lunedì 26 maggio 2025

SUPINO - No agli impianti fotovoltaici a terra sui terreni NON inquinati del sito SIN Valle del Sacco .



Nel cuore del Sito SIN Bacino Idrico Valle del Sacco, l’associazione Fare Verde Provincia di Frosinone APS continua a vigilare sulla tutela del suolo, opponendosi alla costruzione indiscriminata di impianti fotovoltaici a terra in aree potenzialmente inquinate. La recente richiesta di accesso agli atti all’ARPA Lazio - Sezione di Frosinone ha portato a una rivelazione sorprendente: il suolo destinato a ospitare un imponente impianto nel comune di Supino è risultato non inquinato, secondo i risultati delle analisi chimiche eseguite.

Durante l’incontro del 21 maggio 2025, che ha visto anche la partecipazione del Comitato Civico L’Avamposto Valle del Sacco, è stata confermata la conformità di tutti i campioni analizzati alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) di riferimento, aprendo la strada a una possibile riflessione sull’utilizzo futuro del terreno. La domanda che ora si pone è se il Comune debba restituire quest’area all’agricoltura, evitando la costruzione di un impianto fotovoltaico a terra..

L’associazione Fare Verde sottolinea di non essere contraria alla produzione di energia solare, ma di promuovere soluzioni sostenibili, come gli impianti agrivoltaici, che consentono la coesistenza tra agricoltura ed energia rinnovabile. Questi sistemi sono progettati per integrarsi con le attività agricole, grazie a strutture elevate e moduli fotovoltaici orientabili, senza compromettere la coltivazione dei terreni o l’allevamento. Inoltre, l’associazione invita a considerare l’utilizzo delle coperture di edifici e capannoni, un’opzione ancora ampiamente disponibile nel territorio di Supino.

La questione ora passa nelle mani delle amministrazioni locali, chiamate a decidere il futuro di un’area strategica per l’ambiente e la comunità.



domenica 18 maggio 2025

Volontari di Fare Verde Pignataro Interamna in azione per la tutela del territorio.



L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente continua grazie ai volontari di Fare Verde Pignataro Interamna , che per il secondo giorno consecutivo hanno ospitato il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS per una ricognizione sul territorio. Guidati da Stefania Carlomusto, i volontari si sono concentrati il 17 maggio 2025 sulla ex discarica Facciano, un sito che mostra segni evidenti di abbandono e degrado.
L'area, già compromessa dal punto di vista ambientale, presenta numerosi rifiuti abbandonati, tra cui sacchi di scarti edili, un lavandino, un serbatoio per liquidi e un altro ingombrante. La vegetazione incolta ha ormai invaso l'intero sito, aumentando il rischio di incendi, soprattutto con l'arrivo della stagione estiva. Il pericolo è accentuato dalla presenza di gas metano prodotto dai rifiuti, un fattore che potrebbe trasformare la discarica in una potenziale bomba ecologica.
Fare Verde Pignataro ha annunciato che si rivolgerà alla Regione Lazio per ottenere chiarimenti sulla frequenza delle ispezioni dei pozzetti di raccolta del percolato, oltre a segnalare la necessità di un intervento urgente per prevenire il rischio incendi dovuto alla mancata manutenzione del verde. L'associazione chiederà inoltre conferma sulla validità dell'ordinanza sindacale n.22/2018, che vieta la coltivazione fino a 100 metri oltre il perimetro della discarica.
L'azione di Fare Verde dimostra ancora una volta l'importanza del volontariato ambientale e della collaborazione tra cittadini e istituzioni per garantire la tutela del territorio.


Di seguito alcune foto del sito Facciano e la mappa dei divieti alle coltivazioni che vennero imposti dall'ordinanza sindacale



Rifiuti abbandonati e invasione della vegetazione nel sito Ex discarica Facciano

 
Nel sito sono cresciuti alberi che ormai superano i 7 metri

Il sito Facciano trasformato in macchia mediterranea


Divieto di coltivazione imposto con ordinanza sindacale 






sabato 17 maggio 2025

Pignataro Interamna – Via Sogne trasformata in un’unica barriera architettonica.

Via Sogne, a Pignataro Interamna, rappresenta un esempio negativo di cattiva manutenzione stradale. Fare Verde Provincia di Frosinone APS invita tutti i Comuni della provincia a non seguire l’esempio di Pignataro Interamna.

