltori


Soluzioni per un futuro sostenibile

Per invertire questa rotta, occorre ridurre la filiera, rendendola più trasparente e sostenibile. Favorire l’agricoltura locale, sostenere i mercati contadini, puntare sulla tracciabilità e sulla stagionalità sono azioni fondamentali per riequilibrare il sistema e ricostruire un rapporto sano tra chi produce e chi consuma.

Il futuro dell’agricoltura italiana dipende dalle scelte politiche e dalle scelte quotidiane di ognuno di noi. Non si può continuare  a sacrificare la qualità e la sostenibilità per la logica del prezzo più basso a discapito della salute, dell'ambiente , della nostra economia e del disprezzo per gli esseri umani umiliati e sottopagati.

domenica 20 aprile 2025

Fare Verde Provincia di Frosinone APS celebra la Giornata Mondiale della Terra con un impegno concreto per la tutela dell’ambiente.

Il 22 aprile si celebra la 55ª Giornata Mondiale della Terra, conosciuta come Earth Day: il più grande evento di sensibilizzazione dedicato alla tutela del Pianeta. È un'occasione preziosa per riflettere sulle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo, dall'inquinamento dell'aria e l’uso di fonti energetiche non rinnovabili, fino alla distruzione degli ecosistemi e l’estinzione di specie animali e vegetali.

Oltre a essere un momento di consapevolezza, la Giornata Mondiale della Terra rappresenta un invito ad agire concretamente per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Fare Verde Provincia di Frosinone APS, associazione ambientalista impegnata nella difesa del territorio, intensifica per l’occasione la sua attività di monitoraggio e denuncia degli illeciti ambientali, segnalando rifiuti abbandonati, scarichi abusivi nei corsi d’acqua di superficie e abusi edilizi.
L’iniziativa, organizzata a sorpresa in diversi Comuni della Provincia di Frosinone , già in corso, dimostra quanto le associazioni ambientaliste siano fondamentali nella tutela del territorio e nella sensibilizzazione della comunità.
Il Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone: "La Giornata Mondiale della Terra è un’opportunità per ricordare che ogni piccolo gesto conta e che la denuncia degli illeciti è il primo passo per un cambiamento concreto."
I cittadini possono segnalare le criticità ambientali scrivendo a fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al 3935510005. La partecipazione attiva della comunità è essenziale per proteggere il territorio e garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.
Un mondo migliore parte da noi: insieme possiamo fare la differenza!





martedì 15 aprile 2025

Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le emissioni maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

 


Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le  Emissioni Maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

Le associazioni Fare Verde Patrica, Terra Nostra APS e il Comitato Rinascita hanno visto riconosciuta la fondatezza delle loro proteste contro le emissioni maleodoranti provenienti da uno stabilimento che lavora sottoprodotti di origine animale (S.O.A) nell'arale Ferruccia località  Tosca, nel comune di Patrica.

Dopo una lunga battaglia legale, il Tribunale di Frosinone  ha emesso un decreto di condanna ai sensi dell’Art. 460 CPP nei confronti dell’amministratrice unica dell’azienda, residente in Campania. Il provvedimento conferma che lo stabilimento provocava emissioni maleodoranti atte a cagionare molestia alle persone, come denunciato da Marco Belli. La documentazione agli atti ha provato la sussistenza del reato.

Le Reazioni delle Associazioni e dei Cittadini

Nonostante la condanna, gli odori nauseabondi persistono, e i cittadini si interrogano sull’efficacia dell’amministrazione comunale, accusata di scarsa attenzione e di mancanza di azioni concrete per migliorare la qualità della vita della popolazione residente.

Le associazioni ambientaliste ribadiscono la necessità di un intervento immediato:

  • Fare Verde Patrica: "Ogni emissione odorigena molesta deve essere interrotta istantaneamente. Siamo pronti a nuove azioni contro chi inquina."

  • Terra Nostra APS: "Di rado prendiamo parte a proteste così dure, ma questa volta era necessario. Siamo vicini ai cittadini di Patrica, definiti 'allarmisti' quando hanno difeso le loro famiglie."

Nel frattempo, il monitoraggio della qualità dell’aria continua,  prestissimo verrà installata una centralina in Contrada Ferruccia. La lotta per un ambiente più salubre non si ferma.

Fare Verde Patrica 

Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS

Terra Nostra APS


Fare Verde Patrica - Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS








sabato 8 marzo 2025

Ceccano - Violato per l'ennesima volta il diritto dell'Unione per la qualità dell'aria .



Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha constatato che il numero dei travalicamenti del limite imposto dalla normativa italiana per le polveri sottili è stato superato con 36 travalicamenti per il PM10 come si evince dalla foto di seguito del report Arpa Lazio del 7.3.2025
















Questo dato di fatto è la chiara dimostrazione che le azioni poste in essere per il contrasto all’inquinamento dell’aria , previste dal Piano di Risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, non hanno apportato nessun miglioramento all’inquinamento dell’aria tanto è vero che la qualità dell’aria resta pessima anche nel 2025. E’ stato calcolato che al momento le giornate di travalicamento dei limiti giornalieri per il Pm10 rappresentano il 54,4 % dei giorni passati per il 2025, quindi, più giorni di aria inquinata rispetto a quelli con aria pulita con le emissioni delle attività industriali sempre escluse dalle ordinanze comunali come se dalle ciminiere uscissero fragranze per profumare l'aria.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS resta sorpresa di fronte alla gravità dei superamenti che si ripetono ormai da troppi anni senza che il Comune di Ceccano sia stato dotato di centralina per il rilevamento puntuale delle PM 2,5. Dati, questi ultimi, indispensabili per la stima delle malattie e delle mortalità precoci indotte dall’inquinamento dell’aria.

A fronte della condanna comminata dalla Corte di Giustizia all’Italia anche per l’inquinamento pregresso dell’aria nel Comune di Ceccano Sito IT 1217 con sentenza 10 novembre 2020 C‑644/18 non si riscontrano azioni concrete che hanno evitato il superamento del limite massimo consentito dalla permissiva normativa Italiana. Nei fatti, invece , il superamento dei valori limite giornaliero e annuale fissati per le PM10 è stato sistematico e continuato per almeno sedici anni. Il diritto dell’Unione è stato violato per l’ennesima volta a Ceccano in quanto secondo la Corte, «per stabilire che un valore limite stabilito nell’allegato XI di tale direttiva è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento». Quindi non è accettabile nessuna polemica sul posizionamento delle centraline come è accaduto in passato a Ceccano e come accade a Frosinone.

Tutte circostanze e violazioni che si ripercuotono sulla salute , sulla qualità della vita della popolazione e sull'Ambiente.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS nel supremo interesse della popolazione e dell’ambiente, venuta a conoscenza che i travalicamenti giornalieri ai limiti di 50 ug/m3 ammessi dalla normativa hanno violato il diritto dell’Unione invierà segnalazione alla Commissione Europea per il mancato rispetto della sentenza 10.11.2020 C-644/18 e della Direttiva per la qualità dell'aria.