Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

sabato 16 marzo 2024

Colle San Magno - Giornata ecologica del 16 Marzo 2024 per il recupero dcegli PFU abbandonati al Tracciolino.

 


Sono circa 32.000 i kg di Pneumatici Fuori Uso (PFU) raccolti dai volontari dell’Associazione Fare Verde Provincia di Frosinone  e Terra Nostra Aps, insieme anche a volontari scalatori arrivati dai comuni montani del versante laziale del Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise, oltre a due vigili del fuoco da Torino.

È infatti stato necessario calarsi con imbracature da alpinismo in una scarpata profonda 14 metri per recuperare i PFU abbandonati lungo la strada chiamata “Tracciolino” che collega la Valle Latina con La Valle di Comino, entrambe in provincia di Frosinone nella zona delle Gole del Fiume Melfa, fra i comuni di Colle San Magno e Roccasecca.

 

Felici di appartenere alla grande famiglia di Fare Verde Provincia di Frosinonedichiara Rocco Di Rollo di Fare Verde Colle San Magno la nostra associazione ci ha ascoltati e si è messa d’impegno per questo intervento straordinario che non ha precedenti in provincia di Frosinone. Ringraziamo anche il Presidente del Consorzio EcoTyre sempre disponibile a smaltire nel circuito virtuoso del riciclo i PFU che vengono abbandonati sul territorio”.

 

Il volontariato è diventato forte e operativo nella nostra provincia grazie ad azioni che coinvolgono la cittadinanza in azioni virtuose in difesa dell’ambiente, della natura e della biodiversità” - aggiunge Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone – “I numeri parlano chiaro: con le varie iniziative di questi anni nei comuni della provincia di Frosinone sono stati raccolti circa 100.000 kg di PFU che sono stati trasportati e smaltiti dal Consorzio EcoTyre, grazie alla collaborazione di tutto il suo team”.

 

Questa raccolta di PFU nel Sito Tracciolino nel Comune di Colle San Magno è il momento per sensibilizzare la popolazione alla cultura del rispetto per l’ambiente” – afferma Domenico Massaroni di Terra Nostra APS – “E mi fa piacere ricordare che i volontari impegnati nell’iniziativa non percepiscono alcun compenso”.

 

Per Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre: “Iniziative come queste di raccolta straordinaria sono utili a raccogliere gomme abbandonate e soprattutto sono momenti di sensibilizzazione per la cittadinanza. Vogliamo infatti ricordare che in Italia esiste un sistema efficiente e organizzato di raccolta dei PFU presso i gommisti, il lavoro del nostro consorzio è quello poi di ritirarli e avviarli al corretto recupero”.

 

Valentina Cambone, Sindaca di Colle San Magno ribadisce che “dopo anni, si sta finalmente per chiudere una brutta pagina della storia di Colle San Magno. Con un grande lavoro sinergico è stata messa in campo un’azione importante a tutela del nostro territorio. Ringrazio, anche a nome dell’intera Amministrazione comunale, le associazioni coinvolte in questa ‘operazione’ di smaltimento a costo zero per il Comune dei numerosi pneumatici abbandonati da anni”.

Franco Moscone , Sindaco di Casalvieri ha sottolineato la necessità di riaprire il Tracciolino per rimettere in contatto diretto le comunità della  Valle di Comino con quelle della  valle del Liri, per mostrare   la bellezza mozzafiato  di questa  parte della Ciociaria e per rendere impossibili azioni  criminali  che deturpano il paesaggio e inquinano l'ambiente.

“Desidero, inoltre, ringraziare la Provincia di Frosinone per i lavori di messa in sicurezza effettuati nel novembre scorso – conclude la Sindaca –- La stabilizzazione dei versanti in roccia, soggetti alla caduta massi, e la protezione delle aree a rischio ha permesso di organizzare un’area sicura per gli operai addetti ai lavori di rimozione dei rifiuti e per i volontari impegnati nelle attività legate allo smaltimento degli pneumatici”.

