martedì 9 settembre 2025

Patrica, il paradosso ambientale: progetti green da milioni e rifiuti abbandonati.

 


Patrica (FR) – Mentre si moltiplicano i progetti “green” da milioni di euro per la Valle del Sacco, la realtà quotidiana racconta tutt’altro. Lungo la strada ASI, accanto al muro di cinta dell’ex stabilimento Siporex, si estende una vera e propria discarica abusiva: materassi, frigoriferi, pneumatici fuori uso, pezzi di auto e rifiuti di ogni genere giacciono indisturbati da anni.

La contraddizione è evidente. Da un lato, si parla di biodigestori, del progetto idrogeno, di sostenibilità e di impianti per il trattamento dei rifiuti; dall’altro, non si riesce nemmeno a garantire la bonifica di un tratto stradale visibile e noto a tutti. L’area, già oggetto di attenzione da parte della Rai3 , è stata più volte denunciata dalla locale Associazione Fare Verde Patrica, ma senza risultati concreti.

«È una vergogna – dichiara Flavio Piroli, presidente di Fare Verde Patrica–. Abbiamo segnalato, documentato, coinvolto i media, ma l’inciviltà continua indisturbata. E chi dovrebbe intervenire resta in silenzio.»

Il sito dell’ex Siporex è da tempo al centro di polemiche per il progetto di realizzazione di un biodigestore per il trattamento dei rifiuti organici, per gli impianti fotovoltaici a terra, per il progetto idrogeno che hanno sollevato forti opposizioni da parte della popolazione residente. Mentre si discute di impianti milionari per il trattamento di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti, la bonifica del suolo e la rimozione dei rifiuti esistenti restano ferme al palo.

La Legge Regionale 13/2019, che disciplina le aree ad elevato rischio ambientale, è stata invocata da più parti per tutelare il territorio e la salute dei cittadini. Ma l’attuazione concreta resta mera illusione.

Il Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS: "Come si può parlare di transizione ecologica, di sostenibilità e di innovazione ambientale, quando non si riesce nemmeno a rimuovere i rifiuti da una strada? La Valle del Sacco merita rispetto, non solo nei convegni e nei progetti su carta, ma nella realtà quotidiana. E Patrica, simbolo di questa contraddizione, chiede risposte. Non domani. Oggi" .











domenica 7 settembre 2025

Morolo - 🌿 “L’Anima Verde della Valle d Sacco: Sapori e Paesaggi” Un successo di partecipazione e valori condivisi


🌿 “L’Anima Verde della Valle d Sacco: Sapori e Paesaggi”

Un successo di partecipazione e valori condivisi

Si è svolto il 6 settembre, presso L’Altro Bar di Morolo, l’eco evento “L’Anima Verde della Valle del Sacco: Sapori e Paesaggi”, promosso da Fare Verde Provincia di Frosinone APS in collaborazione con il Comitato Avamposto della Valle del Sacco e il Comitato Sant’Antonio Abate. L’iniziativa ha saputo coniugare ambiente, cultura e gastronomia, offrendo ai partecipanti un’esperienza autentica e profondamente radicata nel territorio ciociaro.

Il Dott. Marco Belli, presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS, ha espresso sincera gratitudine ai volontari e in particolare alla Sig.ra Verusca Corvia, presidente del gruppo d'azione Fare Verde Morolo, per l’organizzazione impeccabile. Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai Medici Giovanni Martino e Teresa Petricca, che hanno illustrato con competenza la gravità dell’inquinamento atmosferico e le sue conseguenze sulla salute pubblica.

Durante l’evento sono state presentate due centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, che verranno installate a San Vittore del Lazio, segnando un passo concreto verso la tutela ambientale.
🌾 Difendere l’agricoltura locale: una priorità

L’iniziativa ha posto l’accento sulla necessità di sostenere le produzioni agricole locali, spesso penalizzate dalla presenza del sito SIN (Sito di Interesse Nazionale), pur essendo estranee alle cause dell’inquinamento. Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha lanciato un appello alle Autorità competenti affinché si proceda alla bonifica dei siti contaminati e si restituiscano all’agricoltura i terreni non inquinati, come dimostrano le analisi di caratterizzazione.

“Nessun territorio deve essere considerato già compromesso” — ha dichiarato il Dott. Belli.

🛡️ Un marchio per la qualità e la rinascita

Tra le proposte emerse, la creazione di un marchio di qualità per i prodotti agricoli e zootecnici genuini rappresenta un’opportunità concreta per rilanciare l’economia locale. Come sottolineato dal Dott. Belli:

“L’economia di un territorio deve seguire la sua vocazione, che non può essere sradicata per gli interessi di pochi.”

