Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano boccia senza riserve lo “STUDIO DI FATTIBILITA’ Realizzazione di interventi per introdurre la tariffazione puntuale” redatto dall'ufficio tecnico manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Non si può tacere sulla descrizione dell'attuale servizio di igiene urbana perché imprecisa in quanto il servizio è disomogeneo per la raccolta della frazione umida. Ci sono località del comune che hanno più “prese” con il porta a porta rispetto ad altri luoghi.
Si evidenzia senza alcun dubbio il fallimento totale del compostaggio domestico in quanto tante compostiere, a dire la verità troppe, erano abbandonate sul piazzale della Piscina Comunale .
Quelli che però non esistono su quello studio di fattibilità sono I CAM del Ministero della Transizione Ecologica.
Tra l'altro proprio i CAM Criteri Ambientali Minimi prevedono che l’appaltatore
deve effettuare il servizio di raccolta differenziata in
modo tale da massimizzare quantità e
qualità dei materiali raccolti affinché possano essere recuperati, con priorità
alle operazioni di riciclo dotandosi
di un sistema di verifica della qualità dei
conferimenti, registrare gli errati conferimenti e segnalarli, applicando
eventuali sanzioni, alla stazione appaltante. L'appaltatore deve realizzare e utilizzare un sistema automatico
di gestione dei dati relativi al servizio in grado di
fornire informazioni su:
– numero e tipo di utenze servite;
– numero di abitanti serviti;
– estensione, localizzazione e modalità della raccolta differenziata;
– quantità di rifiuti raccolti, in funzione della tipologia;
– flussi giornalieri di utenti e dei materiali nei centri di raccolta.
Assente dallo studio di fattibilità per la raccolta differenziata puntuale l'identificazione
e la tracciabilità RFID dei rifiuti prodotti nel corso di
eventi (mercatini, feste sacre e civili , fiere, sagre periodiche) che la
stazione appaltante avrebbe dovuto indicare con
i numeri e le dimensioni nei documenti di gara. I Cam a tal proposito
prevedono che l'appaltatore deve
svolgere un servizio specifico di raccolta differenziata, predisponendo in loco
i contenitori carrellabili e la cartellonistica necessari. Insomma il progetto
non è completo e Fare Verde si augura che verranno rispettati gli acquisti
verdi perché di plastica non riciclata nel comune ce n'è fin troppa. La Regione Lazio:
"Promuoviamo un nuovo modello di gestione dei rifiuti con l'obiettivo
di giungere a un piano tariffario basato su sconti e agevolazioni per
gli utenti che produrranno meno rifiuti " ma a Monte San Giovanni
Campano lo studio di fattibilità dice di tutto e di più ma non stima
il risparmio sulle bollette TARIP che arriveranno alla popolazione. In buona sostanza l'obiettivo da raggiungere con lo studio di fattibilità doveva essere quello di giungere a un piano tariffario basato su sconti e agevolazioni per gli utenti che producono meno rifiuti e non la giustificazione per la spesa di attrezzature già in vendita in molte Nazioni civilizzate.
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