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martedì 11 aprile 2023

Fontana Liri - "Cara" ACEA, il depuratore delle acque reflue urbane di Fontana Liri quando lo costruisci?

 L’infrastruttura idrica e fognaria italiana fa decisamente acqua. Più di una persona su 60 risiede in un comune italiano privo di fognature, e laddove i servizi di erogazione idrica ci sono, perdono più della metà dell’acqua prima di arrivare nelle case.

Nel nostro Paese ci sono 15 comuni senza servizio idrico (per un totale di 64.693 residenti), 40 senza
fognatura per 386.835 residenti coinvolti, (lo 0,7% della popolazione) e 296 comuni senza servizio di
depurazione delle acque reflue urbane per un totale di 1.3 milioni di persone coinvolte, (il 2,2% dei residenti).
Fontana Liri è proprio uno di questi comuni!!!
Questi sono gli ultimi dati pubblicati da Istat tramite il Censimento delle acque per uso civile relativi al 2020. Si riporta in tabella una sintesi della procedura d’infrazione 2014/2059 che interessa i territori di Fontana Liri ed Arce, per la quale è intervenuta una sentenza di condanna.




Con la sentenza del 6 ottobre 2021 l’Italia è stata nuovamente condannata dalla Corte di Giustizia europea per il mancato rispetto della direttiva sul corretto trattamento delle acque reflue urbane, e tra le opere incompiute che hanno convinto i giudici Ue a censurare il comportamento dello Stato italiano ci sono anche le reti fognarie non realizzate o non funzionanti e gli impianti di depurazione mancanti nei centri di Arce e Fontana Liri. Il depuratore fantasma realizzato ormai circa venti anni fa, non è mai stato messo in funzione, le acque reflue che esso dovrebbe ricevere e quindi trattare confluiscono tal quali nel fiume Liri creando così una vera e propria discarica a cielo aperto.
Arce, Fontana Liri ma anche Rocca d’Arce e Santopadre hanno reti fognarie e una depurazione, se non inesistenti, in pratica completamente inefficaci. Nel gennaio 2021, il gestore del servizio idrico integrato, Acea Ato 5, aveva annunciato che entro l’estate sarebbero dovuti partire i lavori di realizzazione del depuratore “intercomunale” che avrebbe dovuto servire gli insediamenti urbani dei quattro comuni detti. Ma ad oggi, aprile 2023 l’opera dov’è?!
La sentenza della Corte Ue non prevede al momento ulteriori sanzioni per l’Italia, che già nel 2018, per le stesse mancanze nella depurazione è stata condannata ad una multa di 25 milioni di euro e al pagamento, in attesa dei necessari adeguamenti infrastrutturali, di una penale pari a 30 milioni di euro ogni sei mesi: 167 mila euro al giorno, che continuiamo allegramente a pagare.
“Fare Verde” chiede a gran voce risposte a quelle che sono delle opere ormai da anni osannate e mai compiute, opere oggigiorno necessarie per la tutela ed il benessere della collettività e ancor più per la difesa e la salvaguardia dell’ambiente.


...Il depuratore fantasma...


"Nojo volevan savuar" quando lo costruisci il depuratore delle acque reflue urbane a Fontana Liri


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