Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

martedì 15 dicembre 2015

Boville Ernica - Depuratore Vallepara/Casavitola - Scarico di liquido nerastro e puzzolente

Fare Verde Provincia di Frosinone continua l'azione di controllo e verifica della depurazione delle acque reflue dai depuratori nel Comune di Boville Ernica in tutela dei corsi d'acqua, delle Biodiversità, della Natura e dei Cittadini.
Il giorno 13 di Dicembre 2015 nel Comune di Boville Ernica è stato constatato in ictu oculi la fuoriuscita di liquido nerastro dal depuratore Vallepara/Casavitola che ha tinto per circa 1 Km il Fosso Meringo. A seguito di tale constatazione sono  stati allertatì il Corpo Forestale dello Stato , il Sindaco del Comune di Boville Ernica e tutti i Consiglieri Comunali con protocollo n. 12593 del 15 Dicembre 2015.
Fare Verde ha chiesto al Sindaco di Boville Ernica quale responsabile della Sanità e dell'Ambiente del suo Comune di fornire indicazioni utili sullo stato del depuratore Vallepara/Casavitola e di tutti i depuratori presenti sul territorio, di agire in tutela della salute della popolazione e di pubblicare i dati eventualmente in suo possesso riguardanti le autorizzazioni allo scarico e le eventuali analisi di certezza eseguite dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio.
Viste le notizie che sono in possesso di Fare Verde Provincia di Frosinone relative alla consapevolezza di quanto accade da parte del gestore del servizio idrico integrato si ritiene fuori luogo e irragionevole  che la popolazione non sia stata avvisata dei rischi che corre in seguito al blocco della depurazione. Si vuole ricordare che l'acqua dei pozzi attigui all'area del depuratore necessita di analisi biochimiche per scongiurare o accertare qualsiasi forma di inquinamento perché  viene usata per l'agricoltura e per l'abbeverata degli animali. Fare Verde non vuole che si ritrovi nei piatti quello che è disperso nell'Ambiente con tanta noncuranza.


lunedì 14 dicembre 2015

Depuratore di Vallepara/Casavitola - Boville Ernica

Che Fare Verde Provincia di Frosinone abbia scatenato un inferno per la depurazione delle acque è sotto gli occhi di tutti come è encomiabile il comportamento delle Forze dell'Ordine che hanno lavorato anche il giorno dell'Immacolata. Ieri Fare Verde Provincia di Frosinone è stata chiamata da alcuni cittadini del Comune di Boville Ernica per problemi agli scarichi del depuratore Casavitola/Vallepara ed effettivamente c'è un grosso problema che si riassume in modo sintetico. Le acque reflue che il depuratore Casavitola immette  nel Fosso Marengo già sottoposto a vincolo risultano Ictu Oculi di colore nerastro frammiste a schiuma come risultano puzzolenti all'olfatto e di fatto hanno colorato il Fosso Marengo per più di 1 km. Dopo i rilevamenti fotografici Fare Verde Provincia di Frosinone ha attuato come al solito la segnalazione alle Autorità Competenti e viste le pregresse segnalazioni per tanti altri depuratori ha colto l'occasione per chiedere ulteriori notizie sullo stato dei controlli attuati e in itinere. Fare Verde ha appreso che è in corso una imponente operazione di controllo capillare a tutti i depuratori ubicati nei Comuni di Monte San Giovanni Campano, Veroli e Boville Ernica come del resto era stato richiesto in tutela dei territori, della salute e del  torrente Amaseno.
Anche il depuratore di Casavitola/Vallepara riceverà gli accertamenti previsti dalla Legge. Fare Verde Provincia di Frosinone invita i Cittadini dei Comuni di Castelliri,  a segnalare problematiche alla depurazione al seguente indirizzo di posta elettronica: fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com

Depuratore di Vallepara/Casavitola con fuoriuscita di acque nerastre puzzolenti e con schiuma

Acqua pulita del Fosso Marengo prima del collettore del depuratore Vallepara/Casavitola

Acque NERE dopo lo sbocco del depuratore Vallepara/Casavitola

lunedì 7 dicembre 2015

Castelliri - Sito di discarica in via Sant'Angelo - Estratto della segnalazione -


Il giorno 7 Dicembre alle ore 15.30 circa è stato rinvenuto un sito di
discarica contenente rifiuti speciali e RSU in via Sant'Angelo nel Comune
di Castelliri Fr. Alle Coordinate Gps Latitudine 41,696625°N -
Longitutidine 13,514774°E Nel sito  è presente  eternit in quantità
frammisto ad altri rifiuti speciali  e a RSU. Con la presente ai sensi
della Normativa Vigente si chiede la bonifica del sito descritto e meglio
rappresentato nelle foto allegate. La scrivente Associazione di tutela
Ambientale è dispiaciuta per quanto è accaduto nel Comune di Castelliri
visto l'impegno profuso nella raccolta differenziata ma purtroppo
l'inciviltà è sempre in agguato e si scatena anche contro chi è meritevole.
Nel caso in cui si identificassero i responsabili di queste azioni
disgustose la preghiamo di segnalarci le generalità con la finalità unica
di intraprendere azioni legali nei loro confronti.
Fare Verde Provincia di Frosinone si rende disponibile per qualsiasi
chiarimento agli indirizzi di carta intestata o per il tramite del suo
rappresentante provinciale.





sabato 5 dicembre 2015

Fare Verde Isola del Liri - Avviso -

Alle ore 15.30 del giorno 5 Dicembre 2015 è stato aperto il verbale per la fondazione del Gruppo "Fare Verde Isola del Liri". Erano presenti il responsabile per la Provincia di Frosinone con delega del Presidente Nazionale Francesco Greco e i soci fondatori. Alle ore 17.00 dopo aver ascoltato gli intenti è stato lasciato aperto il verbale per permettere ad eventuali altri Cittadini di associarsi nel costituendo Gruppo Locale. Per info: fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com
Il verbale per la costituzione del Gruppo Locale Fare Verde Isola del Liri sarà chiuso non prima di giorni 5 e conterrà la nomina del Presidente Locale che avverrà a seguito di votazione palese. Si pubblica per le persone eventualmente interessate che sono domiciliate nel territorio di Isola del Liri.