🌍 Una terra da riscoprire

La Valle del Sacco, un tempo ricca di colture, allevamenti e biodiversità, oggi appare segnata da capannoni industriali dismessi, inquinamento e distese di impianti fotovoltaici. L’acqua del fiume, un tempo fonte di vita, è ora simbolo di degrado. La popolazione, testimone di questa trasformazione, esprime profondo disagio per la perdita di identità territoriale.

L’evento ha rappresentato un atto di amore verso la terra, un invito alla consapevolezza e un segnale forte per costruire un futuro sostenibile, fondato sulla verità, la tradizione e il rispetto della natura.































mercoledì 3 settembre 2025

Morolo - L’anima verde della Valle del Sacco: Sapori e Paesaggi.

Morolo celebra la sostenibilità tra gusto, salute e territorio

Il 6 settembre 2025, dalle ore 16.30, Morolo si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto di sostenibilità, gusto e consapevolezza ambientale. Fare Verde Morolo gruppo d'azione di Fare Verde Provincia di Frosinone APS, organizzano L’anima verde della Valle del Sacco: Sapori e Paesaggi, un eco- evento che unisce la bellezza del paesaggio alla bontà dei prodotti locali, dimostrando che la salute dell’uomo è indissolubilmente legata alla salute dell’ambiente.
Salute e ambiente: un legame vitale nel Sito SIN del Fiume Sacco
In un’epoca in cui l’inquinamento e il degrado ambientale minacciano il benessere delle comunità, iniziative come questa diventano fondamentali. L'ambiente non è solo un patrimonio naturale da tutelare, ma anche la base per una vita sana. L’aria pulita, il cibo genuino, la filiera corta e la biodiversità sono alleati preziosi della nostra salute fisica e mentale.
Nel piazzale antistante L’Altro Bar in via La Torre a Morolo gli iscritti e i visitatori potranno gustare piatti preparati con ingredienti sani e sostenibili:
· Maltagliati con fagioli cannellini
· Spezzatino con piselli
· Panini con hamburger e patatine a Km zero per i più piccoli
· Fiori di zucca fritti
· Bruschetta con olio EVO di Monte San Giovanni Campano
· Salsicce affettate della norcineria Ciociara
. Mozzarelle dell'azienda Agricola di Neri Alessandro in Morolo.
Il Panificio San Angelo di Danilo Mancini in Morolo panificherà farine Ciociare dal mulino La Mola in Monte San Giovanni Campano, mentre il Pastificio Nonna Liliana in Morolo fornirà pasta fatta in casa. La carne sarà fornita dall’azienda agricola di Alessio Marchioni in Morolo, i fiori di zucca fritti dall’Azienda Agricola La Coccinella in Castelliri, e l’olio EVO da Monte San Giovanni Campano Città dell’Olio, le salsicce secche dalla norcineria Sailerman...
Un gesto concreto per un futuro migliore
Con un contributo simbolico di 8 euro, i partecipanti potranno sostenere l’Associazione e contribuire alla promozione di un modello virtuoso per il rilancio delle produzioni agricole: fare bene, insieme, con ciò che abbiamo vicino. È un’occasione per dimostrare che la volontà e la collaborazione locale possono generare cambiamenti significativi.
Un invito alla cittadinanza
Fare Verde invita tutti a partecipare numerosi. L’anima verde della Valle del Sacco: Sapori e Paesaggi non è solo un evento gastronomico, ma un messaggio forte: “Con questo evento vogliamo dimostrare che la salute non è solo una questione medica, ma anche ambientale e sociale. Un territorio sano produce cibo sano, e il cibo sano nutre una comunità consapevole. L’anima verde della Valle del Sacco è un invito a vivere il nostro ambiente con rispetto e gratitudine.”








domenica 24 agosto 2025

Ambiente - Fare Verde Provincia di Frosinone APS risponde al Presidente Rocca sullo stato di calamità per la crisi idrica.

 Crisi idrica in Provincia di Frosinone: Fare Verde Provincia di Frosinone APS che denuncia anni di razionamenti, inefficienze e silenzi istituzionali risponde al provvedimento del Presidente della Regione Lazio per la crisi idrica.