 
 
Avv. Valentina Cambone Sindaco di Colle San Magno, Dott. Moscone Franco Sindaco di Casalvieri e il Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS 

 


 


 Le foto sono state realizzate da Tommasino Marsella e da Terra Nostra.

 

 

domenica 18 febbraio 2024

L'ITALIA viola anche nel 2024 la direttiva CE/2008/50 per l'aria inquinata da PM10 a Ceccano (FR)

 

CECCANO : L'Italia con l'inquinamento dell’aria  da PM10 registrato a Ceccano nel 2024   ha già violato la Direttiva Europea CE/2008/50. Dopo 47 giorni dall’inizio del 2024 , sono già 36 i superamenti della soglia  per il PM10 , sufficienti per stabilire che un valore limite previsto nell’allegato XI della Direttiva CE/2008/50 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa è stato superato rispetto alla media calcolata per l’anno civile.
In buona sostanza l’Italia, con Ceccano (FR), ha già violato per l’anno 2024 l’art. 13 c. 1, rubricato “Valori limite e soglie di allarme ai fini della protezione della salute umana”, in cui si prevede che “gli Stati membri provvedono affinché i livelli di biossido di zolfo, PM10, piombo e monossido di carbonio presenti nell’aria ambiente non superino, nell’insieme delle loro zone e dei loro agglomerati, i valori limite stabiliti nell’allegato XI ". Fatto è che la centralina dell’Arpa Lazio installata a Ceccano ha già registrato 36 superamenti dei valori limite di 50 µg/m3 per il PM10 , al 17 Febbraio 2024, violando senza alcun dubbio la Direttiva Europea CE/2008/50 .
Fare Verde Provincia di Frosinone : E’ chiaro che l’Italia non ha adottato, in tempo utile, le misure necessarie per eliminare l’inquinamento dell’aria e quindi non c’è stato contrasto efficace per i superamenti dei valori limite stabiliti per le PM10 dall’allegato XI della Direttiva 2008/50. Superamenti per le PM10 che continuano ad avvenire in modo sistematico, inarrestabile e dannoso per la salute dei Cittadini. 
 

 
 
 
Il simposio Ambientalista si rivolgerà direttamente alla Commissione Europea per chiedere una nuova procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per la pessima qualità dell’aria adducendo tre motivi specifici.
Nei fatti l’Italia :
1) ha superato i valori fissati per il particolato (PM10), in modo sistematico e continuo violando così l’art. 13 e l’allegato XI della direttiva 2008/50;
2) non ha adottato misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite, violando l’art. 23 c. 1 e l’allegato XV parte A,
3) è venuta meno all’obbligo di far sì che i piani per la qualità dell’aria prevedano misure adeguate affinché il superamento dei valori sia il più breve possibile, violando l’art. 23 c. 1.
A quanto pare dopo quattro anni, da quando venne emessa la sentenza della Corte C644/18 , in Ciociaria non è stato compreso che il piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio non è efficace , anzi non funziona affatto .
Fare Verde provincia di Frosinone , in tempi non sospetti, ha inviato una nota al Comune di Ceccano per capire cosa avesse fatto, il Comune, per proteggere la salute dei cittadini ma non c’è stata nessuna risposta.
 
 

 

sabato 17 febbraio 2024

INQUINAMENTO DA PM10 - Nei prossimi giorni la nuova denuncia alla Commissione Europea per l'anno 2024.

INQUINAMENTO DELL'ARIA da PM10 - Buona fortuna agli abitanti di Ceccano  che al 16 di  Febbraio  2024  hanno già raggiunto i 35 superamenti di PM10 per il valore limite giornaliero di 50 µg/m3 per l'anno 2024. Fare Verde Provincia di Frosinone oltre a presentare una nuova denuncia alla Commissione Europea per l'inquinamento dell'aria per il  2024,   organizzerà un convegno con le Associazioni del territorio  per assegnare l'allegorico PREMIO GNOMO PER L'AMBIENTE 2024 all'Amministrazione Comunale di Ceccano e al Presidente della Regione Lazio.

C'è da dire , inoltre,  che se Ceccano piange di certo Frosinone non ride con i suoi 30 superamenti al 16 Febbraio 2024.




