Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

lunedì 29 luglio 2019

Ambiente: Il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv.Francesco Greco schiera i Gruppi di Fare Verde della provincia di Frosinone in difesa della legalità.

La  visita del Presidente Nazionale di Fare Verde in  Ciociaria  durata dal 25 luglio  al 29 luglio è servita a ribadire lo schieramento dei volontari dell’ambiente in difesa della legalità  e  l’assoluto bisogno di una tutela dell’Ambiente che deve necessariamente partire dai Cittadini quali custodi del Creato.
Fare Verde è cresciuta in modo esponenziale in provincia di Frosinone tanto è vero che in  occasione della visita del Presidente Nazionale sono stati aperti tre nuovi gruppi locali (Piglio, Serrone e Villa Latina) ed altri gruppi locali sono stati annunciati in via di costituzione. Contemporaneamente  alla presenza dei nuovi gruppi sono aumentate le iniziative di tutela dell’Ambiente, la sensibilizzazione e soprattutto le denunce per la repressione  dei reati ambientali. Il Presidente Francesco Greco seguito come un’ombra dal suo Consigliere Nazionale Dott. Marco Belli ha avuto incontri istituzionali con i sindaci dei Comuni di Vallerotonda, Atina, Villa Latina e Fontana Liri e con alcuni Consiglieri Comunali tra i quali il Vicesindaco di Atina, il Presidente del Consiglio Comunale di Atina , il Consigliere con delega al decoro urbano del Comune di Piglio, con il Vicesindaco di Villa Latina ed ha partecipato con un intervento mirato alla presentazione del progetto dell’ANCI  Origine Comune.
Durante la visita si sono svolte le assemblee del Gruppo Fare Verde Valle di Comino con la ratifica del Consiglio di Valle, l’assemblea di Fare Verde Villa Latina, l’assemblea di Fare Verde Piglio,  l’assemblea di Fare Verde Serrone ed è stato approvato il Consiglio Direttivo Provinciale di Fare Verde Provincia di Frosinone.
Le tematiche affrontate in difesa dell’Ambiente hanno riguardato la situazione scandalosa dei rifiuti provenienti da Roma, l’infrazione Europea per la qualità dell’aria, il parere motivato della Commissione Europea quale preliminare per  il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia per la depurazione delle acque reflue urbane relativa ai Comuni con più di 2000 abitanti, l’inquinamento della Valle del Sacco, del Nocione e dei corsi d’acqua di superficie come Rio Pioppeto. Non solo cose brutte ed infatti il Presidente  ha esposto   anche  cose bellissime come ad esempio la soluzione attuata dal Generale dei Carabinieri Forestale Giuseppe Vadalà Commissario del Governo Italiano per la bonifica delle discariche abusive relativa alla discarica  Camponi in Villa Latina che è in procinto di essere cancellata da quella brutta lista europea di inciviltà  in quanto i rifiuti sono stati messi in sicurezza e non possono più nuocere all’Ambiente. Ha sottolineato l’impegno di Fare Verde nella giornata ecologica indimenticabile ad Atina dove sono stati raccolti 22.000 chilogrammi di pneumatici, il riconoscimento di Origine Comune concesso alla Ciambella di Fontana Liri De.C.O nel progetto dell’ANCI, Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, la giornata ecologica a Villa Latina per il recupero degli ingombranti, la partecipazione serrata di Fare Verde Provincia di Frosinone alla pulizia delle spiagge nell’iniziativa Nazionale il Mare d’Inverno, il progetto sociale realizzato a Fontana Liri con la Regione Lazio, il recupero dello stupendo Belvedere fatto dai ragazzi del Piglio. Infine si è soffermato sulla bellezza incomparabile del versante Laziale del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise invitando  tutti gli iscritti a frequentare il  Parco per goderne le meraviglie che la Natura ci ha voluto donare e a difenderlo per evitare brutture come i forni crematori o le centrali a bio masse.
Il Presidente si è dilungato  molto sul fenomeno dell’abusivismo edilizio che ha deturpato ogni territorio in provincia di Frosinone puntando il dito contro il Comune di Monte San Giovanni Campano che ancora oggi è amministrato da Consiglieri e Amministratori Comunali implicati direttamente o per il tramite dei loro famigliari conviventi in pratiche di abusi edilizi anche in aree protette dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
La difesa del patrimonio archeologico e architettonico, con la visita del Presidente ,  diventa un obiettivo prioritario per tutti gruppi locali di Fare Verde in virtù del fatto che le testimonianze storiche di ogni Comunità non possono essere cancellate dall'abusivismo edilizio o da quel metodo scellerato chiamato della demolizione e ricostruzione. 
La visita di Greco è servita soprattutto a ribadire che Fare Verde è l’espressione popolare della difesa dell’Ambiente tanto è vero che è stata stretta l'intesa con il Comitato Acqua pubblica Frosinone per contrastare il triste fenomeno dell'uso insostenibile delle risorse idriche che si evidenzia con il razionamento idrico dovuto principalmente dalle perdite assurde dagli acquedotti Comunali  e dall'inquinamento che deriva dall'assoluta mancanza di depuratori, dai depuratori mal funzionanti e da quelli insufficienti per il numero degli abitanti equivalenti. 
E’ l’Associazione che si affida alla popolazione e si fa strumento di ogni denuncia utile che possa fermare il degrado e l'illegalità sul territorio della Ciociaria.