Via Sogne si è trasformata in una pericolosa e insidiosa barriera architettonica: l’asfalto divelto, le buche profonde e i solchi rendono impossibile il transito a persone con disabilità, ciclisti e persino alle automobili, che rischiano  seri danni meccanici.

Tra le vittime di questa situazione c’è Stefania Carlomusto, presidente del gruppo locale Fare Verde Pignataro Interamna, che ha subito una rovinosa caduta a causa della strada insidiosa ed è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere per le gravi lesioni riportate.

Degna di nota la raccolta firme realizzata dai residenti che hanno segnalato al Comune la pericolosità del manto stradale e richiesto quindi l'attenzione dell'Ente che appariva e continua a d apparire distratto per quella strada. 

Il Comune solo dopo la raccolta firme  ha emanato l’ordinanza (prot. 244) di divieto di transito per i mezzi con peso superiore ai 35 quintali e imposto il limite di velocità di 30 km  orari consapevole che il passaggio dei camion aggraverebbe ulteriormente la già pericolosa situazione di Via Sogne. Tuttavia, in un tipico esempio di italiana disattenzione, ha dimenticato di installare il relativo cartello di divieto per i mezzi pesanti . Di conseguenza, i camion continuano a transitare, danneggiando sempre di più il manto stradale che ormai somiglia sempre di più ad un campo di battaglia, senza che il Comune sembri interessarsene minimamente, come se la strada non fosse di sua proprietà.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS chiede al Comune di Pignataro Interamna proprietario della strada pubblica via Sogne  la rimozione delle barriere architettoniche create dal dissesto stradale e il ripristino del manto stradale affinché diventi sicuro e accessibile per tutti.
















venerdì 16 maggio 2025

Va davvero tutto bene per l’agricoltura?

L’Italia sta affrontando una crisi agricola senza precedenti: per la prima volta in oltre trent’anni, il valore delle importazioni di ortofrutta fresca ha superato quello delle esportazioni. Secondo l’Osservatorio Coldiretti, nel 2024 le esportazioni hanno toccato un record di 6,1 miliardi di euro (+9%), ma le importazioni sono salite a 6,4 miliardi (+12%), con un incremento del 14% in volume. Il dato più sconcertante? L’Italia importa uva dall’India, pomodori dall’Olanda, cipolle dal Sudafrica, nonostante la produzione interna di questi stessi prodotti. Tra i beni maggiormente importati spiccano patate (+39%), piselli (+20%), fagioli (+9%), lattuga (+5%), pere (+15%), pesche nettarine (+74%) e kiwi (+23%). Ma il problema va oltre i numeri: la concorrenza sleale di Paesi con standard meno rigorosi influisce sulla qualità del cibo sulle nostre tavole. Fare Verde Provincia di Frosinone APS ricorda come esempi inconfutabili  l'uso di pesticidi vietati in Europa e lo sfruttamento della manodopera a basso costo, generando dumping sociale e ambientale. Nel 2024, gli allarmi su frutta e verdura importata sono aumentati del 30%, con 165 segnalazioni per pesticidi proibiti, aflatossine, metalli pesanti e batteri.


Uva in India


Il paradosso dei consumi e dello spreco

A complicare il quadro, il consumo di ortofrutta in Italia è in calo. Secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, ogni italiano consuma meno di 300 grammi di frutta e verdura al giorno, al di sotto dei 400 grammi raccomandati dall’OMS. Un fenomeno ancor più paradossale se si considera l’aumento dello spreco alimentare, con oltre 680 grammi di cibo buttato a settimana per persona, principalmente frutta e verdura.

Un mercato globale che soffoca l’economia locale

La crisi del settore evidenzia l’urgenza di ripensare le politiche agricole e commerciali, superando la logica dell’iper-globalizzazione, dove il prezzo al ribasso prevale su qualità, sostenibilità ed etica. Il sistema attuale favorisce l’importazione di prodotti da migliaia di chilometri, sostenuto da politiche fiscali e incentivi ai carburanti, penalizzando i produttori locali, aumentando l’inquinamento e allontanando il consumatore dalla stagionalità e territorialità del cibo.


Agricoltori


Soluzioni per un futuro sostenibile

Per invertire questa rotta, occorre ridurre la filiera, rendendola più trasparente e sostenibile. Favorire l’agricoltura locale, sostenere i mercati contadini, puntare sulla tracciabilità e sulla stagionalità sono azioni fondamentali per riequilibrare il sistema e ricostruire un rapporto sano tra chi produce e chi consuma.

