Fare Verde Provincia di Frosinone il 29 agosto 2017 ha depositato la
specifica richiesta di controlli su tutto il territorio provinciale per
la commercializzazione , per la lavorazione e la trasformazione della
carne della specie Sus Scrofa non sottoposta al regime d’ispezione da
parte dei Servizi Veterinari nell’interesse supremo dei propri iscritti e
degli animali. La richiesta specifica e’ indirizzata ai Carabinieri del
N.A.S. ed e’ rivolta ad ottenere controlli sanitari e amministrativi
per ristoranti, trattorie, agriturismi, laboratori di trasformazione,
sagre ed eventi presenti in provincia di Frosinone ove avviene cessione,
lavorazione e trasformazione delle carni di Cinghiale. Fare Verde
ricorda ai propri iscritti consumatori finali che le carni di qualsiasi
specie per essere commercializzate devono essere sottoposte
all’ispezione sanitaria da parte dei Servizi Veterinari e in particolare
per la carne di cinghiale ceduta direttamente dai cacciatori si ritiene
insufficiente il semplice esame Trichinoscopico. Ci sono molti altri
motivi legati all’igiene , ad altre malattie trasmissibili all’uomo e
agli animali come la Brucellosi e la Tubercolosi, forme di
insudiciamento, forme di contaminazione, proliferazione batterica,
presenza di farmaci, presenza di sostanze ormonali, presenza di metalli
pesanti oltre la soglia prevista dalla normativa vigente, mancata
tracciabilita’ ecc ecc che possono essere la causa dell’esclusione delle
carni dal circuito della trasformazione, lavorazione e vendita in
quanto potrebbero essere pericolose per il consumatore e per gli animali.
martedì 29 agosto 2017
venerdì 25 agosto 2017
CIOCIARIA ANCORA IN FIAMME ED ANIMALI MORTI
Ciociaria ancora in fiamme.
Quando la stupidità umana non ha un limite, la terra brucia in estate.
Non sono bastati gli incendi ripetuti e dannosi dei giorni passati che hanno provocato distruzioni di aree verdi e per cui ci vorrà tempo per ripristinarle; proprio il 24 agosto la terra ciociara ha continuato ad ardere e l’area interessanta è Pineta Bagnara.
Nonostante le fiamme dilaniassero la natura, c'è chi ha pensato bene di far detonare i fuochi pirotecnici per le festività locali prossime. Ha ragione il Dott. Marco Belli quando dice che i santi non chiedono di sparare in loro onore; aggiungo io, ma di pregarli per implorare delle grazie e in questo caso l’unica cosa che mi verrebbe in mente di chiedere è di far cessare i comportamenti scorretti di molti personaggi.
Grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco e di Civilmonte l'area verde Colle Cipullo non è bruciata, mentre Pineta Bagnara ancora fuma. Se sono raccapriccianti le immagini delle fiamme rosse che si spandono velocemente osservate durante la notte, date un’occhiata alle foto di una natura scheletrica che non pullula più dei suoi abitanti. Le persone sono rimaste, per fortuna, salve e non sono state cotte a puntino come gli animali, ad esempio: volpi, ricci, serpenti, lucertole, istrici, lepri. Tutti importanti per la sopravvivenza del pianeta e della nostra terra ciociara. Provate ad immaginare la loro sofferenza mentre le fiamme li avvolgevano!
Quanto tempo ci vorrà a ripristinare la biodiversità di questa zona? Tra quanti anni osserveremo di nascosto una volpe che ci attraverserà la strada e curiosi vorremmo almeno immortalare quel momento? Vi rispondo io… molto tempo!
Voglio approfittare per invitare i signori cacciatori a sospendere di propria volontà la stagione venatoria, di imbracciare i fucili scarichi e di lasciarli in macchina, di uscire con i loro cani e andare a passeggiare in aree verdi che non esistono più. Cosa volete cacciare? Animali morti?
Ripopolare i nostri boschi non sarà semplice ma non impossibile se già venissero puniti i responsabili.
Fare Verde
Frosinone
La Responsabile Provinciale
per la tutela degli animali
mercoledì 23 agosto 2017
Il Parco dei Monti Ernici non e' una soluzione...E' LA SOLUZIONE!
Parco dei Monti Ernici per meglio
organizzare il territorio e distoglierlo dagli interessi deviati che
hanno colpito il nostro patrimonio boschivo e la nostra fauna che
rappresentano i beni irrinunciabili dello Stato. Il Parco dei Monti
Ernici e' diventato una necessità per la popolazione visto che tutte le
aree Parco se ben gestite rappresentano fonte di ricchezza e
occupazione come e' ampiamente dimostrato da tutti i rapporti
statistici. La nostra Associazione di protezione Ambientale resta
critica nei confronti dei tanti Sindaci che da sempre si sono schierati
contro la realizzazione dell'area Protetta Parco dei Monti Ernici in
quanto secondo loro l'area Parco inibirebbe lo sviluppo dei loro
territori. Accadrebbe invece l'esatto contrario e finalmente la
Provincia di Frosinone entrerebbe nel circuito virtuoso dello sviluppo
sostenibile con la rivalutazione economica dei centri storici
abbandonati lasciando alle future generazioni un territorio integro da
gestire in modo corretto e con una migliore qualità della vita. Bisogna
abbandonare le vecchie concezioni relative alle aree Parco che le
vedono come luoghi desolati dove la Natura e' l'indiscussa e unica
protagonista. L'area Parco dei Monti Ernici che Fare Verde concepisce e'
un territorio circoscritto da un confine reale solo sulle carte
geografiche nel quale si dovrà realizzare l'armoniosa convivenza tra
l'uomo con le sua attività produttive sostenibili, la Natura e gli
animali. I Sindaci che da sempre si sono detti contrari al Parco dei
Monti Ernici riflettano sul valore aggiunto e non sugli impedimenti
anche perché il loro modello di sviluppo si e' miseramente infranto e
non ha avuto alcun risultato utile. Abbandonare il modello di sviluppo
insostenibile per approdare ad un nuovo modello di utilizzo sostenibile
del territorio sarà la vera rivoluzione di questo Secolo per la
Ciociaria e sarà molto piu' redditizio e pulito creare il Parco dei
Monti Ernici che non inceneritori e discariche che imbrattano e
deteriorano la nostra esistenza. Con il Parco ne trarra' giovamento il
paesaggio che non conoscerà più il fenomeno dell'abusivismo edilizio
catalogato di necessità dai provvidi politici pro voto loro rendendo il
patrimonio edile già costruito più prezioso e questo non lo dice Fare
Verde ma la legge del mercato che e' meglio conosciuta come la legge
della domanda e dell'offerta. Se ci sono tante case in più rispetto al
fabbisogno della popolazione il loro valore inevitabilmente scende. Come
un cane che si morde la coda il nostro territorio e' stato devastato
dallo scellerato impatto antropico ma ora e' arrivato il momento della
riflessione per capire quali sono i risultati ottenuti. Se la
popolazione della provincia di Frosinone non inizierà a riflettere si
troverà in mano un pugno di mosche e sarà testimone dello sviluppo di
altre popolazioni più lungimiranti che non vedono lo sfruttamento del
territorio come fonte inesauribile di interesse economico. Bisogna
trovare la forza di dire basta al consumo del suolo, all'imbrattamento,
allo sfruttamento sistematico del nostro territorio e concepire una
nuova forma di approccio tra uomo e Natura diventandone CUSTODI creando
occupazione e ricchezza. Il Parco dei Monti Ernici non e' una soluzione
ed infatti e' la soluzione! Chi e' contrario porti una soluzione per il
futuro del nostro territorio e se sarà migliore della nostra e non
sarà utopistica staremo zitti per sempre.