martedì 23 luglio 2019

Ambiente - Il presidente Nazionale di Fare Verde visita i luoghi inquinati della Ciociaria

Fare Verde Provincia di Frosinone. Dal 25 al 28 Luglio 2019 ci sarà la visita del Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco in Ciociaria. Obiettivo della visita è quello di denunciare l'illegalità diffusa che è presente per le questioni legate all'Ambiente. Saranno all'attenzione del sodalizio Ambientalista le grandi criticità come la depurazione delle acque reflue urbane e industriali, le indagini della Magistratura sul traffico illecito dei rifiuti, i rifiuti sotterrati dai sodalizi criminali, l'abusivismo edilizio, la qualità dell'aria sotto infrazione della Comunità Europea, l'inquinamento della Valle del Sacco e del Nocione, la bonifica delle discariche già sanzionate dall'Unione Europea e il grande ruolo di vigilanza svolto da Fare Verde per alcune di esse. Il tema della legalità in primo piano in tutti gli incontri che sono in programma nella ricca agenda proposta dal suo Consigliere Nazionale Dott. Marco Belli che ricopre l'incarico di Presidente provinciale di Fare Verde. . A ciò si aggiunge la costituzione di tre nuovi gruppi locali e l'adeguamento del Direttivo Provinciale di Fare Verde Provincia di Frosinone. Non mancherà l'evento di Fare Verde Piglio per la promozione dei prodotti locali del giorno 28.7.2019 che avrà appunto come ospite d'onore proprio il Presidente Nazionale di Fare Verde. L'attenzione sarà rivolta in modo speciale alla tutela del patrimonio architettonico e Archeologico che da troppo tempo subisce attacchi, in nome di quello sviluppo insostenibile e improponibile, dall'edilizia privata  che   distrugge le testimonianze storiche  come conseguenza  del mancato rispetto  delle regole imposte dalle leggi dello Stato.
Fare Verde diventa sempre più capillare sul territorio della Ciociaria e si propone come forza popolare di contrasto all'illegalità.

mercoledì 10 luglio 2019

Inquinamento della terra - Fare Verde invita la popolazione a seguire la vicenda Smoking Fields .

Sono 7 gli indagati dell’operazione Smoking Fields che per lavoro o residenza sono riferibili alla provincia pontina ma sembrano coinvolti anche professionisti Ciociari.
Invece sono  tutti i romani Ugolini, Vittorio e Alessio, padre e figlio, di fatto i veri responsabili di Sep (e Sogerit, l’impianto situato di fronte a quello della Sep), la società più colpita e su cui ruota buona parte dell’operazione  coordinata dalla DDA di Roma.

Come proprietari dei terreni dove venivano sversati i rifiuti   ritenuti dagli inquirenti non conformi alla trasformazione in compost di alta qualità ci sono Gaetano Coronella e il figlio Gianfilippo ai quali è stato recapitato questa mattina il decreto di sequestro dei terreni siti in Via Mezzaluna, Pontinia.

Non mancano gli intestatari di società che di fatto gravitano nel mondo di Vittorio e Alessio Ugolini. Adrastea srl basata in Via Canestrini a Roma già nota a Fare Verde Provincia di Frosinone per aver ricevuto parte dei rifiuti del capping che copriva la  discarica Monte Castellone in Monte San Giovanni Campano  già sanzionata dalla Corte di Giustizia UE  e la Demetra srl un’azienda specializzata nelle attività di Trasporto, Trattamento e Smaltimento di rifiuti.
Indagati Enrico Corsetti, proprietario di un terreno tra Aprilia e Ardea, Donatella Venditti intestataria di un terreno tra la Migliara 51 e Strada del Quartaccio a Pontinia e Alfonso Gaito sempre di Pontinia

Luca Fegatelli, il dirigente della Regione Lazio già coinvolto nello scandalo collegabile a Manlio Cerroni (assolto), è definito come “socio occulto e gestore della Sep”.