 Alcune immagini della cascata del fiume Liri nel Centro Storico di Isola del Liri (FR) Italia.










venerdì 4 dicembre 2015

Ricorso diretto alla Commissione Europea per violazioni alla Direttiva Europea 91/271 e al Trattato di Berna STCE n.104 - Depurazione delle acque reflue urbane - Distruzione dell'Habitat e sparizione di specie inserite nel trattato

Fare Verde Provincia di Frosinone  in data 3 Dicembre 2015 ha presentato ricorso diretto alla Commissione Europea per le problematiche presenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano. Il ricorso rappresenta alla Commissione Europea la continua violazione alla Direttiva comunitaria 91/271, che impone agli Stati membri di dotarsi di sistemi di raccolta delle acque reflue urbane e garantire opportuni trattamenti per rimuovere le sostanze inquinanti. Nello stesso ricorso è stata  segnalata la violazione del tratttato STCE n.104 sottoscrito dagli Stati Membri con segnalazione al Comitato Permanente costituito dai rappresentanti delle parti
Tale tattato sottoscritto a Berna  tende ad assicurare la conservazione della flora e della fauna selvaggia e dei loro habitat naturali. Particolare attenzione è data dalla Convenzione alle specie in pericolo di estinzione e vulnerabili indicate negli allegati. Per i meno esperti si specifica che le parti  sottoscrivendo il Trattato STCE n.104 si sono impegnate a prendere ogni misura utile per la conservazione della flora e della fauna selvaggia.
Dopo un lasso di tempo che Fare Verde considera "figlio di scellerata volontà" non si è ritenuto giusto che la Conferenza dei Servizi convocata dal Comune di Monte San Giovanni Campano per il 30 Novembre 2015 sia andata deserta senza che sia stata presa alcuna misura di riparazione o adeguamento per portare tutti i depuratori delle acque reflue urbane a livelli rispettosi della Normativa Vigente. Alla Commissione Europea è stata rappresentata anche la sparizione dell'acqua nel torrente Amaseno e di due specie protette,meglio identificate come la Rana Italica e la Salamandrina Perspicillata, iscritte all'appendice IV del trattato di Berna STCE n.104 per gravi problematiche al loro habitat. Per questi motivi è stato presentato ricorso diretto alla Commissione Europea dopo anni di proteste e richieste. Infine è insita nel ricorso la RICHIESTA DI AVVIO, ALL’OCCORRENZA, DELLA PROCEDURA DI CONSTATAZIONE DAVANTI AL CONSIGLIO EUROPEO delle predette violazioni, ai sensi dell’art. 7  nel testo consolidato del Trattato sull'Unione Europea firmato ad Amsterdam il 7 ottobre 1997.
Fare Verde non ha ritienuto CONGRUO l'intervento di ristrutturazione  in corso per il solo depuratore Perna/Chiaiamari i cui lavori sono in corso solo dopo 7 mesi di serrata protesta  per i gravi danni arrecati all'Ambiente, alla terra e perfino alle economie di privati Cittadini.

Ricevuta del form di invio messo a disposizione dalla Commissione Europea



lunedì 23 novembre 2015

Incontro Ecogastronomico - 24 Novembre 2015 Agriturismo Colle Spinoso - loc. Scifelli nel Comune di Veroli

Immagine incorporata 1


Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della L.349/86
Decreto di riconoscimento n. 2080/SvS/DEC/2003
Sede Nazionale: via Trequanda, 25 – 00146 Roma –
Iscritta all'Albo della Regione Lazio
Provincia di Frosinone
Via Roma 5 –cap 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr) – tel.3935510005 – e.mail:fareverde.msgc@gmail.com

Fare Verde Provincia di Frosinone ha organizzato per oggi 24 Novembre 2015 dalle ore 18.00 (orario di accredito) l'Appuntamento Ecogastronomico “La Ciociaria incontra il mare” presso l'Agriturismo Colle Spinoso in località Scifelli nel Comune di Veroli. L'appuntamento Ecogastronomico è inserito nella SERR 2015 dell'Unione Europea e gode del sostegno dato dalla Commissione Europea nel programma Live, dell'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e dall'indiscutibile sostegno del Ministero dell'Ambiente della tutela del territorio e del mare.
Durante l'evento verranno riferite le richieste che sono in stato di avanzamento rivolte ai Comuni della Provincia di Frosinone per la RIDUZIONE DEI RIFIUTI di provenienza edile in linea con la normativa della Regione Lazio . Ci sarà la citazione dell'encomiabile lavoro svolto dall'Ufficio Tecnico di Monte San Giovanni Campano che ha incluso nelle prescrizioni progettuali di demolizione/ricostruzione il riuso dei materiali edili previo trattamento.
 Alle 18.30 circa ci sarà l'intervento del Presidente del Gal Verla che illustrerà brevemente il PSR 2014/2020 con le tre parole chiave che dovranno caratterizzare i progetti con importanti novità per le Associazioni.
Infine lo Chef Lorenzo Guarino delizierà gli astanti con piatti di “coniugazione” tra i prodotti locali della Ciociaria e quelli del mare.
La serata terminerà con l'assegnazione dei premi ai giornalisti che si sono distinti in difesa del territorio, dell'Ambiente, della Natura e delle Biodiversità.
Fare Verde invita a partecipare anche per essere informati sul PSR 2014/2020 che tra le parole magiche per ottenere finanziamenti Europei prevede la QUALITA' che passerà attraverso biodiversità, misure agroambientali e produzione biologica.
Evento dematerializzato (non è stata usata carta) nella comunicazione in linea con la riduzione dei rifiuti e la sotenibilità prevista dalla SERR 2015.
Fare Verde Provincia di Frosinone


sabato 21 novembre 2015

Come si possono ricaricare le auto elettriche dai lampioni.

