Le ricette dello Chef Lorenzo Guarino

domenica 12 novembre 2017

Tanto la colpa è del cane...

Quello che si è verificato ieri pomeriggio a Monte San Giovanni Campano è un fatto vergognoso che dimostra ancora una volta l’ignoranza e l’incapacità di gestire un animale. Sono state aggredite da un Maremmano Bianco , di solito dalla natura pacifica vista la razza, due adolescenti che stavano facendo una passeggiata. Non si sarebbero mai aspettate di trovarsi di fronte a tanta violenza...un cane incustodito, mal educato e tenuto allo stato brado. Tanti sapevano però del suo comportamento aggressivo, tanti si erano lamentati, tanti avevano chiesto al padrone di tenerlo dentro dove era giusto che fosse. Come mai chi dovrebbe fare il proprio lavoro non ha evitato che un simile fatto potesse accadere? Perché non sono state fatte rispettare le leggi? Perché le leggi ci sono, ma a quanto pare chi dovrebbe conoscerle non le sa. Ovviamente la colpa verrà addossata al cane, ormai identificato come “animale pericoloso” e sicuramente per molti da abbattere, che non potrà rispondere. Nessuno pensa che la vera causa del suo comportamento è l’incuria da parte del padrone e la mancata educazione che avrebbe dovuto ricevere già da cucciolo. Il cane è considerato come animale d’ affezione e quindi anche da educare e da tenere nelle migliori condizioni. 
Proprio ieri mattina ho assistito alla presentazione del Movimento Animalista di Frosinone, e c’erano diverse persone che lamentavano il fatto che in molti paesini limitrofi esiste un’ignoranza tra il Corpo della Polizia Locale mostruosa. Giovani vigili che non sanno come identificare un cane, che non hanno la benché minima idea di cosa sia l’anagrafe canina, che non sanno come gestire un randagio e non sanno intervenire in caso di maltrattamento ai danni degli animali. A questo punto penso proprio che anche questi personaggi debbano affrontare dei corsi di aggiornamento come fanno molti Liberi Professionisti.
Se piaghe come il randagismo e in questo caso aggiungo anche la presenza di un cane non custodito non vengono debellate, non penso andremo molto lontano.. 
Alle mal capitate ragazze auguro una pronta guarigione e chiedo scusa dell’inciviltà di cui sono state vittime.
Al mal capitato cane chiedo scusa se ha trovato un padrone che in realtà non lo ha amato e non ha neanche saputo proteggerlo da questo inesorabile destino.

La Responsabile Provinciale 
per la tutela degli animali 
Fare Verde Frosinone 

Maria Lucia Belli

venerdì 3 novembre 2017

Monte San Giovanni Campano - Il fallimento della raccolta differenziata nel Rapporto Ispra Rifiuti Urbani 2017

L'ISPRA del Governo Italiano ogni anno pubblica il rapporto sui  rifiuti urbani e sul rapporto dei Rifiuti Urbani 2017 si legge chiaramente e senza alcun dubbio che Monte San Giovanni Campano non ha colto gli obiettivi che avrebbe dovuto raggiungere nel lontano 2012 e che sono previsti dalla Legge. Gli obiettivi del riciclaggio sono sconosciuti a Monte San Giovanni Campano come se il Comune esistesse in un'altra Nazione ed infatti dopo 5 anni, come se nulla fosse, dall'applicazione del Dlgs non  hanno ancora raggiunto nessun obiettivo  forse perché qualcuno anche questa volta ci mette i bastoni tra le gambe nell'immaginaria lotta del bene contro il male propinata dai politici locali per occultare i loro fallimenti . Fare Verde ricorda la normativa vigente perché incombono oramai altri obiettivi previsti dalla legge per il 2020 mentre ancora non sono stati raggiunti quelli del 2012 e per questo motivo chiede la RIMOZIONE IMMEDIATA del responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni Campano per non aver raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge dopo ben 5 anni e quindi chiede anche che gli venga comminata la prima segnalazione scritta sul suo curriculum lavorativo. Dopo tanti anni la disciplina del recupero è stata profondamente rinnovata, a partire dalla stessa definizione di recupero, dalla direttiva 2008/98/CE con l’introduzione dei concetti di preparazione per il riutilizzo, e riciclaggio. La direttiva è stata recepita in Italia dal Dlgs 205/2010, correttivo della parte IV del Dlgs 152/2006.L’articolo 181 del Dlgs 152/2006 definisce obiettivi complessivi di recupero e riciclaggio, spostando l’attenzione dalla fase di raccolta a quella della effettiva valorizzazione dei rifiuti.
Pur rimanendo in vigore gli obiettivi quantitativi di raccolta, fissati al 65% nel 2012 (art. 205 del Dlgs 152/06), le politiche di raccolta differenziata vanno orientate a criteri di effettivo riciclo dei materiali raccolti in modo differenziato. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende, più che dalla quantità, dalla
qualità della raccolta e quindi dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato.Il comma 1 dell’articolo 181 impone alle autorità competenti le misure necessarie per
conseguire i seguenti obiettivi:- entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, se sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini
di peso- entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso. La decisione 2011/753/Ue (Guue del 25/11/2011 attua la direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE (articolo 11, paragrafo 2), ripresa in toto dal sopra citato articolo 181 del Dlgs 152/2006, dettando le regole e le modalità di calcolo per il rispetto degli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti da costruzione e da demolizione al 2020. Al Comune di Monte San Giovanni Campano come in altri Comuni, nel mal comune mezzo gaudio, ancora non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge  pero' questa volta la nostra Associazione  trova la forza di dire che nessuno gli punta una pistola alla tempia per restare ad amministrare il Comune o a lavorare nell'Ufficio Tecnico. Questa volta non possono neppure dare la colpa a Fare Verde se l'amata CITTÀ non ha il regolamento per la raccolta differenziata , non ha realizzato l'isola ecologica e non ha raggiunto gli obiettivi del 65% previsti dalla legge ed infatti  la colpa e' da ascrivere totalmente al Comune di Monte San Giovanni Campano per manifesta inettitudine e per arroganza Istituzionale nel rimandare decisioni politiche che evidentemente sono ritenute superflue. Un modo come l'altro di fare scelte politiche sbagliate confidando sul fatto che i loro errori verranno pagati dalla gente con le bollette.
Il Comune non ha raggiunto gli obiettivi previsti per il 2012 e chissà quando raggiungerà gli obiettivi previsti per il 2020 ed e' per questo motivo che Fare Verde chiede le dimissioni del Vicesindaco con delega all'Ambiente e del Tecnico Comunale con incarico specifico per i rifiuti.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano