sabato 15 giugno 2019

San Biagio Saracinisco - Un forno crematorio senza informazioni ambientali alla popolazione

Risulta chiaro che l'amministrazione comunale  del Comune di San Biagio Saracinisco non ha compreso bene il   DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n. 195 Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale che contempla le informazioni ambientali ed infatti sul sito del Comune non c'è nulla di scritto sulle decisioni che il comune vorrebbe prendere per la costruzione di un forno crematorio. La popolazione ha il diritto di sapere le condizioni Ambientali che hanno portato in consiglio comunale il punto all'ordine del giorno che prevede le decisioni da prendere per la realizzazione di un forno crematorio.  
Il  decreto  legge  prevede appunto la pubblicazione di qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente:
  • lo stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi;
  • fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le missioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente, individuati al numero 1);
  • le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi;
  • le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale;
  • le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attività di cui al numero 3);
lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente di cui al punto 1) o, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore di cui ai punti 2) e 3)
Fare Verde non può e non deve lasciare la presa su un territorio che è compreso nel Parco Nazionale d'Abruzzo e Molise che ha caratteristiche paesaggistiche, Ambientali e di Biodiversità uniche come non può ascoltare le voci dissonanti di alcuni cittadini che per rivalse personali odiano la Natura,  il Parco e il luogo in cui vivono tanto da volerlo distruggere con considerazioni fasulle  e mercenarie. Non si può tollerare chi  cerca di favorire anche a parole  un forno crematorio che di certo non servirà alla popolazione locale che è oramai da considerare numericamente esigua. La nostra Associazione deve dare voce a chi non ha voce e chiedere il rispetto dell'Ambiente a qualsiasi costo anche se ci sarà battaglia legale e la battaglia dovesse durare per decenni. San Biagio Saracinisco ha una vocazione Ambientale che non può essere sconvolta da affaristi della Campania che di tanto in tanto provano con i Comuni della Valle di Comino ad installare attività insalubri per il proprio tornaconto economico promettendo incassi per le casse comunali  senza fornire la  benché minima informazione alla popolazione su quelle che saranno poi le conseguenze per la salute e per il territorio. La popolazione di San Biagio Sracinisco deve essere consapevole che nel loro Comune di poche anime i decessi sono in media 6 (SEI) l'anno e che il numero delle persone che decidono di farsi cremare quindi è quasi nullo o nullo. Il Comune non si può comportare in modo strano e perfettamente disallineato alle esigenze della popolazione o ancora meglio non si può comportare in modo dissociato dalla realtà . Di fatto e inconfutabilmente il sindaco di San Biagio Saracinisco solo nell'esaminare quella proposta scellerata  si sta comportando come se volesse acquistare una Ferrari non avendo nessuna strada dove farla camminare.
Risulta chiaro quindi che di fronte ad una NON necessità della popolazione, di fronte alla mancanza di informazioni ambientali e di fronte all'inutilità  per la popolazione il forno crematorio servirà solo come attività lucrativa per l'azienda che lo vuole installare. La popolazione di San Biagio Saracinisco si dovrebbe chiedere perché un'azienda della Campania ha scelto il Comune di San Biagio Saracinisco per installare un forno crematorio e non si è rivolta in modo meno complicato ad uno dei 550 (cinquecentocinquanta) Comuni della Campania. La risposta è semplice: L'azienda sa benissimo che non riceverà mai le autorizzazioni ad installare un forno crematorio perché troverebbe la resistenza della popolazione ad un'attività inquinante.  Se in altri Comuni non danno le autorizzazioni ci sono ragioni chiare che il Comune di San Biagio Saracinisco dovrebbe fornire alla popolazione in modo altrettanto chiaro. Il Comune non informa la popolazione in modo adeguato e Fare Verde si mette di traverso e quando accade una cosa del genere ci sono poche speranze per chiunque e questo deve essere ben chiaro soprattutto per l'azienda Campana che può benissimo andare dove deve andare. San Biagio Saracinisco non è terra di conquista e Fare Verde farà anche l'impossibile per evitare qualsiasi nuova forma di inquinamento su un territorio meraviglioso.



3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);
3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);
3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonche' le attivita' che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivita' finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'ambito delle misure e delle attivita' di cui al numero 3);

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