Fare Verde Provincia di Frosinone è rimasta perplessa nel constatare la mancata diffusione e la mancata promozione dei trasporti pubblici e privati con propulsione elettrica proponendo una soluzione  di semplice realizzazione per ovviare al problema della ricarica per i veicoli dotati di motore elettrico che fino a questo momento rappresenta l'unico problema ostativo alla loro diffusione.
Il progetto da realizzare è semplicissimo, di impatto ambientale nullo e di scarsissimo impegno economico perchè in pratica utilizza quasi tutta la tecnologia  già presente ad esclusione del cavo di collegamento con l'autovettura.


La Provincia di Frosinone dovrebbe "modificare" almeno 4 lampioni, in media,(proporzionando il numero dei lampioni agli abitanti) per ogni Comune lungo le vie di sua pertinenza dotandoli di cavo di connessione per la ricarica degli autoveicoli elettrici per il trasporto privato.
Agli automobilisti non resterà altro da fare che attivare un contratto con uno dei gestori per la distribuzione elettrica  e tramite password attivare la ricarica della propria autovettura collegandola al dispositivo con la possibilità di scegliere  qualsiasi valore in euro di energia elettrica. E' quindi chiaro che il pagamento tramite cellulare che è  di tipo telematico lascia spazio anche a chi NON ha nessun abbonamento in quanto mediante il cellulare potrà essere attivato il pagamento direttamente  associandolo ad una carta di credito personale o prepagata con il sistema Virtual POS. Altra modalità prevista è quella  di pagare diretamente la ricarica con emissione temporanea di una password esclusiva  presso un qualsiasi punto Poss FISICO con la tipologia tipica già adottata  per le ricariche dei cellulari. Basterà dotare i pali "modificati" del connettore attivabile con teleinterruttore e numerarli per dare il riferimento al sistema sulla sua geolocalizzazione e tutto questo sarà ancora più facile se la dislocazione e la numerazione dei pali modificati verrà riportata su una mappa digitale da visionare al momento del rifornimento o nel momento in cui l'automobilista dovrà programmarlo.
Fare Verde Provincia di Frosinone propone soluzioni sostenibili.

La nuova stangata sui rifiuti è piovuta dal cielo.


E' in arrivo la stangata SAF e infatti a seguito della Sentenza del Tar n. 685/2014 che sancisce il mancato adeguamento tariffario e il riconoscimento del credito alla società ricorrente MAD per il conferimento dei rifiuti in discarica la Regione Lazio è corsa ai ripari. C'è stato l'adeguamento tariffario eseguito dalla Regione Lazio che ha innalzato a 101,62 euro per Tonnellata il costo di conferimento in discarica. Cosa ancora più grave è che il TAR giustamente ha addossato le responsabilità alla SAF ed infatti nella premessa della determina della Regione Lazio si legge “che il diritto di credito non si costituisce nei confronti della Regione ma bensì nei confronti della società SAF e che la determinazione regionale A07636 del 27/9/2013 può consentire alla società ricorrente di attivarsi presso la società conferente per ottenere le maggiori some derivanti dalla modifica tariffaria.”


 Nello specifico ciò significa che quanto riconosciuto come credito alla MAD società ricorrente (circa 10.000.000 di euro) per ordine della Regione Lazio sarà spalmato, come la cioccolata, ai Comuni. Tale importo sarà suddiviso in 72 mensilità e la nuova tariffa sarà applicata con decorrenza del 16 Aprile 2012 (duemiladodici). Di fatto ci saranno due tipi di aumenti cumulativi di cui il primo è relativo al risanamento del credito e il secondo a quello dell'aumento tariffario.
Fare Verde Provincia di Frosinone si domanda se agli amministratori regionali e comunali interessa che le famiglie e i cittadini vengano tartassati e stangati continuamente mentre i servizi non eccellono in nessun campo . Buona parte di quelle stangate poteva essere evitata con l'interessamento dei Sindaci che di certo non stanno collezionando belle figure. La scrivente Associazione Ambientalista continua ad asserire che va migliorata la raccolta differenziata in ogni dove nella Provincia di Frosinone con il programma RIFIUTI ZERO che oltre a difendere il territorio e l'Ambiente toglie di mezzo questo commercio oneroso solo per la popolazione che oltre ad essere eticamente disgustoso spesso e volentieri non è rispettoso delle leggi.



sabato 24 ottobre 2015

La Provincia di Frosinone NON è il campo di Battaglia per guerriglieri/bracconieri. Ordigno trappola per bracconaggio rinvenuto Arce.



​ Oggetto: La Provincia di Frosinone NON è il campo di Battaglia per guerriglieri/bracconieri. Ordigno trappola per bracconaggio rinvenuto  Arce.