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venerdì 16 febbraio 2024

FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE APS

MSGC - Si è costituita FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE APS  con  sede in Monte San Giovanni Campano Codice Fiscale 03251990606 . Siamo una grande associazione di protezione Ambientale   che non ha bisogno di nessun politico e di nessun  partito politico per dare voce a chi non ha voce.

La nostra mission: Difendiamo  l'Ambiente , la Natura , la Biodiversità nel rispetto della  Legalità. 

Marchio registrato

 


 

martedì 16 gennaio 2024

SORA - CONVEGNO SU ENERGIA: SVILUPPO E AMBIENTE - PREMIO STAMPA VERDE 2023

 


Nel 2035 il mondo conterà circa 10 miliardi di persone, di queste circa 7 miliardi vivranno nelle città. Bastano questi stringati numeri per determinare l’importanza che avranno le città nel prossimo futuro, non solo come agglomerati umani, ma anche come dissipatori netti di materia ed energia. A tutti gli effetti le città possono essere paragonate a veri e propri organismi e quanto tali presentano un loro metabolismo: di fatto interrompono i cicli biologici determinando inquinamento e danni alla biosfera. Vista, quindi, l’importanza dei problemi ambientali, energetici e sociali ivi connessi; il recupero del rapporto dell’uomo con la terra dovrà avvenire soprattutto nel contesto urbano. A d’uopo, l’idea che andremo a delineare, cercherà di esplorare un modello di sviluppo diverso da quello attuale, e che potrebbe trovare molto spazio nel prossimo decennio. Questo nuovo modo di intendere lo sviluppo urbano presenta un motore propositivo l’efficienza energetica, un principio individuale e sociale la generazione distribuita dell’energia, e uno strumento operativo le Smart-Grid. L’insieme di questi elementi costituiscono le Comunità Energetiche. In altri termini, rappresenta l’affermazione di un particolare modello comunitaristico, che rifugge dall’ordinaria idea di struttura verticale di produzione energetica, e pone al centro della transizione ecologica le singole comunità: le quali assurgono al ruolo di prosumer. Le comunità energetiche rappresentano, quindi, un'opportunità per accelerare il percorso della transizione energetica e raggiungere gli obiettivi climatici, promuovendo la produzione e l'uso dell'energia rinnovabile a livello locale, riducendo i costi energetici per i cittadini e stimolando l'innovazione e la partecipazione attiva degli stessi, favorendo la resilienza dei territori agli eventi avversi. L'Unione Europea ha riconosciuto il ruolo di queste nella transizione energetica attraverso il dispositivo normativo del Clean Energy Package del 2019: introducendo, quindi, direttive specifiche che stabiliscono i diritti e i doveri delle comunità e dei loro membri, nonché le modalità di interazione con il mercato elettrico e le reti di distribuzione. In Italia, il recepimento delle direttive europee è ancora in corso e richiede l'adeguamento della normativa nazionale e regionale, nonché la definizione di incentivi, agevolazioni e strumenti di supporto alle comunità energetiche. Per favorire lo sviluppo delle comunità energetiche in Italia, è necessario un approccio integrato e partecipativo, che coinvolga tutti gli attori che verranno interessati dal cambiamento di paradigma energetico: solo così sarà possibile creare le condizioni per una transizione energetica inclusiva, democratica e sostenibile. Di tutto ciò, ci occuperemo nel corso del dibattito che si terrà a Sora il 20 gennaio alle ore 11 nei locali dell’auditorium Vittorio de Sica a cui parteciperanno fra gli altri: il Prof. Livio De Santoli  Prorettore dell’Università La Sapienza di Roma ; l’Euro Deputato di FdI On. Nicola Procaccini; il Dott. Luigi Gabriele presidente di consumerismo; l’Avvocato Emiliano Santaroni esperto in diritto dell’Energia e Comunità Energetiche; il Dott. Fabio de Angelis presidente della SAF; Dott. Ing. Daniele Mioni ingegnere energetico esperto in sistemi di back-up e produzione dell’idrogeno.

