Normalmente
In natura si viene a creare un equilibrio tra le prede e i predatori.
Questo equilibrio tende a non far aumentare troppo il numero delle prede
e dei predatori. Quando il numero delle prede è grande, anche la
popolazione dei predatori sarà altrettanto grande. Viceversa quando la
popolazione delle prede è bassa, i predatori, che non riescono più a
reperire il necessario nutrimento,
tenderanno a calare di numero. Le popolazioni sia delle prede sia dei
predatori, subiscono quindi una serie di fluttuazioni nelle proprie
densità. In altre parole, se il numero delle prede aumenta, dopo un
certo tempo aumenterà anche il numero dei predatori. Ma un grande numero
di predatori finirà sicuramente per ridimensionare il numero delle
prede, che quindi tenderà a ridursi. Questo porterà, dopo un certo
intervallo, alla riduzione dei predatori stessi.
Questo meccanismo di regolazione impedisce alle popolazioni di prede di diventare troppo numerose. Inoltre favorisce la selezione naturale eliminando le prede più deboli e i predatori meno abili, quindi i soggetti geneticamente meno adatti. Per un predatore mangiare una preda comporta una diminuzione della capacità portante dell'ambiente, e quindi una diminuzione della prospettiva di vita del predatore. Per questo ci devono essere dei legami tra i predatori e la quantità di prede che si trovano in un dato ambiente. Le dinamiche di popolazione delle interazioni preda-predatore, possono essere modellate utilizzando le equazioni di Lotka-Volterra, un modello matematico che descrive l'equilibrio ciclico delle due popolazioni.
Un predatore specializzato dovrà, in base al ruolo che ricopre nella catena alimentare, essere molto meno numeroso rispetto alla sua preda specifica, al fine di mantenere l'equilibrio. Quindi osservata l'equazione di Lotka/Volterra se ne deduce che il lupo essendo il predatore dei cinghiali non ha studiato la matematica , fa ancora di peggio perchè IGNORA le prede pur avendole a disposizione. Gli organismi viventi tendono a colonizzare tutto lo spazio disponibile al fine di sfruttare meglio tutte le risorse soprattutto quelle cosiddette “edafiche”, cioè nutritizie disponibili nell'ambiente.
Ciò significa che, in caso di un aumento demografico correlato con le fluttuazioni cicliche delle popolazioni, si possono osservare spostamenti più o meno estesi di individui che si disperdono alla ricerca di nuove aree da colonizzare. A volte questi spostamenti hanno un'entità così notevole da apparire come vere e proprie invasioni.
Per altre specie, invece, gli spostamenti sono dovuti a modifiche che la loro normale area di diffusione sta subendo. Quello che vuole rappresentare Fare Verde in questo ACCENNO di costrutto è che alla presenza paventata di tante prede che in questo caso sono rappresentate dai cinghiali ci dovrebbe essere una cospicua presenza dei predatori e siccome tutti questi lupi in giro non si vedono ci sono problemi di fondo legati all'Ambiente ma anche alle abitudini di vita dell'essere umano che vengono così riassunti in modo semplice: L'espansione dell'essere umano ha procurato quella che si chiama competizione interspecifica tra cinghiali, lupo ed essere umano. Si vuole essere precisi: alla base della competizione c'è il fatto inconfutabile che l'essere umano vuole CIBARSI dei cinghiali o comunque trarne profitto economico diretto dalla vendita delle carni o in modo più sottile ne potrebbe tollerare la presenza se i danni procurati dalla specie cinghiale fossero risarciti. Tornando ai lupi che sono a quattro zampe che seppur ignoranti seguono la configurazione asintotica variabile perchè legata ad un sistema dinamico quale può essere l'Ambiente...tornando ai lupi e ai cinghiali la nostra Associazione chiede di fare un passo indietro e di studiare entrambe le popolazioni nella loro espressione Gaussiana e nella rappresentazione schematica piramidale per capire se i cinghiali sono davvero in espansione e perchè i lupi sono sostanzialmente stabili. Capito questo si potrà dedurre se il numero dei cinghiali stimati è davvero congruo o frutto di una campagna pubblicitaria facente parte di una strategia competitiva interspecifica dell'essere umano. In buona sostanza se ci sono tanti cinghiali in giro perchè non ci sono i loro predatori e in questo caso i lupi?
A questo punto non bisogna sottovalutare che nello stato di natura, cioè uno stato in cui non esiste alcuna legge, ciascun soggetto, mosso dal suo più intimo istinto, cerca di essere opportunista e approfitta di qualsiasi essere ritenuto utile al soddisfacimento dei suoi desideri. Ogni essere umano vede nelle altre specie potenzialmente competitive un nemico. Da ciò deriva che un tale stato si trovi in una perenne conflittualità , in un continuo bellum omnium contra omnes , nel quale non esiste il torto o la ragione che solo la legge può distinguere, ma solo il diritto di ciascuno su ogni cosa, anche sulla vita di altri esseri. Sulla base di quanto appena esposto sommariamente diventano improvvisamente esuberanti in numero i cinghiali, i caprioli, i cervi (tutte specie dalle carni pregiate) mentre ad esempio i corvidi che procurano un tantino di ribrezzo in quanto si nutrono di carogne stanno bene dove stanno anche se in soprannumero per mancanza di predatori.
Questo meccanismo di regolazione impedisce alle popolazioni di prede di diventare troppo numerose. Inoltre favorisce la selezione naturale eliminando le prede più deboli e i predatori meno abili, quindi i soggetti geneticamente meno adatti. Per un predatore mangiare una preda comporta una diminuzione della capacità portante dell'ambiente, e quindi una diminuzione della prospettiva di vita del predatore. Per questo ci devono essere dei legami tra i predatori e la quantità di prede che si trovano in un dato ambiente. Le dinamiche di popolazione delle interazioni preda-predatore, possono essere modellate utilizzando le equazioni di Lotka-Volterra, un modello matematico che descrive l'equilibrio ciclico delle due popolazioni.
Un predatore specializzato dovrà, in base al ruolo che ricopre nella catena alimentare, essere molto meno numeroso rispetto alla sua preda specifica, al fine di mantenere l'equilibrio. Quindi osservata l'equazione di Lotka/Volterra se ne deduce che il lupo essendo il predatore dei cinghiali non ha studiato la matematica , fa ancora di peggio perchè IGNORA le prede pur avendole a disposizione. Gli organismi viventi tendono a colonizzare tutto lo spazio disponibile al fine di sfruttare meglio tutte le risorse soprattutto quelle cosiddette “edafiche”, cioè nutritizie disponibili nell'ambiente.
Ciò significa che, in caso di un aumento demografico correlato con le fluttuazioni cicliche delle popolazioni, si possono osservare spostamenti più o meno estesi di individui che si disperdono alla ricerca di nuove aree da colonizzare. A volte questi spostamenti hanno un'entità così notevole da apparire come vere e proprie invasioni.
Per altre specie, invece, gli spostamenti sono dovuti a modifiche che la loro normale area di diffusione sta subendo. Quello che vuole rappresentare Fare Verde in questo ACCENNO di costrutto è che alla presenza paventata di tante prede che in questo caso sono rappresentate dai cinghiali ci dovrebbe essere una cospicua presenza dei predatori e siccome tutti questi lupi in giro non si vedono ci sono problemi di fondo legati all'Ambiente ma anche alle abitudini di vita dell'essere umano che vengono così riassunti in modo semplice: L'espansione dell'essere umano ha procurato quella che si chiama competizione interspecifica tra cinghiali, lupo ed essere umano. Si vuole essere precisi: alla base della competizione c'è il fatto inconfutabile che l'essere umano vuole CIBARSI dei cinghiali o comunque trarne profitto economico diretto dalla vendita delle carni o in modo più sottile ne potrebbe tollerare la presenza se i danni procurati dalla specie cinghiale fossero risarciti. Tornando ai lupi che sono a quattro zampe che seppur ignoranti seguono la configurazione asintotica variabile perchè legata ad un sistema dinamico quale può essere l'Ambiente...tornando ai lupi e ai cinghiali la nostra Associazione chiede di fare un passo indietro e di studiare entrambe le popolazioni nella loro espressione Gaussiana e nella rappresentazione schematica piramidale per capire se i cinghiali sono davvero in espansione e perchè i lupi sono sostanzialmente stabili. Capito questo si potrà dedurre se il numero dei cinghiali stimati è davvero congruo o frutto di una campagna pubblicitaria facente parte di una strategia competitiva interspecifica dell'essere umano. In buona sostanza se ci sono tanti cinghiali in giro perchè non ci sono i loro predatori e in questo caso i lupi?
A questo punto non bisogna sottovalutare che nello stato di natura, cioè uno stato in cui non esiste alcuna legge, ciascun soggetto, mosso dal suo più intimo istinto, cerca di essere opportunista e approfitta di qualsiasi essere ritenuto utile al soddisfacimento dei suoi desideri. Ogni essere umano vede nelle altre specie potenzialmente competitive un nemico. Da ciò deriva che un tale stato si trovi in una perenne conflittualità , in un continuo bellum omnium contra omnes , nel quale non esiste il torto o la ragione che solo la legge può distinguere, ma solo il diritto di ciascuno su ogni cosa, anche sulla vita di altri esseri. Sulla base di quanto appena esposto sommariamente diventano improvvisamente esuberanti in numero i cinghiali, i caprioli, i cervi (tutte specie dalle carni pregiate) mentre ad esempio i corvidi che procurano un tantino di ribrezzo in quanto si nutrono di carogne stanno bene dove stanno anche se in soprannumero per mancanza di predatori.
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