Lettera aperta al Sig. Prefetto di Frosinone,
Circa 2100 anni fa dalla Ciociaria partì la definizione che rappresenta nel miglior modo possibile la CIVILTA'. Fare Verde Le rappresenta con poche frasi di Marco Tullio Cicerone gli albori della convivenza CIVILE meglio rappresentata dall'illustre giurista: “Coloro che risultano primi in valore e nel prestare consiglio, quelli che, compresa la faccenda dell'umana facilità di imparare e dell'intelligenza, radunarono i dispersi in un solo luogo e li addomesticarono. Questi circondarono con mura, stabilita una legge sia divina che umana, sia le case per un'utilità comune, che chiamiamo pubbliche, sia le associazioni di uomini, che in seguito furono chiamate cittadinanze, sia le case unite (agglomerati di case), che chiamiamo città. E tra questa vita raffinata con l'educazione e quella bestiale non vi è alcuna differenza quanta non ve ne è tra la legge e la forza (come tra legge e forza). Se non vogliamo servirci dell'una, dobbiamo servirci dell'altra. Vogliamo che la violenza sia annientata: è necessario che prevalga la giustizia, cioè le sentenze sulle quali si fonda ogni diritto. “ (Cit. Origine e fondamenti della Civiltà)
La nostra Associazione a seguito del rinvenimento di un altro ordigno/trappola per abbattere animali in località Arce Le chiede di usare la forza e le Leggi con la necessaria fermezza su tutto il territorio della Provincia di Frosinone che non può e non deve essere scambiata con i campi di battaglia della guerra del Vietnam.
Queste attività INCIVILI e INDEGNE di bracconaggio violento in un solo colpo hanno realizzato l'esatto contrario della convivenza Civile che è regolata dalle LEGGI DELLO STATO e della REGIONE LAZIO e ancor prima dal rispetto inculcato dalle leggi Naturali e dai Comandamenti Divini.
Con la pratica del bracconaggio VIOLENTO è stata inculcata senza ombra di ragionevole dubbio la PAURA nei CITTADINI di fruire dei boschi e dello spettacolo della NATURA come è stata vanificata l'opera di tutte le Associazioni Ambientaliste e Naturaliste che in tutti i modi cercano di spiegare e insegnare  l'amore che ci deve essere  per la Natura e il nostro patrimonio boschivo quali elementi ritenuti indispensabili dallo Stato per un Ambiente sano e per la migliore qualità della vita.
Fare Verde Provincia di Frosinone Le chiede quindi di adottare misure eccezionali, già richieste all'Ufficio Sicurezza in occasione dei fatti cruenti di Ferentino, per arginare il fenomeno INDEGNO e INCIVILE del bracconaggio violento.
Si prega la S.V. di prendere decisioni di rigore come il blocco totale di qualsiasi attività, della circolazione pedonale e degli autoveicoli nelle aree di rinvenimento per tutto il tempo necessario che servirà per ristabilire le condizioni di SICUREZZA.
Fare Verde le CHIEDE di ORDINARE, per tutto il tempo necessario, la creazione di aree cuscinetto circolari con raggio di 3000 metri dal centro preso nel punto di rinvenimento degli ordigni/trappola in modo che le aree possano essere perlustrate ed eventualmente bonificate ad opera di personale specializzato anti guerriglia.
La Provincia di Frosinone non può e non deve più piangere lutti per l'INCIVILTA' di persone che hanno deciso di vivere come SELVAGGI e GUERRIGLIERI per il proprio tornaconto o per la propria dissennatezza a danno degli altri. Infine
Le viene chiesto anche di emanare un VADEMECUM PER LA SICUREZZA  per la fruibilità dei boschi perché essi sono frequentati anche dalle famiglie con bambini, dai cercatori di funghi, da chi raccoglie la legna secca, dagli escursionisti, dai Naturalisti, dai cacciatori ecc ecc.


 

Nella speranza che queste richieste che si ritengono  dettate dal buonsenso vengano accolte e applicate al più presto Fare Verde si affida alla fortuna nella speranza che non sia avversa , contraria alla vita e alla convivenza CIVILE.

lunedì 19 ottobre 2015

Il Parco dei Monti Ernici lo vuole la popolazione

Fare Verde Onlus è tra le tante Associazioni che hanno firmato la richiesta per la proposta di legge presentata da diversi Onorevoli della Regione Lazio  rimasta fino a questo momento un sogno nel cassetto.
Mentre si perde tempo c'è chi lo spende il tempo per compiere azioni scellerate sui Monti Ernici ed è per questo che Fare Verde produce l'ennesima vibrata protesta per il fuoristrada praticato senza scrupoli, per l'eccessiva presenza di cacciatori, per la caccia selettiva, per l'abusivismo, per la mancanza dei regolamenti delle aree Natura 2000, per il bracconaggio, per il pascolo selvaggio e per quanto altro deturpa l'Ambiente e disturba le Biodiversità.
Fare Verde non si sfoga tanto è vero che è sempre in prima linea per contastare le azioni dissennate ma vuole cogliere l'occasione per ricordare ai politici che il tempo delle promesse è scaduto su date indicate da loro stessi e che è arrivato il tempo di mettere mano ad un progetto efficiente ed efficace che sia da legante per una migliore economia del territorio da attuare  per preservare e tutelare le bellezze che la Natura  offre gratuitamente. L'istituzione del  Parco dei Monti Ernici è il metodo giusto per tutelare l'Ambiente, la Natura e le Biodiversità utilizzando le risorse presenti con l'assoluta sostenibilità che porterebbe la popolazione a fruire dei benefici in netta contrapposizione alla politica spoliatrice attuata fino a questo momento  che è a vantaggio di quei pochi  che vedono i nostri Monti come un Parco Giochi.
Per questi motivi Fare Verde è firmataria di una lettera inviata  ai Consiglieri Regionali della Regione Lazio con i quali   vuole essere ancora più precisa: Battetevi per il Parco dei Monti Ernici perchè il PARCO lo vuole la gente.