Frosinone, 24 agosto 2025 — L’associazione ambientalista, attiva sul territorio dal 2014, torna a denunciare con forza la gestione insostenibile delle risorse idriche nella provincia di Frosinone. A distanza di oltre un decennio, la situazione resta drammatica: razionamenti cronici, acquedotti comunali fatiscenti e depurazione assente in molti comuni continuano a compromettere la salute ambientale e il benessere dei cittadini.
Numerosi comuni del Frusinate sono ancora privi di impianti di depurazione e scaricano direttamente i reflui urbani nei corsi d’acqua superficiali, in violazione delle normative ambientali nazionali ed europee. Il razionamento idrico, definito con filosofia “turnazione” dal gestore del servizio, colpisce sistematicamente le stesse località dal 2004, senza alcuna soluzione strutturale.
Nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 68 del 19 agosto 2025, il Presidente della Regione Lazio ha riconosciuto una “diffusa criticità connessa alla scarsità di risorsa idrica”, aggravata dalla siccità e dall’aumento delle temperature. Tuttavia, Fare Verde Provincia di Frosinone APS sottolinea come la crisi non sia solo climatica, ma anche gestionale: gli acquedotti comunali sono dei veri e propri colabrodo, e gli interventi di contenimento della dispersione idrica risultano inefficaci, inadeguati e poco trasparenti.
L’associazione sottolinea la carenza di trasparenza nei dati ufficiali: si annuncia ogni anno la diminuzione della dispersione idrica, ma in alcuni casi questa sembrerebbe figlia solo di una modifica dei parametri di calcolo. Si veda il caso dell’Ato 5 di Frosinone. Qui il gestore, qualche anno fa, ha annunciato il calo delle perdite idriche di circa il 10% (dal 76,2 al 68,4!). Il tutto semplicemente con un piccolo magheggio matematico: l’acqua computata quale consumo “autorizzato ma non fatturato e non misurato” (come l’acqua erogata dalle fontane comunali; l’acqua persa durante le riparazioni e i lavaggi; l’acqua che trabocca dei serbatoi e partitori pieni; l’acqua per l’antincendio e l’acqua prelevata dalle autobotti, che non va conteggiata come perdite) è improvvisamente passata da 0,6 milioni di metri cubi annui (così come era sempre stato in passato) a 6,8 milioni. Un aumento di 11 volte, senza giustificazione alcuna, che ha tolto 6,2 milioni di metri cubi d’acqua dalla voce perdite, le quali sono magicamente scese del 10%!.
«Non si può continuare a riparare acquedotti obsoleti evitando di costruirne di nuovi, sapendo che le riparazioni dureranno poco. Non si può continuare a chiedere ai cittadini di limitare l’uso dell’acqua per farsi la doccia, mentre si spreca la risorsa con infrastrutture inadeguate e una gestione che ha già portato a quattro infrazioni europee alla direttiva 1991/271 », dichiara il Dott. Marco Belli presidente dell’associazione.
Fare Verde Provincia di Frosinone APS chiede alla Regione Lazio di assumersi la responsabilità politica e amministrativa di quanto accade nel Frusinate, e di intervenire con urgenza e non in emergenza per garantire il diritto all’acqua, alla salute e alla dignità dei cittadini.




Vignetta realizzata da Fare Verde Provincia di Frosinone APS - Gruppo d'Azione di Monte San Giovanni Campano.















lunedì 28 luglio 2025

Rigenerazione urbana: Fare Verde Provincia di Frosinone APS boccia la legge 171 e propone un nuovo modello per il Lazio.

 

Frosinone, luglio 2025 – L’associazione ambientalista Fare Verde Provincia di Frosinone APS lancia un appello alle istituzioni regionali: serve una nuova legge urbanistica che metta al centro la rigenerazione urbana, la sostenibilità e il contenimento del consumo di suolo. Secondo l’associazione, la  legge regionale n. 171 va nella direzione opposta.

“La legge 171 – si legge in una nota – privilegia gli incentivi edilizi diretti, aumentando le volumetrie fino al 30% per le abitazioni e al 20% per gli edifici produttivi, anche nei comuni privi di PRG. Per i programmi di rigenerazione urbana, invece, si limita ad alzare gli incentivi volumetrici dal 35% al 60%, riducendo la ‘eventuale’ la quota di edilizia residenziale pubblica.”

Fare Verde Provincia di Frosinone APS segnala  inoltre il rischio di un “condono edilizio mascherato”, con misure che facilitano l’edificazione in zona agricola . Preoccupano anche le varianti urbanistiche automatiche in caso di inerzia dei comuni, che secondo l’associazione minano l’autonomia decisionale locale.

La proposta alternativa L’associazione propone un cambio di paradigma: snellire le procedure per i piani di rigenerazione urbana, attribuire risorse pubbliche ai comuni e promuovere strategie territoriali integrate – sociali, economiche e ambientali – costruite dal basso. Serve un governo del territorio che parta dalle istituzioni locali e risponda alle criticità specifiche di ogni area, afferma il presidente Marco Belli. 

Obiettivo: una nuova stagione urbanistica Per Fare Verde Provincia di Frosinone APS, il Lazio ha bisogno di una legge urbanistica regionale che:

  • promuova strumenti di pianificazione agili e coerenti con gli obiettivi di rigenerazione urbana;

  • favorisca la sostenibilità ambientale;

  • metta al centro la partecipazione delle comunità locali.

Solo così – conclude la nota – potremo rigenerare davvero le città e i loro tessuti più degradati, senza cedere alla logica assoluta del profitto edilizio.







martedì 8 luglio 2025

Morolo - E' attiva la Centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria.

