Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

domenica 30 dicembre 2018

Ambiente - Fare Verde Provincia di Frosinone assegna il PREMIO GNOMO PER L'AMBIENTE 2018 al gestore del servizio idrico integrato.

Fare Verde Provincia di Frosinone dopo una brevissima discussione ha attribuito  il premio GNOMO PER L'AMBIENTE  2018  all'Amministratore Delegato e ai proprietari  dell'azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Frosinone.
Le motivazioni:
- L'azienda che cura il servizio idrico integrato si è distinta per l'uso insostenibile delle risorse idriche su tutto il territorio della Provincia di Frosinone con il razionamento dell'acqua potabile alla popolazione. Razionamento idrico causato principalmente dalle perdite degli acquedotti pubblici.
- La stessa azienda con la depurazione insufficiente  delle acque reflue urbane  ha contribuito fattivamente all'inquinamento dei corsi d'acqua di superficie e  alla sparizione di specie anfibie e ittiche protette dalla legge.
Per quanto appena esposto il Gestore del servizio idrico integrato che opera sul territorio della Provincia di Frosinone è stato  insignito del PREMIO GNOMO PER L'AMBIENTE 2018 in data  29.12.2018 .
La giuria del Premio Gnomo per l'Ambiente ha  fatto salve le ulteriori devastazioni in corso nei Comuni privi di depuratori o che hanno depuratori obsoleti e in numero insufficiente rispetto agli abitanti equivalenti.
Tali situazioni   verranno messe in conto per la QUINTA EDIZIONE del PREMIO GNOMO PER L'AMBIENTE   2019 quando  sarà organizzata  una serata dedicata all'uso insostenibile delle risorse idriche nell'ambito del programma AMBIENTE PULITO 2019 di FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE.


lunedì 17 dicembre 2018

Uso sostenibile delle risorse idriche - Ambiente Pulito 2019 di Fare Verde nelle province di Frosinone e Latina.

L' Uso Sostenibile delle Risorse Idriche  è un processo che promuove l’utilizzo responsabile della risorsa acqua e la conservazione delle risorse ambientali ad essa correlate, al fine di raggiungere e sostenere il benessere economico e sociale, senza compromettere la sostenibilità nel tempo degli ecosistemi dipendenti dal ciclo dell’acqua. Si esplica a livello territoriale perseguendo i seguenti obiettivi :
-  Promuovere un approccio trans-disciplinare e multi settoriale nella gestione della risorsa idrica integrando gli aspetti Ambientali, scientifici, tecnologici, socio-economici e sanitari;
- Pianificare l’utilizzazione sostenibile delle risorse idriche sulla base delle necessità delle comunità, delle strategie di sviluppo nazionale e dei possibili scenari di cambiamento climatico;
- Predisporre, valutare ed implementare progetti e programmi economicamente e socialmente sostenibili sulla base di un’ampia partecipazione pubblica;
- Identificare, implementare e rafforzare appropriati meccanismi socio istituzionali, normativi e finanziari per assicurare che le politiche dell’acqua e la loro attuazione siano un punto focale per il progresso sociale e la crescita economica.
Quanto espresso nella breve e schematica premessa rende consapevole chiunque che l'uso sostenibile delle risorse idriche non è stato attuato nelle province di Frosinone e Latina.
Fare Verde da anni predica  che è necessario fare investimenti economicamente e socialmente sostenibili per conservare le capacità del territorio a produrre acqua potabile ma come al solito l'avidità  non ha tenuto conto degli avvisi perchè impegnata ad accaparrare  denaro dai proventi scaturiti dai  servizi idrici integrati. La risorsa idrica  è stata sfruttata per il mero interesse economico senza fare adeguati investimenti e come se fosse poco  il progressivo cambiamento climatico sta facendo il resto. A fronte di eventi atmosferici sempre più violenti e più veloci i tecnici non sono stati capaci di pianificare la gestione  del territorio e quindi tra consumo del suolo  ininsostenibile  (cementificazione selvaggia), acquedotti pubblici colabrodo, fogne a cielo aperto e depurazione insufficiente o assente è accaduto di tutto e di più. Si è arrivati al razionamento idrico, alle autobotti sostitutive, alle proteste per strada della popolazione, all'inquinamento ambientale e perfino ai fiumi pieni di ogni schifezza possibile e immaginabile come è accaduto per il fiume Sacco.
A fronte di tutto ciò Fare Verde dopo aver predicato al vento e alle orecchie di uomini che parlavano un'altra lingua ha deciso di contrastare in modo più energico questo modo di fare afinalistico e scellerato.
Dal giorno 2.12.2018 è in corso il programma "Fare Verde Ambiente Pulito" dedicato al consumo sostenibile delle risorse idriche e siccome le proposte fatte fino ad ora non sono mai state ascoltate si è passati ad un approccio diverso.
Sui territori della provincia di Frosinone e Latina verrà attuato l'Art.4 dello Statuto di Fare Verde al comma [m] che prevede ”svolgere attività di vigilanza sul rispetto delle leggi in materia ambientale e utilizzare gli strumenti processuali che ritiene più idonei quali, a titolo di esempio, la presentazione di ricorsi, denunce, querele, la costituzione di parte civile nei processi penali, l’intervento nei giudizi civili, amministrativi e contabili”. L'uso insostenibile delle risorse idriche sta  diventando un' avventura senza ritorno ed è arrivato quindi  il momento di scavalcare   la  linea di demarcazione che contiene  gli interventi propositivi attivando  nel modo più drastico possibile ogni intervento con conseguenze  repressive. Azioni mirate   nei confronti di chi fa orecchie da mercante di fronte ad un problema di così vasta portata che procura soprattutto  inquinamento, danni alla popolazione e alla Biodiversità.
Fare Verde lo annucia senza timori reverenziali: Inizierà la vigilanza sull'intero ciclo delle acque dalla captazione alla depurazione iniziando a ritroso esattamente dalla depurazione delle acque reflue urbane e dalla depurazione delle acque reflue industriali. Il periodo interessato dal programma Ambiente Pulito  sarà l'anno 2019 e il metodo utilizzato per la scelta dei depuratori da tenere sotto osservazione sarà quello della randomizzazione. Ogni azione di vigilanza  sarà attuata per  dimostrare l'eventuale danno Ambientale con la richiesta di punizione per chi lo ha cagionato. Dell'attuazione del programma Ambiente Pulito sono stati informati il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio. La popolazione delle Province di Frosinone e Latina può inviare segnalazioni ai seguenti indirizzi di posta elettronica: fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com e fareverde.latina@gmail.com.


venerdì 7 dicembre 2018

MSGC: Terreni confiscati alla criminalità organizzata non acquisiti dal Comune.

La mattina del 7 Dicembre 2018  Fare Verde Provincia di Frosinone è stata ricevuta negli Uffici della Prefettura di Frosinone e in quella sede  è stato appreso  che l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva  organizzato pochi giorni prima  la  Conferenza dei servizi per assegnare "gratis" i beni confiscati alle associazioni criminali agli Enti Pubblici. Tra gli Enti pubblici invitati c'era anche il Comune di Monte San Giovanni Campano per i terreni ubicati nella frazione di Colli che sono stati confiscati all'esponente Monticiano della banda della Magliana. Ebbene con una scelta certamente non condivisibile, da Fare Verde, il Comune di Monte San Giovanni Campano non si è presentato alla conferenza dei servizi e quindi i terreni non sono stati assegnati a nessuno. Certo è che se il Comune avesse risposto avrebbe dato un chiaro segnale di LEGALITA'  e avrebbe potuto acquisire i terreni confiscati per gestirli direttamente o per destinarli  ad una delle Associazioni presenti sul territorio per  scopi sociali. Tutto questo  è avvenuto nel silenzio più assoluto e all'insaputa dei Consiglieri Comunali di  opposizione  che sono caduti dalle nuvole appena hanno appreso la notizia. In buona sostanza  altri Enti Pubblici che si distinguono dall'amministrazione Comunale di Monte San Giovanni Campano   hanno ricevuto  gratis il 62% dei beni confiscati alla criminalità organizzata e di fatto hanno sancito il successo della legalità contro l'illegalità. Nonostante l'accaduto o meglio quanto non è accaduto   Fare Verde chiederà direttamente all'Agenzia Nazionale che cura l'amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata l'affidamento dei terreni confiscati a quel cittadino di Colli (Frazione di Monte San Giovanni Campano)   che è stato  definito il Cassiere della Banda della Magliana.  La Società Civile di Monte San Giovanni Campano in un modo o nell'altro deve dare una risposta certa di legalità e non può fuggire  o nascondersi per sempre pur di  non rispondere. 
Per ultimo: Fare Verde spera che  i  Consiglieri Comunali di Monte San Giovanni Campano troveranno il tempo per   rimediare alla distrazione improvvisa che li ha fatti smarrire  e avranno la compiacenza di decidere l'acquisizione dei beni confiscati alla mafia il più presto possibile. Le Istituzioni per prime devono rappresentare il punto di riferimento e l'esempio di  legalità anche se ultimamente il nostro Comune è un pò troppo al centro di questioni giudiziarie che non fanno presagire nulla di buono per il futuro. 





