La tariffa puntuale sui rifiuti deliberata dalla Regione Lazio potrebbe aggravare il problema dell’abbandono dei rifiuti.Si ripulisca prima tutta la Provincia di Frosinone dai rifiuti abbandonati e sotterrati e solo dopo si potrà pensare alla tariffa puntuale sui rifiuti.
E’ un rischio che la Regione Lazio deve calcorare in modo accurato perché in provincia di Frosinone ancora non si è formata la coscienza di eco cittadinanza e sono in tanti ad abbandonare i rifiuti. Fare Verde spiega una volta e per tutte cosa è la tariffa puntuale e quale potrà essere la criticità più concreta per l’Ambiente dal punto di vista degli Ambientalisti che sono in prima linea sul territorio. La tariffazione puntuale si dovrà basare sulla raccolta porta a porta che è quella più in voga nei Comuni della Provincia di Frosinone e quindi utilizzerà per forza di cose il metodo dell’identificazione dei contenitori associati ad una singola utenza mediante un sistema di identificazione (codice a barre o microchip).
La tipologia di rifiuto urbano che viene solitamente sottoposta a misurazione e tariffazione puntuale è la frazione indifferenziata e anche se venisse adottato il metodo europeo che misura le eccedenze di conferimento di tutte le frazioni dei rifiuti che costituiscono la raccolta differenziata (carta, ferrosi, vetro e umido) per contenere ed incentivare la minore produzione e smaltimento di imballaggi si arriva alla criticità temuta dalla nostra Associazione.
I furbetti del momento pur di non pagare il dovuto, una volta che sarà divulgato il metodo di misurazione abbandoneranno i rifiuti per strada per carenza di controlli costanti e capillari in quanto i controlli e le sanzioni sono fondamentali per la riuscita della raccolta differenziata con la tariffazione puntuale.
I controlli sono fondamentali per ogni sistema basato sull’introduzione di nuove regole di conferimento ma per l’ottimale successo della tariffazione puntuale le attività di controllo assumono un ulteriore valenza in quanto diventano indispensabili i controlli sul campo effettuati dalle forze locali di polizia che di fatto sono irrealizzabili. In buona sostanza i controlli fatti con la raccolta differenziata in modalità “elettronica” saranno validi solo per quelle utenze che conferiranno i rifiuti in maniera “strana” grazie alla più semplice identificazione delle utenze che non conferiscono in modo regolare.
Fare Verde quindi mette in guardia la Regione Lazio e i Comuni della Provincia di Frosinone sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che ci sarà perché come è già stato accennato non si è ancora formata la coscienza di eco cittadinanza. Si suggerisce, quindi, di iniziare campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata, sulla riduzione dei rifiuti e una vera regolamentazione della raccolta differenziata che sia uguale per tutti i Comuni. L’ultima riflessione che si è posta Fare Verde è la seguente: Come si potrà chiedere alla popolazione dei Comuni della Provincia di Frosinone di produrre meno rifiuti se la gestione della frazione UMIDO e Indifferenziata che sono le più pesanti e più costose vengono gestite e lavorate dall’azienda SAF che conta sulla presenza degli Enti Locali e che quindi con il metodo della tariffazione puntuale andrebbe in carenza di rifiuti da lavorare? I più maliziosi e in questo caso anche gli iscritti di Fare Verde da mal pensanti vedono la tariffazione puntuale a dir poco in modo sospetto in quanto la raccolta differenziata porta a porta adottata fin ora non ha raggiunto il 65% imposto dalla legge. Con il nuovo metodo si creerebbe nuovo spazio ai rifiuti provenienti da fuori Provincia e allo stesso momento si aggraverà il problema dell’abbandono dei rifiuti per motivi economici legati alle famiglie che pur di risparmiare non esiteranno ad abbandonare i rifiuti per strada. Il suggerimento che Fare Verde si sente di dare è il seguente: Ripulire tutta la provincia di Frosinone dai rifiuti abbandonati e sotterrati, arrivare prima al traguardo imposto dalla legge relativo al 65% della raccolta differenziata con controlli più assidui , con la realizzazione delle isole ecologiche, l’applicazione dell’economia circolare e con i regolamenti Comunali e poi approdare alla tariffazione puntuale perché i tempi non sono ancora maturi.