 


Morolo (FR), 8 Luglio 2025 – Giornata importante per Fare Verde Morolo gruppo d'azione di Fare Verde Provincia di Frosinone APS, che ha installato e messo in funzione una nuova centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria, contribuendo attivamente al progetto internazionale IQAir.

Questa tecnologia ambientale, ora operativa sul territorio, è in grado di misurare:

Particolato atmosferico: PM1, PM2.5, PM10


Parametri ambientali: temperatura e pressione barometricaPolline

La presidente di Fare Verde Morolo, Verusca Corvia, ha espresso il proprio entusiasmo: "Sono contenta di partecipare al progetto internazionale IQAir e spero che la centralina dia sempre buoni dati."

L’iniziativa si colloca all’interno del sito 1512 Valle del Sacco, e porta a quattro le centraline attive nella rete di monitoraggio. Come ha sottolineato il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS: "Si fa sempre più accurata la valutazione dell'aria che respiriamo e questo è importantissimo perché i cittadini sono consapevoli che il problema dell'inquinamento dell'aria deve essere risolto."

Attraverso la raccolta e la condivisione online dei dati in tempo reale, Fare Verde Provincia di Frosinone APS punta a rafforzare la trasparenza e la consapevolezza pubblica sul tema della qualità dell’aria. Un passo concreto verso la tutela della salute e dell’ambiente nella Valle del Sacco.









lunedì 26 maggio 2025

SUPINO - No agli impianti fotovoltaici a terra sui terreni NON inquinati del sito SIN Valle del Sacco .



Nel cuore del Sito SIN Bacino Idrico Valle del Sacco, l’associazione Fare Verde Provincia di Frosinone APS continua a vigilare sulla tutela del suolo, opponendosi alla costruzione indiscriminata di impianti fotovoltaici a terra in aree potenzialmente inquinate. La recente richiesta di accesso agli atti all’ARPA Lazio - Sezione di Frosinone ha portato a una rivelazione sorprendente: il suolo destinato a ospitare un imponente impianto nel comune di Supino è risultato non inquinato, secondo i risultati delle analisi chimiche eseguite.

Durante l’incontro del 21 maggio 2025, che ha visto anche la partecipazione del Comitato Civico L’Avamposto Valle del Sacco, è stata confermata la conformità di tutti i campioni analizzati alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) di riferimento, aprendo la strada a una possibile riflessione sull’utilizzo futuro del terreno. La domanda che ora si pone è se il Comune debba restituire quest’area all’agricoltura, evitando la costruzione di un impianto fotovoltaico a terra..

L’associazione Fare Verde sottolinea di non essere contraria alla produzione di energia solare, ma di promuovere soluzioni sostenibili, come gli impianti agrivoltaici, che consentono la coesistenza tra agricoltura ed energia rinnovabile. Questi sistemi sono progettati per integrarsi con le attività agricole, grazie a strutture elevate e moduli fotovoltaici orientabili, senza compromettere la coltivazione dei terreni o l’allevamento. Inoltre, l’associazione invita a considerare l’utilizzo delle coperture di edifici e capannoni, un’opzione ancora ampiamente disponibile nel territorio di Supino.

La questione ora passa nelle mani delle amministrazioni locali, chiamate a decidere il futuro di un’area strategica per l’ambiente e la comunità.



domenica 18 maggio 2025

Volontari di Fare Verde Pignataro Interamna in azione per la tutela del territorio.



L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente continua grazie ai volontari di Fare Verde Pignataro Interamna , che per il secondo giorno consecutivo hanno ospitato il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS per una ricognizione sul territorio. Guidati da Stefania Carlomusto, i volontari si sono concentrati il 17 maggio 2025 sulla ex discarica Facciano, un sito che mostra segni evidenti di abbandono e degrado.
L'area, già compromessa dal punto di vista ambientale, presenta numerosi rifiuti abbandonati, tra cui sacchi di scarti edili, un lavandino, un serbatoio per liquidi e un altro ingombrante. La vegetazione incolta ha ormai invaso l'intero sito, aumentando il rischio di incendi, soprattutto con l'arrivo della stagione estiva. Il pericolo è accentuato dalla presenza di gas metano prodotto dai rifiuti, un fattore che potrebbe trasformare la discarica in una potenziale bomba ecologica.
Fare Verde Pignataro ha annunciato che si rivolgerà alla Regione Lazio per ottenere chiarimenti sulla frequenza delle ispezioni dei pozzetti di raccolta del percolato, oltre a segnalare la necessità di un intervento urgente per prevenire il rischio incendi dovuto alla mancata manutenzione del verde. L'associazione chiederà inoltre conferma sulla validità dell'ordinanza sindacale n.22/2018, che vieta la coltivazione fino a 100 metri oltre il perimetro della discarica.
L'azione di Fare Verde dimostra ancora una volta l'importanza del volontariato ambientale e della collaborazione tra cittadini e istituzioni per garantire la tutela del territorio.


