Fare Verde Provincia di Frosinone risponde ad ACEA sulla gestione del servizio idrico integrato nel merito dell'uso sostenibile delle risorse idriche, sul razionamento di acqua potabile e sulla depurazione delle acque reflue dopo la pubblicazione dell'articolo sul quotidiano La provincia del 10. 7. 2016.
Leggere che ACEA cerca di essere precisa per la riparzione delle perdite è a dir poco uno schiaffo all'intelligenza dei Monticiani che normalmente attendono settimane gli interventi manutentivi con l'acqua razionata mentre il prezioso liquido si perde nei fossi. In ordine cronologico Fare Verde tra le tantissime perdite di acqua potabile vuole ricordare la perdita in via Pozzo S. Paolo dove l'acqua potabile per circa trenta giorni dall'acquedotto è finita direttamente nella fogna. La perdita a Colle Pupazzo della durata di oltre un mese e quella ancora in corso a Porrino che dura oramai da quasi 5 giorni.
La cosa ancora più grave è che quelle indicate sono solo perdite che si vedono percorrendo le strade mentre restano un mistero le perdite OCCULTE dell'acquedotto che oramai non ha più bisogno di riparazioni ma di un serio investimento per la sua sostituzione. La mancanza di correttezza e di trasparenza che è in corso ha indotto e forzato la nostra Associazione a produrre documentazione inerente il fantasioso piano di turnazione idrica che oltre ad essere incompleto non assolve l'impegno dell'equa distribuzione dell'acqua potabile tanto è vero che è stato inviato un reclame al Garante, all'Unione Europea, all'O.M.S. e al Sig. Prefetto di Frosinone e quest'ultima Autorità è stata invitata a Monte San Giovanni Campano per constatare in Icto Oculi quanto accade perchè oramai si è arrivati al punto di non ritorno. Le proteste della popolazione a Colli dove la gente è scesa per strada, per ben due volte, a protestare per i rubinetti a secco non hanno bisogno di commenti. Infine Fare Verde non arretrerà di un solo millimetro per quanto riguarda le azioni legali in corso relative alla depurazione perchè si ritiene oltremodo scorretto il comportamento del gestore del servizio idrico integrato che conduce i depuratori delle acque reflue urbane in modalità "me ne frego dell'Ambiente". Nei fatti tutti i depuratori sono mal funzionanti e/o privi di autorizzazioni allo scarico nel torrente Amaseno e nel fiume Liri. Per ultimo Fare Verde ricorda alla popolazione che l'attività di vigilanza su quanto accade DEVE essere attuata dalla massima autorità Ambientale e Sanitaria del Comune di Monte San Giovanni Campano e non basta l'articoletto sul giornale per lavarsi le mani come Ponzio Pilato. Il rappresentante dei Cittadini di Monte San Giovanni Campano trovi il coraggio di recarsi alla Procura della Repubblica e presenti integrazione alle denunce di Fare Verde e solo dopo diventerà credibile.
Fare Verde Provincia di Frosinone
Leggere che ACEA cerca di essere precisa per la riparzione delle perdite è a dir poco uno schiaffo all'intelligenza dei Monticiani che normalmente attendono settimane gli interventi manutentivi con l'acqua razionata mentre il prezioso liquido si perde nei fossi. In ordine cronologico Fare Verde tra le tantissime perdite di acqua potabile vuole ricordare la perdita in via Pozzo S. Paolo dove l'acqua potabile per circa trenta giorni dall'acquedotto è finita direttamente nella fogna. La perdita a Colle Pupazzo della durata di oltre un mese e quella ancora in corso a Porrino che dura oramai da quasi 5 giorni.
Perdita in corso a Porrino da 5 giorni. |
La cosa ancora più grave è che quelle indicate sono solo perdite che si vedono percorrendo le strade mentre restano un mistero le perdite OCCULTE dell'acquedotto che oramai non ha più bisogno di riparazioni ma di un serio investimento per la sua sostituzione. La mancanza di correttezza e di trasparenza che è in corso ha indotto e forzato la nostra Associazione a produrre documentazione inerente il fantasioso piano di turnazione idrica che oltre ad essere incompleto non assolve l'impegno dell'equa distribuzione dell'acqua potabile tanto è vero che è stato inviato un reclame al Garante, all'Unione Europea, all'O.M.S. e al Sig. Prefetto di Frosinone e quest'ultima Autorità è stata invitata a Monte San Giovanni Campano per constatare in Icto Oculi quanto accade perchè oramai si è arrivati al punto di non ritorno. Le proteste della popolazione a Colli dove la gente è scesa per strada, per ben due volte, a protestare per i rubinetti a secco non hanno bisogno di commenti. Infine Fare Verde non arretrerà di un solo millimetro per quanto riguarda le azioni legali in corso relative alla depurazione perchè si ritiene oltremodo scorretto il comportamento del gestore del servizio idrico integrato che conduce i depuratori delle acque reflue urbane in modalità "me ne frego dell'Ambiente". Nei fatti tutti i depuratori sono mal funzionanti e/o privi di autorizzazioni allo scarico nel torrente Amaseno e nel fiume Liri. Per ultimo Fare Verde ricorda alla popolazione che l'attività di vigilanza su quanto accade DEVE essere attuata dalla massima autorità Ambientale e Sanitaria del Comune di Monte San Giovanni Campano e non basta l'articoletto sul giornale per lavarsi le mani come Ponzio Pilato. Il rappresentante dei Cittadini di Monte San Giovanni Campano trovi il coraggio di recarsi alla Procura della Repubblica e presenti integrazione alle denunce di Fare Verde e solo dopo diventerà credibile.
Fare Verde Provincia di Frosinone
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