lunedì 12 ottobre 2015

SALVATE IL TORRENTE AMASENO

SALVATE IL TORRENTE AMASENO 
 - Nel pomeriggio del 12 Ottobre si è svolto il PRIMO intervento della Polizia Provinciale sui territori dei Comuni di Monte San Giovanni Campano e Boville Ernica . Gli uomini del Comandante Massimo Belli accompagnati da Fare Verde Provincia di Frosinone  hanno aperto il verbale di constatazione nel primo pomeriggio sul territorio di Monte San Giovanni Campano con il rinvenimento di due discariche di rifiuti di cui una di rifiuti speciali lungo il torrente Amaseno e precisamente all'intersezione con la S.P n.64 accesso Sud . Un Cittadino di Monte San Giovanni Campano ha rotto gli indugi e dopo aver vinto i timori per le possibili conseguenze di futura discriminazione erga omnes   ha condotto la Polizia e Fare Verde in località prossima a Colle Pupazzo dove sono state rinvenute numerose lastre di eternit. Il sopralluogo è continuato sempre in località Colle Pupazzo dove c'è la più grande offesa alla Natura e alle biodiversità con un accumolo di immondizia a dir poco sconvolgente ed è terminata in località Miniera dove c'è un'altra discarica che sversa direttamente nel torrente Amaseno. Gli Agenti della Polizia Provinciale hanno fatto rilevamente fotografici anche a nuove strutture realizzate a poca distanza dal greto del torrente. Sono stati fatti rilevamenti  Ictu oculi suffragati dai  rilievi fotografici al torrente Amaseno a valle del depuratore di Colle Pupazzo "ma di più"  non si può dire nel merito perchè sono state rappresentate  criticità estremamente serie che sono oggetto di approfondimento . Questo è il primo interevento in difesa del territorio, delle biodiversità e della Natura ma ce ne saranno altri che interesseranno i territori dei Comuni di Veroli e Strangolagalli come non sarà tralasciato il tratto del torrente Amaseno a valle di Boccafolle fino al suo congiungimento con il fiume Liri a Campolarino. Fare Verde invita chi ha commesso reati Ambientali a costituirsi presso le Forze dell'Ordine e ad adoperarsi per restituire lo Stato dell'Ambiente alle condizioni Naturali perchè c'è determinazione nell'azione di "contrasto" a questo tipo di reati. La scomparsa di alcune specie tra cui quelle anfibie protette dalla Legge   è oggetto di denuncia alla Magistratura Frusinate fatta da Fare Verde che ha segnalato la scomparsa dal greto del torrente Amaseno, nel tratto oggetto della grossa operazione della Polizia Provinciale, le specie  Rana Italica, la Raganella, la Salamandrina dagli occhiali, i pesci della specie Ciprinide e l'Airone  che rappresentavano l'anello bilogico della biodiversità faunistica dell'Ambiente umido del torrente Amaseno come sono scomparse le alghe e cosa ancor più grave è che  Fare Verde ha DENUNCIATO la scomparsa  totale e misteriosa della  portata idrica  del torrente che da almeno 5 mesi   è di ZERO litri al minuto quando l'acqua ci dovrebbe essere per forza . Un mistero che verrà presto risolto dagli inquirenti perchè il torrente Amaseno non rappresenta l'eccezione dimostrata  all'enunciato della  legge della  conservazione della massa.
Fare Verde Provincia di Frosinone

Polizia Provinciale

Colle Pupazzo

Colle Pupazzo


Intersezione SP 64/torrente Amaseno


Rifiuti speciali intersezione SP64/torrente Amaseno (seconda discarica diretta nel torrente)

mercoledì 30 settembre 2015

Il DECRETO del Presidente della Provincia di Frosinone non risolve il problema dei Cinghiali.

“La situazione di ingente presenza di cinghiali sul nostro territorio, che stanno creando problematiche di varia natura, soprattutto alle colture, ha richiesto l’adozione di un provvedimento specifico come il decreto per aumentare le giornate di abbattimento degli ungulati, di concerto con quanto indicato dalle Atc e con il Comitato tecnico faunistico venatorio regionale.  Un provvedimento che viene incontro anche alle tante richieste che arrivano dai territori e dagli amministratori locali”. Con questa frase il Presidente della Provincia di Frosinone ha autorizzato l'allargamento e l'anticipazione della caccia al cinghiale. Fare Verde Onlus però resta perplessa perchè vorrebbe davvero chiedere al Presidente quale tipo di coltura è messa a rischio dall'orda di cinghiali che il Presidente della Provincia  accenna appena nel suo costrutto addossando responsabilità specie specifiche omettendo però tutte le altre responsabilità ben individuate dall'Ispra .