Il futuro dell’agricoltura italiana dipende dalle scelte politiche e dalle scelte quotidiane di ognuno di noi. Non si può continuare  a sacrificare la qualità e la sostenibilità per la logica del prezzo più basso a discapito della salute, dell'ambiente , della nostra economia e del disprezzo per gli esseri umani umiliati e sottopagati.

domenica 20 aprile 2025

Fare Verde Provincia di Frosinone APS celebra la Giornata Mondiale della Terra con un impegno concreto per la tutela dell’ambiente.

Il 22 aprile si celebra la 55ª Giornata Mondiale della Terra, conosciuta come Earth Day: il più grande evento di sensibilizzazione dedicato alla tutela del Pianeta. È un'occasione preziosa per riflettere sulle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo, dall'inquinamento dell'aria e l’uso di fonti energetiche non rinnovabili, fino alla distruzione degli ecosistemi e l’estinzione di specie animali e vegetali.

Oltre a essere un momento di consapevolezza, la Giornata Mondiale della Terra rappresenta un invito ad agire concretamente per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Fare Verde Provincia di Frosinone APS, associazione ambientalista impegnata nella difesa del territorio, intensifica per l’occasione la sua attività di monitoraggio e denuncia degli illeciti ambientali, segnalando rifiuti abbandonati, scarichi abusivi nei corsi d’acqua di superficie e abusi edilizi.
L’iniziativa, organizzata a sorpresa in diversi Comuni della Provincia di Frosinone , già in corso, dimostra quanto le associazioni ambientaliste siano fondamentali nella tutela del territorio e nella sensibilizzazione della comunità.
Il Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone: "La Giornata Mondiale della Terra è un’opportunità per ricordare che ogni piccolo gesto conta e che la denuncia degli illeciti è il primo passo per un cambiamento concreto."
I cittadini possono segnalare le criticità ambientali scrivendo a fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al 3935510005. La partecipazione attiva della comunità è essenziale per proteggere il territorio e garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.
Un mondo migliore parte da noi: insieme possiamo fare la differenza!





martedì 15 aprile 2025

Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le emissioni maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

 


Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le  Emissioni Maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

Le associazioni Fare Verde Patrica, Terra Nostra APS e il Comitato Rinascita hanno visto riconosciuta la fondatezza delle loro proteste contro le emissioni maleodoranti provenienti da uno stabilimento che lavora sottoprodotti di origine animale (S.O.A) nell'arale Ferruccia località  Tosca, nel comune di Patrica.

Dopo una lunga battaglia legale, il Tribunale di Frosinone  ha emesso un decreto di condanna ai sensi dell’Art. 460 CPP nei confronti dell’amministratrice unica dell’azienda, residente in Campania. Il provvedimento conferma che lo stabilimento provocava emissioni maleodoranti atte a cagionare molestia alle persone, come denunciato da Marco Belli. La documentazione agli atti ha provato la sussistenza del reato.

Le Reazioni delle Associazioni e dei Cittadini

Nonostante la condanna, gli odori nauseabondi persistono, e i cittadini si interrogano sull’efficacia dell’amministrazione comunale, accusata di scarsa attenzione e di mancanza di azioni concrete per migliorare la qualità della vita della popolazione residente.

Le associazioni ambientaliste ribadiscono la necessità di un intervento immediato:

  • Fare Verde Patrica: "Ogni emissione odorigena molesta deve essere interrotta istantaneamente. Siamo pronti a nuove azioni contro chi inquina."

  • Terra Nostra APS: "Di rado prendiamo parte a proteste così dure, ma questa volta era necessario. Siamo vicini ai cittadini di Patrica, definiti 'allarmisti' quando hanno difeso le loro famiglie."

Nel frattempo, il monitoraggio della qualità dell’aria continua,  prestissimo verrà installata una centralina in Contrada Ferruccia. La lotta per un ambiente più salubre non si ferma.

Fare Verde Patrica 

Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS

Terra Nostra APS


Fare Verde Patrica - Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS








sabato 8 marzo 2025

Ceccano - Violato per l'ennesima volta il diritto dell'Unione per la qualità dell'aria .



Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha constatato che il numero dei travalicamenti del limite imposto dalla normativa italiana per le polveri sottili è stato superato con 36 travalicamenti per il PM10 come si evince dalla foto di seguito del report Arpa Lazio del 7.3.2025
















Questo dato di fatto è la chiara dimostrazione che le azioni poste in essere per il contrasto all’inquinamento dell’aria , previste dal Piano di Risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, non hanno apportato nessun miglioramento all’inquinamento dell’aria tanto è vero che la qualità dell’aria resta pessima anche nel 2025. E’ stato calcolato che al momento le giornate di travalicamento dei limiti giornalieri per il Pm10 rappresentano il 54,4 % dei giorni passati per il 2025, quindi, più giorni di aria inquinata rispetto a quelli con aria pulita con le emissioni delle attività industriali sempre escluse dalle ordinanze comunali come se dalle ciminiere uscissero fragranze per profumare l'aria.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS resta sorpresa di fronte alla gravità dei superamenti che si ripetono ormai da troppi anni senza che il Comune di Ceccano sia stato dotato di centralina per il rilevamento puntuale delle PM 2,5. Dati, questi ultimi, indispensabili per la stima delle malattie e delle mortalità precoci indotte dall’inquinamento dell’aria.

A fronte della condanna comminata dalla Corte di Giustizia all’Italia anche per l’inquinamento pregresso dell’aria nel Comune di Ceccano Sito IT 1217 con sentenza 10 novembre 2020 C‑644/18 non si riscontrano azioni concrete che hanno evitato il superamento del limite massimo consentito dalla permissiva normativa Italiana. Nei fatti, invece , il superamento dei valori limite giornaliero e annuale fissati per le PM10 è stato sistematico e continuato per almeno sedici anni. Il diritto dell’Unione è stato violato per l’ennesima volta a Ceccano in quanto secondo la Corte, «per stabilire che un valore limite stabilito nell’allegato XI di tale direttiva è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento». Quindi non è accettabile nessuna polemica sul posizionamento delle centraline come è accaduto in passato a Ceccano e come accade a Frosinone.

Tutte circostanze e violazioni che si ripercuotono sulla salute , sulla qualità della vita della popolazione e sull'Ambiente.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS nel supremo interesse della popolazione e dell’ambiente, venuta a conoscenza che i travalicamenti giornalieri ai limiti di 50 ug/m3 ammessi dalla normativa hanno violato il diritto dell’Unione invierà segnalazione alla Commissione Europea per il mancato rispetto della sentenza 10.11.2020 C-644/18 e della Direttiva per la qualità dell'aria.




domenica 23 febbraio 2025

Frosinone - Un nuovo sito di abbandono rifiuti in via Mola D'atri.

 I cittadini di Frosinone non si meritano tanta inciviltà e sporcizia. Il degrado in via Mola D'Atri continua con cumuli di rifiuti abbandonati che nessuno rimuove.


Rifiuti , come direbbe qualcuno "collocati in una posizione assolutamente irrazionale" alle coordinate 41.635286N - 13.298106 E.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS è nello stato di tolleranza zero e ritiene inaccettabile la presenza di rifiuti abbandonati in aree pubbliche o aperte al pubblico.

Fare Verde Città di Frosinone - Il decoro urbano è letteralmente aggredito dall'inciviltà di pochi. Con l'installazione delle foto trappole si possono trovare i colpevoli di tali scempi e punirli come prevede la normativa vigente visto che l'abbandono dei rifiuti è diventato un reato penale.

In tutto questo marasma si chiede la bonifica del sito di abbandono dei rifiuti nel più breve tempo possibile. Del resto se c'è chi sporca ci deve pur essere chi pulisce.

Per queli che diranno che si tratta di un'area privata arriva la risposta anticipata: L'art. 255 Codice Ambiente  non prevede distinzioni tra suolo privato e pubblico. Art. 255 Codice dell'ambiente" 1. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni degli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l'ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio".













venerdì 21 febbraio 2025

San Vittore del Lazio - Blitz della polizia di Stato all'inceneritore su esposto di Fare Verde Provincia di Frosinone APS

 Il 21 Febbraio 2025 è iniziato con il blitz della Polizia di Stato presso l’inceneritore di San Vittore del Lazio. In seguito al blitz degli uomini del Commissariato PS di Cassino sono stati bloccati i lavori per la quarta linea di incenerimento . Sono stati pubblicati numerosi articoli sulla stampa che non hanno mai citato Fare Verde Provincia di Frosinone APS che con il suo straordinario Comitato Scientifico è stata l’artefice dell’esposto che poi ha scatenato il blitz della Polizia di Stato