A latere del convegno    sarà assegnato il premio “Stampa Verde” ai giornalisti Dott Ssa Enrica Canale Parola e al Dott. Cesidio Vano. 

Fare Verde ha dedicato Il premio Stampa Verde 2023   alla dott ssa Enrica Canale Parola   per l'impegno costante nei confronti delle criticità ambientali che affliggono il  fiume Liri e la sua valle;  Al Dottor Cesidio Vano  per il suo impegno nei confronti  dell’uso insostenible della risorsa idrica  e per l’attenzione che ha  per   ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone.

Sarà premura delL'Avv. Savino Gambatesa Presidente Nazionale di Fare Verde ETS ODV consegnare il riconoscimento ai due giornalisti  alla presenza delle Autorità che interverranno al convegno.

FILIPPO D'AMBROSIO REFERENTE DEL COSTITUENDO GRUPPO LOCALE FARE VERDE SORA. 

 



domenica 31 dicembre 2023

Atina - Due siti di discarica rifiuti lungo le rive del fiume Mollarino.

 

Fare Verde in Provincia di Frosinone ha avuto un anno travagliato per le grandi criticità ambientali presenti nella provincia di Frosinone.

Alle problematiche relative alla pessima qualità dell’aria direttamente connessa con la politica locale che non si è ancora capacitata della gravissima situazione , si sono sommate le criticità rilevate a Patrica nell’areale Ferruccia Fosso Vadisi dove ci sono emissioni odorigene insopportabili. A ciò si aggiungono  i gravissimi problemi dell’abusivismo edilizio e del dissesto idrogeologico di troppi territori Comunali. Oltre a ciò la normale azione di vigilanza amministrativa con interventi che avremmo preferito non dover fare.

Quotidianamente i gruppi locali si battono anche  per sensibilizzare gli incivili ,ora anche delinquenti, a non abbandonare i rifiuti.

Dopo  tanto impegno che dura ormai da anni finisce con il “botto” il 2023 ed infatti i volotari di Fare Verde Provincia di Frosinone, Fare Verde Valle di Comino   e i volontari di Monte San Giovanni Campano  coordinati da Paolo Fallena Dirigente Provinciale di Fare Verde hanno scovato ben due luoghi di discarica lungo le rive del fiume Mollarino. 

Il drone ha ripreso due luoghi di discarica per rifiuti edili. E’ scattata immediatamente la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di Cassino , ai Carabinieri Forestale di Atina e al Sindaco di Atina. La situazione è di estremo pericolo inquinamento  per le acque del Mollarino perché basterà che si alzerà anche di poco il livello delle acque per portare via i rifiuti. Proprio per questo è stato richiesto l’intervento urgente di bonifica per i rifiuti presenti e la punizione per il o i colpevoli.

I Dirigenti Nazionali di Fare Verde ETS ODV Dott. Manola Boccarossa e Dott. Marco Belli precisano che l’abbandono dei rifiuti, dallo scorso 10 ottobre 2023, e  il deposito incontrollato di rifiuti da parte di un privato cittadino è un  illecito penale. Quello che prima era sanzionato in via amministrativa , è diventato un reato .

Questo significa che oggi qualsiasi persona, e non solo più le imprese, rischia una denuncia nel caso abbandoni o depositi in maniera incontrollata qualsiasi genere di rifiuti. La modifica riguarda l’abbandono dei rifiuti tali e quali sul suolo,  nel suolo,  nei corsi e specchi d’acqua.  Si ricorda anche che rimane un grave reato la distruzione dei rifiuti  con il fuoco . Pertanto chi abbandona i rifiuti oltre ad essere una persona incivile diventa anche un deliquente. 

Nel video i due siti di rifiuti lungo le rive del Mollarino ad ATINA (FR).


 

lunedì 25 dicembre 2023

Qualità dell'aria - Premio straordinario "Gnomo per l'ambiente 2023 Pessima qualità dell'aria" alle Amministrazioni Comunali di Frosinone, Ceccano e Cassino.