lunedì 12 novembre 2018

Scempio di Gatti avvelenati in Località Castelliri (FR)



“Art.  544-bis.  - (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudelta' o senza  necessita',  cagiona  la  morte di un animale e' punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.”
Nella giornata di ieri gli abitanti di Castelliri (FR) hanno assistito all’ennesimo scempio di gatti avvelenati in località Madonna di Loreto. Sono ormai giorni che alcuni gattini sono scomparsi e poi rinvenuti morti per avvelenamento. I cittadini hanno provveduto a contattare la ASL e la Polizia Municipale che dovranno avviare delle indagini per scoprire la mano omicida ti tale atto violento. In questi casi è importantissimo presentare una denuncia, contro ignoti e anche in caso di sola minaccia di avvelenamento, a qualsiasi organo di competenza: Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Forestale Regionale, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, Polizia Municipale. Il veterinario della ASL dovrà inviare la carcassa dell’animale deceduto ed eventuali campioni all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio. Informare gli organi di competenza di qualsiasi informazione utile è fondamentale ai fini delle indagini, soprattutto se vengono rinvenute sostanze tossiche per ambiente, fauna selvatica e bambini. E’ sempre importante coinvolgere anche il Sindaco e non solo la ASL , esprimendo l’indignazione e chiedendo iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, in accordo anche con Associazioni, se si sta propagando il fenomeno del randagismo chiedendo incontri pubblici per discutere dell’argomento, pagine informative sul sito comunale, campagne di sterilizzazione, favorire le adozioni, migliorare i canili.
Chiedere l’intervento del Prefetto per un Tavolo Tecnico, a cui dovranno partecipare: Sindaci delle aree coinvolte, Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, Corpo Forestale dello Stato, Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio, Guardie zoofile, Polizia locali, Associazioni Ambientaliste e Animaliste.

Ancora una volta il Fare Verde si sente indignato davanti a tanta inciviltà, ricorda che l’azione compiuta è punibile dalla legge e che non aspetta altro di vedere il volto del colpevole. Siamo a completa disposizione per eventuali segnalazioni e tavoli tecnici di discussione per proporre metodi di prevenzione.

La Responsabile Provinciale 
per la tutela degli animali 
Fare Verde Frosinone 
Maria Lucia Belli

lunedì 29 ottobre 2018

In Provincia di Frosinone il decreto Genova è oramai superato.

Certo è che la provincia di Frosinone dimostra senza mezzi termini che il decreto Genova con il suo Art.41 sullo spandimento dei fanghi con tanti inquinati non serve a nulla. Nello specifico la Provincia di Frosinone con la nota del servizio Bonifiche e rifiuti  ha risposto alla nostra Associazione dicendo che il gestore del servizio idrico dell'Ato5 (ACEA S.p.A.) non usa spargere i fanghi sui terreni agricoli. A questo punto la domanda viene spontanea: A chi serve il decreto Genova con l'allargamento dei limiti per gli idrocarburi e per le altre schifezze? Al momento la risposta è unica: La Provincia di Frosinone non ha rilasciato nessuna autorizzazione allo scarico dei fanghi sui terreni agricoli e almeno in provincia di Frosinone non c'è mai stata quella preoccupante emergenza per i fanghi dalla depurazione delle acque reflue. A questo punto ci è permesso di dubitare sulla bontà politica di quel decreto che forse poteva essere circoscritto ad una regione e non a tutta l'Italia. Di certo il decreto Genova con il suo Art.41 non serve assolutamente a nulla in provincia di Frosinone e ai suoi oltre 500.000 abitanti.


Nella foto il sorridente Ministro Toninelli con il Giornalista Vespa mentre spiega la tragedia del ponte Morandi


sabato 27 ottobre 2018

Romolo e Remo cercano casa.

Due splendidi cuccioloni di quattro anni di nome Romolo e Remo cercano casa.
I due fratellini, nati da un incrocio tra jack russel e yorkshire, hanno bisogno di una nuova sistemazione; purtroppo il loro padrone non può più prendersene cura e preferisce per i piccolini una famiglia che li ospiti entrambi per non separarli. Sono dolcissimi e tranquilli. Attualmente sono a Valmontone.  Dotati di microchip e vaccinati. Aiutiamoli!
Contattare il Signor Giulio Marino al numero 339 800 0204

La Responsabile Provinciale
per la tutela degli animali
Fare Verde
Frosinone
Maria Lucia Belli







giovedì 11 ottobre 2018

MSGC - IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIVI DELL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI CON DELEGA ALLA POLIZIA LOCALE SU PRESSIONI DI FARE VERDE.

Fare Verde resta basita per quanto è in accadimento a Monte San Giovanni Campano dove l’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia Locale ha venduto tre appartamenti abusivi per i quali è i corso l'Ordinanza di demolizione   per abuso edilizio accertato dai Carabinieri di Monte San Giovanni Campano.
Ancora più sconcertante il silenzio degli Amministratori Comunali che con una sorta di silenzio assenso sembrano sostenere  le azioni antigiuridiche dell’Assessore e imperdonabile infine la presa di posizione di un Consigliere di minoranza che diceva di rappresentare la parte onesta della popolazione in un partito che urlava nelle piazze e sul web la difesa dell’Ambiente .
Fare Verde praticamente sola ma sostenuta dalla forza delle leggi dello Stato ha esercitato pressioni indicibili ed ha ottenuto l’acquisizione al patrimonio del Comune degli appartamenti abusivi. Infatti l’ufficio Tecnico Urbanistica ha notificato agli interessati una decisione che sembra essere unica per il momento: Acquisizione dei beni immobili al patrimonio del Comune e sgombero dei locali. Eh già! Gli appartamenti abusivi risultano quindi essere occupati da terzi che ci abitano. A questo punto la situazione si ingarbuglia ancor di più ed infatti  Fare Vede non si fa capace come quegli appartamenti abusivi possano aver avuto l’allaccio delle utenze quando la legge lo proibisce . Se la pseudo politica a Monte San Giovanni Campano ha potuto fare tutto ciò impunemente è arrivata l’ora di un intervento superiore per ristabilire la legalità. Per l’ultima volta la nostra Associazione chiede l’intervento del Sig. Prefetto di Frosinone su questa incresciosa vicenda che a prescindere dal carattere giuridico rappresenta un imponente declino etico e morale.
Voglia il Sig. Prefetto di Frosinone prendere una decisione consona visto che il caso dell’Assessore ai Lavori Pubblici non rappresenta di certo un caso unico tra gli amministratori Comunali. Troppi di loro sono coinvolti in altre pratiche di abusivismo edilizio con i loro famigliari conviventi come ha giustamente segnalato Fare Verde alla Procura della Repubblica di Frosinone.
Monte San Giovanni Campano non può continuare ad essere un Comune dove ognuno fa quello che gli pare considerando le leggi dello Stato come fogli di carta straccia. Fare Verde chiede che venga ristabilita la legalità.
In allegato il provvedimento di acquisizione degli appartamenti abusivi emesso dall'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte San Giovanni Campano dove è stato oscurato il nome e cognome di un interessato nella compravendita degli appartamenti abusivi perchè non è un personaggio pubblico.