Come al solito la nostra Associazione di tutela ambientale ha agito nel silenzio più assoluto , studiando tutto il procedimento senza il sostegno di nessun politicante e di nessun partito. Fare Verde Provincia di Frosinone APS non è accolita e neppure fidelizzata con i 5 Stelle che paventano una interrogazione parlamentare con notizie riservate . Circostanza che ha fatto molto dispiacere chi ci mette la firma nelle battaglie e che non sopporta speculazioni poltiche su un argomento che è chiaramente trasversale.
Tralasciando l’afinalistico parassitismo politico c’è da dire che l’azione Aria Pulita (amiamo dare un nome ad ogni nostra azione in difesa dell’ambiente) è iniziata tanto tempo fa e a tal proposito desidero ringraziare i volontari attivisti di Fare Verde Cassino; di Fare Verde Città di Frosinone; di Fare Verde Monte San Giovanni Campano e di Fare Verde Cervaro . Senza di loro il Comitato scientifico di azione presieduto dal Dott. Marco Belli in qualità di presidente dell’associazione non avrebbe ragione di esistere.
Il Dott. Marco Belli Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone: Di certo nella nostra Associazione non ci sono leoni e leonesse da tastiera e soprattutto non c’è gente che vuole prendersi i meriti di cose mai fatte. Difendiamo l’ambiente in silenzio e agiamo all’improvviso cercando sempre di non dare vie di fuga a chi disonora la nostra terra. Siamo coraggiosi , scaltri e gli altri dicono di noi che siamo anche intelligenti! Aggiungo che in Fare Verde Provincia di Frosinone APS oltre a tutto questo c’è tanta buona volontà e soprattutto tanta competenza. Non è da tutti ingaggiare battaglia con una delle più grandi multinazionali del mondo partendo dal principio che non ci piace perdere consci di portare a traino le speranze di tanti cittadini corretti. Noi non cerchiamo voti e neppure consensi e questo deve essere ben chiaro.
Fare Verde Provincia di Frosinone APS








giovedì 20 febbraio 2025

Frosinone - Eletto all'unanimità il Dott. Giambattista Martino presidente di Fare Verde Città di Frosinone.

 Il giorno 18 Febbraio 2025 , nei locali di Piazza Caduti di via Fani, si è riunita l’assemblea degli iscritti di Fare Verde Città di Frosinone per il rinnovo delle cariche sociali. Ha presenziato l’assemblea il Dott. Marco Belli in qualità di presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS.

Il confronto tra i numerosi iscritti all’associazione è subito entrato nel vivo per i dati di certezza Arpa Lazio sulla pessima qualità dell’aria che hanno relegato la città di Frosinone tra le città più inquinate d’Italia. Molti gli interventi sulle ultime dichiarazioni rese dal Sindaco sul posizionamento della centralina Arpa che sono in netto contrasto con la Condanna CEDU del 10 novembre 2020 (C‑644/18), Commissione / Italia per gli eccessivi superamenti giornalieri dei valori imposti dalla permissiva legge Italiana sulle polveri sottili.

Non a caso la Corte di Giustizia ha sentenziato: «per stabilire che un valore limite stabilito nell’allegato XI di tale direttiva è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento» .

Sentenza che il sindaco di Frosinone evidentemente conosce molto poco e che da uomo di scienza dovrebbe invece prendere in seria considerazione.

Nella malaugurata ipotesi di travalicamenti superiori a quelli previsti dalla legge per il 2025 , sarà la nostra Associazione nell'interesse dei cittadini di Frosinone a inviare formale segnalazione alla Commissione Europea così come è stato fatto per il Comune di Ceccano .

Il presidente dell’Assemblea ha riassunto le attività del programma provinciale Ambiente Pulito ed ha illustrato le segnalazioni già fatte per i rifiuti abbandonati nel Comune di Frosinone. Ha chiesto esplicitamente agli iscritti presenti di vigilare sull’abbandono dei rifiuti e di segnalare ogni sito   alle Forze dell’Ordine nell’interesse dell’ambiente, della Natura e della biodiversità.