 Forse avrà ascoltato gli ATC della Valtellina dove ci sono le colture di mele o quelli di Mantova dove si producono le Pere perchè in Provincia di Frosinone questo è il tempo della semina e l'unica produzione  che si potrà raccogliere sarà quelle delle olive come gli unici danni alle colture potranno essere arrecati dai cacciatori mentre attraversano i terreni seminati. Il Direttore Generale dell'ISPRA ha dato la colpa all'uomo per la presenza dei cinghiali nell'audizione presso la Commissione Ambiente del Senato. ''Spesso è carente la gestione dell'amministrazione pubblica'', ha aggiunto Laporta (direttore Generale dell'ISPRA) per il quale serve ''una riduzione drastica del numero di cinghiali usando tutti gli strumenti consentiti dalla norma''. I punti principali su cui intervenire, secondo l'Ispra, dovrebbero essere questi: amministrazione, parchi e aree protette, agricoltori, cacciatori, mondo ambientalista. Tra le azioni, ''blocco dell'inserimento di ulteriori cinghiali sul territorio nazionale, risolvere le problematiche delle aree protette'' per le quali basterebbe ''applicare il manuale con le linee guida''. ''Le massime criticità - ha osservato in riferimento alle aree protette - sono l'assenza di strategie e la mancanza di decisioni per gli enti gestori''. Laporta ricorda come si potrebbero migliorare alcuni ''aspetti sanitari'' della norma. Tanto che per esempio, secondo l'esperto dell'Ispra Piero Genovesi, alcune aree protette non riescono a trattare ''in modo corretto'' dal punto di vista sanitario sia gli animali vivi che le carcasse. Infine per Laporta serve ''una gestione continua e attenta tutto l'anno''
La domandina viene spontanea: In Provincia di Frosinone si stanno reintroducendo cinghiali? Se così fosse e siccome è risaputo che in Provincia di Frosinone è diventata abitudine allevare i cinghiali e gli incroci di cinghiali con i maiali (cosiddetti insertati) ci viene da pensare che l'allargamento alla caccia al Cinghiale è il frutto anche di queste pratiche non proprio corrette. DI FATTO LA SOLA CACCIA AL CINGHIALE NON RISOLVE LA SITUAZIONE come ha ben spiegato il Direttore dell'ISPRA e come Fare Verde ha anticipato da tempo in tutti gli articoli pubblicati dalla stampa.


Nella foto il Presidente della Provincia di Frosinone e  Fardelli
Fare Verde  chiede quindi di studiare la giusta strategia da attuare lasciando perdere le tattiche strane; il  ripensamento del calendario venatorio che dovrebbe prevedere  controlli serrati sulle modalità brutali con cui viene esercitata l'azione venatoria che spesso e volentieri è TROPPO vicina alle civili abitazioni , ai luoghi di lavoro, agli animali domestici, alle aree verdi attrezzate. Si lamenta inoltre che  questa ultima  tipologia di proteste relativa alla sicurezza dei Cittadini di cui Fare Verde vanta grandi quantità di repertorio troppo spesso viene ignorata e per ultimo sono ignorate le doglianze dei Cittadini che si ritrovano presi a fucilate con proietti di piombo che cadono ovunque.

domenica 20 settembre 2015

Ai cacciatori piace la NATURA MORTA.

Ai cacciatori piace la NATURA MORTA.
Questa mattina sul quotidiano la Provincia (FR) è stato pubblicato un articolo sull'apertura della caccia che rappresenta le esperienze di un anziano cacciatore ultrasettantenne. Resta fermo che il cacciatore non ha capito bene il termine Ambientalista perchè gli Ambientalisti non sono coloro che fruiscono dello stato della Natura ma letteralmente: Sono quelle persone che operano in difesa dell'Ambiente con denunce, proposte e perchè no con azioni di esempio. Fare Verde precisa che agli Ambientalisti non piace la NATURA MORTA.





 Il cacciatore poi ha continuato mettendo dei paletti nei confronti dei bracconieri che operano con le trappole come quella messa in posa a Ferentino che costò la vita ad un essere umano definendoli delinquenti. A questo punto però c'è da dire e dire molto perchè ogni anno immancabilmente ci sono morti (nella stagione venatoria 2014 ben 22) già 5 solo nella giornata di preapertura del 2015 e ci sono tante persone ferite che non hanno mai avuto a che fare con la caccia o con un fucile. Fare Verde ha inviato una nota al Sig. Prefetto di Frosinone chiedendo maggiore prevenzione per evitare gli incidenti di caccia perchè sistematicamente durante l'attività venatoria non sono rispettate le distanze dalle strade, dai luoghi di lavoro, dalle aree verdi, dalle civili abitazioni e dagli animali domestici. Il resto del racconto è rivolto al nipotino di 10 anni e a questo punto Fare Verde chiede al Cacciatore che si crede Ambientalista di lasciarlo libero di crescere con le convinzioni che gli detteranno la coscienza senza che gli venga inculcata la cultura della morte anche perchè fino a prova contraria ai bambini la Natura piace VIVA.

giovedì 17 settembre 2015

La Ciociaria fra mare e monti - Evento gastronomico -

Fare Verde Veroli - E' in fase organizativa l'evento gastronomico: "La Ciociaria fra mare e monti" che si terrà sul territorio di Veroli a Novembre in data da fissare. Nell'incontro del 17 Settembre 2015 il progetto è stato discusso e approvato alla presenza del responsabile provinciale di Fare Verde Onlus. Entro martedì si perfezioneranno i rapporti di collaborazione con almeno due Coop di Pescatori presenti sulla costa Laziale come verranno contattate le aziende Ciociare che producono esclusivamente prodotti di nicchia. Lo Staff creato dallo Chef Presidente Di Fare Verde Veroli Lorenzo Guarino coniugherà sulla tavola i prodotti della Ciociaria con quelli del mare. Nel frattempo è iniziata la ricerca della location migliore per l'evento ma c'è solo l'imbarazzo della scelta sul territorio di Veroli.

domenica 13 settembre 2015

L'attività di antibracconaggio su Veroli e Monte San Giovanni Campano si è traformata nel rinvenimento di due discariche

