Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

domenica 12 giugno 2016

Utilizzo sostenibile delle sorgenti di superficie.

L'ACQUA MINERALE AL BAR COSTA PIU' DELLA BENZINA. Al bar un litro di acqua minerale costa in media 2 euro e per questo Fare Verde propone l'uso sostenibile delle sorgenti di superficie con una modalità che non è stata mai avanzata da nessuno... ma prima un breve quadro della situazione ed infine la proposta.







Il consumo di acqua minerale è un’abitudine radicata nel nostro Paese. Dalle analisi del Censis, infatti, l’Italia è in seconda posizione, battuta solo dal Messico. Il 61,8% della popolazione italiana compra l’acqua in bottiglia, 192 sono i litri l’anno per persona (80% in bottiglie di plastica).
Ma è davvero utile? L’acqua minerale confezionata e venduta nei supermercati è in realtà uno spreco e l’utilizzo della classica acqua di rubinetto permetterebbe anche di risparmiare. Se consideriamo una famiglia di quattro persone il costo annuale varia da 160 a 400 euro (consumo domestico escludendo la ristorazione commerciale e collettiva). Ma c’è di più e non tanto per le nostre tasche quanto per l’ambiente. Produrre, trasportare e smaltire bottiglie di plastica destinate all’acqua minerale sono attività che agiscono sull’ambiente. Dal trasporto su gomme con relative emissioni e intasamento di vie già sovraccariche fino alla plastica delle bottiglie difficile da smaltire: ogni passaggio della “filiera” è critico e dannoso. Per produrre 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri servono 450 mila tonnellate di petrolio utilizzate e vengono emesse oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2
Perché spendiamo tanto in acqua imbottigliata? La fiducia nelle proprietà dell’acqua di rubinetto, della sua sicurezza e potabilità è molto bassa, ed è per questo che si preferisce l’acqua minerale. In realtà non ce ne sarebbe bisogno, a meno di non avere alcuni problemi di salute tali da dover assumere queste acque.





Fare Verde propone l'utilizzo delle sorgenti di superficie con la realizzazioni di veri e propri acqua point. In principio le pubbliche amministrazioni dovrebbero adottare un protocollo Ambientale di protezione assoluta per le sorgenti di superficie, controllare la potabilità delle acque con esami biochimici di certezza. Alloggiare uno schermo luminoso off grid (innovazione)  per ogni sorgente che illustra le proprietà dell'acqua e gli esami di certezza a cui viene sottoposta; impiantare distributori automatici per il vuoto a rendere (bottiglie di vetro) e infine realizzare, a valle delle sorgenti, le biopiscine in modo da rendere i siti sorgivi una attrattiva balneabile pubblica durante i mesi di calura. I siti sorgivi debbono essere attrezzati con chioschi off grid (innovazione) per il ristoro dati in gestione ad Associazioni o Cooperative locali con la finalità di ottenere il necessario mantenimento dei luoghi con l'unico obiettivo della sostenibilità delle risorse idiriche , risparmio energetico e sicuro impiego stagionale per tante persone.