Gruppo d'intelligence per la tutela dell'Ambiente

giovedì 4 ottobre 2018

Oggi, 4 ottobre, si festeggia il Patrono di Italia, San Francesco d’Assisi, protettore di poeti, commercianti, ecologisti e animali. Per la sua fame d’amore per il prossimo era accanto ai lebbrosi e ai meno fortunati.
Si celebra però, non a caso, anche la Giornata degli Animali proprio nella ricorrenza del nome del Santo, lui che amava la natura. Basta ricordare il Cantico delle creature da lui scritto “Laudati sii mio Signore cum tucte le tue creature”, in cui celebra la grandezza delle cose create, della loro importanza e del rispetto che noi dobbiamo portare; come il sole, la luna, il vento, il fuoco..Sono tanti gli episodi che narrano di un Santo a contatto con gli animali: agnelli, corvi, uccellini, leprotti, anatre, fagiani, conigli e il celebre Lupo da Gubbio. Proprio lui il Lupo è uno dei temi che ultimamente interessa il nostro Paese. Lupi che si avvicinano alle abitazioni e sbranano il bestiame: siamo così sicuri si tratti di essi? Infatti nella maggior parte di casi sono ibridi, incroci tra lupo e cane, ben diverso dal lupo poiché si avvicina ai centri abitati, preda in maniera differente e tutti gli elementi del gruppo si riproducono. In molti per risolvere il “problema lupo” che poi lupo non è, vogliono organizzare squadre di caccia, in stile di vero bracconaggio, per arginare il fenomeno. San Francesco non sarebbe per niente fiero di voi! Non dico di parlare con i lupi perché la vedo difficile, ma di pensare prima di agire sarebbe il caso, in quanto è una specie protetta.
Un po’ come il problema cinghiali che a causa di ibridazione con suini e con cinghiale romeno, disboscamento, surriscaldamento globale e ripopolamento hanno portato il fenomeno ad evolversi. Proprio lui il cinghiale e la sua caccia provoca davvero molti incidenti di percorso, tra i diversi cacciatori dediti alla loro attività venatoria, alcuni sparano a tutto ciò che si muove colpendo esseri umani scambiati per selvaggina (cinghiale), spegnendo la vita a giovani con un futuro davanti che non vedranno più i loro sogni realizzarsi. San Francesco in questo caso avrebbe speso una parolina, diversamente da chi pur portando il suo nome non esprime bei pensieri verso gli animali. Cosa avrebbe detto? Di abbandonare i fucili anche solo per un giorno, perché si sa l’attività venatoria esiste e non è stata abolita, ad esempio la domenica invitando I Cacciatori ad ascoltare la parola del Signore. Avrebbe invitato tutti a trascorrere la giornata nei boschi ma ad ascoltare il canto della stessa natura, dal cinguettio degli uccelli al sibilare di un serpente, da un ululato lontano di un lupo solitario al fruscio tra le foglie di uno scoiattolo timido. 
San Francesco sarebbe inorridito davanti a maltrattamenti verso ambiente inquinato ogni giorno di più (dalla plastica in mare a cieli sempre più neri) e verso animali indifesi, verso trasporti clandestini di cuccioli strappati troppo presto alle loro madri, verso animali che sognano la libertà e non una vita in gabbia, verso specie che si stanno estinguendo e verso randagi, per lo più abbandonati, bastonati o peggio avvelenati.
Sarebbe stato felice invece nell’osservare l’eroicità di molti di loro, piccoli eroi a quattro zampe dal cuore grande che salvano le vite in acqua, scavano tra le macerie, tra la neve, divenendo un tutt’uno con il loro padrone creando un solo essere a sei zampe. Quella commovente eroicità che viene apprezzata da tutti forse anche da coloro che poi li ringraziano facendogli del male.
Almeno oggi impariamo ad ascoltare il silenzioso grido di aiuto che la natura urla, diveniamo tutti come San Francesco, siamo più degni di avere lui come Patrono di Italia difendendo la nostra Terra dalle brutture provocate da noi stessi. Anche i piccoli gesti quotidiani di ognuno di noi possono essere un passo gigante per un futuro dai prati più Verdi, da un cielo più Azzurro e da un mare più Blu.

Auguri a tutti gli animali e a tutti coloro che portano il nome Francesco!
La Responsabile Provinciale 
per la tutela degli animali 
Fare Verde 
Frosinone 
Maria Lucia Belli

giovedì 6 settembre 2018

Missione Libano del Sud - 6 Settembre 2018

La Solidarietà di Fare Verde per le popolazioni del Libano del Sud si è concretizzata la mattina del 6 Settembre 2018 nell’ambito del progetto Corso di cucito organizzato in collaborazione con la missione di pace dell’Esercito Italiano presente in quell’area del Medio Oriente con l’United Nations Interim Force in Lebanon.
Il Presidente Nazionale di Fare Verde Francesco Greco ha affidato il progetto internazionale al Dott. Marco Belli Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e ad Assunta Grippo Presidente di Fare Verde Cilento con il mandato specifico di conciliare l’aspetto della solidarietà con quello Ambientalista. Ed ecco che è stato pensato e realizzato di raccogliere stoffa di fine produzione industriale per inviarla in Libano e di fornire macchine da cucire per allestire un corso di cucito permanente. Il riuso della stoffa di fine produzione in buona sostanza rappresenta il cardine del progetto che è stato inserito nel Programma Nazionale dell’Esercito Italiano.
Logicamente i ringraziamenti vanno a Medicalmonte scs che ha collaborato a questo progetto nel suo stile silenzioso e si è adoperata fino allo sfinimento per trovare buona parte degli oltre 2000 (duemila) metri di stoffa ritenuti necessari dai nostri analisti e non contenta ha fatto anche di più perché è riuscita a trovare anche il filo per cucire le stoffe.
Altre aziende ci sono state vicine per le loro produzioni come Sfornabontà che si è mostrata generosa con il pranzo ai volontari e per i ragazzi del nostro Esercito; la ditta Gianbo Srl che ha provveduto a parte della stoffa. Infine per ultimi i Volontari dell’Ambiente Luigi Roscioli, Natalino Ferazzoli e Giuseppe Palladinelli
di Fare Verde che per tre giorni hanno sudato sette camicie per impacchettare, spolverare , per preparare la spedizione e per coordinare i volontari più giovani come Maria Belli, Maria Lucia Belli, Lucia Scordecchia e Roberto Cinelli.
Tuttavia, dopo tutto questo, ora il progetto continua e bisogna acquistare almeno 10 macchine da cucire che serviranno per il Corso di Cucito in Libano ma questa è un’altra storia e Fare Verde come al solito riuscirà a centrare l’obiettivo in pieno. Aiutiamo le popolazioni nei loro luoghi di nascita e non ci sarà più immigrazione di nessun tipo.