Domenica 13 Settembre 2015 ore 11.00.Nell'ambito dell'attività "ANTIBRACCONAGGIO" Fare Verde Provincia di Frosinone ha coordinato i volontari locali di Fare Verde Veroli e Fare Verde Monte San Giovanni Campano. I nuovi volontari si sono allargati a ventaglio perlustrando l'area del territorio di Veroli e Monte San Giovanni Campano subito dopo l'ingresso della strada che conduce alla discarica di Monte Castellone e nella flocalità Fontana Fratta alla ricerca di trappole dei BRACCONIERI. Si pensava di fare una semplice esercitazione e invece si è verificata una di quelle situazioni dove al peggio non c'è mai fine e delle qualii non ci si può meravigliare. La scrivente Associazione Ambientalista con sommo dispiacere dichiara di aver rinvenuto 2 (DUE) luoghi di discarica sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano di cui uno caratterizzato nel contenere esclusivamente rifiuti speciali e l'altro sito oltre a contenere rifiuti speciali presenta anche immondizia ingombrante. Nello specifico sono stati rinvenuti una cinquantina di pneumatici, molte guaine per edilizia, materassi e rifiuti solidi urbani tanto per non farci mancare nulla. Domani mattina Fare Verde Provincia di Frosinone segnalerà le due discariche alle Autorità Competenti chiedendo l'immediata bonifica dei luoghi. L'unica cosa bella della mattinata è stato il benvenuto di due famiglie che ci hanno detto: "Ci hanno abbandonati e siete gli unici a venire quissù" e poi la Sig.ra Maria che di anni ne ha tanti ha offerto il caffè e una fetta di torta come solo le donne Ciociare di altri tempi sanno fare.




sabato 12 settembre 2015

In Italia il LUPO è ignorante ma in Provincia di Frosinone è "IGNORANTISSIMO."

Normalmente In natura si viene a creare un equilibrio tra le prede e i predatori. Questo equilibrio tende a non far aumentare troppo il numero delle prede e dei predatori. Quando il numero delle prede è grande, anche la popolazione dei predatori sarà altrettanto grande. Viceversa quando la popolazione delle prede è bassa, i predatori, che non riescono più a reperire il necessario nutrimento, tenderanno a calare di numero. Le popolazioni sia delle prede sia dei predatori, subiscono quindi una serie di fluttuazioni nelle proprie densità. In altre parole, se il numero delle prede aumenta, dopo un certo tempo aumenterà anche il numero dei predatori. Ma un grande numero di predatori finirà sicuramente per ridimensionare il numero delle prede, che quindi tenderà a ridursi. Questo porterà, dopo un certo intervallo, alla riduzione dei predatori stessi.
Questo meccanismo di regolazione impedisce alle popolazioni di prede di diventare troppo numerose. Inoltre favorisce la selezione naturale eliminando le prede più deboli e i predatori meno abili, quindi i soggetti geneticamente meno adatti. Per un predatore mangiare una preda comporta una diminuzione della capacità portante dell'ambiente, e quindi una diminuzione della prospettiva di vita del predatore. Per questo ci devono essere dei legami tra i predatori e la quantità di prede che si trovano in un dato ambiente. Le dinamiche di popolazione delle interazioni preda-predatore, possono essere modellate utilizzando le equazioni di Lotka-Volterra, un modello matematico che descrive l'equilibrio ciclico delle due popolazioni.








 Un predatore specializzato dovrà, in base al ruolo che ricopre nella catena alimentare, essere molto meno numeroso rispetto alla sua preda specifica, al fine di mantenere l'equilibrio. Quindi osservata l'equazione di Lotka/Volterra se ne deduce che il lupo essendo il predatore dei cinghiali non ha studiato la matematica , fa ancora di peggio perchè IGNORA le prede pur avendole a disposizione. Gli organismi viventi tendono a colonizzare tutto lo spazio disponibile al fine di sfruttare meglio tutte le risorse soprattutto quelle cosiddette “edafiche”, cioè nutritizie disponibili nell'ambiente.
Ciò significa che, in caso di un aumento demografico correlato con le fluttuazioni cicliche delle popolazioni, si possono osservare spostamenti più o meno estesi di individui che si disperdono alla ricerca di nuove aree da colonizzare. A volte questi spostamenti hanno un'entità così notevole da apparire come vere e proprie invasioni.
Per altre specie, invece, gli spostamenti sono dovuti a modifiche che la loro normale area di diffusione sta subendo. Quello che vuole rappresentare Fare Verde in questo ACCENNO di costrutto è che alla presenza paventata di tante prede che in questo caso sono rappresentate dai cinghiali ci dovrebbe essere una cospicua presenza dei predatori e siccome tutti questi lupi in giro non si vedono ci sono problemi di fondo legati all'Ambiente ma anche alle abitudini di vita dell'essere umano che vengono così riassunti in modo semplice: L'espansione dell'essere umano ha procurato quella che si chiama competizione interspecifica tra cinghiali, lupo ed essere umano. Si vuole essere precisi: alla base della competizione c'è il fatto inconfutabile che l'essere umano vuole CIBARSI dei cinghiali o comunque trarne profitto economico diretto dalla vendita delle carni o in modo più sottile ne potrebbe tollerare la presenza se i danni procurati dalla specie cinghiale fossero risarciti. Tornando ai lupi che sono a quattro zampe che seppur ignoranti seguono la configurazione asintotica variabile perchè legata ad un sistema dinamico quale può essere l'Ambiente...tornando ai lupi e ai cinghiali la nostra Associazione chiede di fare un passo indietro e di studiare entrambe le popolazioni nella loro espressione Gaussiana e nella rappresentazione schematica piramidale per capire se i cinghiali sono davvero in espansione e perchè i lupi sono sostanzialmente stabili. Capito questo si potrà dedurre se il numero dei cinghiali stimati è davvero congruo o frutto di una campagna pubblicitaria facente parte di una strategia competitiva interspecifica dell'essere umano. In buona sostanza se ci sono tanti cinghiali in giro perchè non ci sono i loro predatori e in questo caso i lupi?