 

Fare Verde Provincia di Frosinone da sempre preoccupata per la qualità dell’aria che mina la salute della popolazione nei Comuni della provincia di Frosinone, dopo attenta valutazione dei dati di certezza ottenuti dalle centraline Arpa Lazio che misurano  l’inquinamento da  polveri sottili ha deciso di  conferire prima della fine del 2023  il       PREMIO STRAORDINARIO  

               “GNOMO PER L’AMBIENTE  PESSIMA   QUALITA’ DELL’ARIA 2023”.

 

 


 Il premio straordinario  viene assegnato alle Amministrazioni Comunali di Ceccano , Cassino e Frosinone  per essersi distinte nell’anno 2023,  tra i Comuni del Lazio e del Centro Italia,  per la pessima qualità dell’aria .  Le città di   Frosinone e Cassino  si sono distinte anche per l’aumento del   numero dei superamenti , della soglia limite di 50 μg/metro  cubo per il PM 10,  registrati dalle centraline dell’Arpa Lazio rispetto al 2022.

 


 

Il Comune di Ceccano  conferma  anche per il 2023  il suo primato di Comune più inquinato della Provincia di Frosinone con ben 78 superamenti per il PM10  registrati fino al giorno 25.12.2023

Frosinone,  con  le  giornate ecologiche e le azioni tardive ,  registra l’aumento del numero dei superamenti per il PM10 rispetto al 2022 che sono arrivati a  65    il 25.12.2023 , esattamente durante le azioni di contrasto all’inquinamento dell’aria   indette   dal Comune di Frosinone nei giorni 23/24 e 25 Dicembre  2023 che di fatto sono risultate  inefficaci e prive di risultati significativi per la protezione della salute  e per l’ambiente .

Il Comune di Cassino vede  aumentare il numero dei superamenti per il PM10  portandosi a quota 59  al giorno  24.12.2023  ed  ha “buone speranze”  anche per superare il numero degli sforamenti per il PM 2.5 che sono vicinissimi alla soglia  limite prevista dalla legge.

 

 



Estratto dal sito web https://www.arpalazio.it/

 


 

Sotto “osservazione” resta  Monte San Giovanni Campano che nel 2022 ha collezionato ben  159  (centocinquantanove) sforamenti per il PM10 a fronte di nessun intervento posto in essere per il contenimento dell’inquinamento dell’aria nel  2023 nonostante le doglianze della popolazione e di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per la pessima qualità dell'aria respirata nel micro areale Baracca/Santo Stefano/Bottoni.  

Fare Verde Provincia di Frosinone ricorda alle Amministrazioni Comunali  citate  che  Secondo la Corte di Giustizia Europea  per stabilire che un valore limite disciplinato  nell’allegato XI della  Direttiva 2008/50  è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento.

Quindi i superamenti continuati negli anni nei comuni di Ceccano , Cassino e Frosinone violano il  «valore limite»  disciplinato dagli articoli  2 e  5  della Direttiva 2008/50.  

L’Istituto Superiore di Sanità  ha precisato che   << Il PM10 causa diversi effetti sulla salute tra cui molti disturbi collegati all'apparato respiratorio. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria di cui il particolato atmosferico è un indicatore nel Gruppo 1, vale a dire tra le sostanze cancerogene per l’uomo. Effetti più gravi, invece, con disturbi (sintomi) e cambiamenti della funzione respiratoria (bronchiti, asma che possono anche richiedere il ricovero ospedaliero) sono stati osservati dopo un’esposizione (pur se limitata ad uno o due giorni) a livelli alti di PM10 e PM2,5 (particelle con diametro inferiore a 2,5 micron). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collegato il diffondersi di questi effetti ad un aumento (di 10 microgrammi per metro cubo) della concentrazione media di PM10 e PM2,5 calcolata nell'arco delle 24 ore giornaliere. Quando il PM10 contiene elevate concentrazioni di metalli, sono frequenti infiammazioni acute delle vie respiratorie, crisi di asma, e alterazioni del funzionamento del sistema cardiocircolatorio . L'esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all'aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. L’esposizione al pulviscolo più piccolo (PM2,5) è stata associata ad un aumento della mortalità per malattie respiratorie e ad un maggior rischio di tumore delle vie respiratorie. I tumori sono stati collegati anche alla presenza di sostanze cancerogene attaccate alla superficie delle particelle (come gli idrocarburi policiclici aromatici-IPA nel caso della fuliggine) che, attraverso il PM2,5 possono arrivare fino alla parte più profonda dei polmoni, dove sono assorbite dall'organismo>>.

