L'ISPRA del Governo Italiano ogni anno pubblica il rapporto sui
rifiuti urbani e sul rapporto dei Rifiuti Urbani 2017 si legge chiaramente e senza alcun dubbio che
Monte San Giovanni Campano
non ha colto
gli obiettivi che avrebbe dovuto raggiungere nel lontano 2012 e che sono
previsti dalla Legge. Gli obiettivi del riciclaggio sono
sconosciuti a Monte San Giovanni Campano come se il Comune esistesse in
un'altra Nazione ed infatti dopo 5 anni, come se nulla fosse,
dall'applicazione del Dlgs non hanno ancora raggiunto nessun
obiettivo forse perché
qualcuno anche questa volta ci mette i bastoni tra le gambe
nell'immaginaria lotta del bene contro il male propinata dai politici
locali per occultare i loro fallimenti . Fare Verde ricorda la
normativa vigente perché incombono oramai altri obiettivi previsti
dalla legge per il 2020 mentre ancora non sono stati raggiunti quelli
del 2012 e per questo motivo chiede la RIMOZIONE IMMEDIATA del
responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni
Campano per non aver raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge dopo
ben 5 anni e quindi chiede anche che gli venga comminata la prima
segnalazione scritta sul suo curriculum lavorativo. Dopo tanti anni la
disciplina del recupero è stata profondamente rinnovata, a partire dalla
stessa definizione di recupero, dalla direttiva 2008/98/CE con
l’introduzione dei concetti di preparazione per il riutilizzo, e
riciclaggio. La direttiva è stata recepita in Italia dal Dlgs 205/2010,
correttivo della parte IV del Dlgs 152/2006.L’articolo 181 del Dlgs
152/2006 definisce obiettivi complessivi di recupero e riciclaggio,
spostando l’attenzione dalla fase di raccolta a quella della effettiva
valorizzazione dei rifiuti.
Pur rimanendo in vigore gli obiettivi quantitativi di raccolta, fissati al 65% nel 2012 (art. 205 del Dlgs 152/06), le politiche di raccolta differenziata vanno orientate a criteri di effettivo riciclo dei materiali raccolti in modo differenziato. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende, più che dalla quantità, dalla
qualità della raccolta e quindi dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato.Il comma 1 dell’articolo 181 impone alle autorità competenti le misure necessarie per
conseguire i seguenti obiettivi:- entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, se sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini
di peso- entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso. La decisione 2011/753/Ue (Guue del 25/11/2011 attua la direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE (articolo 11, paragrafo 2), ripresa in toto dal sopra citato articolo 181 del Dlgs 152/2006, dettando le regole e le modalità di calcolo per il rispetto degli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti da costruzione e da demolizione al 2020. Al Comune di Monte San Giovanni Campano come in altri Comuni, nel mal comune mezzo gaudio, ancora non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge pero' questa volta la nostra Associazione trova la forza di dire che nessuno gli punta una pistola alla tempia per restare ad amministrare il Comune o a lavorare nell'Ufficio Tecnico. Questa volta non possono neppure dare la colpa a Fare Verde se l'amata CITTÀ non ha il regolamento per la raccolta differenziata , non ha realizzato l'isola ecologica e non ha raggiunto gli obiettivi del 65% previsti dalla legge ed infatti la colpa e' da ascrivere totalmente al Comune di Monte San Giovanni Campano per manifesta inettitudine e per arroganza Istituzionale nel rimandare decisioni politiche che evidentemente sono ritenute superflue. Un modo come l'altro di fare scelte politiche sbagliate confidando sul fatto che i loro errori verranno pagati dalla gente con le bollette.
Il
Comune non ha raggiunto gli obiettivi previsti per il 2012 e chissà
quando raggiungerà gli obiettivi previsti per il 2020 ed e' per questo
motivo che Fare Verde chiede le dimissioni del Vicesindaco con delega
all'Ambiente e del Tecnico Comunale con incarico specifico per i
rifiuti. Pur rimanendo in vigore gli obiettivi quantitativi di raccolta, fissati al 65% nel 2012 (art. 205 del Dlgs 152/06), le politiche di raccolta differenziata vanno orientate a criteri di effettivo riciclo dei materiali raccolti in modo differenziato. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende, più che dalla quantità, dalla
qualità della raccolta e quindi dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato.Il comma 1 dell’articolo 181 impone alle autorità competenti le misure necessarie per
conseguire i seguenti obiettivi:- entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, se sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini
di peso- entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso. La decisione 2011/753/Ue (Guue del 25/11/2011 attua la direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE (articolo 11, paragrafo 2), ripresa in toto dal sopra citato articolo 181 del Dlgs 152/2006, dettando le regole e le modalità di calcolo per il rispetto degli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti da costruzione e da demolizione al 2020. Al Comune di Monte San Giovanni Campano come in altri Comuni, nel mal comune mezzo gaudio, ancora non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge pero' questa volta la nostra Associazione trova la forza di dire che nessuno gli punta una pistola alla tempia per restare ad amministrare il Comune o a lavorare nell'Ufficio Tecnico. Questa volta non possono neppure dare la colpa a Fare Verde se l'amata CITTÀ non ha il regolamento per la raccolta differenziata , non ha realizzato l'isola ecologica e non ha raggiunto gli obiettivi del 65% previsti dalla legge ed infatti la colpa e' da ascrivere totalmente al Comune di Monte San Giovanni Campano per manifesta inettitudine e per arroganza Istituzionale nel rimandare decisioni politiche che evidentemente sono ritenute superflue. Un modo come l'altro di fare scelte politiche sbagliate confidando sul fatto che i loro errori verranno pagati dalla gente con le bollette.
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