Il Presidente della Regione Lazio non ha mantenuto le promesse ed ha
aperto la caccia con estrema fantasia. Egli da bravo politico nel suo
programma elettorale precisò: "Fauna
selvatica e parchi naturali sono un patrimonio regionale spesso viziato
per interessi economici o di parte. La regione Lazio dovrà esercitare
tutte le competenze e le facoltà atte a garantirne concreta tutela,
condividendo iniziative in sinergia con le associazioni animaliste".
Si deve essere dimenticato ed ha aperto la caccia con un decreto a sua firma (oramai è chiaro che i politici firmano tutto quello che capita). La caccia è stata aperta il 2 settembre e non la terza domenica del mese, come disposto dalla legge nazionale 157/92 e tutto per compiacere i cacciatori , i produttori di armi e munizioni nonchè quella nicchia di mercato che realizza una miscela esplosiva tra il lecito e l'illecito.
Di fatto gli animali sono arrivati all'appuntamento con il piombo esausti dal caldo estremo che ha caratterizzato l'estate 2015, dai veleni disseminati nell'aria e nelle acque, dagli incendi , dall'umana distruzione degli habitat; tutto questo mentre molte specie poi stanno ancora ultimando le fasi di riproduzione e anche se non cacciabili sono costrette agli effetti devastanti dell'intrusione e del disturbo disumano provocato da cacciatori e cani da caccia.
Lo scorso anno la stagione venatoria si è conclusa solo con 22 decessi e 66 feriti e quindi non rimane che attendere la fine della stagione venatoria 2015/2016 per chiudere il nuovo bilancio che è già in attivo di un decesso avvenuto il 2 Settembre 2015 proprio nella preapertura. Fare Verde si augura che sia una buona annata per gli animali selvatici e che in tanti possano sfuggire alla mira dei cacciatori degna del Ragionier Filini nei film di Fantozzi.
Si deve essere dimenticato ed ha aperto la caccia con un decreto a sua firma (oramai è chiaro che i politici firmano tutto quello che capita). La caccia è stata aperta il 2 settembre e non la terza domenica del mese, come disposto dalla legge nazionale 157/92 e tutto per compiacere i cacciatori , i produttori di armi e munizioni nonchè quella nicchia di mercato che realizza una miscela esplosiva tra il lecito e l'illecito.
Di fatto gli animali sono arrivati all'appuntamento con il piombo esausti dal caldo estremo che ha caratterizzato l'estate 2015, dai veleni disseminati nell'aria e nelle acque, dagli incendi , dall'umana distruzione degli habitat; tutto questo mentre molte specie poi stanno ancora ultimando le fasi di riproduzione e anche se non cacciabili sono costrette agli effetti devastanti dell'intrusione e del disturbo disumano provocato da cacciatori e cani da caccia.
Lo scorso anno la stagione venatoria si è conclusa solo con 22 decessi e 66 feriti e quindi non rimane che attendere la fine della stagione venatoria 2015/2016 per chiudere il nuovo bilancio che è già in attivo di un decesso avvenuto il 2 Settembre 2015 proprio nella preapertura. Fare Verde si augura che sia una buona annata per gli animali selvatici e che in tanti possano sfuggire alla mira dei cacciatori degna del Ragionier Filini nei film di Fantozzi.
Nessun commento:
Posta un commento