E’ un rischio che la Regione Lazio deve calcorare in modo accurato perché in provincia di Frosinone ancora non si è formata la coscienza di eco cittadinanza e sono in tanti ad abbandonare i rifiuti. Fare Verde spiega una volta e per tutte cosa è la tariffa puntuale e quale potrà essere la criticità più concreta per l’Ambiente dal punto di vista degli Ambientalisti che sono in prima linea sul territorio. La tariffazione puntuale si dovrà basare sulla raccolta porta a porta che è quella più in voga nei Comuni della Provincia di Frosinone e quindi utilizzerà per forza di cose il metodo dell’identificazione dei contenitori associati ad una singola utenza mediante un sistema di identificazione (codice a barre o microchip).
La tipologia di rifiuto urbano che viene solitamente sottoposta a misurazione e tariffazione puntuale è la frazione indifferenziata e anche se venisse adottato il metodo europeo che misura le eccedenze di conferimento di tutte le frazioni dei rifiuti che costituiscono la raccolta differenziata (carta, ferrosi, vetro e umido) per contenere ed incentivare la minore produzione e smaltimento di imballaggi si arriva alla criticità temuta dalla nostra Associazione.
I furbetti del momento pur di non pagare il dovuto, una volta che sarà divulgato il metodo di misurazione abbandoneranno i rifiuti per strada per carenza di controlli costanti e capillari in quanto i controlli e le sanzioni sono fondamentali per la riuscita della raccolta differenziata con la tariffazione puntuale.
I controlli sono fondamentali per ogni sistema basato sull’introduzione di nuove regole di conferimento ma per l’ottimale successo della tariffazione puntuale le attività di controllo assumono un ulteriore valenza in quanto diventano indispensabili i controlli sul campo effettuati dalle forze locali di polizia che di fatto sono irrealizzabili. In buona sostanza i controlli fatti con la raccolta differenziata in modalità “elettronica” saranno validi solo per quelle utenze che conferiranno i rifiuti in maniera “strana” grazie alla più semplice identificazione delle utenze che non conferiscono in modo regolare.
Fare Verde quindi mette in guardia la Regione Lazio e i Comuni della Provincia di Frosinone sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che ci sarà perché come è già stato accennato non si è ancora formata la coscienza di eco cittadinanza. Si suggerisce, quindi, di iniziare campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata, sulla riduzione dei rifiuti e una vera regolamentazione della raccolta differenziata che sia uguale per tutti i Comuni. L’ultima riflessione che si è posta Fare Verde è la seguente: Come si potrà chiedere alla popolazione dei Comuni della Provincia di Frosinone di produrre meno rifiuti se la gestione della frazione UMIDO e Indifferenziata che sono le più pesanti e più costose vengono gestite e lavorate dall’azienda SAF che conta sulla presenza degli Enti Locali e che quindi con il metodo della tariffazione puntuale andrebbe in carenza di rifiuti da lavorare? I più maliziosi e in questo caso anche gli iscritti di Fare Verde da mal pensanti vedono la tariffazione puntuale a dir poco in modo sospetto in quanto la raccolta differenziata porta a porta adottata fin ora non ha raggiunto il 65% imposto dalla legge. Con il nuovo metodo si creerebbe nuovo spazio ai rifiuti provenienti da fuori Provincia e allo stesso momento si aggraverà il problema dell’abbandono dei rifiuti per motivi economici legati alle famiglie che pur di risparmiare non esiteranno ad abbandonare i rifiuti per strada. Il suggerimento che Fare Verde si sente di dare è il seguente: Ripulire tutta la provincia di Frosinone dai rifiuti abbandonati e sotterrati, arrivare prima al traguardo imposto dalla legge relativo al 65% della raccolta differenziata con controlli più assidui , con la realizzazione delle isole ecologiche, l’applicazione dell’economia circolare e con i regolamenti Comunali e poi approdare alla tariffazione puntuale perché i tempi non sono ancora maturi.
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