martedì 3 maggio 2022

Il fantasma dell'URRS ( Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) mette in discussione la Transizione Ecologica.

 

La guerra in Ucraina  oltre ad aver  già causato un   tragico costo umano affianca anche enormi danni e rischi, diretti e indiretti, per l'ambiente. Oltre alla  mancata fornitura del metano che sta mettendo in ginocchio  la popolazione di mezza Europa sussiste il problema delle materie prime indispensabili alla transizione ecologica in quanto alcune di esse provengono dalla Federazione Russa e appunto dall’Ucraina.  

Il Neon  gas indispensabile all’Europa  è uno dei prodotti  di scarto  delle grandi acciaierie ucraine che ne producono  circa la metà per l'industria elettronica dei Paesi industrializzati. Oltre al Neon sono a rischio le  forniture a dei metalli Rutenio, Rodio, Palladio, Osmio, Iridio e Platino. L’industria automobilistica  li usa   nelle marmitte catalitiche e per la produzione di Idrogeno verde.  La situazione più critica è rappresentata dalla mancanza  del Nichel, di cui la Russia è il terzo produttore mondiale, che  serve per le batterie ricaricabili ed è quindi cruciale per la mobilità elettrica. 

Il conflitto inoltre  avrà sicuramente un impatto sul settore zootecnico che però non è di una gravità assoluta in quanto il nostro Paese importa  dall'Ucraina poco più del 3% del grano e il 15% del mais destinati all’allevamento degli animali. Un problema di Italica fattura che ha previsto  l’allevamento di animali in capannoni dissociati dalle produzioni agricole.  

Fare Verde avvisa del pericolo delle sostanze radioattive che possono essere sollevate dal suolo durante i bombardamenti nelle aree contaminate dalle radiazioni nel secolo scorso ed è seriamente  preoccupata  per gli obsoleti reattori nucleari Ucraini che  necessitano di manutenzione  costante e  di vigilanza assoluta per evitare una nuova catastrofe come quella di  Cernobyl del 26 Aprile  1986. Da verificare infine se in questo moderno conflitto tra repubbliche dell'ex Unione Sovietica (CCCP)    vengono usate munizioni prodotte  con l’Uranio impoverito    per distruggere i blindati. Sostanze radioattive che se disperse nell'ambiente  potrebbero rendere inutili le future  produzioni agricole dell’Ucraina e le loro esportazioni. 





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