Nel 2035 il mondo conterà circa 10 miliardi di persone, di
queste circa 7 miliardi vivranno nelle città. Bastano questi stringati numeri
per determinare l’importanza che avranno le città nel prossimo futuro, non solo
come agglomerati umani, ma anche come dissipatori netti di materia ed energia.
A tutti gli effetti le città possono essere paragonate a veri e propri
organismi e quanto tali presentano un loro metabolismo: di fatto interrompono i
cicli biologici determinando inquinamento e danni alla biosfera. Vista, quindi,
l’importanza dei problemi ambientali, energetici e sociali ivi connessi; il
recupero del rapporto dell’uomo con la terra dovrà avvenire soprattutto nel
contesto urbano. A d’uopo, l’idea che andremo a delineare, cercherà di
esplorare un modello di sviluppo diverso da quello attuale, e che potrebbe
trovare molto spazio nel prossimo decennio. Questo nuovo modo di intendere lo
sviluppo urbano presenta un motore propositivo l’efficienza energetica, un
principio individuale e sociale la generazione distribuita dell’energia, e uno
strumento operativo le Smart-Grid. L’insieme di questi elementi costituiscono
le Comunità Energetiche. In altri termini, rappresenta l’affermazione di un
particolare modello comunitaristico, che rifugge dall’ordinaria idea di
struttura verticale di produzione energetica, e pone al centro della
transizione ecologica le singole comunità: le quali assurgono al ruolo di
prosumer. Le comunità energetiche rappresentano, quindi, un'opportunità per
accelerare il percorso della transizione energetica e raggiungere gli obiettivi
climatici, promuovendo la produzione e l'uso dell'energia rinnovabile a livello
locale, riducendo i costi energetici per i cittadini e stimolando l'innovazione
e la partecipazione attiva degli stessi, favorendo la resilienza dei territori
agli eventi avversi. L'Unione Europea ha riconosciuto il ruolo di queste nella
transizione energetica attraverso il dispositivo normativo del Clean Energy
Package del 2019: introducendo, quindi, direttive specifiche che stabiliscono i
diritti e i doveri delle comunità e dei loro membri, nonché le modalità di
interazione con il mercato elettrico e le reti di distribuzione. In Italia, il
recepimento delle direttive europee è ancora in corso e richiede l'adeguamento
della normativa nazionale e regionale, nonché la definizione di incentivi,
agevolazioni e strumenti di supporto alle comunità energetiche. Per favorire lo
sviluppo delle comunità energetiche in Italia, è necessario un approccio
integrato e partecipativo, che coinvolga tutti gli attori che verranno
interessati dal cambiamento di paradigma energetico: solo così sarà possibile
creare le condizioni per una transizione energetica inclusiva, democratica e
sostenibile. Di tutto ciò, ci occuperemo nel corso del dibattito che si terrà a
Sora il 20 gennaio alle ore 11 nei locali dell’auditorium Vittorio de Sica a
cui parteciperanno fra gli altri: il Prof. Livio De Santoli Prorettore dell’Università La Sapienza di Roma
; l’Euro Deputato di FdI On. Nicola Procaccini; il Dott. Luigi Gabriele
presidente di consumerismo; l’Avvocato Emiliano Santaroni esperto in diritto
dell’Energia e Comunità Energetiche; il Dott. Fabio de Angelis presidente della
SAF; Dott. Ing. Daniele Mioni ingegnere energetico esperto in sistemi di
back-up e produzione dell’idrogeno.
A latere del convegno sarà assegnato il premio “Stampa Verde” ai giornalisti Dott Ssa Enrica Canale Parola e al Dott. Cesidio Vano.
Fare Verde ha dedicato Il premio Stampa Verde 2023 alla dott ssa Enrica Canale Parola per l'impegno costante nei confronti delle criticità ambientali che affliggono il fiume Liri e la sua valle; Al Dottor Cesidio Vano per il suo impegno nei confronti dell’uso insostenible della risorsa idrica e per l’attenzione che ha per ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone.
Sarà premura delL'Avv. Savino Gambatesa Presidente Nazionale di Fare Verde ETS ODV consegnare il riconoscimento ai due giornalisti alla presenza delle Autorità che interverranno al convegno.
FILIPPO D'AMBROSIO REFERENTE DEL COSTITUENDO GRUPPO LOCALE FARE VERDE SORA.
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