mercoledì 29 agosto 2018

Attenzione al fuoco amico.
Cari cacciatori, siete ormai pronti a rispolverare le vostre armi da puntare nuovamente verso esseri indifesi che abitano i boschi, per la gioia dei venditori di cartucce. Purtroppo per gli animali vi sarà l’immancabile preapertura della caccia prevista il 2 e il 9 settembre, dalle 9 alle 13, fortunato il merlo che verrà salvato da voi per qualche giorno.
La data ufficiale di apertura è il 16/09 fino al 10/02 e sapete già chi sottoporrete a questo scempio. Non solo pennuti e lepri caccerete, ma anche il “temibile” cinghiale, sia da parte di squadre autorizzate che non, praticamente sempre a partire da ottobre. Lamentavate tanto di volerli fare fuori e se pazientate ancora un po’ ne avrete l’occasione. Vi svelo un segreto: più lo uccidete e più le zone si ripopolano, non vedo come potete risolvere il problema del loro sovrannumero andandolo a cacciare. Cinghiali portati da voi tanto per essere chiari.
Le giornate che vi aspettano saranno davvero pesanti! Dovrete  rifornire  le vostre auto di benzina , le vostre pance di una abbondante colazione, così da dedicarvi serenamente alla vostra attività preferita: la caccia. Comprate molte cartucce e attenzione a dove mirate! Sono sicura che non leggerò dei vostri incidenti perché qualcuno vi ha scambiato per un fagiano. E se i vostri cani da caccia avranno paura dei colpi detonanti, uccideteli o lasciateli in montagna così da favorire la nascita di ibridi con il lupo. Molti ibridi saranno  scambiati come lupi e in seguito voi sarete lì pronti, con il fucile spianato per una battuta di “caccia al lupo”.
Qualcuno tra voi, e per fortuna siete in calo di numero, scriveva che praticate un nobile sport e che fate parte di un sistema importante, la vostra assenza porterebbe a far perdere l’equilibrio degli eventi del ciclo della natura. Non ho mai sentito tanta ignoranza! Chi siete per parlare di ciclo vitale? Siete forse un lupo che per sopravvivere deve cacciare la pecora? Pensate di trovarvi nella catena alimentare come cacciatori? Forse un tempo, nel Medioevo, era un nobile sport per vivere. 
Ma anzi ho letto ancora peggio, cioè che voi avete un ruolo chiave nel business, in parte sì certo in molti guadagnano, ma non addirittura da vantarsi per difendervi. Non è normale uccidere un essere vivente, chiunque esso sia, per business.. fare i soldi sulla pelle altrui? Onestamente non ci sto! Assomiglia molto a chi ci guadagna con lo sbarco dei profughi, pensate voi. 
Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.
Per fortuna c’è chi vuole cambiare le cose e farò di tutto per non assistette più a tanta leggerezza. Vi saluto amici miei. Buona fortuna e attenzione al fuoco amico!
PS: Ricordatevi di fare una telefonata a casa prima di rientrare, perché il vostro ritorno improvviso potrebbe farvi usare la vostra arma preferita.

La Responsabile Provinciale 
per la tutela degli animali 
Fare Verde 
Frosinone 

Maria Lucia Belli

giovedì 16 agosto 2018

FANGHI DALLA DEPURAZIONE IN PROVINCIA DI FROSINONE

AMBIENTE – FANGHI DA DEPURAZIONE – Da quasi un mese  con una sentenza il Tar della Lombardia (terza sezione, presidente Ugo Di Benedetto, pubblicata il 20 luglio) ha accolto le opposizioni di una cinquantina di Comuni della “bassa” lombarda e ha di fatto paralizzato il riutilizzo dei fanghi prodotti dai depuratori come concime per fertilizzare i campi.
Più si “filtra” l’acqua sporca delle fogne e dei fiumi, più pulita è l’acqua che scorre verso il mare, e maggiore è la quantità di residui che rimangono nel depuratore. E viceversa, per lasciare nel depuratore meno fanghi bisogna lasciar scorrere acqua più sporca.
Sulla base di alcune perizie il Tar Lombardia ha detto che il letame prodotto dai depuratori per poter essere riutilizzato nei campi va considerato come se fosse una sostanza contaminante e di conseguenza non dovrà contenere composti come carboidrati e idrocarburi, per i quali il limite va abbassato di 200 volte. Oramai i grammi delle sostanze inquinanti diventano milligrammi e i fanghi non idonei alla fertirrigazione quindi dovranno essere trattati prima del loro smaltimento in discarica. Logicamente Fare Verde  senza perdere ulteriore  tempo si appresta a chiedere all’Arpa Lazio Sez. di Frosinone di monitorare e pubblicare il ciclo dei fanghi dalla loro produzione al loro smaltimento, le quantita’ e la qualita’ dei fanghi di tutti i depuratori della Provincia di Frosinone. Le eventuali discrepanze in decremento della quantita’ di produzione di fanghi darebbero sicura indicazione di ulteriore cattiva depurazione delle acque reflue urbane e anche di quelle industriali. L'Ambiente non può attendere ulteriori ritardi.



martedì 5 giugno 2018

5 GIUGNO 2018 GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE.

La giornata mondiale dell’ambiente è un’occasione per riconnettere l’uomo alla natura e ripensare al perduto equilibrio di questo rapporto.
Purtroppo per la Provincia di Frosinone c'è poco da riconnettere e Fare Verde trova la forza di fare il punto della situazione. Il nostro territorio ricco di bellezze naturali e architettoniche e' stato sconvolto da scelte politiche ed economiche  scellerate che hanno procurato un debito ecologico insanabile che non ha precedenti nella storia della nostra Comunità. Non passa mai un giorno felice per il nostro Ambiente che e' continuamente sotto l'attacco di forze ostili bramose solo di potere e denaro.
Abusivismo edilizio dilagante, corsi d'acqua inquinati, boschi incendiati, depurazione delle acque reflue urbane come optional, incenerimento dei rifiuti, rifiuti abbandonati,  raccolta differenziata che dopo 6 anni si presenta virtuosa solo  a macchia di leopardo, allargamento di discariche, rifiuti seppelliti al Nocione, inquinamento del SIN Valle del Sacco, pessima qualità dell'aria, polveri sottili, fiumi in preda ai delinquenti, cave abusive e siccome non ci facciamo mancare nulla cogliamo l'occasione di dire che anche le acque di troppi  pozzi risultano imbevibili per un motivo o per un altro.
Non abbiamo nulla da festeggiare ma solo da domandare: Quando finirà questa storia dell'inquinamento e del menfreghismo? Noi non vogliamo morire d'inquinamento.
 
 

mercoledì 30 maggio 2018

Ambiente: S.F.Q.R. SONO FURBI QUESTI ROMANI - Parlano di pecore e ci mandano i rifiuti.

La popolazione della Provincia di Frosinone non deve pagare con la salute e non deve contrarre il debito ecologico Romano che viene imposto alla Ciociaria per  garantire la governabilita’ della Regione Lazio. Basta ai voli pindarici dei nostri Sindaci che devono decidere se difendere le Comunita’ che rappresentano dicendo NO ai rifiuti di Roma o gli interessi politici astratti dell’alleanza di fantasia  che governa la Regione Lazio. Fare Verde Provincia di Frosinone continua a dire NO ai rifiuti di Roma soprattutto ora che Ama rischia tutto e indice una maxi gara da 188 milioni di euro per  rifiuti indifferenziati e scarti. Denaro che serve per smaltire i rifiuti prodotti dai Tmb di via Salaria e Rocca Cencia, ma anche quelli che escono dai Tmb del Colari con la finalita’ di mettere in sicurezza i rifiuti indifferenziati prodotti dai Romani per un periodo minimo di due anni.
Attualmente questi rifiuti vengono smaltiti fuori Roma e precisamente a Frosinone, Latina, Viterbo e in Abruzzo .
Intanto la giunta Raggi   fa sapere   : "Roma Capitale non ha il compito di individuare alcun sito per la collocazione degli impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti", ha spiegato in commissione capitolina Ambiente il direttore della direzione rifiuti, risanamenti ed inquinamenti del dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale, Laura D'Aprile.
In buona sostanza  il Comune di Roma  non e' interessato a chiudere il ciclo dei propri rifiuti e pensa di risolvere il problema con il denaro , sulla salute di altre Comunita' (anche la nostra) e ai danni di un Ambiente che non e' loro  e che non gli appartiene.
Allo stesso tempo l’assessore Pinuccia Montanari della giunta Raggi continua ad andare avanti imperterrita con il piano rifiuti del Comune di Roma fatto di pecore e vacche che ancora una volta e’ anche sul groppone dei Ciociari. La destinazione preferenziale dei rifiuti continua ad essere la SAF di Colfelice vista con particolare interesse in quanto fornitrice dei (CDR) rifiuti che vengono bruciati nell’inceneritore proprieta’ ACEA a San Vittore del Lazio che guarda caso e’ di proprieta’ al 51% del Comune di Roma. Fare Verde Provincia di Frosinone e’ lapidaria: Non bastano le pecore e le vacche di propaganda per risolvere il problema dei rifiuti di Roma! e' arrivato il momento per  il Comune di Roma di  prendersi  le proprie responsabilità perché la salute dei Ciociari non ha prezzo e il nostro territorio  non deve essere inquinato dall'incenerimento dei rifiuti e  deturpato  dall'ampliamento della discarica  MAD. Quindi e' arrivato il momento di dire   ai fans e ai tifosi Ciociari del Sindaco di Roma di mettere fine alla farsa che recita il loro no agli inceneritori e alle discariche.  I rappresentanti  Ciociari del m5s si facciano promotori del NO ai rifiuti in Ciociaria se veramente hanno a cuore la salute  della  nostra gente e il territorio in cui vivono . Non possono continuare a fare gli ambientalisti per caso solo per ottenere il consenso elettorale in una campagna elettorale infinita.

venerdì 4 maggio 2018

MSGC: Richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale.