Effettuate anche le perquisizioni in tre laboratori d’analisi del compost a Isola Liri, Caserta e Salerno, quest’ultimo con sede legale a Pomezia.

Da ultimo, alcuni sversamenti di compost “fumante” sono stati rilevati anche a Cori, Colle Piuccio (Sabaudia) e Maenz .  Gli altri indagati sono Sergio Mastroianni, Mauro Uniformi, Mario Reale. Giovanni Bonaiuto, Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Stefano Volpi, Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Fabrizio Carletti, Francesca Neri e Mario Sanna.


Smoking Fields, i terreni fumanti del Sud Pontino - 2duerighe

lunedì 8 luglio 2019

Vallerotonda - il Sindaco e la popolazione puliscono le rive del lago.

A Vallerotonda  il giorno 7.7.2019 è accaduto quanto è auspicabile che accada sull'intero territorio della Provincia di Frosinone: La popolazione, insieme al Sindaco Ing Di Meo Giovanni e agli amministratori Comunali, ha ripulito le rive del lago in quel meraviglioso angolo della nostra provincia.
Logicamente a Fare Verde che gode di legami storici con la popolazione di Vallerotonda non poteva sfuggire quell'azione meravigliosa ed è stata presente come si conviene alle vere Associazioni di Protezione Ambientale.
Una soddisfazione vedere quell'Ambientalismo di vero amore  della popolazione per il territorio; tutti impegnati a pulire e a preparare il pranzo per tutti.
Ambientalismo felicissimo, fatto di sorrisi e applausi anche per Fare Verde che toccano il cuore e fanno ben sperare per il futuro ed infatti erano  tanti i giovani e i giovanissimi che hanno partecipato a pulire le rive del lago e a restituirlo allo splendore. Visitate Vallerotonda!
 andate sulle rive del lago e vi ritroverete in un paesaggio unico  e in più siccome non guasta non ci sono parcheggi da pagare, non ci sono rumori molesti e di certo si può prendere la tintarella estiva senza avere la preoccupazione di affrontare un lungo viaggio per il rientro a casa.
Insomma a Vallerotonda c'è un piccolo angolo di Paradiso Terrestre della Ciociaria che vale la pena di essere visitato e se ci andrete dite pure che vi ha invitato Fare Verde.


A destra del Presidente provinciale di Fare Verde il Sindaco di Vallerotonda Ing. Di meo Giovanni


Tutti i protagonisti della giornata di pulizia sulle rive del lago

domenica 7 luglio 2019

Villa Latina - Raccolta ingombranti "Dove passano i nuovi barbari" oltre ogni rosea aspettativa.

L'ambientalismo è di nuovo un punto di riferimento per la vita di tutti i giorni e oramai questo è un fatto acclarato per gli abitanti della provincia di Frosinone che risentono quotidianamente e da troppo tempo delle conseguenze di ogni tipo di inquinamento. A Villa Latina la popolazione e gli amministratori Comunali coordinati da Fare Verde Provincia di Frosinone si sono uniti nella giornata del 7.7.2019 ed hanno raccolto tanti ingombranti fino a quando lo "scarrabile" è stato riempito. La partecipazione della popolazione è stata talmente massiccia che già prima delle 12.00 è stato raccolto quanto era possibile per il primo viaggio di conferimento al riciclo degli ingombranti alla Società Astra Ecologica Srl  di via Spinelle ad Alvito.
Tra i più soddisfatti è stato il Presidente provinciale di Fare Verde che dopo una ricognizione sul territorio si è intrattenuto a parlare con il Sindaco di Villa Latina, con il Vicesindaco Avv. Silvia Tusei e con gli altri Consiglieri Comunali presenti per pianificare le soluzioni da porre in essere per le altre criticità presenti sul territorio ma anche per cercare il modo di creare lo sviluppo del turismo sostenibile.
Un incontro estremamente positivo che subito dopo l'estate darà i primi frutti e primo fra tutti la soluzione finale per la discarica Camponi che finalmente è in uscita dall'elenco delle discariche soggette all'infrazione dell'Unione Europea.
Certo è ed è incontrovertibile che i problemi si affrontano uno alla volta e a tal proposito Fare Verde ribadisce che ogni criticità Ambientale verrà affrontata a Villa Latina e su questo non c'è discussione che tenga perché c'è la volontà dell'Amministrazione Comunale per risolverle.
Nel frattempo verranno organizzate altre due giornate ecologiche che interesseranno i rifiuti RAEE e la raccolta degli pneumatici usati (PFU) in modo da liberare il territorio dai rifiuti. Fare Verde Provincia di Frosinone è stata in continuo contatto con l'Avv. Francesco Greco Presidente Nazionale di Fare Verde che oltre ad aver  inviato  i suoi saluti a tutti i partecipanti ha annunciato la sua visita a Villa Latina per la fine del mese di Luglio 2019. Fare Verde Provincia di Frosinone ringrazia per la grande abnegazione e per l'impegno le signore e i signori  Sonia Annunzio, Maria Pia Valente, Silvia Tusei, Domenico Fusco, Francesco De Vecchis, Luigi D'Agostino, Renato Giony, Fernando Ficara, Franco Ambrosanio, Giacomo Rossi, Rachid Ezzarovali, Giancarlo Cocozza, Ivan Rossi , il piccolo Loris Cocozza, i cittadini che si sono impegnati  e gli iscritti di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano sempre presenti ad ogni appuntamento per le azioni di Fare Verde "Dove passano i nuovi barbari".








