lunedì 18 novembre 2024

La Commissione Europea invia il parere motivato per la caccia all'Italia. Il dono di Cassandra di Fare Verde Provincia di Frosinone APS.



Il 20 settembre 2024 Fare Verde Provincia di Frosinone anticipava le motivazioni che avrebbero portato la Commissione Europea a emettere il parere motivato all'Italia per la caccia e le pubblicava con il post Fare Verde Provincia di Frosinone APS anticipa le motivazioni per il parere motivato della C.E: sulla caccia

Puntuale si materializza il nostro dono di Cassandra ed infatti dopo 3 mesi arriva da parte della Commissione Europea il parere motivato all’Italia che pari pari riporta quanto asserito da Fare Verde Provincia di Frosinone APS nel post del 20 settembre 2024.

In buona sostanza l'Italia non ha rispettato la Direttiva Uccelli e il Regolamento Reach relativo all’utilizzo delle munizioni di piombo nelle zone umide. La nostra Associazione di tutela Ambientale si rammarica per il risultato della politica attuata, fatta di regali e concessioni al mondo venatorio e ai produttori di armi e munizioni. Non può far a meno di spiegare che in caso di condanna da parte della Corte di Giustizia questi regalini potrebbero costare cari ai cittadini italiani compresi quelli come noi che sono contrari alla caccia.

Per riassumere : l’Italia è finita sotto investigazione della giustizia europea per aver concesso di praticare l’attività venatoria in periodi dell’anno in cui la caccia non è consentita e persino nelle zone protette, in chiara violazione della Direttiva Uccelli. Viene contestato anche il mancato rispetto del Regolamento europeo Reach che vieta l’uso del piombo nelle zone umide.

Una strada , quella presa dal Governo Italiano che ha cercato ad ogni costo il consenso venatorio per compiacere una categoria in via di estinzione che saccheggia il patrimonio collettivo della fauna selvatica, utilizzando materiali tossici (Pb) con modalità sempre più difformi dalle normative nazionali e dell'Unione..

L'Italia è a rischio di una condanna europea, che costerebbe cara alla popolazione che nella realtà nella stragrande maggioranza è contraria alla pratica venatoria. Fatto è ed è inconfutabile che in caso di condanna chi è contrario alla caccia dovrà pagare per le illegalità della caccia e questo accade sempre perchè c'è per chi predica bene e razzola male.







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