Con una nota inviata anche alle Istituzioni Nazionali e' stata chiesta la convocazione urgente del Consiglio Comunale. Di seguito la nota integrale:


Fare Verde Monte San Giovanni Campano
Via Roma,5 – 03025 Monte San Giovanni Campano
cell.3935510005
Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della L.349/86
Sede Nazionale: via Trequanda, 25 – 00146 Roma –
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
del Governo Italiano

Al S.E. il  Prefetto di Frosinone
SEDE
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
di Monte San Giovanni Campano
SEDE

Al Sig. Segretario Comunale
di Monte San Giovanni Campano

A Tutti i Consiglieri Comunali
del Comune di Monte San Giovanni Campano
e p.c. Al Comandante della Stazione dei
Carabinieri
e p.c. Al Responsabile del Servizio di
Polizia Locale

 Richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano, nell'interesse collettivo, si rivolge ai Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione del Comune di Monte San Giovanni Campano (FR) con la richiesta di convocare urgentemente il Consiglio Comunale. Con il garantismo che distingue la nostra Associazione si chiede  di  discutere le notizie che hanno sconvolto le coscienze della popolazione , quindi anche degli iscritti di Fare Verde,  insinuato dubbi sulla reale applicazione delle leggi che disciplinano l'espressione democratica del suffragio universale e annunciato un diffuso malcostume antigiuridico da parte di chi rappresenta le Istituzioni Locali.
Per non lasciare dubbio ad alcuna   interpretazione fuorviante si allega la copia leggibile dell'articolo pubblicato sul quotidiano Editoriale Oggi il giorno 4 Maggio 2018


Si resta in attesa di un gentile riscontro e si porgono i piu' Deferenti Saluti.
Monte San Giovanni Campano il 4 Maggio 2018
Fare Verde, Il Consigliere Nazionale
e Presidente Provinciale
Dott. Marco Belli


FARE VERDE ONLUS è Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi Art.13 L.349/86 – Decreto di riconoscimento n. 2080/SvS/DEC/2003 del 26 febbraio 2003 iscritta al registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Lazio – sezione Ambiente, Natura, Animali dal 21/03/1994 ai sensi della Legge Regionale n.29/93 ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) ai sensi del Dlgs 460/97

sabato 28 aprile 2018

Frosinone: Inquinamento dell'aria - Le proposte di Fare Verde alla Commissione Europea

Fare Vere sottolinea che per contrastare l'emergenza dell'inquinamento dell'aria non servono misure sporadiche, stagionali e poco efficaci , ma è urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni generali a livello nazionale e specifiche a livello locale. Le aree urbane devono essere protagoniste del cambiamento che deve iniziare da un diverso modo di vivere , pensare le città e progettare l’espansione di ogni agglomerato urbano, con investimenti nella mobilità collettiva a zero emissioni, nella riconversione sostenibile dell’industria , con la bio edilizia, nel riscaldamento coi sistemi innovativi e soprattutto nel verde urbano. L’agricoltura con l’annessa zootecnia  devono anch’esse dare il proprio contributo alla risoluzione di quest’emergenza.
Per Fare Verde le misure presentate dal Ministero dell’Ambiente sono rivolte a diversi settori che vengono trattati come se fossero compartimenti stagni.  Si suggerisce quindi di integrarle tutte insieme in un Piano Nazionale che fissi già da subito obiettivi ambiziosi collimanti con gli obiettivi Europei per la qualita’ dell’aria volti a garantire la tutela della salute delle persone e dell’ambiente.
Le controproposte di Fare Verde alle misure del Ministero dell'Ambiente per migliorare la qualita' dell'aria
Trasporto pubblico e commerciale:
Misura suggerita da Fare Verde: I fondi dovrebbero essere stanziati in via esclusiva per i mezzi a “zero emissioni” fino alla trasformazione del parco circolante completamente elettrico. Nuova mobilità: implementazione nelle aree urbane di infrastrutture per la ciclo smart pedonabilità . Incrementare il trasporto delle persone e delle merci sulle vie ferrate. Per il trasporto delle merci organizzare il trasporto per l’ultimo miglio con veicoli merci elettrici o a idrogeno. Per il trasporto merci sui mezzi pesanti su strada, gli autobus del trasporto pubblico a più lunga percorrenza l’unica opzione e’ l’alimentazione a metano o idrogeno.
Trasporto privato
Misura necessaria suggerita: Azioni su fiscalità per supportare smart mobility ,la propulsione elettrica e procedere con incentivazione per il retrofitting dei veicoli inquinanti . Obbligo di zone a basse emissioni nelle aree urbane più popolate. Divieti di circolazione in funzione delle categorie emissive dei veicoli diventino permanenti e non occasionali come accade ora con le giornate ecologiche. Limitazioni permanenti nell’accesso alle città dei mezzi privati con sanzioni omogenee su tutto il territorio nazionale. Estensione delle zone 30 e aree pedonali. Premiare , la condivisione e l’intermobilità. Attivazione di sistemi di remote sensing delle emissioni veicolari nelle aree urbane per il blocco in tempo reale dell’accesso nelle citta’in caso di superamento della soglia inquinante prevista dalla legge. Integrazione sistemi tariffari TPL. Sistemi stradali di avviso dei livelli di qualità dell’aria. Estensione per le basse emissioni anche alle macchine industriali e agricole. (Trattori, macchine operatrici, spazzatrici , camion per la raccolta dei rifiuti ecc ecc) che comunque circolano in citta'.
Riscaldamento domestico
Misura necessaria suggerita: Vietare l’uso di combustibili fossili inquinanti nel riscaldamento degli edifici; diffondere nuove tecnologie e sistemi come le pompe di calore e il retrofit per la combustione delle biomasse. Vietare l’utilizzo di combustibili solidi (legna, pellet) dove si superano i limiti di legge nell'interesse della salute pubblica . Effettuare controlli indipendenti sulla certificazione energetica degli edifici e prevedere sanzioni adeguate. Incentivare l’utilizzo delle pompe di calore (sistemi che sfruttano la differenza di temperatura tra una sorgente esterna ed una interna e che possono svolgere una funzione sia di riscaldamento che di raffrescamento). Incentivare il fotovoltaico off grid per contrastare la poverta’ energetica delle famiglie in stato di bisogno.
Energia
Misura necessaria suggerita da F.V.: Stabilire nuovi strumenti per rilanciare gli interventi di riqualificazione energetici . Intervenire per la semplificazione degli interventi di efficienza energetica in edilizia, in particolare nei condomini di interi edifici. Favorire le Comunita’ dell’Energia semplificando le azioni burocratiche per la produzione di energia rinnovabile geotermica, idroelettrica fotovoltaica, eolica, marina. Semplificare la normativa per l’uso dell’idrogeno nella produzione di energia pulita.
Agricoltura
Misura necessaria suggerita;. L’effettiva implementazione delle misure significative per l’abbattimento, in particolare, dell’ammoniaca da sole non risolvono il problema ma sono comunque in grado di ridurre notevolmente la quantità di emissioni. I soldi pubblici che vengono distribuiti fra gli agricoltori attraverso la Politica Agricola Comunitaria dovrebbero essere condizionati al raggiungimento di obiettivi di qualità e tutela ambientale dell’aria, dell’acqua, del suolo e della biodiversita’. Quindi ci dovrebbe essere il riscontro preciso delle pratiche agricole implementate per la riduzione delle emissioni di ammoniaca che deve essere garantita. La promozione di buone pratiche deve essere una priorità. Favorire le iniziative agro-alimentari e di allevamenti a basso impatto ambientale e favorire fiscalmente  la filiera corta delle produzioni.
Urbanistica
Misura necessaria suggerita; Ridisegnare gli spazi urbani mettendo l’essere umano al centro di ogni cosa riducendo quindi gli spazi destinati alle automobili. Creare aree pedonali allargate, aree pedonali verdeggianti preferibilmente vicino alle scuole e percorsi ciclabili diffusi. Aumentare il verde urbano con la messa a dimora di alberi nelle strade e nei parchi, per assorbire emissioni inquinanti e CO2. Tutelare e incrementare il verde urbano deve essere una priorita’ per le politiche di rigenerazione e riqualificazione delle città . Aumentare la velocità del trasporto pubblico attraverso strade dedicate e corsie preferenziali.
Altri fonti di inquinamento
Misura necessaria suggerita per il settore industriale ed energetico: Occorre dare priorità a strumenti come l’Autorizzazione integrata ambientale e l’applicazione delle migliori tecnologie per ridurre le emissioni delle industrie. Prevedere programmi di innovazione e riconversione rispetto alle tecnologie e alle lavorazioni maggiormente inquinanti. Dotarsi di sistemi di monitoraggio in continuo da installare sui camini e sulle fonti emissive. STOP agli inceneritori dei rifiuti e a qualsiasi incentivo per la produzione di energia da incenerimento da biomasse.