Di seguito alcune foto del sito Facciano e la mappa dei divieti alle coltivazioni che vennero imposti dall'ordinanza sindacale



Rifiuti abbandonati e invasione della vegetazione nel sito Ex discarica Facciano

 
Nel sito sono cresciuti alberi che ormai superano i 7 metri

Il sito Facciano trasformato in macchia mediterranea


Divieto di coltivazione imposto con ordinanza sindacale 






sabato 17 maggio 2025

Pignataro Interamna – Via Sogne trasformata in un’unica barriera architettonica.

Via Sogne, a Pignataro Interamna, rappresenta un esempio negativo di cattiva manutenzione stradale. Fare Verde Provincia di Frosinone APS invita tutti i Comuni della provincia a non seguire l’esempio di Pignataro Interamna.

Via Sogne si è trasformata in una pericolosa e insidiosa barriera architettonica: l’asfalto divelto, le buche profonde e i solchi rendono impossibile il transito a persone con disabilità, ciclisti e persino alle automobili, che rischiano  seri danni meccanici.

Tra le vittime di questa situazione c’è Stefania Carlomusto, presidente del gruppo locale Fare Verde Pignataro Interamna, che ha subito una rovinosa caduta a causa della strada insidiosa ed è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere per le gravi lesioni riportate.

Degna di nota la raccolta firme realizzata dai residenti che hanno segnalato al Comune la pericolosità del manto stradale e richiesto quindi l'attenzione dell'Ente che appariva e continua a d apparire distratto per quella strada. 

Il Comune solo dopo la raccolta firme  ha emanato l’ordinanza (prot. 244) di divieto di transito per i mezzi con peso superiore ai 35 quintali e imposto il limite di velocità di 30 km  orari consapevole che il passaggio dei camion aggraverebbe ulteriormente la già pericolosa situazione di Via Sogne. Tuttavia, in un tipico esempio di italiana disattenzione, ha dimenticato di installare il relativo cartello di divieto per i mezzi pesanti . Di conseguenza, i camion continuano a transitare, danneggiando sempre di più il manto stradale che ormai somiglia sempre di più ad un campo di battaglia, senza che il Comune sembri interessarsene minimamente, come se la strada non fosse di sua proprietà.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS chiede al Comune di Pignataro Interamna proprietario della strada pubblica via Sogne  la rimozione delle barriere architettoniche create dal dissesto stradale e il ripristino del manto stradale affinché diventi sicuro e accessibile per tutti.
















venerdì 16 maggio 2025

Va davvero tutto bene per l’agricoltura?

L’Italia sta affrontando una crisi agricola senza precedenti: per la prima volta in oltre trent’anni, il valore delle importazioni di ortofrutta fresca ha superato quello delle esportazioni. Secondo l’Osservatorio Coldiretti, nel 2024 le esportazioni hanno toccato un record di 6,1 miliardi di euro (+9%), ma le importazioni sono salite a 6,4 miliardi (+12%), con un incremento del 14% in volume. Il dato più sconcertante? L’Italia importa uva dall’India, pomodori dall’Olanda, cipolle dal Sudafrica, nonostante la produzione interna di questi stessi prodotti. Tra i beni maggiormente importati spiccano patate (+39%), piselli (+20%), fagioli (+9%), lattuga (+5%), pere (+15%), pesche nettarine (+74%) e kiwi (+23%). Ma il problema va oltre i numeri: la concorrenza sleale di Paesi con standard meno rigorosi influisce sulla qualità del cibo sulle nostre tavole. Fare Verde Provincia di Frosinone APS ricorda come esempi inconfutabili  l'uso di pesticidi vietati in Europa e lo sfruttamento della manodopera a basso costo, generando dumping sociale e ambientale. Nel 2024, gli allarmi su frutta e verdura importata sono aumentati del 30%, con 165 segnalazioni per pesticidi proibiti, aflatossine, metalli pesanti e batteri.


Uva in India


Il paradosso dei consumi e dello spreco

A complicare il quadro, il consumo di ortofrutta in Italia è in calo. Secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, ogni italiano consuma meno di 300 grammi di frutta e verdura al giorno, al di sotto dei 400 grammi raccomandati dall’OMS. Un fenomeno ancor più paradossale se si considera l’aumento dello spreco alimentare, con oltre 680 grammi di cibo buttato a settimana per persona, principalmente frutta e verdura.

