giovedì 16 agosto 2018

FANGHI DALLA DEPURAZIONE IN PROVINCIA DI FROSINONE

AMBIENTE – FANGHI DA DEPURAZIONE – Da quasi un mese  con una sentenza il Tar della Lombardia (terza sezione, presidente Ugo Di Benedetto, pubblicata il 20 luglio) ha accolto le opposizioni di una cinquantina di Comuni della “bassa” lombarda e ha di fatto paralizzato il riutilizzo dei fanghi prodotti dai depuratori come concime per fertilizzare i campi.
Più si “filtra” l’acqua sporca delle fogne e dei fiumi, più pulita è l’acqua che scorre verso il mare, e maggiore è la quantità di residui che rimangono nel depuratore. E viceversa, per lasciare nel depuratore meno fanghi bisogna lasciar scorrere acqua più sporca.
Sulla base di alcune perizie il Tar Lombardia ha detto che il letame prodotto dai depuratori per poter essere riutilizzato nei campi va considerato come se fosse una sostanza contaminante e di conseguenza non dovrà contenere composti come carboidrati e idrocarburi, per i quali il limite va abbassato di 200 volte. Oramai i grammi delle sostanze inquinanti diventano milligrammi e i fanghi non idonei alla fertirrigazione quindi dovranno essere trattati prima del loro smaltimento in discarica. Logicamente Fare Verde  senza perdere ulteriore  tempo si appresta a chiedere all’Arpa Lazio Sez. di Frosinone di monitorare e pubblicare il ciclo dei fanghi dalla loro produzione al loro smaltimento, le quantita’ e la qualita’ dei fanghi di tutti i depuratori della Provincia di Frosinone. Le eventuali discrepanze in decremento della quantita’ di produzione di fanghi darebbero sicura indicazione di ulteriore cattiva depurazione delle acque reflue urbane e anche di quelle industriali. L'Ambiente non può attendere ulteriori ritardi.



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