lunedì 19 marzo 2018

ATTENTI AL LUPO!

In Italia ogni anno c'è il tormentone estivo e di pari passo arriva il tormentone animale. C'è stato l'anno del Capriolo e pareva che ci fosse stata l'invasione di questi animali timidi perfino nelle cantine e nei palazzi Comunali. Arrivo' l'anno dei Cinghiali e pareva che l'agricoltura Italiana fosse la vittima dell'orda cinghialesca. Il 2018 sara' l'anno del Lupo e a sentir i telegiornali pare che i lupi si possono incontrare al supermercato. Giornalisti al servizio delle lobby che producono e commercializzano le armi hanno lanciato la crociata contro i Lupi e non ci sara' verso per far capire che il problema e' sbagliato. L'ultimo studio condotto all’ISPRA e precisamente da Marco Galaverni, Ettore Randi e altri ricercatori dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale ci ha svelato finalmente quanti lupi ci sono in Italia: tra 1.269 e 1.800 nel periodo 2009-2013. Per la precisione, si stimano 57-89 lupi sulle Alpi, 1.037-1381 sull’Appennino centro-settentrionale e 175-330 sull’Appennino meridionale. La regione con più lupi è la Toscana (282-328 individui), mentre l’unica regione in Italia continentale dove non se ne è sinora registrata ufficialmente la presenza stabile è il Trentino Alto Adige, ad eccezione del branco condiviso con la Lessinia, attribuito al Veneto. Nessun lupo in Sicilia e in Sardegna. L'Italia ha una superficie di 331338 km quadrati e cio' vuol significare che nell'ipotesi piu' favorevole per quelli che gridano attenti al lupo ogni 1840 km quadrati c'e' un lupo. Di fatto se i lupi non si vanno a cercare o a stanare non si ha alcuna possibilità di trovarli. La gente compreso i giornalisti, i giornalai , i fruttivendoli, le badanti e i seguaci di Cetto Laqualunque scambiano per lupi tutto quello che somiglia ad un lupo seppur lontanamente purche' provvisto di pelo grigio e quattro zampe. In bona sostanza cosa e' accaduto negli anni? il fenomeno del randagismo e dell'abbandono dei cani compresi quelli da caccia e' stato sottovalutato e non e' mai stato affrontato in modo scientifico. La barbarie dell'abbandono degli animali e del randagismo ha procurato l'inselvatichimento dei cani che una volta erano domestici. Questi cani inselvatichiti che conoscono l'uomo e le sue abitudini non lo temono e diventano temerari quando si riuniscono in branco procurando danni alle produzioni zootecniche. La stampa che ha fatto? Invece di studiare l fenomeno ne ha fatto di tutta un'erba un fascio e ha iniziato una campagna mediatica contro i lupi senza conoscere minimamente l'argomento basandosi semplicemente sulla favola di Cappuccetto rosso ...sull'eterna lotta del bene contro il male. I Lupi in tutto questo? Sono e restano animali in via di estinzione uniche vittime della demagogia che cerca sempre il nemico comune rappresentandolo come causa di ogni male. I demagoghi pur di vendere armi e cartucce fiancheggiati e sostenuti dai cacciatori, oramai anche loro in via di estinzione, hanno iniziato dapprima ad additare i lupi come nemici del popolo, poi li hanno dipinti rei di ogni nefandezza e infine li hanno condannati a morte senza possibilità di difesa in un processo sommario dove unico giudice e' l'ignoranza padrona e signora della terra. Il Lupo nasce libero in Natura ed e' un importante anello della biodiversità ma forse l'uomo moderno e' troppo geloso della libertà di cui godono gli animali e li vorrebbe tutti morti per dimostrare che non esiste libertà in una società umana che e' prigioniera e volontariamente schiava di se stessa e dei suoi pregiudizi.

mercoledì 14 marzo 2018

Ambiente: Lettera aperta al Presidente della Societa' Ambiente Frosinone

Egregio Presidente Migliorelli,
trasformare la SAF in Fabbrica dei Materiali deve essere una priorita'  , nel rispetto degli indirizzi europei sui rifiuti, dei principi di sostenibilità , di rispetto per una migliore qualita' dell'aria e di tutela del territorio. Traformare la SAF in Fabbrica dei Materiali permettera' di eliminare il coincenerimento dei rifiuti e di non ampliare la discarica Cerreto e quindi e' necessario puntare su questa tipologia di impianto che dovra' essere accompagnata da un programma di massimizzazione progressiva delle Raccolte Differenziate sull'intero territorio della Provincia di Frosinone. E' questo quanto  propone  Fare Verde per curare il territorio dall'inquinamento in quanto si potrebbe minimizzare fin da subito il ricorso alla discarica e si eviterebbe la necessità di ricorrere al coincenerimento effettuato a San Vittore del Lazio.
  Fare Verde le ricorda sommariamente com'è fatta una Fabbrica dei materiali. E' un impianto di recupero di materia dal rifiuto residuo (RUR) ed è costituito da due sezioni parallele di trattamento: in una viene lavorata la frazione residua che contiene ancora componenti fermentescibili che vengono resi inerti. Nell’altra sezione viene fatto invece il recupero dei materiali, attraverso una combinazione di varie separazioni sequenziali (ad esempio separatori balistici, magnetici, lettori ottici) analogamente a quanto avviene nelle piattaforme di selezione dei materiali da raccolta differenziata. Ci si rende immediatamente conto che un impianto di questo tipo, è perfettamente adattabile all'aumentare della raccolta differenziata: si aumenterà la lavorazione del rifiuto differenziato e si diminuirà parallelamente il trattamento del residuo.
Fare Verde le propone  di attivarsi per trasformare l'impianto SAF di Colfelice in Fabbrica dei Materiali cercando gli obiettivi utili che soddisfano le aspettative della popolazione che vuole l'eliminazione del conferimento in discarica dei rifiuti e una buona qualità dell'aria. In questo modo ci sarà indubbio vantaggio economico dalla vendita delle materie prime seconde , l'eliminazione totale del coincenerimento e la trasformazione industriale della SAF sarà perfettamente in linea con i principi di sostenibilità dell'Unione Europea.




mercoledì 7 marzo 2018

MSGC - Efficientamento energetico del Palazzo Comunale: Un progetto OBSOLETO E DISPENDIOSO.

Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha ricevuto l'approvazione per il progetto di efficientamento energetico del Palazzo Comunale in piazza Guglielmo Marconi. La Regione Lazio ha stanziato poco più di 200.000 euro per far passare il palazzo Comunale dalla categoria energetica G a quella F. Il Comune da parte sua dopo un audit sui consumi ha scritto che a lavori ultimati risparmera' circa il 18% della spesa totale rispetto ai consumi attuali. In buona sostanza il Comune risparmieràa' circa 2000 (duemila) euro l'anno. Fare Verde Monte San Giovanni Campano ritiene l'intervento poco consono ed economicamente svantaggioso in quanto ci vorranno circa 100 (CENTO) anni solo per ripartire nel tempo il capitale necessario per l'intervento a cui bisogna aggiungere tutti gli interessi sempre per 100 anni che quel capitale di 200.000 euro potrebbe fruttare se venisse vincolato. Senza contare il progresso tecnologico e gli eventuali aggiornamenti della normativa vigente e l'omesso guadagno  paesaggistico. Fare Verde Monte San Giovanni Campano non e' capace solo di dire che sono troppi 100 anni per un investimento ed infatti propone di sostituire le "Tegole Veronesi" ,  attualmente presenti sul palazzo Comunale con i COPPI FOTOVOLTAICI dello stesso tipo di quelli presenti nella maggior parte delle coperture del Capoluogo con guadagno sulle bollette dell'energia elettrica e guadagno  certo per il paesaggio. I coppi fotovoltaici sono capaci di produrre 1KW per ogni 15 metri quadrati di tetto. Con i coppi fotovoltaici oltre ad ottenere l'assoluta indipendenza energetica si otterrebbe anche l'armonia paesaggistica tra l'altro richiesta dal Club I Borghi più belli d'Italia e il piano per rientrare nell'investimento non supererebbe i 10 anni. Inoltre attuando lo scambio sul posto il Comune potrebbe risparmiare sulle bollette anche per altri edifici. Quindi e senza ombra di ragionevole dubbio la nostra Associazione ritiene il progetto di efficientamento energetico del Palazzo Comunale OBSOLETO, DISPENDIOSO e NON PRODUTTIVO e alla Regione Lazio farebbero bene a rivederlo.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano.



lunedì 5 febbraio 2018

L'APPELLO: INTRODURRE IL REATO DI OMICIDIO VENATORIO

Sono anni che Fare Verde in Provincia di Frosinone si batte per risolvere le criticita’ procurate durante le campagne venatorie. Morti, feriti, animali domestici impallinati, colpi detonati vicino alle case e gente che imperterrita gira per le strade ostentando le armi in bella vista. Altri effetti che sono stati sempre considerati sono l’inquinamento della terra dai residui delle cartucce, dal piombo , l’abbandono dei cani da caccia e l'eccessivo prelievo venatorio. Alla luce dell’ennesima vittima che e’ deceduta ieri ad Arpino la nostra Associazione si rivolge ai candidati di tutte le forze politiche per includere gli incidenti di caccia in un nuovo tipo di reato specifico.
L’OMICIDIO VENATORIO per dare la certezza della pena a chi non ha usato tutti gli accorgimenti per rispettare l’esistenza in vita altrui. Parallelamente all’introduzione del reato per l’Omicidio Venatorio sara’ proposta la possibilita’ di fare l’alccool test e il droga test durante e dopo le battute di caccia. La revisione delle autorizzazioni per la caccia dovrebbe essere eseguita con le stesse modalita’ attuate per la patente di guida in modo da garantire la sicurezza della popolazione e anche quella dei cacciatori. Nulla di personale con nessuno ma e’ arrivata l’ora di aggiornare le punizioni per i cacciatori che si sentono un po’ troppo liberi di fare come gli pare.


domenica 4 febbraio 2018

Provincia di Frosinone - Depurazione alla carlona e razionamento dell'acqua potabile.

La normativa di riferimento in materia di trattamento dei reflui è la Direttiva 91/271/CEE recepita dall’Italia con il D. Lgs. 152/2006 (e ss.mm.ii, cosiddetto Codice dell’Ambiente). La Direttiva prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti (a.e.) siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie e trattamento delle acque reflue, secondo precise scadenze temporali, ormai già passate, in funzione del numero degli abitanti equivalenti e dell’area di scarico delle acque (area normale o area sensibile).
Per le inadempienze nell’attuazione della Direttiva l’Italia ha già subito due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea, la C565-10 (Procedura 2004-2034) e la C85-13 (Procedura 2009-2034) e l’avvio di una nuova procedura di infrazione (Procedura 2014-2059). Nella procedura di infrazione 2014-2059 e' inclusa anche la depurazione delle acque reflue di Monte San Giovanni Campano e di tanti altri Comuni della Provincia di Frosinone in più a quelli già compresi nelle altre procedure e relative condanne già emesse. Nonostante ciò la nostra Associazione conscia della gravità della situazione più volte e' dovuta ricorrere alle Forze dell'Ordine per far sanzionare i depuratori presenti che oltre ad essere insufficienti per la quantità degli abitanti equivalenti, sono risultati senza le autorizzazioni allo scarico e in diversi casi con emissioni nell'ambiente per le acque reflue con titoli di sostanze inquinanti superiori a quelle consentite dalla legge. In questi giorni si legge sui network di fantomatiche associazioni in difesa dei consumatori che accusano parte della popolazione di essersi allacciata abusivamente alla rete, parlano di perdite occulte mai riferendosi all'uso insostenibile delle risorse idriche da parte del gestore del servizio idrico integrato. In buona sostanza e' emerso dalla lettura di magnifici articoli pro gestore che la colpa e' dei consumatori che non pagano e non di chi li vessa con il razionamento dell'acqua facendosi pagare anche l'aria inquinata della nostra provincia che e' sempre presente nelle condutture. Mai da nessuna parte si legge che molti depuratori in Provincia di Frosinone sono sotto infrazione da parte dell'UE. Per una questione di onesta' intellettuale le associazioni in difesa dei consumatori dovrebbero iniziare ad essere meno sbadate perché la depurazione delle acque reflue urbane e' pagata dai consumatori in quanto non e' un servizio gratuito. Le associazioni per la tutela dei consumatori  per garantire la popolazione come dicono di fare avrebbero dovuto includere nelle loro argomentazioni la depurazione delle acque reflue,  in quanto il servizio idrico e' integrato, e verificare se vengono realmente depurate in modo da   capire chi deve pagare sulla bolletta il servizio. Servizio per la depurazione delle acque reflue urbane  che l'Unione Europea ha definito insufficiente sottoponendo l'Italia a multa forfettaria per oltre 60.000.0000 di euro più una gabella da 350.000 euro al giorno. Fare Verde Provincia di Frosinone specifica infine che TUTTI i depuratori dei tanti  segnalati fino a questo momento alle Forze dell'Ordine sono stati sanzionati perché non in regola con le leggi dello Stato e della Regione Lazio. In alcuni casi la nostra Associazione e' stata costretta a rivolgersi anche alle due Magistrature presenti in Provincia di Frosinone. Fare Verde infine si auspica che le associazioni di tutela dei Consumatori abbiano la correttezza di verificare quanto e' stato ricordato in questo post invece di fare sterile polemca sui network nei confronti della popolazione che e' libera di organizzarsi, come crede,per protestare. 


Nella foto l'obsoleto depuratore SIONE . Ultimo in cronologia per essere stato segnalato alle Forze dell'Ordine con gli accertamenti ancora in corso.

sabato 3 febbraio 2018

MSGC - Gli acquisti verdi non servono neppure per gli ortaggi.