Un mercato globale che soffoca l’economia locale

La crisi del settore evidenzia l’urgenza di ripensare le politiche agricole e commerciali, superando la logica dell’iper-globalizzazione, dove il prezzo al ribasso prevale su qualità, sostenibilità ed etica. Il sistema attuale favorisce l’importazione di prodotti da migliaia di chilometri, sostenuto da politiche fiscali e incentivi ai carburanti, penalizzando i produttori locali, aumentando l’inquinamento e allontanando il consumatore dalla stagionalità e territorialità del cibo.


Agricoltori


Soluzioni per un futuro sostenibile

Per invertire questa rotta, occorre ridurre la filiera, rendendola più trasparente e sostenibile. Favorire l’agricoltura locale, sostenere i mercati contadini, puntare sulla tracciabilità e sulla stagionalità sono azioni fondamentali per riequilibrare il sistema e ricostruire un rapporto sano tra chi produce e chi consuma.

Il futuro dell’agricoltura italiana dipende dalle scelte politiche e dalle scelte quotidiane di ognuno di noi. Non si può continuare  a sacrificare la qualità e la sostenibilità per la logica del prezzo più basso a discapito della salute, dell'ambiente , della nostra economia e del disprezzo per gli esseri umani umiliati e sottopagati.

domenica 20 aprile 2025

Fare Verde Provincia di Frosinone APS celebra la Giornata Mondiale della Terra con un impegno concreto per la tutela dell’ambiente.

Il 22 aprile si celebra la 55ª Giornata Mondiale della Terra, conosciuta come Earth Day: il più grande evento di sensibilizzazione dedicato alla tutela del Pianeta. È un'occasione preziosa per riflettere sulle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo, dall'inquinamento dell'aria e l’uso di fonti energetiche non rinnovabili, fino alla distruzione degli ecosistemi e l’estinzione di specie animali e vegetali.

Oltre a essere un momento di consapevolezza, la Giornata Mondiale della Terra rappresenta un invito ad agire concretamente per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Fare Verde Provincia di Frosinone APS, associazione ambientalista impegnata nella difesa del territorio, intensifica per l’occasione la sua attività di monitoraggio e denuncia degli illeciti ambientali, segnalando rifiuti abbandonati, scarichi abusivi nei corsi d’acqua di superficie e abusi edilizi.
L’iniziativa, organizzata a sorpresa in diversi Comuni della Provincia di Frosinone , già in corso, dimostra quanto le associazioni ambientaliste siano fondamentali nella tutela del territorio e nella sensibilizzazione della comunità.
Il Dott. Marco Belli presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone: "La Giornata Mondiale della Terra è un’opportunità per ricordare che ogni piccolo gesto conta e che la denuncia degli illeciti è il primo passo per un cambiamento concreto."
I cittadini possono segnalare le criticità ambientali scrivendo a fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al 3935510005. La partecipazione attiva della comunità è essenziale per proteggere il territorio e garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.
Un mondo migliore parte da noi: insieme possiamo fare la differenza!





martedì 15 aprile 2025

Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le emissioni maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

 


Patrica: Il Tribunale di Frosinone condanna le  Emissioni Maleodoranti. Le Associazioni avevano ragione.

Le associazioni Fare Verde Patrica, Terra Nostra APS e il Comitato Rinascita hanno visto riconosciuta la fondatezza delle loro proteste contro le emissioni maleodoranti provenienti da uno stabilimento che lavora sottoprodotti di origine animale (S.O.A) nell'arale Ferruccia località  Tosca, nel comune di Patrica.

Dopo una lunga battaglia legale, il Tribunale di Frosinone  ha emesso un decreto di condanna ai sensi dell’Art. 460 CPP nei confronti dell’amministratrice unica dell’azienda, residente in Campania. Il provvedimento conferma che lo stabilimento provocava emissioni maleodoranti atte a cagionare molestia alle persone, come denunciato da Marco Belli. La documentazione agli atti ha provato la sussistenza del reato.

Le Reazioni delle Associazioni e dei Cittadini

Nonostante la condanna, gli odori nauseabondi persistono, e i cittadini si interrogano sull’efficacia dell’amministrazione comunale, accusata di scarsa attenzione e di mancanza di azioni concrete per migliorare la qualità della vita della popolazione residente.

Le associazioni ambientaliste ribadiscono la necessità di un intervento immediato:

  • Fare Verde Patrica: "Ogni emissione odorigena molesta deve essere interrotta istantaneamente. Siamo pronti a nuove azioni contro chi inquina."

  • Terra Nostra APS: "Di rado prendiamo parte a proteste così dure, ma questa volta era necessario. Siamo vicini ai cittadini di Patrica, definiti 'allarmisti' quando hanno difeso le loro famiglie."

Nel frattempo, il monitoraggio della qualità dell’aria continua,  prestissimo verrà installata una centralina in Contrada Ferruccia. La lotta per un ambiente più salubre non si ferma.