giovedì 4 luglio 2019

Smoking Fields - 18 SEQUESTRI PREVENTIVI, 5 PERQUISIZIONI DOMICILIARI E 6 PERQUISIZIONI LOCALI – BLOCCO DI CONTI CORRENTI PER PIÙ DI 1 MILIONE DI EURO

Villa Latina (FR) in occasione della raccolta degli ingombranti organizzata dal Gruppo Locale Fare Verde Villa Latina  il Dott. Marco Belli in qualità di Consigliere Nazionale di Fare Verde durante i lavori del seminario di sensibilizzazione Ambientale ha voluto ricordare la grande piaga delle Ecomafie e dopo aver parlato della discarica Camponi in Villa Latina già sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea  si è soffermato sulla  grande operazione in difesa dell'Ambiente Smoking Fields condotta dalla Procura di Roma DDA. Belli ha voluto sottolineare che quando ci sono operazioni contro la criminalità dei rifiuti in un modo o nell'altro , per combinazione o per responsabilità precise emergono sempre strani personaggi della provincia di Frosinone. 

In esecuzione  i provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – ufficio GIP, a seguito di richiesta dei PP.MM. della Procura di Roma- Direzione Distrettuale Antimafia, inerente ad una vasta operazione condotta dal Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia (LT) e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF .

Con l´apporto tecnico del Reparto Volo della Polizia di Stato di Roma e del Raggruppamento Aeromobili carabinieri di Pratica di Mare e l´ausilio dei carabinieri forestale di Roma, Frosinone e Napoli si sta procedendo al sequestro dei seguenti beni:

n. 3 aziende operanti nel campo della gestione di rifiuti, due in Provincia di Latina ed una in Provincia di Roma;
n. 1 discarica di proprietà di una società di Roma;
n. 4 appezzamenti di terreno (due siti in comune di Pontinia e due in comune di Roma);
n. 10 mezzi (tra autocarri, trattori, semirimorchi, escavatori);
nonché il sequestro preventivo, anche per equivalente, del profitto del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies C.P.) quantificato in più di 1 milione di euro (1.013.489,21) nei confronti di tutti gli indagati coinvolti;
contestualmente sono state eseguite 7 perquisizioni, sia domiciliari che presso laboratori di analisi nelle province di Roma, Frosinone e Napoli.
Le persone indagate sono 23 oltre alle aziende.

I reati contestati sono per tutti gli indagati concorso in traffico illecito di rifiuti, nonché, per alcuni di essi, anche il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale.

Per le aziende inoltre viene contestato l’illecito amministrativo da reato, in quanto il reato di traffico illecito di rifiuti è stato commesso nell’interesse e a vantaggio delle società coinvolte (D.Lgs. n. 231/2001).