Riscattereste una vettura che deve essere demolita perché non e' più a norma con il Codice della Strada? Ovviamente no! Non vi sfiorerera' neppure l'idea di farlo perché siete consapevoli  che se vi fermerà la Stradale vi sequestrerà il libretto di circolazione, vi mandera' a casa a piedi e in caso di sinistro l'assicurazione non risarcirà alcun danno. Ebbene a Monte San Giovanni Campano il Comune che ha pensato di fare? Voleva riscattare gli impianti di illuminazione pubblica che NON sono a norma con le leggi anti inquinamento e che inconfutabilmente sono anche lesivi per la salute pubblica. Per fortuna c'è stato un intervento che non aveva nulla a che fare con l'inquinamento che ha fatto aggiornare la discussione del punto all'ordine del giorno. In buona sostanza il Comune voleva pagare l'ENEL per prendersi gli obsoleti e inquinanti impianti della pubblica illuminazione, che di fatto sono solo ferro vecchio senza alcun valore economico, per gestirli in proprio nell'apoteosi dell'approssimazione per il cattivo uso del denaro pubblico. Monte San Giovanni Campano e' il paese dei GAMBERI dove ad ogni passo in avanti se ne fanno due dietro giusto per non perdere di vista l'obbiettivo finale dell'essere un paese RETRIVO. Ancor peggio sta accadendo  agli impianti della pubblica illuminazione che erano stati modificati con i led in quanto  pian pianino li stanno riconvertendo a lampade che non creano risparmio energetico. Spesso accade che quando un led si fulmina viene sostituito con le lampade tradizionali. Impianti che negli ultimi anni si sono trasformati in MISTI, che hanno perso la funzione rispettosa  per l'ambiente e di risparmio energetico per cui sono stati progettati.Una gestione alla CARLONA della cosa pubblica fatta senza rispettare il Green Pubblic Procuremet imposto dalle leggi dello Stato. Allo stesso identico modo pochi giorni fa sono state consegnate le buste per la raccolta dei rifiuti e ancora una volta nessuno si e' preso l'ardire di ordinare buste che provengono dalla plastica riciclata. E ancora l'appalto della refezione scolastica che non tiene conto delle produzioni a km zero e permette l'uso della posateria usa e getta come se non vi fosse un domani con la complicità della scuola che in questo caso si comporta da matrigna diseducativa nei confronti degli alunni e studenti; in perfetta disarmonia con le direttive Europee che proprio in questi giorni sono state all'attenzione dell'opinione pubblica Mondiale. Una domanda a questo punto ci vuole: Monte San Giovanni Campano e' stato escluso dalla legge sugli acquisti verdi? Sembra che Monte San Giovanni Campano oltre a non aver recepito le leggi dello Stato sugli acquisti verdi non ha ancora recepito che l'economia lineare dell'usa e getta e' stata  trasformata  in economia circolare e che l'essere un paese RETRIVO non porterà alcun giovamento allo sviluppo del territorio. Ciò e' dimostrato anche dalla mancata attenzione che il Comune ha a riguardo della manutenzione dei veicoli ed infatti non vengono usati bio carburante, l'olio motore riciclato, i pneumatici riciclati e  i pezzi meccanici non provengono dalla rigenerazione. Un modo come un altro per "scialare" e sperperare il denaro quando ci sono leggi dello STATO che danno la possibilità di poter risparmiare.


 Questo e' il tipo di lanterna che il Comune vuole riscattare all'ENEL. Questo tipo di lanterna non e' a norma ed e' solo ferro vecchio.

mercoledì 31 gennaio 2018

Qualita' dell'aria - Completamente ignorata la strage piu' silenziosa di tutti i tempi

Fare Verde Provincia di Frosinone riporta integralmente le dichiarazioni rese dal Commissario all'Ambiente Dott. Karmenu Vella ai ministri di alcune Nazioni Eurpee, tra cui l'Italia, convocati d'urgenza .
Commissione europea - Dichiarazione

Dichiarazione del commissario Karmenu Vella a seguito della riunione ministeriale sulla qualità dell'aria

Bruxelles, 30 gennaio 2018
Buongiorno, signore e signori.
Poche parole sulla riunione ministeriale di stamattina dedicata alla qualità dell'aria.
La Commissione ha costantemente affermato la sua volontà di agire «in grande sui grandi temi». E non ci sono argomenti più grandi della perdita di vite umane dovuta all'inquinamento dell'aria.
In primo luogo, voglio sottolineare che ho invitato i ministri a Bruxelles perché la mia maggiore preoccupazione, che è anche la maggiore preoccupazione della Commissione, è la protezione dei cittadini. Quando dico "cittadini" intendo sia le persone che già soffrono a causa dell'inquinamento dell'aria sia tutte le altre persone a rischio: i bambini affetti da asma e i loro genitori; i genitori affetti da patologie polmonari ostruttive e i loro figli.
Si tratta di una preoccupazione condivisa dai ministri. Li voglio ringraziare per essere convenuti a Bruxelles a così breve termine. E li voglio ringraziare perché hanno condiviso il mio punto di vista, considerando la protezione dei cittadini una priorità.
Inoltre i ministri hanno espresso l'opinione che, per essere credibili presso i cittadini, occorre agire concretamente - e ciò vuol dire rispettare le procedure per poterlo fare.
Ogni anno, la vita di un numero spropositato di cittadini giunge prematuramente a termine a causa dell'inquinamento dell'aria. Lo sappiamo da decenni, e i valori limite per la qualità dell'aria sono in vigore da quasi altrettanto tempo.
Eppure, ancora oggi, nel 2018, 400 000 persone giungono ogni anno a morte prematura a causa dell'incapacità gravissima e diffusa di affrontare il problema. E molte altre soffrono a causa di malattie legate alla qualità dell'aria che si potrebbero evitare.
Sono convinto che chi era presente all'incontro di stamattina condivide la mia frustrazione perché l'urgenza di agire non è sempre evidente a livello di Stati membri né di altri Ministeri.
In secondo luogo, voglio anche sottolineare che non si tratta solo di un'iniziativa personale. La riunione di oggi si è svolta non solo con il pieno sostegno del presidente Juncker, ma anche con quello di 500 milioni di cittadini. Siamo inoltre determinati — collettivamente — ad affrontare questo problema con la serietà che esso richiede.
L'impegno espresso nello Stato dell'Unione per la tutela dei cittadini non può essere illustrato in modo più chiaro: proteggiamo l'aria che i nostri cittadini respirano.
Infine, in terzo luogo, permettetemi un richiamo in merito alla procedura legale in corso. Le scadenze per soddisfare gli obblighi giuridici sono state ormai da tempo superate.
Secondo alcuni, abbiamo atteso già fin troppo a lungo.
Ora non possiamo più rimandare. Ho espresso chiaramente questa posizione ai ministri, questa mattina.
E vorrei sottolineare che considero i ministri dell'ambiente i miei principali alleati per affrontare la situazione mettendo in opera tutte le misure possibili senza più attendere.
La protezione dei cittadini è già una priorità chiave per il presidente Juncker e l'intero collegio dei Commissari, ma deve diventarlo anche per gli Stati membri - per tutti i governi, per tutti i ministri interessati: siano essi i ministri dei trasporti, dell'energia, dell'industria, dell'agricoltura o della finanza. La credibilità di tutti noi dipende da questa assunzione di responsabilità.
Stamattina nel nostro incontro sono emersi alcuni suggerimenti positivi. Ma, a prima vista, non sembrano sufficienti a modificare il quadro generale. In molti casi se non si metteranno in pratica nuove ed efficaci azioni le norme sulla qualità dell'aria continueranno a non essere rispettate per i mesi e gli anni a venire, anche al di là del 2020. Di fronte a questa protratta incapacità di agire concretamente e seriamente, e tenendo conto delle procedure legali in corso, sollecito tutti gli Stati membri ad affrontare questo problema letale con l'urgenza che merita.
L'inerzia ha delle conseguenze. Conseguenze sui cittadini e sull'aria inquinata che respirano. Gli Stati membri hanno una responsabilità. La responsabilità di agire. La mancanza di interventi comporta conseguenze a livello giuridico per gli Stati membri. Ai ministri sono state ricordate entrambe le cose: responsabilità e conseguenze giuridiche.
Grazie!