Fare Verde Patrica 

Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS

Terra Nostra APS


Fare Verde Patrica - Gruppo organizzato di Fare Verde Provincia di Frosinone APS








sabato 8 marzo 2025

Ceccano - Violato per l'ennesima volta il diritto dell'Unione per la qualità dell'aria .



Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha constatato che il numero dei travalicamenti del limite imposto dalla normativa italiana per le polveri sottili è stato superato con 36 travalicamenti per il PM10 come si evince dalla foto di seguito del report Arpa Lazio del 7.3.2025
















Questo dato di fatto è la chiara dimostrazione che le azioni poste in essere per il contrasto all’inquinamento dell’aria , previste dal Piano di Risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, non hanno apportato nessun miglioramento all’inquinamento dell’aria tanto è vero che la qualità dell’aria resta pessima anche nel 2025. E’ stato calcolato che al momento le giornate di travalicamento dei limiti giornalieri per il Pm10 rappresentano il 54,4 % dei giorni passati per il 2025, quindi, più giorni di aria inquinata rispetto a quelli con aria pulita con le emissioni delle attività industriali sempre escluse dalle ordinanze comunali come se dalle ciminiere uscissero fragranze per profumare l'aria.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS resta sorpresa di fronte alla gravità dei superamenti che si ripetono ormai da troppi anni senza che il Comune di Ceccano sia stato dotato di centralina per il rilevamento puntuale delle PM 2,5. Dati, questi ultimi, indispensabili per la stima delle malattie e delle mortalità precoci indotte dall’inquinamento dell’aria.

A fronte della condanna comminata dalla Corte di Giustizia all’Italia anche per l’inquinamento pregresso dell’aria nel Comune di Ceccano Sito IT 1217 con sentenza 10 novembre 2020 C‑644/18 non si riscontrano azioni concrete che hanno evitato il superamento del limite massimo consentito dalla permissiva normativa Italiana. Nei fatti, invece , il superamento dei valori limite giornaliero e annuale fissati per le PM10 è stato sistematico e continuato per almeno sedici anni. Il diritto dell’Unione è stato violato per l’ennesima volta a Ceccano in quanto secondo la Corte, «per stabilire che un valore limite stabilito nell’allegato XI di tale direttiva è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento». Quindi non è accettabile nessuna polemica sul posizionamento delle centraline come è accaduto in passato a Ceccano e come accade a Frosinone.

Tutte circostanze e violazioni che si ripercuotono sulla salute , sulla qualità della vita della popolazione e sull'Ambiente.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS nel supremo interesse della popolazione e dell’ambiente, venuta a conoscenza che i travalicamenti giornalieri ai limiti di 50 ug/m3 ammessi dalla normativa hanno violato il diritto dell’Unione invierà segnalazione alla Commissione Europea per il mancato rispetto della sentenza 10.11.2020 C-644/18 e della Direttiva per la qualità dell'aria.




domenica 23 febbraio 2025

Frosinone - Un nuovo sito di abbandono rifiuti in via Mola D'atri.

 I cittadini di Frosinone non si meritano tanta inciviltà e sporcizia. Il degrado in via Mola D'Atri continua con cumuli di rifiuti abbandonati che nessuno rimuove.


Rifiuti , come direbbe qualcuno "collocati in una posizione assolutamente irrazionale" alle coordinate 41.635286N - 13.298106 E.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS è nello stato di tolleranza zero e ritiene inaccettabile la presenza di rifiuti abbandonati in aree pubbliche o aperte al pubblico.

Fare Verde Città di Frosinone - Il decoro urbano è letteralmente aggredito dall'inciviltà di pochi. Con l'installazione delle foto trappole si possono trovare i colpevoli di tali scempi e punirli come prevede la normativa vigente visto che l'abbandono dei rifiuti è diventato un reato penale.

In tutto questo marasma si chiede la bonifica del sito di abbandono dei rifiuti nel più breve tempo possibile. Del resto se c'è chi sporca ci deve pur essere chi pulisce.

Per queli che diranno che si tratta di un'area privata arriva la risposta anticipata: L'art. 255 Codice Ambiente  non prevede distinzioni tra suolo privato e pubblico. Art. 255 Codice dell'ambiente" 1. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni degli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l'ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio".













venerdì 21 febbraio 2025

San Vittore del Lazio - Blitz della polizia di Stato all'inceneritore su esposto di Fare Verde Provincia di Frosinone APS

 Il 21 Febbraio 2025 è iniziato con il blitz della Polizia di Stato presso l’inceneritore di San Vittore del Lazio. In seguito al blitz degli uomini del Commissariato PS di Cassino sono stati bloccati i lavori per la quarta linea di incenerimento . Sono stati pubblicati numerosi articoli sulla stampa che non hanno mai citato Fare Verde Provincia di Frosinone APS che con il suo straordinario Comitato Scientifico è stata l’artefice dell’esposto che poi ha scatenato il blitz della Polizia di Stato