Le indagini sono state condotte per mesi, in maniera coordinata, da Polizia Stradale di Aprilia e Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale – NIPAAF, del Gruppo CC di Latina con sopralluoghi e servizi sul territorio corredati da rilievi fotografici e con ricorso anche a penetranti strumenti tecnologici quali videoriprese da elicottero con telecamere di rilevazione geotermica, intercettazioni telefoniche ed ambientali, localizzazione di autoveicoli e telefoni cellulari con sistemi di rilevamento satellitare.
Gli accertamenti iniziali del NIPAAF di Latina e delle Stazioni carabinieri forestali hanno permesso di appurare che il materiale prodotto dall’azienda non poteva qualificarsi come compost, ovvero come un materiale che serve da ammendante per i terreni e quindi per migliorare la qualità degli stessi, bensì come rifiuto; da continui e numerosi campionamenti effettuati, grazie al supporto tecnico di analisi effettuate da strutture pubbliche quale l’Arpa Lazio, sezione di Latina, (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) si sono potuti riscontrare il superamento di diversi parametri previsti dalla normativa di settore, inerente al corretto utilizzo di fertilizzanti e prodotti affini.
Le attività sono poi proseguite, in continua e costante sinergia tra i due Reparti investigativi, (Polizia Stradale di Aprilia e NIPAAF di Latina) anche mediante riprese video dagli elicotteri del Reparto Volo della Polizia di Stato, nonché con intercettazioni telefoniche ed ambientali a carico dei presunti responsabili delle gestioni illecite di rifiuti.
Si è potuto così constatare che il materiale prodotto dalla società di Pontinia veniva spanso in terreni non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche presso terreni siti a in provincia di Roma. Oltre ad appurare che il sedicente compost, anche solo visivamente, non poteva classificarsi tale, si è accertato che gran parte di esso veniva interrato presso una discarica, sempre della provincia di Roma, proprio al fine di nascondere la cattiva qualità del bene prodotto.

Tutti gli indagati, nelle diverse qualifiche di amministratori, dipendenti delle società nonché di autisti di mezzi, proprietari dei terreni dove veniva spanso il compost, al fine di conseguire un ingiusto profitto (consistente nel mancato costo di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto di Pontinia, derivanti dalla raccolta differenziata dei Comuni della Provincia di Latina, indicato come “compost di qualità”, usato come materia prima e segnatamente come ammendante in agricoltura, rispetto al conferimento in discariche autorizzate per rifiuti non pericolosi, operazione che sarebbe stata invece corretta in relazione alla composizione chimica del rifiuto) con più operazioni e attraverso l´allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate (capannoni industriali dove veniva eseguito il trattamento inidoneo dei rifiuti, camion utilizzati per effettuare i trasporti, escavatori per realizzare gli sbancamenti in cui interrare i rifiuti, discarica autorizzata per rifiuti aventi CER differenti da quello realmente prodotto – 190503 o “compost fuori specifica”, soggetti incaricati stabilmente per le attività di trasporto e interramento, contatti telefonici continui e occultamento dei mezzi utilizzati a tal fine) nel periodo 01.01.2014 al 05.10.2018 gestivano abusivamente ingenti quantitativi (in quantità non inferiore a 57.577.500 tonnellate) di rifiuti speciali non pericolosi e segnatamente “compost fuori specifica” e percolato, trasportando, cedendo e abbancando detti rifiuti in più terreni trasformati in discariche abusive nonché presso una discarica non autorizzata per tali rifiuti, conseguendo un risparmio di spesa valutabile in euro 1.013.489,21 limitatamente sulla quota parte pari a 7.980,23 tonnellate di compost prodotto e campionato da ARPA.
Sep-1L’impianto della società di Pontinia, Sep di Mazzocchio, formalmente adibito e autorizzato al recupero di rifiuti mediante produzione di “compost di qualità” (materia prima derivante dal trattamento dei rifiuti) produceva stabilmente, in violazione dell’autorizzazione AIA ingenti quantitativi di rifiuto, come attestato dalle numerose analisi condotte da ARPA Lazio, sezione di Latina, anche in epoche diverse (negli anni 2014, 2015, 2016, 2017) essendo il materiale prodotto, per uno o più parametri, non conforme a quanto previsto dalla normativa di settore (D.Lgs. n. 75/2010); pertanto esso non poteva essere sversato quale ammendante in fondi agricoli ma doveva essere classificato quale rifiuto e come tale smaltito presso discarica autorizzata.
Inoltre in almeno 55 occasioni venivano scaricati rifiuti costituiti da compost fuori specifica e percolato di processo provenienti dalla Sep di Pontinia all’interno della discarica.
Le altre società sequestrate sono le aziende che svolgono rispettivamente la gestione di alcune fasi della lavorazione del materiale in ingresso proveniente dalla raccolta differenziata dei comuni e la ditta che gestisce i trasporti, dunque i mezzi che effettuano i movimenti dall’impianto di Pontinia alla discarica romana.
L’operazione, denominata “smokin fields”, deriva dal fatto che i terreni sui quali veniva effettuato lo spandimento del compost, letteralmente “fumavano”, segno evidente di una mancata maturazione del materiale, che invece continuava a fermentare in corso d´opera, contravvenendo in tal modo ai più elementari principi di rispetto dell’ambiente, a cui si sarebbero dovuti attenere i responsabili degli impianti sequestrati.