L’assemblea degli iscritti ha eletto all'unanimità presidente di Fare Verde Città di Frosinone il Dott. Giambattista Martino che ha illustrato il suo programma di tutela ambientale per la Città Di Frosinone.

All’unanimità sono stati  eletti:

-  Vicepresidente di Fare Verde Città di Frosinone la Prof. Lucia Serino.

-   l'Avv. Sardellitti Alessandra  Segretario di Fare Verde Città di Frosinone.

- il Consiglio Direttivo composto dai Sigg.ri Annarita Alviani, Teresa Petricca, Paolo Mastronardi, Marco Innocenzi e Francesco Pallone.

Subito dopo la proclamazione il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha chiuso l’assemblea e augurato buon ambiente a tutti i presenti.
















giovedì 2 gennaio 2025

Nel 2024 danni alla salute per l'inquinamento dell'aria.



Il Comune di Ceccano conferma anche per il 2024 il suo primato di Comune più inquinato della Provincia di Frosinone con ben 79 superamenti per il PM10 registrati fino al giorno 31.12.2024. Frosinone, con le giornate ecologiche strane e le azioni tardive, registra 70 superamenti dei livelli massimi di PM10 al 31.12.2024. Questi dati sono la prova evidente che il piano di risanamento per la qualità dell'aria non funziona e di fatto è inefficace e privo di risultati significativi per la protezione della salute e per l’ambiente.


Se Frosinone e Ceccano piangono di certo Cassino non ride con il numero dei superamenti per il PM10 che si è attestato a quota 56 al giorno 31.12.2024 con la centralina ferma tanti giorni per manutenzione.


Sotto “osservazione” resta Monte San Giovanni Campano dove Fare Verde Provincia di Frosinone APS gestisce una centralina per il rilevamento delle Pm10, Pm 2.5 e PM1 viste le doglianze della popolazione e di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per la pessima qualità dell'aria respirata nel micro areale Baracca/Santo Stefano/Bottoni.

Fare Verde Provincia di Frosinone ricorda alle Amministrazioni Comunali citate che Secondo la Corte di Giustizia Europea per stabilire che un valore limite disciplinato nell’allegato XI della Direttiva 2008/50 è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che il livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento.

Quindi i superamenti continuati negli anni nei comuni di Ceccano, Cassino e Frosinone violano il «valore limite» disciplinato dagli articoli 2 e 5 della Direttiva 2008/50.

L’Istituto Superiore di Sanità ha precisato che l'esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all'aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. L’esposizione al pulviscolo più piccolo (PM2,5) è stata associata ad un aumento della mortalità per malattie respiratorie e ad un maggior rischio di tumore delle vie respiratorie. I tumori sono stati collegati anche alla presenza di sostanze cancerogene attaccate alla superficie delle particelle (come gli idrocarburi policiclici aromatici-IPA nel caso della fuliggine) che, attraverso il PM2,5 possono arrivare fino alla parte più profonda dei polmoni, dove sono assorbite dall'organismo>>.

Fare Verde Provincia di Frosinone, dopo che tutte le “raccomandazioni”, emesse dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Istituto Superiore di Sanità e perfino dalle due Condanne della Corte di Giustizia invierà una denuncia a tutte le Autorità nei confronti delle Amministrazioni Comunali di Ceccano, Cassino e Frosinone per aver violato negli anni sistematicamente la Direttiva 2008/50 sulla Tutela della salute umana e dell’ambiente ignorando perfino la sentenza emessa dalla Corte nella causa C‑644/18 che ha già visto soccombere l’Italia nel 2020.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS vuole ricordare pubblicamente alle Istituzioni che i cittadini della Provincia di Frosinone sono esseri umani e come tali non si devono ammalare, vedere le loro malattie aggravate o addirittura morire prima del tempo per la pessima qualità dell'aria.

E ormai chiaro che l’Italia è venuta meno all’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. Non ha adottato le misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il PM10 nell’areale della Provincia di Frosinone ed è venuta meno agli obblighi imposti dall’articolo 23, paragrafo 1, della direttiva 2008/50, da solo e in combinato disposto con l’allegato XV, parte A, di tale direttiva e, in particolare, all’obbligo previsto dall’articolo 23, paragrafo 1, secondo comma, di detta direttiva, di far sì che il periodo di superamento dei valori limite sia il più breve possibile.

Non ci possono volere altri venti anni per rendere l'aria pulita perchè le malattie non aspettano.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS