sabato 28 settembre 2024

Agricoltura : I dati dell'agricoltura Italiana al G7 viziati dall'inflazione.



 

Fare Verde Provincia di Frosinone APS spera che dopo la passerella del G7 per l’agricoltura si possa tornare a riportare i valori statistici senza nessuna interpretazione politica . Di certo la nostra associazione non se ne intende di politica ma per i numeri nessuno ci può venire dietro. Senza alcun giro di parole e in modo diretto questa è una critica ai numeri trionfalistici dati per l’agricoltura italiana durante il vertice dei G7 che si è tenuto a Siracusa .
Il Minisitro dell’Agricoltura ha detto testualmente: “vedono l’export agroalimentare toccare record mai registrati” (quasi 70 miliardi di euro), lasciando intendere che tutto questo è accaduto grazie al duro lavoro del governo Italiano.
Per Fare Verde Provincia di Frosinone APS i numeri rappresentano una realtà diversa.
L’Istituto di statistica, ha calcolato al rialzo il pil nel triennio 2021-23 di circa 94 miliardi complessivi: Ironia della sorte buona parte dei settori economici sono cresciuti più del previsto. L’agricoltura , invece, non solo nel 2023 era in contrazione, ma è andata peggio di quanto si immaginasse. Con un pil in crescita dello 0,7%, il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito del 3,5%: un peggioramento di un punto (quasi un miliardo di euro) rispetto al -2,5 per cento stimato a marzo.
E comunque i dati erano già particolarmente negativi con un calo sia della produzione agricola (-3,9%) sia delle attività e dei servizi di supporto (-1,6%), peraltro in un anno che ha registrato un miglioramento notevole della ragione di scambio (+6%) .
Quindi l’Italia più che a mirate azioni politiche per l’agricoltura deve dire grazie all’inflazione. Analizzando i dati Crea del 2023 per l’esport che sono completi, anche quelli dell’anno record: 63 miliardi (+6,6% sul 2022) si evince che il miglioramento è dovuto all’aumento dei prezzi: rispetto al 2022 . Quindi c’è stato un incremento dei valori (+6,6%), ma una riduzione delle quantità esportate (-2,6%).
Anche sul fronte dell’occupazione l’agricoltura soffre e soffre parecchio . Nei fatti il rapporto annuale dell’Inps mostra che gli addetti diminuiscono costantemente. "La decrescita è continua da tempo, ma nel 2023 ,per la prima volta, il numero di operai agricoli è sceso sotto la soglia del milione: 991 mila".
Se si vanno a scomporre i dati si nota che l’aumento dell’export nel 2023 è stato trascinato dall’industria alimentare (+7,7%) che pesa i due terzi di tutto l’agroalimentare, a seguire il settore primario (+5,5%) che vale il 14% e infine le bevande in cui è incluso il vino (+2%) che pesano il 19%. "Ma la crescita agricola è sempre effetto dell’inflazione perché, se anziché i valori si guardano le quantità, l’export nel settore primario è diminuito del 4,9%, con un saldo che è strutturalmente negativo (importiamo 21,9 miliardi ed esportiamo 8,8 miliardi)".
E infine...  per fortuna che ci sono le “perfide multinazionali “ definite nemiche del made in Italy che fanno il grosso dell’export (42 miliardi) altrimenti se i dati fossero solo il risultato di una mera azione di sottrazione tra la produzione nazionale agricola e quella   dei perfidi  agricoltori si evidenzierebbe una situazione davvero tragica.
Di certo però la nostra analisi potrà essere confutata e discussa da parte dell’assessore all’agricoltura della regione Lazio e da tutti i ciociari che a vario titolo sono stati presenti al G7 di Ortigia
Vogliamo che qualcuno di loro ci convinca che abbiamo preso un abbaglio pazzesco e che le cose vanno a gonfie vele.
 
 

 

 
 

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