 A questo punto non bisogna sottovalutare che nello stato di natura, cioè uno stato in cui non esiste alcuna legge, ciascun soggetto, mosso dal suo più intimo istinto, cerca di essere opportunista e approfitta di qualsiasi essere ritenuto utile al soddisfacimento dei suoi desideri. Ogni essere umano vede nelle altre specie potenzialmente competitive un nemico. Da ciò deriva che un tale stato si trovi in una perenne conflittualità , in un continuo bellum omnium contra omnes , nel quale non esiste il torto o la ragione che solo la legge può distinguere, ma solo il diritto di ciascuno su ogni cosa, anche sulla vita di altri esseri. Sulla base di quanto appena esposto sommariamente diventano improvvisamente esuberanti in numero i cinghiali, i caprioli, i cervi (tutte specie dalle carni pregiate) mentre ad esempio i corvidi che procurano un tantino di ribrezzo in quanto si nutrono di carogne stanno bene dove stanno anche se in soprannumero per mancanza di predatori.

MONTE SAN GIOVANNI C. – Fare Verde ancora contro l’attività venatoria illegale

MONTE SAN GIOVANNI C. – Fare Verde ancora contro l’attività venatoria illegale

I boschi della Provincia di Frosinone non sono il Vietnam ma da queste parti si aggirano i Vietcong.

I Boschi della Provincia di Frosinone non debbono diventare come  la Jungla durante la guerra  del Vietnam e tutti i Cittadini debbono vivere nella sicurezza totale. Il Cittadino  del Comune di Ferentino è stato ucciso da una trappola esplosiva  piazzata da un bracconiere. Per Fare Verde è puramente impossibile ignorare questo campanello d'allarme che è dissociato dalle leggi matematiche che regolano le statistiche. Certo è che tutto diventa possibile sulla stampa ma la realtà nuda e cruda porta a riflettere la nostra Associazione vista la vastità dei territori boschivi e il numero delle persone dedite alla pratica venatoria illegale e quindi si ritiene  che  probabilmente altre trappole potenzialmente lesive, anche con altre tipologie, possano essere state disseminate sul territorio Provinciale con lo scopo di  catturare e uccidere gli animali selvatici.

Trappola Vietcong

Come opera di prevenzione per il futuro la nostra Associazione chiederà a tutte le Istituzioni locali e a quella Regionale di emettere ordinanze per la Sicurezza Pubblica in difesa dei Cittadini e dei Cacciatori in quanto non è possibile pensare che l'episodio accaduto a Ferentino che ha messo in evidenza l'applicazione di una trappola esplosiva possa ripetersi.
Fare Verde Provincia di Frosinone si rivolgerà immediatamente al Sig. Prefetto di Frosinone e chiederà che in caso di rinvenimento di trappole lesive per l'essere umano e per gli animali selvatici vengano sospese la caccia e le escursioni nei boschi sul territorio del Comune interessato e dei Comuni confinanti per almeno 30 giorni o per tutto il tempo necessario per permettere la perlustrazione e l'eventuale bonifica del territorio.
Fare Verde si batterà all'inverosimile per quanto proposto nell'interesse dei Cittadini e della Fauna selvatica ma si batterà soprattutto per evitare che si possa ripetere quanto è accaduto a Ferentino dove un essere umano è deceduto per una trappola esplosiva. La Provincia di Frosinone non è la Provincia di Hồ Chí Minh nella guerra del Vietnam e i bracconieri non si  debbono comportare come i  Vietcong perchè oltre agli adulti e agli animali  per boschi ci vanno anche i bambini.


FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: AVVISO AI CITTADINI, AI BRACCONIERI E AI CACCIATOR...

FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: AVVISO AI CITTADINI, AI BRACCONIERI E AI CACCIATOR...: - AVVISO AI CITTADINI, AI BRACCONIERI E AI CACCIATORI - Il Vademecum di Fare Verde per evitare gli incidenti di caccia: 1) E' v...

giovedì 3 settembre 2015

Il Presidente Zingaretti si è dimenticato...Fare Verde difende la vita:NO alla CACCIA!

Il Presidente della Regione Lazio non ha mantenuto le promesse ed ha aperto la caccia con estrema fantasia. Egli da bravo politico nel suo programma elettorale precisò: "Fauna selvatica e parchi naturali sono un patrimonio regionale spesso viziato per interessi economici o di parte. La regione Lazio dovrà esercitare tutte le competenze e le facoltà atte a garantirne concreta tutela, condividendo iniziative in sinergia con le associazioni animaliste". 


Si deve essere dimenticato ed ha aperto la caccia con un decreto a sua firma (oramai è chiaro che i politici firmano tutto quello che capita). La caccia è stata aperta il 2 settembre e non la terza domenica del mese, come disposto dalla legge nazionale 157/92 e tutto per compiacere i cacciatori , i produttori di armi e munizioni nonchè quella nicchia di mercato che realizza una miscela esplosiva tra il lecito e l'illecito. 

 Di fatto gli animali sono arrivati all'appuntamento con il piombo esausti dal caldo estremo che ha caratterizzato l'estate 2015, dai veleni disseminati nell'aria e nelle acque, dagli incendi , dall'umana distruzione degli habitat; tutto questo mentre molte specie poi stanno ancora ultimando le fasi di riproduzione e anche se non cacciabili sono costrette agli effetti devastanti dell'intrusione e del disturbo disumano provocato da cacciatori e cani da caccia.


 Lo scorso anno la stagione venatoria si è conclusa solo con 22 decessi e 66 feriti e quindi non rimane che attendere la fine della stagione venatoria 2015/2016 per chiudere il nuovo bilancio che è già in attivo di un decesso avvenuto il 2 Settembre 2015 proprio nella preapertura. Fare Verde si augura che sia una buona annata per gli animali selvatici e che in tanti possano sfuggire alla mira dei cacciatori degna del Ragionier Filini nei film di Fantozzi.