Come al solito la nostra Associazione di tutela ambientale ha agito nel silenzio più assoluto , studiando tutto il procedimento senza il sostegno di nessun politicante e di nessun partito. Fare Verde Provincia di Frosinone APS non è accolita e neppure fidelizzata con i 5 Stelle che paventano una interrogazione parlamentare con notizie riservate . Circostanza che ha fatto molto dispiacere chi ci mette la firma nelle battaglie e che non sopporta speculazioni poltiche su un argomento che è chiaramente trasversale.
Tralasciando l’afinalistico parassitismo politico c’è da dire che l’azione Aria Pulita (amiamo dare un nome ad ogni nostra azione in difesa dell’ambiente) è iniziata tanto tempo fa e a tal proposito desidero ringraziare i volontari attivisti di Fare Verde Cassino; di Fare Verde Città di Frosinone; di Fare Verde Monte San Giovanni Campano e di Fare Verde Cervaro . Senza di loro il Comitato scientifico di azione presieduto dal Dott. Marco Belli in qualità di presidente dell’associazione non avrebbe ragione di esistere.
Il Dott. Marco Belli Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone: Di certo nella nostra Associazione non ci sono leoni e leonesse da tastiera e soprattutto non c’è gente che vuole prendersi i meriti di cose mai fatte. Difendiamo l’ambiente in silenzio e agiamo all’improvviso cercando sempre di non dare vie di fuga a chi disonora la nostra terra. Siamo coraggiosi , scaltri e gli altri dicono di noi che siamo anche intelligenti! Aggiungo che in Fare Verde Provincia di Frosinone APS oltre a tutto questo c’è tanta buona volontà e soprattutto tanta competenza. Non è da tutti ingaggiare battaglia con una delle più grandi multinazionali del mondo partendo dal principio che non ci piace perdere consci di portare a traino le speranze di tanti cittadini corretti. Noi non cerchiamo voti e neppure consensi e questo deve essere ben chiaro.
Fare Verde Provincia di Frosinone APS








giovedì 20 febbraio 2025

Frosinone - Eletto all'unanimità il Dott. Giambattista Martino presidente di Fare Verde Città di Frosinone.

 Il giorno 18 Febbraio 2025 , nei locali di Piazza Caduti di via Fani, si è riunita l’assemblea degli iscritti di Fare Verde Città di Frosinone per il rinnovo delle cariche sociali. Ha presenziato l’assemblea il Dott. Marco Belli in qualità di presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS.

Il confronto tra i numerosi iscritti all’associazione è subito entrato nel vivo per i dati di certezza Arpa Lazio sulla pessima qualità dell’aria che hanno relegato la città di Frosinone tra le città più inquinate d’Italia. Molti gli interventi sulle ultime dichiarazioni rese dal Sindaco sul posizionamento della centralina Arpa che sono in netto contrasto con la Condanna CEDU del 10 novembre 2020 (C‑644/18), Commissione / Italia per gli eccessivi superamenti giornalieri dei valori imposti dalla permissiva legge Italiana sulle polveri sottili.

Non a caso la Corte di Giustizia ha sentenziato: «per stabilire che un valore limite stabilito nell’allegato XI di tale direttiva è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento» .

Sentenza che il sindaco di Frosinone evidentemente conosce molto poco e che da uomo di scienza dovrebbe invece prendere in seria considerazione.

Nella malaugurata ipotesi di travalicamenti superiori a quelli previsti dalla legge per il 2025 , sarà la nostra Associazione nell'interesse dei cittadini di Frosinone a inviare formale segnalazione alla Commissione Europea così come è stato fatto per il Comune di Ceccano .

Il presidente dell’Assemblea ha riassunto le attività del programma provinciale Ambiente Pulito ed ha illustrato le segnalazioni già fatte per i rifiuti abbandonati nel Comune di Frosinone. Ha chiesto esplicitamente agli iscritti presenti di vigilare sull’abbandono dei rifiuti e di segnalare ogni sito   alle Forze dell’Ordine nell’interesse dell’ambiente, della Natura e della biodiversità.

L’assemblea degli iscritti ha eletto all'unanimità presidente di Fare Verde Città di Frosinone il Dott. Giambattista Martino che ha illustrato il suo programma di tutela ambientale per la Città Di Frosinone.

All’unanimità sono stati  eletti:

-  Vicepresidente di Fare Verde Città di Frosinone la Prof. Lucia Serino.

-   l'Avv. Sardellitti Alessandra  Segretario di Fare Verde Città di Frosinone.

- il Consiglio Direttivo composto dai Sigg.ri Annarita Alviani, Teresa Petricca, Paolo Mastronardi, Marco Innocenzi e Francesco Pallone.

Subito dopo la proclamazione il presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone APS ha chiuso l’assemblea e augurato buon ambiente a tutti i presenti.