 Fare Verde Provincia di Frosinone,  dopo che  tutte le “raccomandazioni”,  emesse dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Istituto Superiore di Sanità  e perfino  dalle  due    Condanne della Corte di Giustizia,  non sono state  recepite    conferisce il PREMIO STRAORDINARIO GNOMO PER L’AMBIENTE 2023 PESSIMA QUALITA’ DELL’ARIA  alle Amministrazioni Comunali di  Ceccano, Cassino e Frosinone per aver violato negli anni  sistematicamente  la Direttiva 2008/50 sulla Tutela della salute umana e dell’ambiente   ignorando perfino  la  sentenza  emessa  dalla Corte nella causa  C644/18 che ha già  visto soccombere l’Italia nel 2020.

Le motivazioni  ironiche :

Per aver  contribuito all’aumento della spesa per la sanità pubblica  , per l’alto senso di indifferenza nei confronti delle persone fragili e per aver violato sistematicamente la direttiva  dell’Unione Europea sulla tutela della salute umana e dell’ambiente portando l’Italia ad  una  nuova  probabile procedura  di infrazione Europea,  si  ritengono  meritevoli del premio straordinario  GNOMO PER L’AMBIENTE 2023 PESSIMA QUALITA’ DELL’ARIA le amministrazioni Comunali di Ceccano, Frosinone e Cassino. Resta sotto osservazione l’amministrazione Comunale di Monte San Giovanni Campano.

Le raccomandazioni  ironiche di Fare Verde Provincia di Frosinone alle amministrazioni comunali citate :

A Natale si può fare di più!

Le amministrazioni Comunali  citate  possono fare di meglio per incrementare i risultati ottenuti  continuando a non fare nulla di incisivo   oppure  facendo realizzare sui loro territori inceneritori ,  aziende con emissioni nocive, incentivando l’uso delle biomasse  per il riscaldamento domestico  e anche  facendo circolare  automezzi da euro zero a euro 4.

Consigliare  azioni  serie per il rispetto dell’ambiente e della salute umana  è inutile per chi non vuole ascoltare.

Le azioni che verranno poste in essere nell’interesse diffuso da Fare Verde Provincia di Frosinone:

Ricordare alle ISTITUZIONI  ITALIANE    che i cittadini della Provincia di Frosinone sono  ESSERI UMANI   e come tali non  si devono  ammalare  e  perire prima del tempo   per la pessima qualità dell'aria.

Chiedere direttamente   alla Commissione  Europea di interagire con le Autorità Italiane per la stesura di  un nuovo piano di risanamento per la qualità dell’aria.

Chiedere  alla Commissione Europea   di far includere nel nuovo  Piano di risanamento per la qualità dell’aria  misure specifiche volte a tutelare gruppi sensibili di popolazione, compresi i bambini.

E ormai  convinzione diffusa   che  l’Italia è  venuta meno  all’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa . Non ha  adottato le  misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il PM10 nell’areale della Provincia di Frosinone ed  è venuta meno agli obblighi imposti dall’articolo 23, paragrafo 1, della direttiva 2008/50, da solo e in combinato disposto con l’allegato XV, parte A, di tale direttiva e, in particolare, all’obbligo previsto dall’articolo 23, paragrafo 1, secondo comma, di detta direttiva, di far sì che il periodo di superamento dei valori limite sia il più breve possibile tanto è vero che il numero dei superamenti per le PM10  nelle città di Cassino e Frosinone sono in aumento rispetto al 2022 mentre per Ceccano sono ben 78 i superamenti per il PM10 al 25.12.2023.